Capitolo 7: Le Avventure Di Steve e Olivia Parte1
Mentre Sophie si trovava insieme agli altri Avengers, Liv stava osservando comodamente seduta in una poltrona di un hotel lussuoso, mentre sorseggiava un buon drink, Thomas Cooper, il suo bersaglio. L'uomo era seduto in uno sgabello da bar, mentre beveva frettolosamente il suo bourbon, stava sudando ed era in evidente stato di ansia. Secondo la fonte di Micheal, Thomas stava aspettando un gruppo di terroristici provenienti dalla Libia, doveva vendergli alcuni segreti di Stato. Dall'altro lato della hall dell'Hotel c'era Steve con una birra in mano che osservava la scena. Steve aveva chiesto in giro informazioni sull'uomo, ottenendo ben poco: la giovane recptionist era rimasta abbagliata dal nostro amato Cap, ed aveva vuotato facilmente il sacco. Sapeva soltanto il suo nome e il numero della stanza, era un ospite ordinario ma non aveva mai dato informazioni relative a sé stesso, infondo all'hotel interessava ben poco, l'importante è che pagasse. Chiese inoltre informazioni su Liv, riuscendo ad ottenere il suo numero di camera.
Olivia non aveva ancora notato Steve, troppo presa dalla sua missione, ma non aveva considerato che Thomas l'aveva riconosciuto. L'uomo infatti si guardava intorno per paura che gli Avengers potessero spuntare da un momento all'altro per arrestarlo, continuava a guardare verso Steve per cercare di capire le sue intenzioni. Olivia lo osservava e aveva notato la sua ansia, pensava che fosse dovuta al suo incontro e così decise di prendere in mano la situazione. Era una bella donna e voleva sedurlo per poi ucciderlo, non aveva mai sbagliato un colpo con questa tattica. Uomini, basta un bel faccino e un sorrisino per ucciderli, letteralmente. In più aveva notato che l'uomo teneva ben stretta una valigia nera, evidentemente piena di documenti da dare ai suoi acquirenti. Liv doveva a tutti i costi recuperarla.
Una volta terminato il suo drink, la giovane spia si alzò dalla poltrona e si avvicinò al bar, indossava un semplice tubino nero con dei tacchi rossi, molto sobrio ma allo stesso tempo catturava l'attenzione di molti maschietti. Liv si avvicinò all'uomo e si accomodò accanto a lui, Thomas la guadò attentamente, le squadrò il corpo e si leccò le labbra, poi alzò il viso e vide che la ragazza a sua volta lo stava guardando. Liv gli schiacciò l'occhiolino e ordinò un drink al barista.
Thomas per un secondo smise di pensare ai suoi problemi, ma quando guardò oltre la spalla della donna di fronte a lui, vide lo sguardo di Steve furioso.
<<Hai per caso visto un fantasma?>>
Domandò Olivia curiosa.
L'uomo sembrò uscire da uno stato di trans, posò la sua valigetta sulla sua destra per poi osservare Olivia sorseggiare il suo drink e alla fine le sorrise.
<<Scusa sto aspettando alcuni amici.>>
Rispose Thomas.
<<Beh è da un po' che sei qui ad aspettare, magari ti hanno dato buca. Potrei farti compagnia io.>>
Disse Olivia squadrando l'uomo mentre si attorcigliava una ciocca di capelli sul dito.
<<Dolcezza mi piacerebbe tanto ma sto davvero aspettando qualcuno.>>
Rispose l'uomo leggermente agitato.
Olivia capì che doveva impegnarsi di più di così.
<<Posso almeno offrirti un drink?>>
Chiese Liv mentre giocherellava con la cannuccia del suo drink.
L'uomo accettò e ordinò un altro bourbon, mentre il barman preparava il suo drink, un paio di uomini entrarono nella hall, Thomas scattò in piedi e Olivia si voltò.
Due uomini sulla cinquantina si avvicinarono e Olivia dovette entrare in azione. Thomas teneva sulla sua destra una valigetta nera, doveva pensare in fretta se voleva recuperarla.
Thomas si alzò lasciando la valigetta al suo posto, i tre uomini si misero a parlare freneticamente tra loro come se ci fosse qualcosa a turbarli. Liv pagò il conto prese la valigetta e camminando velocemente si infilò in un ascensore.
Arrivò nella sua stanza, chiuse a chiave la porta e l'aprí . Vi erano un sacco di documenti: diversi trattavano di un'arma di distruzione di massa da parte del Pentagono, altri di spie americane in territorio russo e libico. Era riuscita a recuperare i documenti e mandò un'email di conferma a Michael, il suo ultimo compito era quello di uccidere Thomas in modo da mettere fine ai suoi affari.
Olivia non aveva calcolato però che Steve stesse interferendo con i suoi piani, aveva messo in allarme Thomas, che stupidamente aveva lasciato la sua valigetta incustodita perdendola.
<<Come diavolo hai potuto lasciare quella valigetta incustodita!?>>
Chiese furioso uno degli uomini.
<<Sono andato nel panico! Se qui c'è quel guastafeste di Captain America, vuol dire che anche gli altri sono presenti!>>
Rispose preoccupato Thomas.
<<Vedi di recuperare quella valigetta o puoi dimenticarti i soldi!>>
Lo minacciò l'uomo.
Disperatamente chiese informazioni al barman, che gli disse di aver visto la giovane donna con cui stava conversando portare con sé una valigetta.
<<Perché quella ragazza ha preso la mia valigetta?>>
Chiese più a se stesso che agli altri.
<<Forse anche lei lavora per quelli stupidi americani in costume.>>
Rispose il suo interlocutore.
<<Bene ecco come agiremo: io mi occupo della sorveglianza e della ragazza, voi pensate al Cap. Siete in due e armati, mettetelo al tappeto.>>
Ordinò Cooper.
