Merry Christmas
Erano passati molti mesi ed era arrivato Natale.
Evelyn cresceva bene, anche se ogni tanto faceva piccole magie.
Stavamo iniziando lo svezzamento e la prendeva bene.
Le stavano anche crescendo i primi dentini.
Sembrava crescere velocemente, molto velocemente.
In qualche modo avevo imparato ad arrangiarmi, per poter curare Ev e andare a riscuotere le taglie.
In occasione delle feste avevo affidato la bimba nelle mani di Rachele e mi ero messa sulle tracce di un tipo più importante del solito.
Era ricercato per aver rapinato un palazzo, un ufficio di avvocati.
Dopo aver esaminato casa sua, aver preso una copia del fascicolo sul caso e aver parlato con i parenti del criminale, individuai alcuni posti dove poteva essersi rifugiato.
Ma non soddisfatta e piuttosto di fretta, ricorsi a un incantesimo localizzatore.
La mattina del ventitré presi un altra volta il fascicolo e mi introdussi nella casa del tipo.
Presi un calzino, un oggetto semplice, ma essendo usato, efficace.
Disgustata gli misi sopra una pozione e lo strizzai su una mappa della città.
Le gocce si mossero, fino a sovrapporsi a una fattoria fiori città.
Scovato.
Presi la bacchetta e mi smaterealizzai nel punto sulla carta.
Quando arrivai sulla strada che portava alla fattoria, cercai un buon nascondiglio per spiare.
Vidi una macchina nel vialetto e diedi una veloce controllata su un archivio della polizia gentilmente sbloccato da Ludovico.
La targa corrispondeva a una macchina rubata diversi giorni prima.
Cercai una finestra e notai del movimento in casa.
Presi il cellulare e chiamai la polizia.
"Sospetto ladro nella fattoria Delacour sulla statale 15. Chiedo rinforzi tra una ventina di minuti." La voce dall'altra parte mi confermò la richiesta e poi attaccai il cellulare.
Mi scompigliai un po' i capelli e trasandai i vestiti.
Poi mi diressi verso la porta, urlando:"ehi! C'è qualcuno? La mia cazzo di auto è bloccata!"
Una volta alla porta iniziai a bussare insistentemente, fino a che un tipo non venne ad aprirmi, guardandomi male.
"Che cazzo vuoi?" Chiese.
"Ma che sei sordo? L'ho appena urlato: quel catorcio della mia macchina è bloccata.
Sarà un ora e mezza che cammino!" Sbuffai.
"Non posso aiutarti." Ringhiò.
"Che carattere;almeno dammi una birra e fammi chiamare un tizio per trainarla." Mi lamentai.
"Perché dovrei?" Chiese.
"Atto di clemenza? Oppure vai dritto all'inferno, la oltrevita è tua." Risposi.
"Dai, diamole una mano." Si intromise un altro tipo...il mio uomo.
Sorrisi ed entrai.
"Allora, è vostra? Mi ha sempre ispirata la vita di campagna." Chiesi interessandomi, mentre mi guardavo intorno.
"Mia." Rispose il tipo con cui avevo discusso prima.
"È una rottura? Dico, ti alzi alle cinque tipo, oppure no?" Domandai ridacchiando, mentre il tipo che dovevo beccare mi passava una birra e un cavatappi.
"Un po'...si..." rispose scorbutico.
"Che chiacchierona che abbiamo qui, eh?" Rise il ladro.
"Capiscimi, parlare da sola per un ora e mezzo è estenuante. Avevo finito gli argomenti!" Commentai, divertendolo.
"Andavi in città o scappavi?" Chiese il ladro.
"Ci stavo andando. Per Natale." Sbuffai.
"Non sembri una tipa tanto socievole, chi devi incontrare?" Chiese il tipo che mi aveva aperto, sprezzante.
"Mia figlia avuta troppo presto, quella cogliona di mia sorella e quel perfettino di mio fratello...poi andrò a cercare uno spacciatore." Risposi.
"Ehi, potremmo avvertire la polizia." Disse il ladro scherzoso.
"Non lo fareste mai a una mamma, giusto?" Dissi prendendo un sorso di birra e ridendo.
"Non siamo così stronzi." Rise di rimando.
"Bene, ora chiama il carrozziere e sparisci." Sputò acido l'altro tipo, dandomi un telefono.
"Scommetto che avrai un sacco di regali di Natale!" Gli sorrisi ironica, prendendo il telefono e dileguandomi.
"Dobbiamo liberarcene prima che arrivino a prenderci gli acquirenti." Disse rabbioso il simpatico contadino.
"È sono una ragazzina, ora se ne andrà." Ribattè il ladro, liquidando il discorso.
Velocemente tornai nella cucina e diedi il telefono con un sorriso ironico.
"Arriverà quando potrà...bella risposta di merda, vero?" Sbuffai.
"Noi dobbiamo andare, quindi sarà meglio se lo aspetti in macchina."Suggerì il 'padrone di casa'.
"I tuoi consigli mi scaldano il cuore, ma quel catorcio non so quanto mi scalderà il corpo se non va!" Ribattei, indicando la finestra per far notare la neve.
"Ma chi cazzo pensi di essere?" Si infuriò, accingendosi a toccarmi, ma io lo stesi prima.
"Una che fa autodifesa. Non sono così stupida da non prendere lezioni se frequento chi frequento." Sbuffai, intenta a rompergli un dito.
"Direi che ha capito." Propose il ladro, calmissimo.
"Io non sono soddisfatta." Esclamai, avvicinandomi al suo orecchio e sussurrando:"pietrificus totalus."
Mi alzai e andai dal ladro.
"Forza, alzati amico!" Lo incitò il tipo.
"Non può, è immobilizzato." Sorrisi vittoriosa.
"Che cazzo gli hai fatto?" Chiese allarmato.
"Nulla che ti debba preoccupare." Mi avvicinai di più a lui, rompendogli in testa la bottiglia di birra che avevo preso repentinamente.
Quando fu a terra lo girai e gli misi le manette, poi aspettai che arrivassero i poliziotti, un po' triste per il fatto che non avremmo bloccato i contatti di quei due.
Andò tutto liscio e appena presero il tipo della porta, lo liberai dall'incantesimo; iniziò a urlare e chiamarmi strega.
L'altro, invece, era troppo confuso.
"Sei davvero una delle migliori cacciatrici di taglie che conosco." Si complimentò l'agente Morgan.
"Grazie, sai se si può velocizzare il processo per avere il pagamento? Vorrei far qualche sorpresa per Natale..." gli chiesi.
"Proverò a corrompere l'ufficio, passa da me domani." Mi sorrise.
"Grazie, sei un tesoro!" Ricambiai, allontanandomi per smaterializzarmi a casa, proprio davanti a Rachele e Sean che sembravano essere sul punto di baciarsi.
"Ho interrotto qualcosa?" Chiesi.
Ops.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro