Stella
《Mi piace da impazzire》Shay sfiora lentamente il tatuaggio con l'indice, facendomi sussultare leggermente per il lieve bruciore che mi provoca.
Sorrido guardandomi allo specchio della cabina armadio.
Più lo guardo e più sento di aver fatto la cosa giusta, di aver marchiato la mia pelle con le parole più adatte e che più mi rappresentano in questo momento.
Anzi, forse rappresentano gran parte della mia vita, pure le persone che fanno parte della mia esistenza.
"Omnia vincit amor. L'amore vince su tutto" non solo mi fa pensare e ricordare Colin; di quello che abbiamo affrontato, stiamo affrontando e affronteremo in futuro, ma mi fa ricordare anche la mia famiglia.
Come mio padre. Quando qui, a casa mia, mi aveva proibito di stare insieme a Colin. O quando nel Montana avevamo avuto quella brutta discussione portata avanti per giorni, finché non si è arreso al fatto che la sua unica figlia si fosse innamorata di un ragazzo che a lui non piaceva. Ma l'amore che papà prova nei miei confronti, è stato più forte e importante di qualsiasi altra cosa. L'amore ha vinto e prevalso.
O come mio cugino Jason, non ci vediamo praticamente mai. Ci sentiamo di rado se vogliamo dirla tutta. Ma nonostante questo e molto altro, l'amore che ci accomuna, vince di granlunga sui chilometri che ci separano o sulle nostre vite incasinate.
Ci vogliamo bene infinitamente, talmente tanto che ci basta sentire anche una sola sillaba uscire dalle nostre labbra per farci scappare un sorriso davvero felice.
O la mia migliore amica. Diamine la mia piccola Shay, quante volte abbiamo litigato e ci siamo mandate al diavolo... troppe per essere elencate tutte. Ma siamo ancora qui, più unite che mai grazie all'amore che vince su qualsiasi possibile litigio o discussione.
Questo tatuaggio potrei associarlo alle persone che più amo. Ma è stato fatto in primis per Colin, per il nostro amore andato perso e che spero di recuperare.
So che l'amore che ci ha visti uniti per quei bellissimi momenti, tornerà a battere più forte di prima nei nostri cuori e nelle nostre anime. Lo so.
So che lui si ricorderà di me senza il bisogno di doverglielo dire. So che si ricorderà dei meravigliosi sorrisi che mi dedicava, si ricorderà di tutte le volte in cui le nostre mani si avvicinavano solo per sfiorarsi di nascosto.
Nel mio cuore, in profondità, spero ancora che si ricordi di quel nomignolo fastidioso con la quale amava chiamarmi.
Io lo so, che un giorno non molto lontano, lo riavrò tra le mie braccia completamente, che potrò inalare il suo dolce profumo per tanto tempo avvenire, che i suoi sorrisi riempiranno ogni singolo momento delle mie giornate, lo so.
Le mie pupille scattano in alto sullo specchio, lontane dal tatuaggio leggermente arrossato.
"No, in realtà non lo so. Io non so niente. Ma voglio lottare e provarci con tutte le forze che ho."
《Hey... tutto okay?》
Annuisco debolmente mentre Shay passa le dita tra i miei capelli, chiudo gli occhi ispirando piano.
《Tra poco devo uscire. Ho un appuntamento con Stella》annuncio piano una volta regolato il respiro.
《Ti accompagno se vuoi, tanto passo di lì per raggiungere Simon e Andrew!》esclama afferrando i trucchi. Li posiziona davanti a noi così da poterci truccare entrambe.
《Va bene. Grazie Shay.》
-
《Pensavo non saresti venuta, credevo mi avessi presa in giro e lasciata qui da sola sul marciapiede come un cane abbandonat-》
《Alt! Stella, sono qui come puoi vedere. Ti ho dato appuntamento davanti alla libreria e sono pure in anticip-》tossisco leggermente quando mi ritrovo la ragazzina praticamente addosso.
Mi stringe in un abbraccio quasi doloroso che mi lascia senza fiato per dei secondi lunghissimi.
《Okay, si, sei qui》constata con un sorriso enorme, guardandomi dal basso con i suoi occhi vispi e luminosi.
Scuoto la testa fingendomi esasperata, dedicandole un sorriso accennato mentre in lontananza intravedo Shay in compagnia di Simon e di Andrew.
《Oh-mio-dio》mormora Stella dopo avermi dato le spalle. Fa un passetto in avanti sporgendo il busto e la testa in fuori.
《Che stai guardando?》mi avvicino per controllare, come se muovere un passo mi possa aiutare realmente a vederci o capirci qualcosa.
《Quello è... lui è...》
Sorrido tra me e me tornando dritta, le poso una mano sulla testa per obbligarla a ruotare il capo e posare gli occhi su di me.
