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Sussurri o Sogni

La storia è tornata!!! Scleriamo insieme ma per un motivo positivo!!!❤❤❤❤

(In questo capitolo troverete accenni della canzone "Pianeti" di Ultimo. La stessa usata per l'ultimo capitolo della prima storia)

《Ad una condizione...》assottiglio gli occhi guardandolo attentamente. Il suo sorrisetto laterale mi fa capire che dovrei rifiutare
Anzi, due condizioni》la curiosità prende il sopravvento quando i suoi occhi sembrano quasi luccicare.

《Sarebbero?》
《La prima... mi farai da schiava per un giorno intero》sto per ribattere ma la sua mano si posiziona proprio sulla mia faccia, facendomi storcere il naso contrariata
《Me lo devi!》dice ovvio ricordando la giornata di shopping che gli ho fatto passare.

Scaccio via la sua mano ed incrocio le braccia al petto《Avevi perso una scommessa. Non ti devo proprio niente!》esclamo infastidita.

《Vuoi lo spogliarello o no?》mi mordo il labbro tra i denti prima di sbuffare e annuire come una bambina alla vista di una caramella. Che stronzo.

《Perfetto.》mi prende per mano trascinandomi senza troppi indugi nella mia stanza poco illuminata.
Mi siedo sul letto mentre lo vedo armeggiare con il computer
Qual è la seconda condizione?》domando curiosa facendolo girare.
Non te lo dico!》esclama divertito facendomi socchiudere gli occhi.

《Ti odio, Colin Powell.》
《Mi ami, Skyler Evans.》

《Ti prego Colin, dimmi qual è la seconda condizione》sbuffo imbronciata come un'adolescente.
Rilascia nell'aria una risatina sottile e appena udibile, le spalle vibrano piano mentre alza il busto e viene verso di me; lentamente, senza nessuna fretta.

《Perche vuoi saperlo adesso? Non puoi aspettare qualche giorno? Giusto il tempo di tornare a Manhattan》mormora dolcemente sfiorandomi le gote rosee. Socchiudo gli occhi a quel contatto praticamente inesistente, vedo la sua mano posarsi sul mio viso, la sto vedendo, ma allora perché non ne sento il tocco delicato?

La sfioro con le mie dita tremanti, vogliose e bisognose di sentirlo come desidero io.

《Non voglio aspettare... voglio saperlo adesso. Ti prego... dillo, dimmi la seconda condizione》biascico con il cuore pesante. Il petto mi fa male ad ogni battito, come se il mio cuore si scontrasse costantemente con le costole.

Perché mi sento così se il momento è completamente diverso?

Perché, adesso, i suoi occhi sembrano spegnersi secondo dopo secondo?

Perché la sua mano non sta accarezzando più il mio viso?

Proprio adesso che sento le guance umide e che avevo bisogno di lui, lui si allontana da me, perché lo fa?

《Perché mi stai lasciando? Dove vai Colin?》lui indietreggia piano mentre io mi alzo di scatto dal letto. Mi sorride debolmente inclinando il capo verso destra, ma anche se sorride non ferma i suoi passi lenti.

《Skyler, io ti aspetto... lo sai questo, vero?》domanda con voce roca, bassa. Socchiudo gli occhi non capendo, e annuisco flebilmente sotto al suo sguardo carico d'amore ma stranamente anche distratto.

《Tu mi aspetterai, piccola?》esala piano appoggiandosi al muro. Si passa una mano tra i capelli ricci e gonfi, lo sguardo basso poco prima di tirare su la testa e fissare i suoi occhi verdi nei miei.

Disarmante.

Un brivido mi oltrepassa la colonna vertebrale.

Muovo un passo.
《Si... ma perché me lo chiedi? Dove... dove stai andando Colin?》mi asciugo le guance con il dorso della mano, il labbro inferiore trema senza sosta mentre cerco di superare la linea del tappeto, ma senza successo.

