"In vino..."
Sono sbronza.
Credo sia per questo motivo che mi gira tutto e che non smetto di ridere, cosa che non fanno neanche le ragazze al mio fianco.
Ci dimeniamo senza un senso logico tra corpi sudati e appiccicati, balliamo senza neanche seguire la musica, se io vado a destra Shay saltella e Mary va a sinistra; tipo mare in tempesta ma con tanto di mani alzate al cielo che dondolano a caso.
"Forse è meglio evitare questi pensieri, potrei vomitare"
Un sorriso sghembo e sicuramente ubriaco mi si posa in faccia quando Colin incrocia i miei occhi. Ricambia il sorriso con una lieve risata, cosa che riesco a sentire solo perché si avvicina e mi si para davanti.
《Hai bevuto parecchio eh?》
Annuisco continuando a ballare,
《Ne avevo bisogno, ogni tanto ci vuole》urlo sopra la musica, cercando di mettere su uno sguardo furbo che non faccia credere a Colin che io abbia qualche tic strano.
Con la coda dell'occhio vedo i nostri amici allontanarsi di qualche passo, continuando a ballare e ingurgitare alcool come fossero patatine fritte.
Appoggio le mani sulle sue spalle per potermi dare una lieve spinta e arrivare al suo orecchio,
《Mi concedi questo ballo?》strillo per sovrastare la musica, forse troppo.
Si infila l'indice nell'orecchio mentre sgrana gli occhi e mi guarda fingendosi sconcertato; o forse lo è davvero, chi lo sa.
《Diamine che voce acuta, mi hai stonato un timpano!》esclama divertito chiudendo un occhio in una smorfia parecchio addolorata
《Dai fighetta, balli con me o cerco qualcun altro?》urlo nuovamente, sta volta a debita distanza dalle sue orecchie delicate da folletto.
Questa volta mi guarda con la bocca spalancata, incredulo per il nomignolo che gli ho rifilato e io scoppio a ridere come non facevo da tempo, ma dura poco.
In mezzo secondo sono schiacciata contro il suo petto, con le sue mani incollate rispettivamente una poco sopra al mio sedere e l'altra sulla mia nuca. La presa sul retro del collo è salda, così da obbligarmi a guardarlo dritto negli occhi.
"Rochabye baby" risuona forte e limpida nel locale, ma la mia attenzione è tutta dedicata al ragazzo che mi tiene stretta tra le sue braccia mentre inizia a muoversi in modo estremamente sensuale.
I miei fianchi iniziano ad oscillare lentamente, seguono in perfetta armonia i suoi movimenti appena accennati, ed è talmente sexy e divino in questo momento che, anche se ci fosse Selena Gomez nel locale, non me ne accorgerei nemmeno.
E io adoro Selena Gomez.
Avete presente quando... Non lo so, vi trovate davanti Zayn Malik, oppure Luke Hemmings, o comunque qualcuno che arrivate quasi a venerare... capito no?
Ecco, è così che mi sento mentre ci guardiamo negli occhi, in questo momento potrei anche essere ferma, potrei avere un ragno gigante sopra la testa, ma chi se ne frega? Non mi importa di niente in questo istante, non quando i suoi occhi sono fissi nei miei e mi ritrovo tra le sue braccia protettive.
"Dannazione quanto mi sei mancato..."
《Sai muoverti Skyler, non lo credevo possibile》ghigna divertito facendomi fare una mezza giravolta.
Risucchio l'aria quando la mia schiena si incolla al suo petto duro. Continua a ballare in modo sensuale stringendomi i fianchi mentre respira sul mio collo, forse nel tentativo di inalare l'odore della mia pelle; come facevo io un bel po' di tempo fa.
《Anche tu a quanto vedo》inclino la testa indietro per incontrare il suo viso, trovandolo già a guardarmi con una faccia che pare urlare "avevi dubbi?"
Non posso evitare di ridere seguita da lui che mi afferra la mano e mi fa fare una giravolta completa. Finisco di nuovo contro il suo petto e mi ritrovo a sorridere in quei suoi occhi meravigliosamente verdi.
《Niente male Colin, davvero niente male!》batto il palmo della mano contro il suo petto tonico, facendolo ridere soddisfatto prima che la musica cambi e parta il latino americano.
Questo genere sta davvero spopolando in tutto il mondo, mi piace, la trovo una musica sensuale e caliente, come dicono loro... credo, non sono mai stata da quelle parti.
《Vuoi qualcos'altro da bere?》domanda, si allontana di un passo mentre annuisco e lo vedo allontanarsi.