《Quanti anni hai?》le domando, le dita ancora tra i suoi capelli.
《...Sedici》sussurra pianissimo, forse credeva che non l'avrei sentita.
《Scordatelo, sei troppo piccola. Non voglio finire su un giornale che come titolo scrive: "Skyler Evans consulente d'amore per storie Daddy"》mormoro con le sopracciglia aggrottate.
Scuoto la testa mentre lei fa labbruccio e chiude lentamente le palpebre《No. Andrew ha ventiquattro anni. Non esiste. Toglitelo dalla mente!》esclamo decisa fissando il suo visino pulito.
Solo adesso noto le piccole lentiggini color caffè e latte sparpagliate sulle guance. Anche sul naso, molto carine.
In un momento di lucidità spalanco la bocca e la guardo sconcertata.
《Tu non mi hai chiesto cosa fosse una storia Daddy. Tu leggi quelle cos-》
《Hey. Frena. Ci siamo appena conosciute, non posso svelarti determinate cose》esclama chiudendo gli occhi a due fessure, puntandomi un dito contro il naso mentre aggancia il fianco con quella libera.
《Piccola pervertita che non sei altro. I tuoi genitor-》
《Skyler!》Andrew mi interrompe con la sua voce roca e mascolina, facendo scattare la ragazzina sull'attenti.
Sgrana gli occhi sapendo di avere Andrew alle spalle. Sembra quasi supplicarmi di fare qualcosa quando le sue sopracciglia si alzano rapidamente.
《Diamine...》chiudo gli occhi a due fessure guardandola truce e posandole un braccio intorno alle spalle, così da farla girare e metterla al mio fianco.
《Andrew... amico mio...》borbotto tra i denti cercando di trattenere l'urlo di dolore.
"Giuro, se le sue piccole dita non mollano la presa sul mio fianco... la faccio allo spiedo"
Gli occhi del moro si posano sulla ragazzina accanto a me, le sorride allungando una mano in sua direzione.
《Ciao! Piacere, Andrew》
《Oh Si, ehm... ohhh beh... sei dav-davvero eccita-》
《Lei è Stella!》urlo con gli occhi fuori dalle orbite, tirandole una ciocca di capelli che inevitabilmente le fa inclinare il capo indietro.
Andrew cerca di trattenere una risata mentre io e Stella ci guardiamo in cagnesco e bisbigliamo insulti a caso, forse addirittura termini che neanche esistono.
《Stella mi ricorda te quando eri un adolescente》mi giro di scatto sentendo la voce di Shay.
La guardo inevitabilmente male.
《Hey, io non leggevo storie vietate ai minori di diciot-》
《Smettila di urlarlo ai quattro venti, è imbarazzante sai?》Stella mi fulmina tirando una ciocca dei miei capelli, così ripeto il suo gesto, che si ripete finché Andrew non ci divide tra le risate di tutti.
《Diamine! Mi somigli davvero tanto》mormoro massaggiandomi la cute, storcendo il labbro nello stesso momento in cui Stella fa lo stesso.
《Non conviene lasciarvi da sole, finireste per fare un disastro dopo l'altro》commenta Simon divertito.
Ci lanciamo uno sguardo imbronciato prima di guardare i miei amici e annuire come due bambine.
-
《Skyler, posso parlarti un attimo?》
Il mio piede scatta nuovamente contro lo stinco di Stella, nel vano tentativo di farle chiudere la bocca alla vista di Andrew.
È da quando siamo seduti al bar che lo fissa come se fosse un angelo sceso in terra, per di più si è praticamente lanciata su Shay per occupare al volo il posto al fianco del moro.
《Si, dimmi pure Andrew》esclamo con gli occhi a due fessure, le iridi ancora puntate sulla ragazzina.
La sua gamba domani mattina avrà lo stesso colorito di una melanzana.
《Andiamo fuori, ti va?》annuisco spostando lo sguardo finalmente su di lui. Increspo le sopracciglia mentre mi alzo lentamente e Shay mi guarda di sfuggita, incuriosita da questa strana situazione.
Seguo Andrew fuori dal bar, riversandoci così all'interno di un parco ben curato e poco conosciuto. Siamo venuti in questo bar apposta per questo motivo, è un locale privato e ben nascosto da sguardi indiscreti e fotocamere costose. Credo sia l'unico bar -oltre al night club dei ragazzi- a permetterti di avere così tanta privacy.
《Volevo chiederti di Colin...》va dritto al punto sedendosi su una panchina poco distante da una grande quercia.
Io mi limito a stare ferma dove sono, le mani sudate e unite davanti al grembo, gli occhi fissi sul suo viso teso e leggermente abbronzato.
《Cosa vuoi sapere di preciso?》mormoro con un leggero filo d'ansia.
《Si è ricordato qualcosa... di me?》la sua voce esce così sottile che quasi fatico a sentirlo.
Sospiro avvicinandomi a lui, mi siedo al suo fianco e guardo dritto davanti a me, con il cuore che batte lento e regolare. Un sorriso triste e appena accennato si posa sulle mie labbra.
《No Andrew, che io sappia no...》mormoro debolmente girando il viso verso il suo. Dondolo piano le gambe, sentendo l'erba un po' troppo cresciuta sfiorarmi e solleticarmi le caviglie scoperte.
Sul suo viso si forma una smorfia di dolore mista a quella di chi rinuncia.
《Ha avuto delle sorti di deja-vù con tutti. Meno che con me.》si strattona i capelli con la mano sinistra, stringendo la mia nella destra leggermente fredda.
《Bisogna dargli tempo, dobbiamo andarci piano con lui. Anche io sto male Andrew, anche io vorrei che tutto questo fosse soltanto un brutto sogno. Ma non lo è... dobbiamo solo aspettare e continuare a sperare che recuperi ogni ricordo perso.》sussurro dolcemente, mi appoggio con la guancia alla sua spalla, e il tessuto del suo giubbotto in pelle mi fa rabbrividire per qualche istante.
《Comunque, qualche settimana fa, mi ha chiesto se eri tu il mio ex》alzo gli occhi al cielo ridacchiando insieme a lui. Le stelle sono già uscite allo scoperto mentre noi eravamo impegnati nella nostra giornata infinita.
《Per dio... dici sul serio?》annuisco con convinzione guardandolo negli occhi
《Te lo giuro, non so per quale motivo. È successo il giorno in cui ci siamo incontrati sul pianerottolo.》Aggiungo tranquillamente, ma i suoi occhi si spalancano
《Ecco perché mi guardava male... a malapena mi ha salutato, quello stronzo...》mormora più a se stesso che a me.
《Non credo che il motivo fosse quello. Più che altro perché non avrebbe senso, la stessa sera è uscito con Veronik》sbuffo irritata contro la sua spalla, stringendomi al suo braccio per cercare un velo di calore in più per il mio corpo coperto solo da una camicia.
《Mhh... non lo so, è una situazione assurda e strana》borbotta contro la mia testa. Mi passa un braccio sulle spalle per riscaldarmi dall'aria gelida ormai alle porte.
《Già! Ma comunque...》sospiro tirando su col naso《...non perdiamo le speranze Andrew, tornerà tutto come prima》bisbiglio ad occhi chiusi immaginando per un attimo il volto di Colin.
《Come fai ad esserne così sicura?》
《Non ne sono sicura, per niente. Ma lo amo, e questo mi basta per continuare a sperare. Almeno per ora》concludo in un sussurro stanco mentre lui aumenta la stretta sul mio corpo.
《Non ti ho mai chiesto scusa per il comportamento che ho avuto quel giorno nella vasca del bagno. Ancora ci penso e vorrei prendermi a pugni in faccia!》alzo il viso di scatto per poterlo guardare. Gli occhi scuri e tristi a fissare i suoi jeans blu, il vento a sferzare tra i suoi capelli marroni.
《Non mi devi chiedere scusa. Il mio atteggiamento non era stato dei migliori, è stata colpa di entrambi e ti ho già detto che non mi importa. L'ho dimenticato Andrew, e dovresti farlo anche tu》mi avvicino al suo viso per lasciargli un dolce bacio sulla guancia.
《Uhhh che carini!》
E qui mi paralizzo.
Andrew gira la testa lentamente senza mollare la presa sulle mie spalle. Sento il suo "merda" sussurrato senza fiato e il mio cuore inizia a martellare ancora prima di girarmi per avere la conferma di quello che penso.
Nello stesso modo in cui il mio corpo si stava congelando, adesso si sta riscaldando, brucia sotto un paio di iridi verde smeraldo che mi guardano senza dire niente.
Veronik, al suo fianco, sorride ingenuamente nella nostra direzione, ignara della situazione che la circonda e del dolore che provo io in questo momento.
È ancora con lei. Esce ancora con lei. Ma i suoi occhi sono fissi nei miei.
Spazio ma anche no:
Ma questa Veronik??
Vogliamo ucciderla oppure No?😧😧😂
Comunque Andrew è un po' come me: "crea casini anche se non vuole"🥂😂
Il prossimo capitolo sarà bollente, forse; o magari quello dopo e quello dopo ancora🔥😈😇 chissà chissà 😋
Comunque, ecco a voi il mio "Omnia vincit amor"😊❤
❤🐙❤
Un saluto dal polpo dalla bocca larga (wtf?🤔)
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