Ci riprovo, e come la seconda volta, anche la terza mi fa tornare indietro di un passo.

《Perché non posso avvicinarmi?》il respiro inizia a correre veloce nei miei polmoni infuocati, sento la gola iniziare a grattare per le imminenti urla di rabbia.

《Perché devi essere pronta, Skyler》
《Per cosa? Per cosa dovrei essere pronta?》strillo con le lacrime agli occhi. Batto i pugni contro quel muro invisibile, vedendolo vibrare ad ogni colpo inferto dalle mie mani piccole.

《Dimmelo Colin! Dimmi cosa- NO!! Nathan cosa fai?!》urlo a pieni polmoni. Sgrano gli occhi quando vedo il mio amico Nath alle spalle di Colin, stringe le mani intorno ad una sbarra di metallo, ed io faccio di tutto per fargli capire di doversi girare. Mi sbraccio, grido, sbatto i palmi aperti e ormai brucianti contro quel velo che non riesco a vedere ma che posso percepire.

《Nathan NO!! Non farlo ti prego!》 Supplico impazzita e senza più un filo di fiato.

《Piccola...》la voce di Colin arriva più debole di prima, mi sorride, continua a sorridere pur sapendo di avere Nathan alle spalle pronto a scagliarsi su di lui.

《Skyler... guarda me, non lui》sussurra ridacchiando.

Le mie lacrime non cessano di uscire dagli occhi ormai gonfi, mi siedo senza forze contro il pavimento freddo della mia stanza.

《Non andare via... Colin, non voglio perderti.》Mormoro fragilmente, proprio come il mio cuore adesso, mentre mi sdraio lateralmente su un fianco, a filo con quella muraglia spessa e che credevo invalicabile.

Ma poi lui compie il mio stesso gesto, si sdraia di fronte a me, allunga una mano verso l'invisibile, ed io mi ritrovo a trattenere un singhiozzo compiendo il suo stesso movimento.

《Non mi perderai, ragazzina.
Ma voglio che tu sappia... sento il bisogno di dirti che nella vita non ho mai avuto niente di vero... a parte te.Sussurra debolmente guardandomi negli occhi.

Accenno un sorriso per quelle parole estremamente dolci, così insolite se rilasciate dalle labbra del ragazzo che amo, quello scorbutico e dai mille sorrisi maliziosi.

Quasi mi dimentico di Nathan alle sue spalle, pronto a colpirlo per chissà quale ragione. Ma ciò che in un certo senso mi calma, è che Colin pare sapere che da un momento all'altro quella spranga in ferro si scontrerà su di lui.

Perché non reagisci?》domando dopo un attimo di silenzio.
《Voglio aspettare...》ridacchia lui sfiorando il muro trasparente con la punta delle dita.

Le mie in automatico toccano lo stesso punto, rilascio un sospiro doloroso e sofferto quando riesco finalmente a percepire il calore della sua mano incastrata nella mia.

《Aspettare cosa, Colin?》gli occhi tornano a farsi lucidi, difatti la vista si appanna, e il riccio sembra offuscarsi sempre di più.
《Aspettare il momento giusto per la seconda condizione. Io sono sicuro di amarti, di volerti e di desiderare soltanto te... Ma tu? Hai diciotto anni-》

《Anche io ti amo! Colin io-》
《Si. Lo so》mi interrompe in un sorriso dolce《ma quanto sei disposta a fare per me? A combattere e lottare per noi? Quanto ci tieni a quello che abbiamo costruito insieme? Io l'ho dimostrato, piccola, forse in un modo sbagliato, ma l'unica cosa che mi importava era quella di proteggere te.》alza gli occhi spostandoli da un punto all'altro di quel muro sottile e invisibile.

Solo dopo qualche secondo realizzo.

《È... è per questo motivo che hai creato questo muro? Per tenermi lontana da Nathan?》biascico senza fiato, stringo la presa sulle sue dita calde.
Skyler. Te l'ho detto, farei di tutto per te. Anche perdere i ricordi di una vita.Sussurra infine prima che Nathan lo colpisca in testa.

Mi ritrovo seduta sul letto, la mano a stringere la maglietta all'altezza del cuore e il fiato che viaggia a mille all'ora.
Mi tocco il viso percependo il gusto salato tra le labbra, scoprendo di aver pianto durante quell'incubo non solo per le guance bagnate, ma anche per il singhiozzo che abbandona la mia gola.

《Skyler... è tutto okay》Colin mi si avvicina mettendosi seduto al mio fianco, mi attira al suo petto con dolcezza.

《Era soltanto un incubo, stai tranquilla...》Sussurra piano abbracciandomi però con forza, gesto che mi fa singhiozzare di nuovo. Mi copro il viso con le mani tremanti, e i miei tremori si scontrano contro il suo torace nudo.

《Vuoi parlarne?》mi domanda dopo qualche minuto. Mi lascio avvolgere completamente dalle sue braccia forti, lasciandomi trascinare di nuovo contro il materasso che ci ospitava per la notte.

Ho accettato quando mi ha chiesto di rimanere a dormire con lui. Quando mi ha domandato in un sussurro di restare con lui.

《È complicato...》mormoro con voce rotta. Nascondo il viso nell'incavo del suo collo caldo, mi lascio rilassare dalle sue carezze sulla schiena e dal suo profumo inebriante che tanto amo.
《Mi piacciono le cose complicate》rilascia una risata soffice contro la mia guancia, e quel lieve respiro bollente che abbandona la sua bocca mi fa rabbrividire fin dentro alle ossa.

《Ho sognato te...》ammetto in un sussurro mantenendo gli occhi chiusi.
《Lo so. Hai ripetuto il mio nome infinite volte》mormora contro la mia fronte. Gli occhi dapprima chiusi si aprono di scatto.

《C-cosa ho detto?》domando incredibilmente in ansia. Nel sogno urlavo parole che lui non capirebbe adesso, nel sogno dicevo di amarlo, di non volerlo perdere, che lo avrei aspettato. Parlavo di Nathan.

《Cose sconnesse. Hai detto qualcosa su un muro trasparente, hai chiesto cosa dovessi aspettare...》sembra pensarci e riflettere con grande sforzo prendendo una pausa《hai mormorato qualcosa su una condizione》conclude infine puntando due dita sotto il mio mento.

Alzo il viso incitata dai suoi gesti, e i miei occhi si inchiodano subito ai suoi, luminosi e accesi anche nel buio che ci circonda adesso.

《Scusa-》
Non era mia intenzione-

Ci scappa un sorriso debole quando parliamo e ci interrompiamo nello stesso momento.

《Che cosa... non era tua intenzione?》domando dopo mezzo secondo.

Appoggia la testa contro il cuscino interrompendo in questo modo il contatto visivo con i miei occhi. Deglutisce lentamente chiudendo le palpebre e attirandomi ancora di più a sé; questo gesto, questi movimenti, mi sembrano un modo silenzioso per chiedermi scusa, è questa la sensazione che arriva anche dentro il mio stomaco.

《Solo... che a causa mia hai fatto un brutto un sogno. Tu perché hai chiesto scusa?》domanda poi, inclinando il viso verso nella mia direzione.

Faccio spallucce《non lo so... non volevo farti preoccupare, credo...》butto lì, e senza pensarci o rifletterci minimamente, avvolgo il suo petto con un braccio, allungando una gamba all'altezza dei suoi fianchi ampi.

"Questo è il modo in cui dormono gli innamorati" diceva nonna.

Arrossisco nascondendo il viso tra la sua spalla e la sua guancia calda, sentendo quest'ultima sollevarsi debolmente per qualche secondo, in un sorriso incerto ma estremamente spontaneo.

Si passa una mano sulla fronte e sugli occhi, rilasciando un sospiro sommesso e un mormorio che colgo pienamente《Dio...