Thomas indicò loro l'ascensore, Steve infatti stava aspettando pazientemente che quest'ultimo arrivasse, i due si avvicinarono ma non troppo per evitare di creare sospetti. Quando l'ascensore arrivò era sta-pieno, nonostante un'anziana signore invitò Steve ad entrare, quest'ultimo rifiutò prendendo le scale. I due iniziarono a seguirlo. Thomas invece stava cercando la sala di sorveglianza dell'hotel per poter accedere alle video camere, non ci mise molto a trovarla: bastò sganciare un bel centone ad un cameriere per farsi dire dove si trovava la stanza.
Nel frattempo Olivia stava valutando le sue prossime mosse, doveva uccidere Thomas prima che quest'ultimo lasciasse la città, visto che aveva perso la valigetta si sarebbe affrettato ad andare via. Entro sta sera avrebbe portato a termine la sua missione.
Ovviamente non aveva calcolato la presenza di Steve.
Quest'ultimo si aggirava in uno dei corridoio dell'hotel mentre stava andando verso la sua camera, che casualmente si trovava proprio di fronte quella di Liv. Aveva notato che i due uomini di prima lo stavano seguendo, non aveva idea di chi fossero ma li avevi visto conversare con l'uomo che Olivia osservava. Evidentemente erano coinvolti anche loro.
Thomas nel frattempo era riuscito ad entrare all'interno dalla sala di videosorveglianza grazie al suo tesserino della Cia, aveva messo facilmente al tappetto il povero addetto alla sorveglianza e non si sentiva per niente in colpa, se non avesse risolto la situazione si sarebbe ritrovato in un mare di guai, al solo pensiero gli venne la pelle d'oca.
Steve si bloccò a metà del corridoio ormai era chiaro che lo stessero seguendo, sapeva di essere a due passi dalla sua camera e di conseguenza a quella di Liv, se avesse iniziato a combattere avrebbe attirato gli ospiti a causa del baccano. Non voleva ancora far sapere a Liv della sua presenza, preferiva aspettare ancora un po', coglierla nel momento più opportuno ed intervenire per impedirle di far qualsiasi cosa debba fare.
Ma dovette rassegnarsi all'idea di dover combattere quando sentì il rumore della chiusura di una pistola.
<<Siete ancora in tempo per andarvene>>
Disse Cap.
Ma i due lo ignorarono e si scagliarono contro di lui.
Mentre Olivia stava preparando tutto il necessario per completare il suo lavoretto, iniziò a sentire un gran baccano provenire dal corridoio, incuriosita aprì la porta e si ritrovò un tizio davanti il pianerottolo semi-svenuto. Alzò lo sguardo e vide Steve, Olivia lo guardò sconvolta e furiosa. Lui le sorrise e prese per il braccio uno dei due uomini che avevano provato invano ad aggredirlo, Olivia prese l'altro per le caviglie e dopo aver ordinato a Steve di entrare chiuse la porta alle sue spalle. Fortunatamente nessuno aveva visto quello che era successo in corridoio o sarebbero stati in guai grossi. Doveva appellarsi a tutto l'autocontrollo possibile ed immaginabile per non saltare addosso a Steve e piantargli un coltello sulla carotide.
"Respira Olivia", pensò.
<<COSA DIAVOLO CI FAI QUI?>>
Gridò Liv.
<<Avevo un compito da svolgere.>>
Rispose Steve.
<<MA SEI SCEMO O COSA! MI HAI SEGUITA, TI RENDI CONTO?>>
Olivia era furiosa.
<<Si lo so, ti ho detto che ho un compito da svolgere.>>
Steve non aveva alcuna voglia di giustificarsi, stava facendo tutto questo per aiutarla, per farle capire che esistono cause migliori per cui combattere dei soldi.
<<Sono qui per cercare di persuaderti a fare qualsiasi cosa tu debba fare.>>
Continuò Steve serio.
<<Che problemi hai esattamente? Devi farti controllare perché evidentemente hai il complesso della Crocerossina!
Rispose Liv.
<<Senti, so che sai badare a te stessa ma ti ripeto che puoi trovare di meglio, qualcosa per cui valga la pena lottare.>>
Parlò Steve.
<<Adesso l'unica cosa che mi frena dal picchiarti è sapere perché diavolo hai picchiato quei due uomini.>>
Olivia guardò in cagnesco Steve, si sentiva furiosa e privata della sua privacy.
<<Ehi sono stati loro ad iniziare!>>
Disse Steve in sua difesa
La pazienza di Liv era appesa ad un filo e Steve lo stava lentamente tagliando, a suo rischio e pericolo.
<<Ti rendi conto che io ho una missione da compiere e che tu hai appena rovinato tutto?>>
Olivia presa dal nervoso gli diede un pugno sul braccio, facendosi male da sola.
<<Ti ripeto che sono stati loro ad attaccare me, non il contrario.>>
Insistette Steve guardando il punto appena colpito da Liv.
<<Adesso che sei qua renditi utile e aiutami a scoprire chi sono e cosa vogliono.>>
Gli ordinò Olivia ancora furiosa.
Non le piaceva per niente questa situazione ma doveva in qualche modo sfruttare quello che Steve aveva combinato a suo favore, se Thomas aveva mandato quei due da Steve evidentemente era lui il motivo per cui fosse tanto in ansia. Poteva attirare Thomas in una trappola ed ucciderlo. Ma prima doveva sbarazzarsi di quel cretino.
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Ciao a tutti ragazzi, come state?
Spero che il capitolo sia di vostro gradimento, se vi va lasciate una stellina, io vi aspetto nei commenti per qualsiasi cosa!
Scusate eventuali errori!
A presto!
-M
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