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Wedding

I giorni che precedettero il matrimonio furono folli: Rose era in ansia come non mai, mamma coordinava tutti come un duce, le signore Weasley e la signora Potter litigavano tutto il tempo per l'allestimento, Emma andò al SntMungo per i troppi calci del figlio, mandando in paranoia James e nessuno era andato a ritirare le fedi fino al mattino stesso, per non contare il crollo della torta gigante, che mamma e nonna hanno ricomposto con la magia.
In tutto questo noi siamo stati con la nonna, almeno fino al momento in cui non sono arrivate a prenderci Dom e Victory, per acconciarci e vestirci perfettamente da buoni paggetti.

Rose era incantevole quella mattina, anche se con una ruga d'agitazione che le segnava la fronte.
I suoi capelli erano raccolti in uno shinion morbido, decorato da fiorellino bianchi e coperto parzialmente dal tulle del velo.
Il vestito con la scollatura a cuore e senza spalline le fasciava la parte superiore del corpo, dove era ornato da uno strato superficiale di pizzo, mentre scendeva morbido sulla gonna.
Indossava un paio di orecchini blu, una molletta di quando era piccola, un bracciale della mamma e delle scarpe nuove di zecca.
Tenendo saldamente in mano,quasi torturandone il manico ossessivamente, stringeva il bouquet di rose bianche.
Scorp, invece, indossava un elegante smoking, con una rosa bianca nel taschino e i suoi capelli erano meticolosamente curati.

Durante la camminata nella navata tutti ci seguivano con lo sguardo, incantati.
A capo della parata che si era formata vi eravamo io, Lotte e Lio, seguiti da mamma e le damigelle varie, che precedevano la sposa tra i due genitori.

