44 - Insieme come una volta
Quando il suo corpo fu totalmente in questo mondo, Azalee si lasciò andare ad un pianto straziante di cui non potevo certamente sorprendermi... solo pochi istanti prima, aveva detto addio al suo protetto e a Sarah per sempre.
Cercai di consolarla stringendola forte, mentre Uriel si teneva in disparte, ma lei sembrava non riuscire a darsi pace.
«Oh Abel» mi disse tra le lacrime. «Perdonami, avrei voluto restare ancora con lei. Mi dispiace tanto».
Povera Azalee, dunque era per Sarah che si disperava così... evidentemente ormai la considerava una sua protetta al pari Chris, ed era stata costretta a lasciarla prima del tempo contro natura.
Riuscì a calmarsi abbastanza da parlarmi solo dopo diversi minuti.
«Sarah dice... che ti ama e che ti pensa sempre. E' diventata forte, sta reagendo con tutte le sue forze. E Chris si prenderà cura di lei, te lo assicuro».
Le sue parole mi diedero una carica incredibile: Sarah era forte e non era da sola, era tutto ciò che avrei voluto sentire.
«Ti ringrazio, Azalee. Va tutto bene, non devi preoccuparti per lei, ci sono delle novità che devo raccontarti. Adesso cerca solo di riprenderti e pensa che Chris è felice insieme a Melanie».
Annuì tra le mie braccia, asciugandosi le ultime lacrime. Solo a quel punto, quando riuscì a guardarsi intorno, si accorse del nostro arcangelo ancora in disparte poco lontano da noi. Sussultò tra le mie braccia, scoprendo solo allora che Uriel aveva assistito al suo crollo emotivo; si fissarono per alcuni lunghi secondi, mentre il suo viso si faceva più roseo, ma Uriel non mostrò la minima reazione al suo stato. Era tornato lo stesso arcangelo gelido di sempre.
Azalee chinò il capo, così tesa da respirare a fatica.
«So che non basterà, ma ti prego di perdonami per... averti ostacolato». Già, per lei quella questione era rimasta in sospeso.
Uriel decise finalmente di avvicinarsi a noi. Azalee non gli andò incontro, in effetti non lo aveva nemmeno salutato... non si aspettava più nulla di nulla da lui.
«Non eri lucida, non ci saranno conseguenze» la tranquillizzò, coprendo la sua insubordinazione senza che lei nemmeno lo sapesse.
Vidi Azalee rilassare le spalle, ma continuava ad essere tesa. Lo ringraziò appena e subito tornò a rivolgere la sua attenzione a me.
«Che novità devi raccontarmi? Stai molto meglio di quanto immaginassi».
«E' così. Sto bene, davvero».
Mi grattai la nuca, in imbarazzo. Non avevo ancora pensato a come dirle della mia scelta, tanto per cambiare.
«Ho preso una decisione per cercare di sistemare le cose» mi venne in aiuto Uriel. «Venite a sedervi e ti racconterò tutto io».
Annuimmo entrambi, Azalee sempre più confusa e io più sollevato. Lui avrebbe saputo essere molto più diplomatico di me.
Ci sedemmo insieme sull'erba e Azalee non disse una parola, nonostante fosse chiaramente preoccupata e anche nauseata per il viaggio tra i due mondi appena affrontato.
«Ho vagliato tutte le possibilità che permettessero ad Abel di stare con Sarah» iniziò.
Guardava nel vuoto, mentre Azalee adesso non riusciva più a scollare gli occhi dal suo viso.
«Ne ho trovata solo una che non andasse contro le regole e l'ho proposta ad Abel. Tutti gli arcangeli hanno dato il loro consenso, tuttavia è probabile che all'inizio l'idea ti farà impressione».
Azalee serrò i pugni sull'erba, sempre più preoccupata. «Di che si tratta?».
Uriel esitò, molto più preoccupato di quanto le dava a vedere. «Insegnerò ad Abel tutte le nozioni di cui un umano ha bisogno, lo riporterò indietro e... lo trasformerò in un essere umano. Per sempre».
Per un secondo, nessuno dei tre riuscì a respirare.
«Q-questo non è possibile».
Uriel non reagì, e Azalee cercò una risposta rivolgendosi a me.
«Non è possibile, non puoi volerlo fare davvero».
Quando vide che non riuscivo a ribattere si scostò da me, in preda all'ansia. Il mio silenzio era stata una risposta fin troppo chiara.
«E' una pazzia! Morirai, Abel! Gli umani sono fragili e la loro vita è estremamente breve, è un suicidio!».
«E' l'unico modo che ho per tornare da lei» mi giustificai.
Provai a toccarla, ottenendo solo di farla allontanare ulteriormente.
«Ti rendi conto di quello che stai dicendo? Non potresti ritornare mai più, vorrebbe dire essere costretto a vivere in una casa, a mangiare, a lavorare e a sottostare a tutte le costrizioni umane per il solo bisogno di sopravvivere. Tutti ti crederebbero umano, si aspetterebbero da te delle cose che tu non sei in grado di fare, non si tratterà di stare soltanto con Sarah come facevi prima!».
«Questo lo so, ma ne vale la pena per poter stare ancora con lei. Non sto partendo adesso, Uriel mi preparerà in modo che possa andare avanti senza eccessivi problemi, ma ho bisogno anche di te, del tuo appoggio e del tuo aiuto per prepararmi al meglio. Ti prego».
Azalee scoppiò in un pianto silenzioso. Come al solito non avevo ragionato, non avrei dovuto caricarla anche di quella responsabilità prima ancora che riuscisse ad accettare la mia partenza.
Lei, ora, fissava Uriel, incredula. Mi sembrava quasi di udire i suoi pensieri: come puoi fare questo proprio a lui?
«E' una pazzia» si ostinò.
Poi la sua rabbia sembrò soccombere al senso di impotenza. Sapeva già che non avrei cambiato idea...
«Ho bisogno di stare da sola. Devo avere il tempo di rifletterci».
Spiegò le ali e si allontanò, senza più guardarsi indietro.
*
Non la seguii solo perché Uriel mi fermò, consigliandomi di lasciarle il tempo che aveva chiesto. Purtroppo aveva ragione, al momento non potevo fare altro per lei; non mi restava che iniziare l'ennesima attesa.
Azalee tornò dopo quasi due ore, mentre il mio arcangelo aveva già ripreso a trasmettermi informazioni su informazioni, pur mantenendosi su argomenti semplici a causa della mia poca concentrazione.
Quando lei si fermò davanti a noi cadde il silenzio. Il suo viso non era più bagnato di pianto e la sua voce era ferma.
«Vi aiuterò».
Per l'ennesima volta in quei giorni, tirai un sospiro di sollievo.
Azalee mi raggiunse e strinse la mia maglia tra le dita, imprigionandomi con i suoi occhi ancora un po' arrossati. Non riuscivo a capacitarmi di quanto dolore continuassi a procurarle ad ogni mia inevitabile decisione...
«...ma prima devi promettermi che farai sempre attenzione, senza mai, mai sottovalutare nessun pericolo di quel mondo» continuò.
«Te lo prometto, non lo farò» accettai di buon grado. Né per lei, né per Uriel, né soprattutto per Sarah.
Azalee chinò la testa, avvicinandola al mio petto senza trovare il coraggio di appoggiarvisi. Sembrava quasi vergognarsi di ciò che stava per dire.
«E... prometti che non mi dimenticherai mai». Era poco più di un sussurro.
L'avvolsi cautamente con le braccia, temendo che Uriel potesse star male nel vederci in quel modo, ma anche temendo che l'ignara Azalee potesse sentirsi rifiutata.
«Non potrei mai dimenticarti, Azalee» le assicurai. Questo era più che certo.
Nonostante ciò, sapevo che l'avrei lasciata per sempre dopo essere stato il suo punto di riferimento per tutta la vita. E lei ancora non sapeva dei veri sentimenti di Uriel, doveva stare malissimo...
Sotto l'espressione glaciale di lui, Azalee sciolse il nostro abbraccio e cercò di sorridermi nonostante il dolore. Poi si girò verso il suo arcangelo e non sorrise più.
«Dimmi che cosa devo fare».
Con lei dalla nostra parte sarebbe stato tutto più facile.
*
Da quel momento, Azalee ed Uriel sembrarono volersi parlare solo e soltanto per aiutare me. Lui per ora non sembrava intenzionato a dirle nulla sui suoi sentimenti... al contrario, era molto più rigido rispetto agli ultimi giorni con me, mentre lei parlava solo e soltanto per aggiungere qualche dettaglio delle sue spiegazioni facendo riferimento alla sua esperienza con Chris. Avevamo iniziato creando una mia storia personale da poter raccontare agli esseri umani più curiosi, per cui il mio vero protetto era diventato un preziosissimo modello.
Ci fermammo poco prima del tramonto, quando Azalee iniziava a non riuscire più a seguire i nostri discorsi; era esausta, in fondo quello era pur sempre il giorno del suo ritorno dal Viaggio. Lei avrebbe voluto proseguire, ma Uriel non glielo lasciò fare: ci condusse in una zona così fitta d'alberi che il sole sembrava essere già tramontato e lì ci disse col suo solito tono autoritario di sdraiarci, come se dovessimo andare a dormire. E a noi non restò che obbedire.
