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Discovery a new world

"Dov'è mamma?" Chiesi dopo aver notato che il suo solito orario di rientro era passato da un pezzo.
"A sbraitare contro qualcuno al ministero della magia." Ridacchiò zia Rachele da dietro lo sportello del frigo, non avendo ancora notato la mia amica, taciturna da un po'.
"A proposito di?" Insistetti.
"La mancanza di notizie dalla sede. Sai, da quando sei nel mondo delle due cifre la sua attenzione nei confronti della cara e vecchia casa è aumentata.
Trova assurdo che non ci siano attacchi e si è convinta che il ministero della magia le nasconda qualcosa." Sbuffò versando del succo nel bicchiere, mise uno stecchino e con un movimento veloce si fece un ghiacciolo.
"Ce ne fai due?" Domandai, facendole notare Andrea per la prima volta.
"Ma cos-?! Andrea! Che sorpresa! Che ci fai qui?" Domandò con un tirato sorriso di cortesia.
"Salve, mi ha invitata Ev..." disse semplicemente.
"Calmati, l'hanno ammessa a Ilvermony." Sbuffai, notando zia tirare un sospiro di sollievo.
"Quando pensavi di dirmelo?" Si inviperì.
"Quando mi avresti dato il ghiacciolo." Le sorrisi angelica.
"Ha ragione Marianna: diventerai una serpeverde come tuo padre!" Mi lanciò un occhiataccia.
"Onorata" ridacchiai, sedendomi al tavolo.
Prese la bacchetta e con un paio di gesti i bicchieri uscirono dalla credenza, vi si versò il succo e gli stecchini.
Si congelò e staccarono, poi i ghiaccioli fluttuarono da noi.
"Zia, tu sei un artigiana, faresti sia la mia bacchetta che quella di Andrea?" Le chiesi.
"Posso fare la sua, ma è già stata scelta la tua." Ribattè.
"Che cosa?" Sbottai, saltando in piedi.
"Si, si tratta di un prezioso oggetto, creato dal dio Efesto per una dea, Diana. Insomma, con quello siamo sicuri che puoi usare la tua magia, inoltre si trasforma in scopa, lancia, arco, fermacapelli..." elencò.
"Ed è in casa?" Chiesi.
"Nella camera segreta di tua madre." Disse.

Nessuno tranne lei sapeva dove fosse, era il piano di emergenza e la cassaforte perfetta.
Ho controllato e ricontrollato tutti i libri in casa, perfino il suo quaderno, ma non c'è scritto nulla.

"Allora, da quando sai della magia, Andrea?" Chiese zia, volgendole un gran sorriso.
"Due giorni..." mormorò stordita, facendo ridere la corvina.
"Scommetto che Ev ha svuotato il sacco tutto in una volta. Sarai stordita, ti andrebbe un frullato energizzante?" Propose ridendo.
"Dipende..." sussurrò An.
"Ottimo! Ev, mi andresti a prendere il latte di mandorla...e anche un pungiglione secco di Billywig." Domandò mia zia.
Avrei obbedito, se non avessi visto la mia amica sbiancare.
"Zia...forse è meglio qualcosa di più semplice..." proposi.
"Davvero? Fai te allora!" Sbuffò.
Mi concentrai e iniziai a muovere le mani come a ritmo di musica, mentre gli oggetti si muovevano e la frutta diventava pronta.
Zenzero, carote, kiwi, mela, fragola.
Perfettamente sbucciate e tagliate finirono nel frullatore, che amalgamò i guasti.
Dal frigo uscì il latte di mandorle, che si versò un po' nel frullato.
Quando fu pronto,il fondo del bicchiere strisciò sul bancone della cucina fin davanti ad Andrea, in piedi lì vicino.
Feci un gran sospiro e mi sedetti stanca.
"Non pulisci?" Chiese mia zia con un sorrisetto.
"Tu hai una bacchetta." Sbuffai.
"E tu sei fortissima. Su, i giovani dovrebbero essere più svegli." Mi incitò lei.
"Ehm...ti devo ricordare che sto riprendendo i miei poteri lentamente?" Le chiesi stizzita.
"Oh, sei più forte di così comunque." Disse lanciandomi addosso un piatto, che fermai con una mano.
"Visto? Occhi marroni." Sorrise soddisfatta.
"Hai parlato con zio Sean?" Chiesi, notando che la mia amica ancora esaminava la bevanda.
"Non molto...non mi ha nemmeno lasciata entrare, dice di avere la febbre, ma camera sua emanava energia magica...forse te riesci a convincerlo." Rispose abbattuta.
"Ok, tu controlla che Andrea non rimanga paralizzata nel suo processo di rielaborazione del fattore 'magia'" accettai, indirizzandomi alle scale.
"Non sono paralizzata!" Esclamò la mia amica.
"Allora bevi! Non ti ho mica avvelenata!" Replicai.

"Zio Sean! Apri! Sono Ev!" Urlai bussando insistentemente.
"Non sto bene! Torna giù." Ribattè.
"Sai che non lo farò. Hai tre secondi, poi apro la porta." Lo avvertii.
"Ma quanti anni hai?" Sbuffò.
"Undici!" Ridacchiai.
Vedendo che insisteva nel non aprire, misi una mano vicino alla serratura e sussurrai un
alhomora.
La porta si aprì e io entrai nella stanza.
Zio era con la schiena contro il soffitto, intento ad andare nel panico.
"Hai rubato qualche invenzione di zia?" Chiesi incrociando le braccia al petto.
"No! Fammi scendere!" Esclamò agitato.
Sul pavimento, poco vicino al letto, notai la cavigliera che usavo per annullare i poteri.
"C'è qualcosa che vuoi dirmi?" Domandai giocando con la cavigliera tra le mani.
"Per quel che vale, non so che stia succedendo!" Disse ancora in panico.
Sospirai e andai al piano inferiore per prendere una scopa.
Tornata su gli porsi un estremo e lo tirai giù con la forza.
Lui si ancorò a terra, tenendosi al letto, su cui ero seduta.
Gli misi la cavigliera e cadde provocando un gran frastuono.
"Stai bene?" chiesi.
"Una meraviglia." fece un mezzo sorriso.
"Che ti succede?" domandai.
"Non lo so, è iniziato un pò di anni fa e aumenta ogni volta.
Prima erano trasmissioni di energia tra le dita, poi ad altri oggetti che si accendevano da soli, poi ho iniziato con la telecinesi e ora volo." raccontò tenendosi la testa tra le mani.
"Non sei un nato babbano?" domandai.
"Direi proprio di no. Quando ero giovane tua zia mi fece il test con la collana: neanche un briciolo di magia." disse.
"Questa storia sarà un guaio...due babbani che usano improvvisamente la magia..." sospirai, osservando un punto indefinito della stanza.
"Chi?" scattò lui.
"Andrea: si è rivelata uno sciamano. Teletrasporto, connessione con la natura, connessione con gli spiriti e preveggenza." spiegai.
"Oh oh...dobbiamo fare una riunione di famiglia." esclamò lo zio incerto.
"Che intendi?" chiesi incredula.
Lui mi sorrise e mi abbracciò, senza dire nulla, però stavo bene, era rassicurante.

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