《Scusami... io non volevo, ecco-》Il mio intento di spostarmi e togliermi da quella posizione molto intima e romantica, viene bloccata dalla sua mano grande che si aggancia sul retro della mia coscia《No. Stai così... solo un altro istante》sussurra ad occhi chiusi, le labbra leggermente schiuse da cui rivoli di respiro bollente traboccano piano, lenti come il movimento del suo petto sotto di me.

Il mio cuore immancabilmente fa le capriole, ma la mente mi dice di tenere i piedi per terra.

Prende un enorme respiro dal naso, si rimpie i polmoni di quello che è il profumo della mia pelle prima di lasciarmi un bacio tra i capelli che mi fa socchiudere gli occhi.

《Posso farti una domanda che potresti reputare stupida?》chiede con mezzo sorriso, quasi imbarazzato. Accenno un si con la testa.

Secondo te potresti mai arrivare ad odiarmi?》mormora puntando i suoi occhi nei miei. Quella domanda per qualche assurdo motivo mi fa trattenere il fiato nei polmoni.

Bagno le labbra passandoci sopra la lingua, lentamente, mentre i miei occhi intercettano ogni parte del suo viso perfetto illuminato dal chiarore della luna.

《Odiarti...》mormoro in un sorriso flebile《...Credo sia impossibile. Non potrei mai arrivare ad odiarti, non davvero.》

Sussurro infine lasciando cadere nella stanza un silenzio rilassante, fatto di sguardi dolci, di respiri sconnessi e che per qualche momento vanno alla stessa velocità, di bocche semiaperte e vicine ma che non intendono sfiorarsi, un silenzio tutto nostro che nessuno potrebbe interrompere.

《Va bene...》soffia debolmente dopo qualche minuto.
《Ve bene...》replico io con un sorriso sincero.

《Stai meglio adesso?》annuisco contro il suo petto nudo, iniziando a tracciare le linee ben dritte che Michael gli ha impresso nella pelle.
Poi mi viene in mente.

《Qual è l'ultimo tatuaggio che hai fatto?》domando incuriosita iniziando a scandagliare il suo petto e il braccio destro, il sinistro al momento mi è impossibile visto che è avvolto intorno alla mia schiena.

Sento il suo corpo irrigidirsi per un attimo sotto alle mie carezze《Mi sono fatto tatuare tre lettere...》
《Posso vederle?》
《Perche vorresti vedere tre semplici lettere? Cosa ti ha raccontato quello stronzo di Michael?》alza gli occhi al cielo, ma so che qualcosa non và... a differenza sua io mi ricordo tutto di lui.

Agitazione, imbarazzo, ansia... e paura.

《In realtà niente. Soltanto che l'ultimo tatuaggio che ti sei fatto fare erano appunto tre lettere. Ero soltanto curiosa, tutto qui-》

Colin mi allontana spostando il braccio dalla mia schiena. Ed è lì che lo vedo, al lato del petto, incastonato tra le costole massicce. Tre lettere disegnate in uno stampatello normalissimo e colorate completamente di nero.

Il problema, sempre se un problema esista... è che quelle lettere non hanno alcun senso logico. Almeno per me, adesso.

Spazio: "vi vedo che avete impugnato i forconi"😈😂😂

Non uccidetemi pliiiiiisss😇

In questo capitolo vi ho lasciato un sacco di indizi!!!!
Ma tanti tanti tanti.

Qualcuno ha sparato una teoria su come si evolverà la storia e ci ha preso in pieno! Ma... chissà chi è stato🤔🤔😂 (shhhhhh! Sto parlando troppo😂😂)

Eh niente dolcezze del mio piccolo cuore, VI ANO IMMENSAMENTE!
A CHI COMMENTA, A CHI VOTA E BASTA, A CHI FA ENTRAMBE LE COSE E ANCHE A CHI LEGGE IN SILENZIO E NON VIENE ALLO SCOPERTO 😍😍😍❤❤❤

❤🍌❤

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