Mentre eravamo tutti e tre sdraiati sulla morbida erba, mi chiese di ripetere alcuni degli argomenti più complicati di quel giorno e quasi di nascosto mi indicò di abbassare la voce per non disturbare Azalee. Lei non se ne accorse, e sotto quel finto crepuscolo si lasciò finalmente vincere dal sonno, senza nemmeno sospettare le attenzioni che Uriel le aveva appena riservato.
Chissà quante volte, in passato, si era occupato di noi in quel modo senza che ci accorgessimo di nulla... non osavo nemmeno pensarci.
Noi due andammo avanti fino a che non fui esausto anche io, e appena finimmo mi addormentai così profondamente che la notte mi sembrò finire in un istante.
Al mio risveglio trovai Azalee davanti a me, che mi portava dell'acqua con una grossa foglia verde.
Un tempo, per noi, quella era una routine; avevo quasi dimenticato queste piccole premure del nostro mondo. Bevvi con calma, mentre Azalee posava accanto al nostro arcangelo ancora addormentato una seconda foglia. Ora che lui non poteva vederla lo guardava con una dolcezza incredibile...
Finalmente Azalee ed io avevamo un po' di tempo per parlare, così potemmo raccontarci nel dettaglio tutto ciò che ci era accaduto in quei giorni. Scoprii che Sarah era stata ammirevole: aveva seguito i consigli di Azalee cercando di vedere i suoi amici e perfino di andare a scuola per non lasciarsi andare al dolore. Morivo dalla voglia di sapere cosa aveva fatto mentre Azalee non era con lei, ma tanto ormai non poteva mancare molto, ancora pochi giorni e poi mi avrebbe raccontato tutto lei stessa, finalmente.
Chiacchierammo ancora un po', fino a che il nostro arcangelo si svegliò e lei si chiuse di nuovo nel suo silenzio. Lui si limitò a darci un breve buongiorno, mettendosi seduto senza nemmeno notare la foglia colma d'acqua accanto a lui. Azalee non sembrava intenzionata a parlargliene, ma non volevo che la sua gentilezza passasse inosservata.
«Bevi, Azalee l'ha presa per te» gli indicai io stesso.
Lei non lo guardava nemmeno... Beh, in passato aveva già fallito troppi tentativi. Stavolta, però, Uriel la ringraziò e bevve, per poi sorprenderla con il suo primo accenno di gentilezza dopo interi anni. Stentavo a crederci perfino io.
«Ti senti meglio, ora che hai dormito?».
«Ehm, sì. Grazie» balbettò.
Azalee non riuscì a nascondere la sorpresa, né la gioia, ma lui smise immediatamente di guardarla e prese un argomento del tutto diverso.
«Prima di riprendere c'è una cosa che dovete fare» ci spiegò. «Io devo andare da Raphael a chiarire alcuni dubbi, nel frattempo voi fareste bene ad andare dai vostri amici». Indicò un punto lontano in direzione della valle. «Sono lì da ieri sera e non accennano ad andarsene. Potete raccontargli tutto, ma non fate parola con loro della mia falsa identità. Non dovrete parlarne mai con nessuno, gli angeli non devono sapere che lavoriamo in questo modo».
Naturalmente. Quale angelo non sarebbe entrato in paranoia sapendo che chiunque, intorno a sé, poteva essere il suo spaventoso arcangelo sotto false spoglie? Comprendevo le ragioni di Uriel, anche se avrei tanto voluto far sapere ai miei amici quanto gli arcangeli si impegnassero e sacrificassero per noi. In ogni caso, le richieste di un arcangelo non erano discutibili, e lui se ne andò senza nemmeno aspettare una risposta.
Beh, almeno avremmo potuto toglierci questa preoccupazione e finalmente riabbracciarli.
*****Angolo autrice*****
Altri 3 capitoli e anche questo libro sarà finito T_T ...in compenso ho deciso di trasformare quelle che nel primo libro sono le curiosità a proposito del futuro, in un breve epilogo dal titolo "10 anni dopo" così da soddisfare la vostra curiosità e da togliere quella versione molto poco professionale XD. Spero che l'assenza di Sarah non vi abbia fatto perdere interesse per la storia, comunque se avete pareri o consigli li terrò in conto per le modifiche ai prossimi capitoli. Mi raccomando, ricordate sempre di lasciare una traccia del vostro passaggio. Grazie di essere qui, per me è importantissimo :*
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