《Giuro che ti...》
《Okay, puoi farcela. Entra e non pensare》mormoro fissando il grande portone davanti a me, quello del palazzo che mi ha ospitato per svariato tempo.
Tiro un sospiro alquanto nervoso prima di suonare, afferrare la maniglia e spingere.
Fred, seduto dietro la sua piccola scrivania, si alza di scatto.
《Signorina Evans, che piacere rivederla!》
Resto un attimo stupita per il fatto che si ricordi di me. Sorrido.
《Buongiorno, sono solo passata per far visita ad una mia amica》
Inutile, la parola amica, se riferita a quella stronza, non potrà mai uscire altro che come ringhio dalle mie labbra.
《Prego, prego, vada pure!》lo ringrazio con un cenno della testa mentre lui torna a sedersi e io aspetto l'ascensore.
Mi sento molto nervosa, non so se perché mi trovo qui e con me tutti i ricordi, oppure perché vorrei semplicemente prenderla per i capelli e sbatterla fuori dal mio appartamento.
Fatto sta che quando mi ritrovo sul pianerottolo, oltre a ricordare il primo bacio che ci siamo scambiati io e Colin con un tuffo al cuore, la mia mano chiusa a pugno non bussa in modo molto amichevole contro la porta. Un toro avrebbe usato più delicatezza.
《Arrivo!!》alzo gli occhi al cielo già solo per aver sentito quella voce da gallina rinsecchita che si ritrova.
Ho già voglia di infilzare i canini nel suo collo.
《Oh, ciao Skyler. Tesoro, come stai?》sorrido in modo finto, almeno quanto la sua voce e le sue parole.
La squadro da capo a piedi... troiottola, come sempre.
《Oh tesoro, sto benissimo e tu?》Mi fa cenno di accomodarmi, come se avessi davvero bisogno del suo permesso. Noto con piacere che la casa è rimasta tale e quale a quando ci stavo io. Avevo quasi paura di ritrovarmi davanti a dei tappeti zebrati e copri divano rosa evidenziatore.
《Vuoi dell'acqua?》
《No. Voglio il mio appartamento.》la fisso dritto negli occhi, meglio andare subito al dunque invece di girarci intorno e perdere tempo.
《Come scusa?》esclama ridendo.
"Non c'è niente da ridere, stronza"
Incrocia le braccia al petto, gesto che compio anche io ma con più cattiveria.
《Hai capito Abigail. Inizia a fare le valige perché nel giro di una settimana sarai fuori da questo appartamento》minaccio con fare sicuro.
Lei esplode in una risata talmente divertita da farmi dubitare delle mie parole. Ho per caso raccontato una barzelletta senza rendermene conto?
《Sto qui praticamente da nove mesi, cosa ti fa pensare che me ne andrò?》alza un sopracciglio con fare scettico poco prima di chiudere gli occhi a due fessure.
Sorrido in modo finto
《Beh... sai com'è... se volessi potrei anche comprare l'appartamento domani, a differenza tua che hai dovuto far abbassare l'affitto per poterci stare》esclamo divertita.
Mio padre si è informato. Ebbene si, mi ha fatto questo piccolo favore visto che conosce Aaron, il ragazzo che ai tempi mi mostrò questo attico.
Abigail resta a bocca aperta prima di stringere le labbra e assottigliare gli occhi.
《Trovati un altro appartamento!》
《No, tesoro. Sarai tu a trovarti un altro appartamento, magari uno più in stile con i tuoi fondi.》dichiarò da vera stronza.
Sgrano gli occhi quando mi spinge per una spalla, per di più con la forza di un neonato. Devo farle vedere come si fa? Non ho capito.
《Non toccarmi brutta strega! Questa camicia costa più di te e di quello che puoi permetterti di spendere》strillo schifata lasciandola a bocca aperta.
Ma poi ci resto io a bocca aperta, inizia a spingermi verso la porta fin quando non riesce a buttarmi fuori.
《Non avrai mai questo appartamento》esclama inviperita cercando di chiudere la porta, ma il mio piede si infiltra nel mezzo, bloccando il suo intento.
《Volevo solo evitare di farti fare una figura di merda, sai com'è, trovarsi per strada senza preavviso e con i paparazzi pronti a immortale, non è bello》esclamo tra i denti cercando di riaprire la porta. Ma qualcosa mi blocca.
《Uhhh due pollastre che litigano》mormora qualcuno con voce profonda e divertita.
Colin.
