Evelyn Lux Ginevra
"Indovinate bella gente!" Esclamò Sean spalancando la porta di casa.
"Buon giorno castano." Lo salutai.
"Fratello! Spara." Lo accolse Ludo.
"Domani notte ci sarà la luna rossa!!!" Rivelò entusiasta.
"Wow, che strano... non mi ricordavo fosse così vicina..." si preoccupò Ludovico.
"Appunto! È un evento incredibile! Gli scienziati quando si sono accorti delle nuove rotte ci sono rimasti! È un evento assurdo!" Continuò.
"Quindi che giorno?" Chiesi.
"Il cinque maggio!" Esultò.
Io guardai un po' spaventata Ludo.
Quella data, quella notizia, mi avevano inquietata.
Un evento contro natura porta solo paure e disastri.
Ma il 5 maggio 2030 ci fu una luna rossa...e non solo.
Alle tre di quella notte, mentre io dormivo nel mio letto e i ragazzi guardavano il cielo dall'altra stanza, provai uno dei dolori più forti della mia vita.
Subito, a quella fitta, mi alzai ansimante, col fiato corto e sentendo il letto bagnato.
"Kilian! Sean!" Strillai sperando che mi raggiunsero.
I due arrivarono con aria annoiata, fino al momento in cui mi videro.
Allora furono come travolti da uno tsunami e reagirono.
"Che succede Mary?" Chiese preoccupato Ludo.
"Credo che Ev o Art voglia vedere la Luna rossa..." sospirai in un momento di non dolore.
"Dobbiamo portarti in ospedale!" Esclamò Sean.
"No! Ludovico, chiama Madam Chips e racconta tutto al tuo amico, tutto! Questo bambino non è normale ed è ora che sappia!" Urlai isterica.
"Va bene sorellina..." disse con un accenno di inchino del capo e iniziò.
"Sean noi siamo maghi, usiamo la magia e non solo, abbiamo anche delle abilità particolari.
Siamo nati in Italia: lei è la duchessa Marianna Selene Capaldi, prima figlia, per la nostra chiesa detta anche Marianna Iside.
Suo padre era il nostro principe, una specie di capo di stato.
È stato spodestato e la hanno trasformata in un misto tra strega e animale magico.
Suo figlio è il nipote di un mago importantissimo per il nostro mondo e si preannuncia molto potente.
Insomma, se la portiamo da qualche parte, non possiamo sapere che succede.
Dovremo cavarcela da soli.
Va nello sgabuzzino dopo aver bussato tre volte.
Ci troverai tutti i nostri elementi magici, dovrebbero andare.
Io intanto scrivo ad Hogwarts." Lo istruì mio fratello, ma Sean, sconvolto da tutte quelle notizie e dopo avermi vista tirare un urlo, facendo reagire il mio corpo, svenne.
Svenne!
Quel bastardo di un babbano svenne!
Io stavo entrando in travaglio con un mese di anticipo e lui? A terra!
Incredibile!
Madam Chips arrivò un ora dopo, insieme ad Hermione, che mi aveva detto che Albus stava per essere ricoverato al Sant Mungo, non potendo spiegarsi i forti dolori.
Fu un incubo.
Tutte le storie erano vere.
Alle 5:05 del mattino, sotto l'ultimo raggio di luna rossa, ci fu un esplosione di energia.
Un esplosione di energia magica.
Un esplosione in concomitanza con il primo respiro di una persona.
Un esplosione che fu come un vento nuovo per miglia.
Una magia nuova.
Tanto potente da far finire per qualche secondo tutti noi nella realtà astrale.
"Mary...è Evelyn Lux Ginevra..." mormorò Ludovico, porgendomi mia figlia.
"Ciao Ev...io sono tua mamma...e tu sei piccolissima...e tu mi hai fatto penare..."dissi.
Ma lei non reagiva.
Lei non respirava.
Lei era violacea.
"Che succede?" Chiesi in preda al panico.
"Signorina Capaldi, mi dia la bambina... sembra nata morta..." disse tristemente Madam Chips.
"No! Non è morta...è viva...deve esserlo...ieri sera scalciava..." iniziai a singhiozzare.
"Signorina..." iniziò lei.
"No! Mia figlia è viva! Evelyn è viva!" Urlai così forte da sentire le zanne e gli occhi azzurri.
"Marianna...calmati..." sussurrò Ludovico avvicinandosi lentamente.
Ed ecco il fremito che avvolse il mondo magico.
5:05.
Poi un suono.
Un lamento.
Un movimento.
Un movimento tra le mie braccia.
Un lamento che divenne pianto tra le mie braccia.
Era viva per davvero.
Evelyn Lux Ginevra Potter era viva.
Nel mondo c'era una nuova luce.
Una vita meravigliosa.
Tutti mi si avvicinarono, appostandosi ai lati del letto.
"Ciao Ev...io sono zia Hermione." Sorrise la donna.
"Io zio Ludovico... comunque pensavo che i bambini fossero più carini...tu mi sembri bruttina." Commentò con la sua solita mancanza di tatto.
Io continuavo ad accarezzarla, mentre lei urlava e piangeva.
"Bene signorina Potter, è ora di pulirla un po'. Complimenti alla mamma..e che polmoni questa creaturina..." ridacchiò l'infermiera.
Io le diedi un po' riluttante la bambina e poi sentii il respiro farsi pesante.
Mi addormentai velocemente. Estenuata.
Ev era nata, era forte.
Era nata il 5 Maggio 2030 alle 5:05.
Sapevo che erano numeri troppi perfetti per non significare qualcosa, ma giurai, quel mattino, che avrei dato a mia figlia la vita più normale che avrei potuto.
Avrei fatto di tutto, senza tirarmi indietro, mai.
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