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Dude, stay strong

"Bene, Weasly, pare che avrò i miei galeoni prima del previsto." Annunciò Scorpius sedendosi accanto a me, nel portico sulla torre.
Eravamo soli e io lo guardavo confusa, mentre lui si sistemava i riccioli biondi e mi osservava divertito con i suoi occhi tempestosi.
"Sii più preciso, Malfoy." Lo guardai cercando di capire le sue parole.
"Ti ricordi la scommessa? Quella su Jess e Al?" Chiese ancora.
"Certo: secondo me quest'anno resistono, secondo te cedono." Ribadii le idee.
"Ebbene, ieri pomeriggio Al faceva schifo in campo, così gli ho chiesto se stesse bene e lui mi ha raccontato che si era quasi limonato la McAllister!" Esclamò entusiasta.
"Che cosa?!" Urlai sconvolta.
"Beh, lui l'ha avvicinata e hanno iniziato a litigare e flirtare contemporaneamente: da qual che ho capito si insultavano sussurrandosi sulla pelle, accarezzandosi e strisciando." Si spiegò il biondo.
"Allora non è successo niente." Ripreso a leggere tranquilla.
"Stai scherzando vero? Quello non può essere niente!" Disse il ragazzo.
"Scorpius, devi capire una cosa di Jessica: lei è una tentatrice, per lei fare così non significa niente.
Durante una lezione di legimazia ho visto il suo patronus: è una volpe. Per lei è tutto un gioco." Mi spiegai il più chiaramente possibile.
"Ma...ma...ma come?" Chiese, più a se stesso che a me.
"Imparerai a conviverci, piuttosto pensa al cuore spezzato di mio cugino.
Lei non lo fa con cattiveria: le è naturale.
Lei seduce e induce al suo volere, la sua immagine e voce si insinuano nelle menti, obbligando all'ubbidienza cieca, solo per sopravvivere.
Sono anni che ho notato le sue bugie, solo non le chiedo spiegazioni." Gli rivelai, nella speranza che mi lasciasse al mio libro.
"Povero Al..." si rammaricò Scorp.
"Fagli fare un bagno caldo in quello dei prefetti: la parola d'ordine è 'campanella' e poi disegni un'ancora sulla porta." Lo consigliai.
"Perché ha scelto proprio Al?" Domando prima di andarsene.
"Perché tu vuoi parlare con me e io con te?" Gli domandai a mia volta, tenendo gli occhi incollati sulle pagine.
"A domani, Weasly." Lo sentii sorridere.
"A domani, Malfoy." E sorrisi anche io.

"Dai amico! Sii forte." Sentii la soave e pacata voce di Malfoy dal corridoio e andai a controllare.
Era sera, avevamo appena cenato e Al era seduto su una panchina, mentre uno disperato Scorpius cercava di farlo reagire a qualcosa.
"Che succede ragazzi?" Chiedi una volta vicina ai due.
"Quel demente di mio fratello ha baciato McAllister." Disse Al con tono irritato e sconvolto.
"Ne sei sicuro?" Chiesi lui.
"Abbastanza: avevano i visi molto vicini e lui la stringeva saldamente." Rispose il corvino.
"Dai amico! Non pensarci! È solo la McAllister." Cercò di distrarlo Scorp.
"Non lo stava baciando." Affermai sicura.
"Come fai a saperlo?"chiese Al.
"Perché James è un ragazzo estremamente fedele e ora sta limonando con quella che credo sia...Samantha? Si, mi sembra lei. Guardate, proprio laggiù." Dissi indicando due figure, palesemente innamorate, sotto l'ombra di una colonna.
"Potter! Nelson! Andate in uno sgabuzzino!" Gli urlò Scorpius.
I due si fermarono e ci guardarono imbarazzati, sparendo nel corridoio.
"Cugino, non innamorarti." Dissi solamente, prima di andarmene, ma lo sentii ribattere con un semplice:" io non sono innamorato".

"Jessica, devi stare lontana da Albus, o lo manderai al manicomio." La avvisai.
"Perché? È così divertente giocarci." Ribattè.
"Concordo con la castana." Intervenne Loren.
"Svizzera!" Esclamò subito Emma.
Io e le altre due la guardammo come a dire 'ma davvero? Non abbiamo neanche iniziato'.
"Dico sul serio Jessica, ricordati che lui è come lo zio, forte ma leggermente accecato quando si tratta di ragazze." La guardai.
"Ok...farò la brava, ma se mi stuzzica è colpa sua." Ribatté.
"È Albus, lui stuzzica tutte." Commentò Loren.
"Ok, ora basta! Silencio!" Esclamai, puntando la bacchetta contro la corvina, che si rifugiò seduta accanto alla Svizzera con disappunto.
"Dopo ti faccio tornare a parlare.- Le dissi -in quanti a te, Jess, piantala di stuzzicarlo, non ha capito che tu lo fai per ripicca." Continuai.
"Va bene, ma deve piantarla di fare lo spaccone, o giuro che lo rovino!" Mi impuntai.
"Va bene, testa dura..." disse Rose.
Poi la ragazza si alzò e accostò alla porta.
"Dove vai?" Le chiesi.
"A baciare tuo cugino." Rispose divertita, facendomi l'occhiolino e sparendo.
Nella tranquillità della notte,si sentivano solo lo scoscio delle pagine del mio libro e, in lontananza, il vento di una scopa, al gelsomino e caffè.

