Capitolo 8. Passaggio tra la vita e la morte, poi rinascere.
Los Angeles, California anno 2013.
P.o.v Fabrizio.
Ermal e Cesur, raggiunsero la banca insieme agli altri colleghi.
Il combattimento a fuoco ebbe inizio, e fu durissimo e pesante da gestire tanto che alla fine uno di loro fu colpito allo stomaco, da un proiettile sparato da uno dei ladri.
<<Ermal, Ermal!... Santo cielo, amore mio!.. Resisti, sta per arrivare l'ambulanza! >>
<<Ce-Cesur.. A-avverti...F-Fabrizio...! >>esclamò con voce flebile, dandogli il suo cellulare.
Fu così che il suo collega, mi telefonò dandomi la brutta notizia:
<<No, non può essere vero!... Dove vi trovate, adesso?! >>gli chiesi disperato, e scosso.
<<Ancora a Melrose Place, stiamo aspettando l'ambulanza!....A momenti, dovrebbe essere qui! >>
<<Va bene, non lo lasciare solo e quando arriva, avvisami che vi raggiungo! >>
<<Non si preoccupi, signor Mobrici!... Ermal non è solo, ci sono io e ci sono anche tutti gli altri, stia tranquillo! >>dichiarò sincero, cercando di rassicurarmi ma io, non sarei mai riuscito a stare calmo se prima non l'avessi visto di persona per cui non appena venne l'ambulanza, mi recai in ospedale.
Quando arrivai lì, trovai Cesur e gli altri colleghi che piangevano, disperati.
Subito li raggiunsi e dissi:
<<Cesur dov'è Ermal, dimmelo! >>
<<É in sala operatoria, Fabrizio!... Lo stanno operando, d'urgenza! >>
<<Non è possibile, piccolino mio!... É tutta colpa tua, dannato di un turco!... Avresti dovuto proteggerlo ed invece hai permesso che lo sparassero, sei un buono a nulla Cesur Alemdaroglu! >>dichiarai afferrandolo per il petto, furente dalla rabbia.
<<Non è stata colpa mia, io ho fatto tutto il possibile perché non gli accadesse nulla di male, ma non é stato sufficiente abbastanza!... Sto male,anche io cosa crede?!... Ermal, é l'unico uomo che abbia mai amato così tanto in vita mia e se dovesse.... >>
<<No, non ti azzardare a dirlo neanche per scherzo perché lui non morirà, mi hai capito ?!.... Ermal é forte, ce la farà! >>terminai, convinto.
Di seguito uscì un medico dalla sala operatoria che disse:
<<Chi di voi, è il signor Alemdaroglu?! >>
<<Sono io dottore, mi dica come sta Ermal! >>
<<Signor Alemdaroglu mi duole comunicarle che il signor Meta, è entrato in coma e queste ultime 48 ore, saranno decisive per lui!... Tra poco, lo trasferiremo nella sua stanza la 410! >>
<<Che.. Che... Cosa dice?!... Non può essere, no... no... no... É uno scherzo, vero?!... Per favore, mi dica che sta scherzando! >>esclamò lui disperato alché, intervenni io e gli domandai:
<<Cesur, come sta Ermal?! >>
<<Ermal, é in coma ed è tutta colpa mia, avevi ragione!..... Se solo, non si fosse messo davanti per proteggermi dal proiettile...Maledizione, potrebbe morire da un momento all'altro!...... Lo stanno per trasferire, nella sua stanza! >>
<<Che cazzo, dici?!.... No, non può morire no!....... Perché, non ci sei tu al suo posto?!.... Che tu sia maledetto,Cesur Alemdaroglu.... Hai portato solo guai, tra di noi!... Vedi di pregare che lui si riprenda, altrimenti ti ammazzo con le mie stesse, mani! >>dichiarai furibondo afferrandolo, per i lembi della divisa quando da lontano scorsi la barella con Ermal, di sopra e mi precipitai, a vederlo:
<<Erm, piccolino mio!......Cerbiattino, che ti hanno fatto?!.. Ti prego amore, apri gli occhi! >>
<<Lei chi è?!... É un parente, del paziente?! Si sposti, per favore!... Ci faccia passare dobbiamo portarlo, in camera! >>mi comunicó uno degli infermieri, ma non volli ascoltarlo.
<<No, non mi sposterò da qui!... Verrò con voi, Ermal é il mio futuro sposo! >>conclusi, diretto.
Alla fine, si arresero e mi lasciarono venire insieme a loro.
Quando lo adagiarono sul letto, tentai di prendergli la mano però, mi bloccarono:
<<Cosa sta facendo?!... La prego di non toccarlo, ed esca dalla stanza!... La avviseremo noi quando potrà fargli visita, stia tranquillo! >>.
Così, non mi opposi e lasciai la stanza tornando da Cesur che mi disse:
<<Fabrizio, lo hai visto?!... Dimmi, come sta! >>
<<Come deve, stare?!......Inerme, sembra già morto!.... Quando mi daranno il permesso di visitarlo, tu non verrai con me! >>
<<Fabrizio ti prego, non farmi questo!... Ermal é tutto per me, non ti rendi conto di quanto stia soffrendo?! >>
<<Che cosa?!... Ermal é il mio fidanzato, il mio tutto non il tuo !.... Adesso, prendi il mio numero di cellulare e vattene via di qui, non ti voglio vedere!... Ti contatterò io non appena, riprenderà conoscenza!... Lui ora, ha bisogno di un'unica persona al suo fianco e quella sarei, io! >>gli intimai, deciso.
Fu così, che Cesur andò via ed io ritornai da Ermal, non appena mi autorizzarono.
Trascorsero due giorni dal suo coma, e non andai neanche più in ufficio anzi, dormivo a casa e la mattina prestissimo mi recavo in ospedale, al suo capezzale.
Il terzo giorno, fu quello più felice della mia vita.
Tutto accadde, nel giro di pochi minuti mentre gli stavo prendendo la mano.
Ad un certo punto, mi accorsi che me la stringesse forte ed esclamai:
<<Erm, non ci posso credere!... Cerbiattino, mio!.. Apri gli occhi, coraggio! >>gli suggerii commosso e li aprí:
<<Bentornato cerbiattino, mio !.... Che bello, rivederti!.... Presto, correte!... Si é svegliato! >>gridai forte, affinché i medici mi sentissero.
Nel frattempo lui, mi stringeva la mano ed io lo fissavo in silenzio.
I dottori, vennero e lo visitarono dichiarandolo, fuori pericolo:
<<Oh Signore, ti ringrazio!... Erm vado a fare una telefonata, vengo subito! >>gli comunicai rapido mentre uscivo dalla stanza, ad avvertire Cesur.
Di seguito, corse subito a vedere Ermal e non appena si videro, lui gli sorrise:
<<Che meraviglia che tu sia vivo, sapessi quanto sono stato male in questi ultimi giorni!... Erm, io ho deciso di chiedere il trasferimento ad un'altra centrale, di polizia!... Ci ho riflettuto a lungo, ed è giusto che tu sia libero!... Ti amerò per sempre, amore mio!.... Buona fortuna! >>concluse commosso, dandogli un bacio a stampo sulle labbra.
Ermal, si staccò e gli accarezzò il viso dopodiché gli sorrise, accarezzandogli una guancia:
<<T-ti v-voglio-b-bene, C-Cesur!... B-buona f-fortuna! >>terminó sincero, con voce debole.
Alla fine Cesur, se ne andò ed io lo rincorsi:
<<Non pensavo che fossi capace di fare un gesto simile per lui, bravo ti fa onore! >>
<<Per lui farei di tutto, Fabrizio!... Se potessi, anche dare la mia vita!... Abbi cura di lui, é un uomo meraviglioso!... Ti saluto, piacere di averti conosciuto! >>
<<Lo farò, grazie infinite!... Addio, Cesur! >>
<<Addio, Fabrizio! >>concluse salendo a bordo,della sua Wolkswagen .
Dopo quei giorni Erm, guarì completamente ed io decisi di fargli la proposta di matrimonio più bella, che ci sia.
Con una scusa, lo contattai alla centrale e lo feci correre presto, a casa nostra perché mi occorreva una mano per montare dei cassetti:
<<Bizio, eccomi qui!... Dove, sono questi cassetti! >>mi chiese veloce, agitato.
<<In realtà, non esistono cassetti da montare anzi, é stata tutta una scusa banale per farti venire qui da me! >>
<<Che cosa, stai dicendo?!... Ma sei impazzito, per caso?!... Ho dovuto chiedere un permesso speciale per lasciare la centrale e tu mi dici che non è vero, niente?!.... Allucinante!... Ti conviene dirmi alla svelta, il motivo per cui sono qui! >>rispose furente, di rabbia.
<<Va bene, va bene!... Tutto accadde, quando entrasti in coma giorni fa e dissi al dottore, che tu eri il mio futuro sposo... Da quel momento in poi, non feci altro che pensarci sopra giorno e notte fino a quando non ti riprendesti , completamente!... Cerbiattino mio, io mi sono reso conto che voglio vivere un'intera vita con te per cui, Ermal amore mio grande ed infinito, vuoi sposarmi?! >>conclusi deciso, inginocchiandomi a terra con la scatolina di velluto aperta ed all'interno, un bellissimo anello di rubino e smeraldo:
<<Bizio, Bi-Bizio.... Io... Non... so... che...cosa... Dire... Oddio, mio!... Lo voglio, si lo voglio! >>dichiarò felice, saltandomi in braccio.
A quel punto ci baciammo sulle labbra senza sosta poi, gli infilai l'anello al dito pieno di commozione, e ci fissammo a vicenda negli occhi, incantati:
<<Ti dovrei strozzare per avermi mentito però, non lo farò perché ne é valsa la pena, ti amoooooooooo! >>concluse abbracciandomi, forte.
<<Ti amo anche io, cerbiattino!....Voglio fare l'amore con te, Erm! >>dichiarai baciandogli, il collo.
Fu così, che lo spinsi sul divano e lo facemmo per tutta la giornata, fino all'ora di pranzo per poi riprendere ad amarci, verso sera durante la notte e al mattino seguente.
Il momento, più bello della mia vita.
Fine capitolo 8.
Buongiorno a tutti voi capitolo 8 della storia con uno spiacevole avvenimento agli inizi poi una gioia immensa verso la fine per la proposta di matrimonio, ad Erm da parte di Bizio e nel prossimo capitolo, ci saranno sorprese magnifiche, ciuaoooooooooooooo
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