"Si è dimenticato tutto, i suoi genitori, la sua infanzia, l'adolescenza, gli amici di una vita, il suo lavoro... si è dimenticato di me ma non del suo carattere da sciupa femmine" mi giro lentamente, con un misto di irritazione e felicità estrema.
Improvvisamente Abigail non esiste più, l'appartamento passa in secondo piano, il motivo per cui mi trovavo qui scivola come sapone tra le mani nella mia mente.
Vedo solo e soltanto lui.
Dopo cinque mesi senza incrociare il suo sguardo, dopo cinque mesi senza sentire la sua voce, dopo un infinità di giorni senza poter inalare il suo buonissimo profumo... è troppo, tutto questo è eccessivo per me.
Non poterlo abbracciare mi fa sentire senza braccia, non poterlo baciare mi fa sentire senza labbra, non potergli sfiorare il viso e i capelli mi fa credere di non avere le mani. Mi sento impotente, fragile... un'estranea.
"Non puoi dirgli niente" mi ripeto in testa come un mantra, "ma perché non posso? Io voglio dirgli tutto".
I suoi occhi, quegli occhi verdi che mi guardavano con amore mentre mi sussurrava mille parole in una promessa svanita nel nulla, per lui, come un granello di sabbia fermo sul palmo della mano che viene cancellato da un soffio di vento.
《Parlo con te dolcezza》nel momento in cui la sua mano grande mi sventola davanti alla faccia, mi riempio i polmoni del suo odore come fosse droga e io fossi in astinenza.
《Come c-cosa?》
"Non erano queste le prime parole che avrei voluto dirti"
《Ti ho chiesto perché mi fissi così!》dichiara in un ghigno.
Vorrei fare tante di quelle cose in questo momento.
Un colpetto di tosse mi fa spostare gli occhi dai suoi.
Demyan sta dietro a Colin, mi fissa con comprensione ma a tempo stesso mi supplica di non fare nulla di azzardato.
Lui è l'unico, oltre ai suoi genitori, ad essersi presentato come vecchio amico di data. I medici hanno chiesto espressamente di qualcuno che potesse stargli accanto nei primi tempi fuori dalla clinica.
Accenno un si con la testa, con così tanta difficoltà e ansia da ritrovarmi a mordere il labbro inferiore.
《Ehm... in che modo?》domando, tornando a guardare il mio bellissimo ragazzo che adesso guarda Demyan.
《Come se volessi saltarmi addosso da un momento all'altro.》dichiara sornione facendomi alzare gli occhi al cielo.
"Questo suo lato da latin lover non è evaporato neanche per sbaglio"
《Magari ho fame》butto lì con un alzata di spalle, anche se vorrei aggiungere alcune cose proibite che sarebbero troppo oscene addirittura per me. Ma Colin mi ha sempre fatto questo effetto.
《So di essere un bel bocconcino ma non sono commestibile》mi fa l'occhiolino prima di posare gli occhi alle mie spalle.
Mi giro di scatto, ricordandomi solo adesso della presenza di Abigail.
《Tu sei la mia vicina?》le domanda avvicinandosi di un passo.
Devo fare appello a tutte le mie forze per stare calma dopo questa vicinanza.
Sapere che fino a cinque mesi fa potevo toccarlo e baciarlo quando volevo, mi fa venire voglia di piangere. Sento le mani legate, le ho dannatamente legate ed è una sensazione bruttissima.
《Si, piacere Abigail!》allunga una mano verso il riccio che, prontamente, le dedica un sorriso e la stringe con la sua. La mia gelosia anche per un gesto così piccolo e insensato, arriva fin sopra le stelle.
"Stringila anche a me, presentati anche con me" vorrei dirgli.
《Perché stavate litigando?》domanda curioso. Sposta lo sguardo da me ad Abigail in modo repentino e, prima che possa parlare lei, decido di farlo io.
《Perché prima ci abitavo io qui, lei ha rubato il mio appartamento dopo solo un giorno dalla mia partenza, tempo fa》metto in chiaro fissandola di sbieco.
《Davvero?》increspa le sopracciglia con fare scocciato e contrariato, facendo sbiancare Abigail che indietreggia di un passo
《Non l'ho rubato, pago l'affitto come tutti i condomini. Questa stronza vuole l'appartamento solo perché tu e lei-》succede tutto in un attimo. Mi scaravento letteralmente sul suo corpo inutile, finendo per abbracciarla
《Tu. Non. Devi. Dire. Un. Cazzo.》sibilo al suo orecchio.
Stranamente annuisce subito mentre mi guarda dritto negli occhi, sussurrando uno "scusami" flebile.
