Happy new year!
"C'è una festa in un locale di Godric's, ci andiamo?" Propose Scorpius durante un nostro progetto per capodanno.
Natale era passato solo da un paio d'ore e loro già pensavano alla festa.
Erano le due, noi quattro ci eravamo chiusi in camera mia e di Rose.
Erano tutti così elettrizzati che non riuscivano a dormire, così io mi sono "appoggiata" su Albus mezza addormentata, mentre loro mi progettavano la vita.
"Io ci sto! Magari è di buon auspicio per un anno pieno di divertimenti e normalità!" Concordò Rose, ricevendo un assonnato sguardo inceneritore dalla sottoscritta.
"L'idea mi piace, è da tanto che non andiamo a qualche festa, quest'anno siamo stati un po' fiacchi." Sbuffò Albus.
"Mmmhhh..." mugugnai io qualcosa di incomprensibile, accoccolandomi di più sul padre della peste che mi causa sonno eterno.
"E fu così che perdemmo Marianna." Commentò Scorpius.
Aprii un occhio e gli feci la linguaccia svogliata, per poi tornare a dormicchiare.
"Allora vada per il locale. Ora meglio se voi ragazze andate a dormire, anche io ho bisogno di cambiarmi: il maglione di quest'anno è più pesante del solito." Disse Albus, prendendomi in braccio e spostandomi tra le coperte.
Avrei potuto camminare, ma mi piace di più la sua idea.
"In effetti è stata strana tutto il giorno: ne ha fatti anche per me e Marianna, per non parlare del fatto che si è chiusa tre ore in camera per fare solo Merlino sa cosa. Aveva un aria stranamente entusiasta." Disse Scorp.
"Magari Vic è incinta." Rise Albus.
"Mi è sembrata normale, non ho notato alcun sintomo." Ribattè Rose pensierosa.
"Fai il medimago ora?" La schernì il biondo.
"No! Dico solo che non mi è sembrata incinta." Sbuffa lei.
"Sentenziò l'esperta." Continuò Albus.
"Ehi! Guarda che saprei davvero riconoscere una donna incinta quando la vedo!" Lo additò lei.
"Come mai? Da quando ne sai così tanto?" Chiese Scorp cercando di nascondere la preoccupazione.
"Non fare così, non sono in dolce attesa." Sbuffò lei, facendogli emettere un sospiro di sollievo.
Ma è così grave aspettare un bambino?
Comunque è vero che Molly non è riuscita a contenere l'entusiasmo, ha anche fatto un cappellino verde al bambino, ipotizzando che avrà gli occhi da Potter e mi ha bisbigliato consigli sulla maternità quasi ogni venti minuti.
La gioia di una bisnonna è incredibile.
Al contrario le donne Weasly non hanno avuto il minimo sospetto, quindi credo proprio di non essere così male a nascondere la cosa.
"Notte Mrs Smith." Sussurrò Albus al mio orecchio, alche mi girai e presi la sua maglia per avvicinarlo e scambiarci il bacio della buonanotte, con lo sfondo del bisbigliare dei nostri amici.
I ragazzi uscirono, lasciandoci sole.
"Certo che da quando è iniziata la gravidanza voi siete decisamente più affiatati." Commentò la mia amica.
"Dimentichi che lui non lo sa e che abbiamo fatto un rito di diecimila anni che unisce i maghi in un legame dal quale dipendono le nostre stesse vite." Ribattei tenendo gli occhi chiusi.
" come ti farai chiamare una volta a in Canada?" Domandò infilandosi sotto le coperte.
"Diana Maria Smith." Sospirai.
"Che significa?" Insistette.
"Diana è una dea, simile ad Artemide. In pratica inverto il nome e cambio cognome."spiegai.
La sentii mugugnare qualcosa e poi si zittì, lasciandomi congiungere alle braccia di Morfeo.
Avevo temuto che sarebbe stato un Natale movimentato, invece i miei fratelli e mia sorella hanno preso bene la notizia...solo con qualche timore.
Il fatto che potrebbe fare parte della profezia data da Greta non rassicura nessuno e ancor meno la notizia che non è visibile con la ecografia.
"Come lo chiamerai?" Chiese Ces.
"Se è maschio si chiamerà Arthur Hyperion, se femmina sarà Evelyn Lux Ginevra." Risposi.
"Spero sia un macchietto." Sorrise Greta con qualcosa di strano nello sguardo.
"No, io punto su femmina, ha un nome più regale, più nobile. Arthur Hyperion è troppo inglese, nessuno lo prenderà sul serio quando torneremo a casa." Ribattè Octavio.
"Col sangue che si ritrova, dubito proprio che non sarà preso sul serio: il nipote del mago che sconfisse Voldemort e figlio della prima figlia,non che erede della casata più importante che c'è alla sede. Mary è perfino entrata in possesso del tesoro di Giove!" Replicò Cesare.
"Vero, ma così facendo ha anche tradito la sede!" Gli ricordò Greta.
"Giusto...ma quando uscirà la verità sulla sede vedrai che sarà acclamata come eroina! Magari diventerà la nuova Maga Madre." Esclamò Octavio guardandomi speranzoso.
"Beh, madre già lo sarò." Sbuffai facendo ridere tutti.
Una bella vigilia con tanti biscotti.
Quanto avrei voluto che anche capodanno fosse stato così.
Accontentando il mio ragazzo e i miei migliori amici, indossai un vestito corto ma largo e dei tacchi a spillo del cazzo, errore tremendo, ma mi ispiravano così tanto...
Feci un trucco marcato e bevvi una tisana fatta dalla signora Weasly che era miracolosa contro il vomito da gravidanza.
Uscimmo in compagnia, con anche parecchi cugini, che mi avevano riaccolta contentissimi, ma anche rancorosi per la mia scomparsa improvvisa.
Il locale era pieno di gente, ma Dom aveva avuto la furbizia di prenotare dei divanetti in anticipo.
Con mia forte delusione non potei toccare alcolico tutta la sera, mentre tutti quelli attorno a me erano già al terzo drinck come minimo.
Rose aveva provato a non toccare nulla, ma poi è stata tentata dal suo ragazzo e io le ho fatto cenno di buttarsi.
Io ed Al ballammo quanto più le mie boccini di scarpe permettessero.
Presto arrivò l'ora del conto alla rovescia e tutti i presenti salirono sul tetto del locale che era stato allestito appositamente, con spumante, i senko hanabi (bastoncini che riproducono piccoli fuochi d'artificio usati alle feste giapponesi), le lucine lungo il perimetro del posto e delle coperte.
Quando il coro di numeri si alzò, io mi avvicinai ad Al, stringendomi a lui, che mi cingeva il fianco.
Misi una mano accarezzando il ventre e con l'altra strinsi la maglietta di Al.
Alla fine tutte le nostre voci esplosero in un augurio allo scoccare della mezzanotte.
Le bottiglie furono stappate, le urla riempivano l'aria, iniziavano ad accendere i fuochi e Al mi strinse ancora di più, baciandomi con amore ed io lo stesso.
A fiato corto ci guardammo negli occhi e ridemmo, desiderando che quella notte fosse infinita.
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