Lo sposo ci osservava nervoso dall'altare, mentre il suo testimone, il fidanzato di mamma, gli massaggiava le spalle come un coach con un atleta che sta per combattere sul ring, sotto lo sguardo confuso del cerimoniere.
Mi sedetti vicino alla nonna in prima fila e quando Ron ed Hermione cedettero Rose a Scorpius, il rito ebbe inizio.
Dopo una lunghissima preghiera in inglese antico, fu il momento delle promesse, quello più atteso da tutti.
"Io, Rose Minerva, prometto di amarti e onorarti, di starti accanto nei momenti luminosi e quelli bui, di aiutarti sempre a trovare le tue magliette, specialmente quella dei Cannons. Prometto di seguirti in capo al mondo e di proteggerti facendo qualsiasi cosa in mio potere per non lasciare che ti faccia uccidere gratuitamente. Giuro di ascoltarti, amarti, prendermi cura di noi e della famiglia che potremmo costruire, di guardare sempre oltre i muri che costruirai o le bugie che tenterai di dirmi per non lasciare mai l'uomo che amo che sto sposando. Ci sarà una guerra un giorno e sarò sempre sincera anche quando penserò di operare in maniere che tu non approveresti, perché rivelandoti il mio lato più oscuro riusciremo sempre a vincere e vivere." Recita la donna dai capelli rossi, con gli occhi lucidi, mentre il biondo la guarda con una nota di sofferenza, ma anche tanta riconoscenza e amore.
"Sapevo che mi avresti battuto con le promesse, ma non pensavo che potessi essere davvero così formidabile...comunque io, Scorpius Hyperion, giuro di amarti, onorarti, proteggerti, prendermi cura di te, di quello che siamo e di quello che saremo. Giuro di guardarti sempre le spalle e sono pronto a prendere qualsiasi maledizione pur di vederti sorridere. Sei tutto il mio mondo, tanto che quando mi sveglio accanto a te la mattina mi chiedo cosa ho fatto di tanto meraviglioso per averti, ecco perché potrei sfidare anche un esercito di maghi in sella ai draghi da solo.
La tua testardaggine, il tuo avere sempre ragione, la tua calma esteriore anche quando non lo sei davvero, il tuo sorriso, la tua forza, il tuo bellissimo cervello...non esiste per me un mondo senza Rose.
Sarai sempre un passo avanti a me, ma correrò tutta la vita per raggiungerti, senza stancarmi.
Sarò sincero sulle mie intenzioni, sempre, e ti ascolterò per il resto delle nostre vite.
Se me lo chiederai ti mostrerò la mia oscurità e farò di tutto per non perderti quando la vedrai.
I Malfoy sono famosi per essere pronti a sacrificare tutto in nome della famiglia e anche se solo oggi ne farai parte effettivamente, tu sei la mia famiglia da così tanti anni che neanche mi ricordo quando hai iniziato a farmi innamorare. Inoltre giuro che dopo oggi non ti lascerò mai più fare qualcosa di pericoloso senza di me.
Sai Ro, ogni singola volta che penso a te mi viene in mente quella canzone babbana che ti sei messa a cantare a squarciagola in macchina mentre tornavamo dal nostro primo appuntamento dopo il diploma, Perfect.
Credo che quella esprima tutto quello che penso quando ti vedo: ci siamo innamorati da piccoli senza saperlo, quando incastro gli occhi nei tuoi io vedo il mio futuro e prego che quegli occhi un giorno saranno come quelli di un mio figlio, il mio futuro. Potrei ballare con te ogni giorno, ogni notte, sull'erba, nella neve, sotto la pioggia perché stringerti tra le mie braccia è una sensazione impagabile. Non puoi capire quanto ti amo." Dice l'altro, facendo scendere qualche lacrima di emozione dagli occhi di Rose.
"Con queste fedi che rappresenteranno la vostra promessa, sarete legati a vita.
Congratulazioni, ora può baciare la sposa." Annuncia il cerimoniere.
Senza perdere tempo i due si baciano con passione e amore, mentre tutti noi esplodiamo in un applauso e delle urla di congratulazioni.
Dopo il rito salutiamo gli sposi ed io esco insieme a Victory, Leo e Lotte, in attesa di mia madre per andare al ricevimento.
Appena tutti lasciamo il tendone, nonna Molly, aiutata dalle figlie e nuore, trasforma con un incantesimo il tendone nel perfetto luogo per il ricevimento.
Dopo un abbondante pasto, che giuro di non sapere come ho finito o come abbia fatto James a prendere il bis di tutto, iniziano le danze, aperte dal Signor e la Signora Malfoy.
"È bellissima..." mormora mamma, seduta accanto a me, con gli occhi lucidi.
"È molto più che bellissima. Tu come ti vestirai al tuo?" Replico io.
"Passerà ancora molto tempo al giorno del mio matrimonio temo." Risponde lei.
"Non se il figlio di Harry Potter continua a guardarti così." Commento, lanciando un occhiatina al corvino con gli occhi verdi, facendo arrossire mia mamma.
"Marianna, mi concederesti questo ballo?" Chiede galantemente un uomo dai capelli scuri, come la sua pelle.
"Certo Fred, ma non hai una compagna?" Domanda lei.
"Si, ma Roxy voleva tornare dal suo ragazzo e sei l'unica single bella a cui posso chiederlo, inoltre ho già avuto il permesso da Al." Spiega lui.
Mamma ride, mi guarda in attesa del mio consenso, al che annuisco e la vedo alzarsi e andare via.
La guardo ballare per un po', oltre che imprecare contro Fred che le calpesta i piedi, fino a quando non mi si avvicina qualcuno.
"Come ti sembra la festa? Non balli con nessuno?" Domanda il corvino.
"Ho undici anni, con chi dovrei ballare? Leo?" Chiedo ironica.
"Potresti ballare con Ron, so che sei molto legata a lui ed Hermione." Mi propone.
"Ron dorme." Gli faccio notare.
"Ti direi di ballare con Scorp, ma è troppo preso da mia cugina." Ridacchia lui, contagiandomi.
"Ho visto che scrivi a mia madre." Dico gelida.
"Si, le sono molto affezionato." Risponde con una nota di disagio.
"Ne sei innamorato, non sono stupida, so che la mia presenza nata da una sola notte non farà stare insieme i miei, ma sono brava con la magia e ti auguro di non ferirla, ne di ferire me, la pagheresti cara."lo avverto.
"Non la ferirei mai, sarebbe come ferire me stesso." Afferma serio.
"Chi è la prima persona a cui pensi la mattina?" Domando.
"Tua madre." Ammette.
"Lo è anche per me, quindi guardati le spalle." Lo minaccio.
"Chi è l'ultima a cui pensi?" Chiede.
"Mio padre, di lui ho e so poco-niente."Mormoro.
"Mary mi aveva detto che lo hai visto un paio di volte." Replica lui.
"Una sola, avevo quattro anni, ma non mi ricordo la sua faccia." Spiego.
"Mi spiace Ev." Sussurra.
"Molto probabilmente un giorno tu sposerai mia madre quindi falla felice, tanto non mi aspetto più di rivenderlo." Dico seria.
"Certo...ti va un po' di coca cola?" Chiede.
"Si, ma a questo tavolo la abbiamo finita." Constato con disappunto.
"La prendo da quello." Afferma alzandosi e dirigendosi a un tavolo che si trova a un paio di metri da me.
"Mangiamorte!" Urla qualcuno entrando nel tendone e facendo bloccare tutti.
"Che cosa?!" Sbotta una donna.
"Dei mangiamorte, arrivano da sud! Sono veloc-"risponde prima di bloccarsi e cadere con un tonfo, facendo gridare qualche donna spaventata.
Da lì scatta il panico, tutti corrono ovunque, alcuni fuori.
Le urla aleggiano nell'aria, sperando che chi le lancia riesca ad arrivare ai propri famigliare.
"Ev!" Esclama Albus avvicinandosi a me e abbracciandomi.
"Andrà tutto bene, te lo prometto." Dice abbastanza forte da farsi sentire.
Sinceramente non ho paura, ma annuisco con gratitudine per come si preoccupa per me.
"Al! Ev! Scappate! Vi raggiungerò, promesso. Ora devi solo portarla al sicuro, ti prego." Ordina mamma, avvicinatesi a noi.
"Andate voi due, io sono un Auror." Replica l'uomo.
"Per questo devi portarla via, perché non sei me! Salvatevi e ci vedremo al punto stabilito.
Vi amo, siete tutta la mia vita." Risponde mamma, per poi di baciarmi la fronte e baciarlo sulle labbra, prima di scappare via.
"Smaterializziamoci." Afferma lui.
"Attento!- esclamo quando vedo un uomo vestito totalmente un nero alle sue spalle- sectumsempra!" Lo maledico poi senza l'aiuto della bacchetta, perdendo moltissime energie.
"Ci penso io." Mormora prima di appellare un mantello e iniziando a respingere tutti gli uomini che ci si avvicinano.