《Io e lei cosa?》
《Niente, ad Abigail piace scherzare!》annuncia Demyan non sapendo che altro dire.
《Capito, beh... comunque piacere, Colin!》e per poco non svengo quando vedo che allunga una mano verso di me.
Quando la stringo una scarica elettrica da duecentomila volt mi trapassa il cuore, facendomi quasi morire per quel contatto delicato delle nostre mani unite.
《Skyler》sussurro senza fiato con gli occhi puntati nei suoi.
Restiamo a guardarci per un tempo così lungo che mi sembra passare un secolo.
È così vicino diamine, questa è una punizione troppo grande da dover sopportare.
Si riscuote sbattendo le palpebre velocemente, molla la presa dalla mia mano e, con un colpetto di tosse, si gira verso Dem.
《Entriamo?》domanda, si gratta la base dei ricci sulla nuca, in un gesto imbarazzato e oltremodo nervoso.
Il nostro amico gli annuisce poco prima di superarlo e aprire la porta.
《Skyler, vuoi...》Demyan viene interrotto da Colin
《Voi due vi conoscete?》
Dem annuisce con un gran sorriso
《Certo, ho conosciuto la mia attuale ragazza grazie a lei!》spiega con calma facendomi sorridere.
Colin annuisce
《Se hai voglia di farmi conoscere qualcuna non esitare a bussare alla mia porta》esclama in tono malizioso facendomi alzare gli occhi al cielo.
"Ti farò conoscere un pugno dritto sul naso se..."
《Io sono single se vuoi...》la mia testa si gira così lentamente da poter passare in rassegna ogni minima cosa in questo corridoio.
《Giuro che ti uccido》sibilo a bassa voce fulminando Abigail con lo sguardo.
Vederla indietreggiare e chiudere la porta con doppia mandata, mi fa sorridere soddisfatta.
《L'hai terrorizzata, cosa le hai detto?》domanda Colin ad occhi sgranati, Demyan inizia a ridere di gusto.
《Oh... niente, un piccolo avvertimento da nulla》dico in un sorriso rilassato, agitando la mano per minimizzare la cosa.
La risatina profonda che esce dalla sua gola mi fa tornare alla mente la prima volta che ci siamo incontrati.
Proprio in questo corridoio, in questo punto esatto dove le sue labbra incontrarono le mie all'improvviso.
《Mi guardi di nuovo con gli occhi da pazza》esordisce con voce roca, facendomi rinsavire dai ricordi che lui ha purtroppo perso. Accenno un sorriso triste.
《Scusami, non volevo...》Dem si avvicina a me, mi avvolge un braccio intorno alle spalle prima di baciarmi la testa e sussurrare《Andrà tutto bene》.
《Okay.... Io vado ma mi vedrai qui tutti i giorni finché non mi riprenderò l'appartamento》annuncio con sicurezza facendo sorridere Demyan.
Colin mi guarda divertito
《Sei agguerrita, che ha di tanto speciale quell'appartamento?》domanda ovviamente incuriosito.
《Tante, troppe cose per poterle dire tutte》mi limito a dirgli in un sorriso tirato. Annuisce lievemente mentre accenna un sorrisetto laterale.
《Bussami quando passi di qui, potremmo prendere un caffè se ti va》esclama lui con sicurezza facendomi fremere come una bambina davanti a una montagna di dolci.
"Se mi va?? Cazzo, si!"
《Uhm... si, perché no?》dico con un alzata di spalle, cercando di apparire il più tranquilla e indifferente possibile.
《Bene, gli faccio fare il giro della casa perché poi devo andare da Mary, se vuoi stasera andiamo fuori a cena》esclama Dem aprendo la porta. Si gira per guardarmi visto che non gli rispondo.
《Ci stai?》chiede ancora.
"Non voglio fare il terzo in comodo"
《Stasera non posso, ho già un altro impegno. Ci vediamo presto Dem, salutami Mary!》Gli lascio un bacio sulla guancia prima di accennare un sorriso a Colin e andare via.
《Bel culo "occhi da pazza"》mi mordo il labbro inferiore nel sentire Colin urlare quella frase. Alzo gli occhi al cielo divertita e stranamente sollevata.
《Che idiota》mormoro in un sorriso mentre le porte dell'ascensore si chiudono.
Spazio disagio:
Haloaaa 🙋🏻
Colin ha perso la memoria ma non il suo atteggiamento del menga.😂
Il prossimo capitolo arriverà presto, credo🤔😈
❤🦎❤
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