《Siete bellissimi!!》urlano le mie amiche saltandomi addosso, letteralmente, infatti mi ritrovo con il sedere a terra e loro due praticamente a ridermi in faccia.
《Ma... brutte stronze!!》esclamo imbronciata. Dopo un po' di tentativi quasi ci rinuncio e penso di restare a dormire sul pavimento, se non fosse che arriva Colin con il mio drink in una mano e il mio braccio nell'altra.
《Oh graz-》faccio per prendere il bicchiere ma il suo braccio si allontana velocemente,
《Meglio se lo bevo io và》esclama divertito con la cannuccia tra le labbra.
Alzo gli occhi al cielo prima di sbuffare e fulminare con lo sguardo le mie amiche, loro ridacchiano di sottecchi arretrando lentamente di qualche passo.
"Si brave... allontanatevi" penso, con una vocina da strega malvagia.
《Sono quasi le quattro, vuoi andare a casa?》mi domanda Colin guardandosi in giro. Faccio lo stesso, notando solo adesso come il locale si sia praticamente svuotato, ci siamo solo noi e un altro gruppetto di amici oltre ai barman dietro al bancone.
《Si, andiamo pure se vuoi》
-
《Diamine se sei fuori di testa!》esclama il riccio in una risata profonda, la classica risata di pancia che ti fa quasi sputare un polmone. Questo perché ho appena fatto una figura di merda.
Ma... qualcuno aveva dubbi del contrario?
Diciamo che togliersi i tacchi per strada già di per sé non è il massimo, aggiungiamoci che sono ancora un po' ubriaca e che ha iniziato a piovere almeno tre ore fa. Bene, mettersi a saltare come una bambina in una pozzanghera e finire per scivolare di culo davanti ai passanti, non era proprio nei miei piani.
《Diavolo... mi fa male il sedere》piagnucolo massaggiandomi la chiappa, cosa che lo fa ridere ancora di più.
È letteralmente costretto a fermarsi e ad appoggiarsi contro il muro piegato in due; c'è da dire che non è il solo a ridere, la gente che mi ha vista è ancora lì a sbellicarsi dalle risate.
《Eddai Colin! Mi stanno fissando tutti》mormoro in imbarazzo guardandomi in giro in modo furtivo, come fossi una ladra che ha appena rapinato una banca.
Ma più lo sento ridere e più il mio sorriso cresce, così mi ritrovo a ridere insieme a lui sotto la pioggia battente e sul marciapiede dove ho appena dato spettacolo.
《Skyler tu... tu mi renderai la vita impossibile》esclama tra le risate, ma la mia va pian piano scemando.
Aveva detto una cosa simile il giorno in cui mi fece quel discorso...
"Ti prometto che non ti lascerò da sola. Qualsiasi decisione prenderai la rispetterò... che comprenda me o no. Se dovessi aver bisogno di me, chiamami. In qualunque circostanza dovessimo trovarci, fallo. Ma soprattutto voglio che tu sappia che non c'è niente che per te non farei."
E chi la scorda più quell'unica promessa che mi ha fatto?
L'ha mantenuta, in un modo tremendamente sbagliato che gli ha procurato la perdita della memoria, ma l'ha fatto. Ha rischiato la sua vita per proteggere la mia.
《Ehi, ho detto qualcosa che ti ha-》
Scuoto la testa alzando debolmente gli angoli delle labbra
《È... È tutto okay》
《Non ti conosco chissà quanto ma capisco se qualcosa non va》mormora avvicinandosi, mi afferra il polso per tirarmi verso di sé, sotto una piccola tettoia che al momento basta a ripararci dalla pioggia.
《Mi conosci più di quanto credi》
《Cosa hai detto?》la sua voce esce alta e tranquilla, cosa che mi fa sospirare di sollievo. Non mi ha capita a causa del rumore forte della pioggia.
《Dicevo che dovremmo correre!》dico più forte alzando il viso, indicando con una mano gli ultimi trecento metri che ci mancano da percorrere.
Lui guarda dubbioso prima la pioggia, poi i trecento metri immaginari e dopo me
《Che c'è pivello? Hai forse paura di un po' d'acqua?》dico in tono di sfida iniziando a correre.
Gli sento urlare qualcosa di incomprensibile seguita da una risata divertita.
Dopo appena cento metri mi sfreccia di fianco, allungando oltre le spalle il dito medio,《Stai attenta a non cadere!》urla ridendo mentre io rimango come uno stoccafisso.
"Brutto stronzo! Adesso ti faccio vedere io" penso, iniziando a correre ancora più veloce.