Mi stringe sotto il mantello non appena arriva e così ci smaterializziamo in un vicolo.
"Forza, siamo a casa mia ora." Mormora sostenendomi ancora.
"C-ci trovera-anno..." replico io.
"Forse, ma sei troppo debole per portarti in qualche luogo sperduto." Risponde.
"Leg-mens" sussurro col fiatone.
"Ti farebbe male, devi solo riposarti ora." Rifiuta lui.
"No, fallo!" Affermo decisa.
Lui resta interdetto per qualche secondo, poi punta la bacchetta su di me e recita la formula.
Per qualche secondo è come se rivedessi tutta la mia vita, tutti i miei ricordi.
Quando mamma aveva mandato a fuoco i popcorn creando così tanto fumo che la prendemmo in giro per mesi.
Quando ci trasferimmo dall'appartamento alla casa nuova.
Le avventure dei pirati, i primi incantesimi, tutti i compleanni, le cadute, i successi, le cinture di karate e i distintivi degli scout.
La maglietta di mio padre, le foto di mamma da giovane e le notti in cui la sentivo piangere.
Infine anche il piano per un eventuale imprevisto al matrimonio di zia Rose.
L'incantesimo si conclude e vedo solo il volto dell'uomo.
"E-Evelyn...t-tu s-sei...co-com'è possibile? Qu-quando?" Balbetta stupito.
"Fa-ro" gli ricordo, ma lui continua a guardarmi con gli occhi sgranati e tenermi stretta.
"M-me lo ha nascosto per così tanto tempo..." sussurra iniziando ad accarezzarmi i capelli e spingermi contro il suo petto.
"Al-bus, il faro." Ripeto esausta.
"Si, ci penseremo dopo." Mormora allontanandomi e sfoggiando di nuovo la bacchetta per farci smaterializzare.

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