"Buon giorno" dissi rubando il posto accanto a quello di un Malfoy stanco e disorientato, che mi osservava interrogativo.
"Buon giorno..." pronunciò insicuro.
"Weasly, che ci fai al nostro tavolo?" Chiese Viv.
"Due cose: devo prendere il furetto biondo e volevo rubare un po' di torta: i cugini l'hanno già finita." Dissi addentando un morso dalla fetta nel piatto di Malfoy.
"Tranquilla, tanto non era per me." Commentò sarcastico.
"Posso anche un po' di tè? La torta è asciutta e devo parlare velocemente ed esaustivamente." Chiesi sossergiandone un po' dalla sua tazza.
Presumo di aver assunto un espressione molto buffa, dato che i presenti si misero a ridere, tranne il biondo.
"Miseriaccia! Ho capito perché sei tanto insopportabile: questo tè è amaro come...non lo so, mi mancano i termini di paragone." Esclamai disgustata.
"Così impari a prendermi la colazione! E che male c'è a piacere il tè liscio?" Ribatté lui torvo.
"Comprometti il tuo umore: se usassi lo zucchero ora avresti una fidanzata." Controbattei.
Lui roteò gli occhi al cielo, poi mi prese il polso e disse:" andiamo, prima parliamo, prima mi lascerai mangiare."
"Beh, sono più sexy Mary e Al quando litigano." Sentii sghignazzare sottovoce Viv a Adrian, che rise a sua volta.
"E quindi?" Mi domandò Scorp, una volta chiusi in una stanza qualsiasi.
"Ieri Jess è uscita dicendo che avrebbe baciato mio cugino, sono successe cose strane? Perché Al non c'era oggi?" Chiedi il a lui.
La sua faccia era sconvolta e scrutava ogni mia mossa, incredulo.
"Tu sei pazza" sentenziò.
"Grazie, va avanti, che è successo?" Insistetti.
"Al non riusciva a dormire, così siamo andati al campo da quiddich a fare due tiri, ma io sono andato via presto, troppo stanco per continuare.
Stamattina era nel suo letto, ma non si voleva alzare." Spiegò il biondo.
Mentre ascoltavo attenta il suo aneddoto, mi accorsi che qualcuno ci spiava, ma non riuscendo a leggere alla suddetta spia il pensiero, guardai seria il biondo, feci una smorfia e poi lo baciai.
All'inizio fu scioccato, poi gli sussurrai all'orecchio di reggermi il gioco e ci facemmo trascinare dal bacio, sbattendo contro un paio di mobili.
Quando ci fermammo per respirare, ci guardammo interrogativi.
"Se ne sono andati..." sussurrai, ansimante.
"Non abbiamo un po' esagerato?" Chiese Scorp divertito, osservando gli oggetti spostati e il nostro aspetto trasandato.
"Non so te, ma io era da un pezzo che non sto con qualcuno, dovevo scaricarmi un po'." Dissi in mia difesa.
"Certo, ammettilo che il mio fascino ti ha folgorato, non c'è nulla di male, anzi! Potremmo essere amici di letto!" Mi propose.
"A cuccia, stallone, sistemiamoci e andiamo a lezione." Lo allontanai, puntando la bacchetta al suo petto, per poi 'ripulirmi' con essa.
"Ma perché mi hai baciato?" Chiese.
"Perché se ci avessero letto il pensiero, avrebbero scoperto cose che non devono sapere e le pulsioni sessuali che può generare un bacio sono perfette per mascherare i segreti." Gli risposi distaccata.
"Tu sei psicopatica..." sussurrò incredulo.
"No, conosco le mie priorità e poi, un bacio, non significa nulla. Gli esseri umani sono animali, Malfoy, solo perché vogliamo differenziarci da loro non possiamo fingere di non avere comportamenti primordiali." Gli spiegai.
"Bella filosofia, Weasly, quindi puoi riconsiderare la mia proposta." Cingendomi da dietro.
"Mai" sbuffai, uscendo dalla stanza.

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