Devo ammettere che le mie abilità sportive sono migliorate, sarà che mio padre mi ha regalato uno di quegli attrezzi sulla quale corri sopra, non so come si chiama, tap-qualcosa, ma fatto sta che lo supero agli ultimi cento metri e, quando Fred il portiere mi apre, mi richiudo subito la porta alle spalle.
《Ah!! Thò, beccati questo!》da dietro il vetro del portone gli rifilo un bellissimo dito medio di nuovo in condizioni perfette, la manicure è uscita più carina del solito a Cassy.
《Sei davvero una stronza!》mi guarda con gli occhi a due fessure mentre io rido e mi prendo gioco di lui, gesticolo saluti oltremodo ignoranti e insensati, del tipo che alzo la gamba e lo saluto con la mano da lì.
Si sbatte una mano in faccia prima di scoppiare a ridere e scuotere la testa, non so se esasperato o divertito.
《Se prometti di prepararmi un thé caldo - visto che sto morendo di freddo - allora ti faccio entrare!》dico a braccia incrociate, sorridendo in modo furbo, Fred nel frattempo si limita a ridere nel guardare la scenetta.
《Fred, apri quando te lo dico io!》esclamo divertita
《Sarà fatto signorina Skyler! A patto che domani mattina ci sia anche una brioche insieme al caffè》
La mia bocca si schiude davanti agli occhi di Colin, mi giro lentamente verso il vecchio furbo che se la ride sotto i baffi.
《Hai capito Fred》mormoro, fingendomi sconcertata, ma proprio quando sto per rispondere alla sua mezza minaccia, la voce di Colin mi fa irrimediabilmente girare verso di lui.
《Prometto di fare anche di più se mi lascerai entrare》la sua voce risuona bassa e roca oltre il vetro e il rumore della pioggia, un mix letale per la mia mente e il mio corpo.
Nei suoi occhi sembra passare un lampo, un luccichio strano che gli accende lo sguardo e rende più vivo il verde delle sue iridi.
《F-Fred... apri》sussurro senza fiato. Con gli occhi ancora incatenati ai suoi faccio due passi indietro, quanto basta per permettergli di entrare e posizionarsi davanti a me.
Non mi aspetto nulla dalle sue parole, proprio niente, ma quella voce... quel tono che usava quando voleva alludere a qualcosa, quando stavamo nudi a rotolarci tra le lenzuola... anche questo mi era mancato terribilmente.
《Scusa Fred, ma adesso la porto via, domani te ne portiamo due di brioche》sento dirgli mentre mi afferra la mano e io sono ancora in trance, cadendoci dentro ancora di più per il suo gesto estremamente semplice e inaspettato.
Mi trascina verso l'ascensore, senza alcuna fretta o necessità, nello stesso modo in cui ci infiliamo in quel pezzo di ferro quadrato e ci appoggiamo alla parete.
《Allora...》iniziai in un bisbiglio
《È solo il thé quello che vuoi o...》
"No, vorrei te. Ma non adesso, è troppo presto"
《S-si... scusami ma... sto davvero morendo di freddo. Comunque non c'è bisogno che lo faccia tu, stavo solo scherzando》dico in un sorriso tirato uscendo dall'ascensore.
Infilo la chiave nella serratura e dopo aver borbottato un "buonanotte" veloce, mi chiudo la porta alle spalle, o almeno così credevo.
Quando mi giro lo trovo già ai fornelli.
《Colin sul serio, va a cambiarti o ti prenderai un malanno》dico in tono stanco.
《Un raffreddore è una passeggiata in confronto a quello che ho passato》esclama serio lasciandomi senza respiro.
《Colin, io-》
《Posso fare questo thé?》mi interrompe, guardandomi quasi supplichevole per ragioni a me sconosciute.
Sospiro《Okay, va bene, prima mettiti qualcosa di asciutto però》dico in un sorriso.
Accenna un si con la testa e, a passi lenti e trascinati, esce da casa mia per andare nella sua.
Angolo sbambolo:
Spero di avervi fatto ridere, il mio scopo è quello mentre cerco di essere seria, il che è un po' un controsenso, ma ci piace no?😂😂😂
Ciancio alle bande🙃
Stellinate e commentate dolcezze, fatemi capire e sapere se questo capitolo vi è piaciuto!!🎊🎉
❤🍤❤
Per la rubrica storie bellissime con presenza di Manzi:
la mia compare di disagio kejagalli e la sua "Come un fulmine a ciel sereno" vi farà sognare. Passate a leggerla, c'è mio marito Jason (cugino di Sky che conoscerete presto😏) e poi ci sono i miei due amanti Marco e Lorenzo. 😏😏❤
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