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An almost perfect girl

"Holly, che ci fai con la tempera e i fogli da tavola?" Chiese Ludo entrando in camera mia.
"Niente, solo che mi è venuta un idea: stavo guardando un quadro al museo e mi è venuta in mente Mary e le sue barriere di rune.
Voglio farne una anche io, sbriciolerò degli ingredienti magici dentro la pittura e farò dei simboli nel dipinto alla Bullock. Pensavo di seguire uno schema protettivo, un cerchio magico." Spiegai.
"Sei sicura? Sono instabili i cerchi magici se non lanciati correttamente." Mi disse serio.
"Si, tranquillo, però devo andare a prendere un po' di cose...devo lanciare il cerchio di cenere." Sbuffai.
"Va bene, ti accompagno al mercato dei maghi, così prendiamo anche qualcosa per la scuola." Sorrise.
"Perfetto, passiamo anche in biblioteca? Sto cercando un libro sulle rune dei norreni e magari anche sulla loro religione in generale.
Mentre ero a Ilvermorny ho imparato delle cose molto interessanti sulla scuola e mi hanno ispirata..." raccontai ambigua.
"Ho paura di sapere e, visto che dovrei essere sapiente, non ti chiedo nulla. Cerca solo di non farti notare o uccidere." Sbuffò, prima di lasciare la stanza.
Gli feci la linguaccia, poi tornai a riordinare il materiale per il sortilegio difensivo.

Qualche ora dopo la conversazione, io e Ludo uscimmo e prendemmo la metro per andare al mercato dei maghi.
Camminammo tra la eccitata gente e vidi anche un paio di volti familiari, forse di Ilvermorny.
Provammo gli strambi accessori esposti e comprammo ciò che necessitavamo, più qualche dolcetto magico, oltre a una tisana effervescente alla macedonia.

Una volta usciti dal mercato andammo in biblioteca per cercare un qualche testo interessante.
"Ho trovato un libro sulle leggende francesi. La maggior parte coincidono con le lezioni di Messier Vubeaux. Un po' mi manca quel vecchio goblin pazzo." Disse Ludo.
"A me non manca Madame Benedict." Commentai ironica.
"E il fantasma di Donna Primula?" Chiese.
"Lei mi manca...quando tutto questo finirà spero di andarla a trovare. Se ne sta sempre tutta sola nei giardini...spero che Isabelle le terrà compagnia." Sospirai.
"La sfortuna di quando ti sparano e separano il tuo cadavere da quello del tuo vero amore..." sentenziò ironico.
"A casa ho il quaderno con gli appunti per il rito, ma speravo di trovare qualcosa anche tra le percezioni babbane del nostro mondo..." sbuffai sfogliando l'ennesimo libro.
"Lascia stare Rache, troverai di certo un libro adeguato una volta a Ilvermorny." Mi suggerì.
"Non credo, non penso che ciò che voglio lo troverei in giro per un castello... però potrei chiede a Riona..." ragionai a voce alta.
"Non se vuoi lanciare il sortilegio prima di partire." Mi rimproverò.
"Tranquillo, oggi farò i disegni, devo solo raccogliere le ceneri di un libro e poi potrò procedere." Gli sorrisi.
"Perché devi condannare un povero libro, sono così utili..." sbuffò contrariato.
"Perché il rito è così e poi sai bene che bisogna sacrificare qualcosa anche per uno 'semplice' come questo." Gli rammentai.
"Già...andiamo a casa." Roteò gli occhi, per poi dirigersi al bancone e noleggiare il libro sulle leggende.

Quando fummo sul pianerottolo della casa e aprimmo la porta trovammo Sean sdraiato sul divano inerme.
"Che succede amico?" Chiese Ludo nel tono di chi aspettava brutte notizie.
"Cara Olstead si è fissata con me." Sbuffò l'altro.
"Ora si che sei nei guai. Esci da casa mia e non farti più vedere fino a quando non te ne liberi senza danni." Gli sorrise mio fratello, aizzandolo a levare le tende.
"Per quanto sia davvero felice che quel rompiscatole alzi il culo dal mio divano, chi è Cara Olstead? E perché sembra una che porta guai tanto da non farvi vedere insieme?" Chiesi confusa.
"Olstead è la figlia di un prof dell'Università. È all'ultimo anno e se si fissa su un alunno di suo padre è la fine: ferendola sarai bocciato e stando con lei diventerai pazzo. È insopportabile quella sciaquetta." Spiegò mio fratello.
"Capisco...mi spiace, ma a noi servono le entrate e poi quest'anno faccio la patente, quindi sei temporaneamente fuori; ci si vede Sean." Sorrisi appoggiando mio fratello.
"Allora siete apatici di famiglia! Come faccio con quella pazza?" Chiese disperato.
"no es nuestro problema, voy a hacer los brownies de consolación. (Non è un nostro problema, ti farò dei brownies di consolazione)" insistetti.
"Non mi potete cacciare sul serio. Kilian! Sei il mio migliore amico! E Holly, so che infondo mi vuoi bene..."supplicò.
"para mí es más importante que su trabajo y su licencia. Sean excusa.(per me è più importante il suo lavoro e la patente. scusa Sean)" continuai.
"Un minimo di aiuto..." fece il finto broncio.
"E va bene fratello, ti aiuteremo, ma come soci sileziosi. Vedremo cosa fare, intanto stammi lontano." Accettò Ludo.
"L'educazione ti ha rovinato." Lo guardai con disappunto.
"È nostro amico." Mi rimproverò.
"Va bene, potrei escogitare qualcosa prima di partire..." sbuffai.
"E io ti aiuterò." Aggiunse soddisfatto.
"Vado a mettere a posto le mie cose prima che il libro mi mangi i vestiti." Conclusi andandomene in stanza con noncuranza.
"Ragazza problematica..." sussurrò Ludo, agitato.

Il giorno seguente, dopo aver ufficialmente finito di fare i bagagli, uscii per andare all'università e dare un occhiata a quella Cara.
Mi aggiravo per la struttura principale, mentre vidi arrivare in gran fretta una biondina troppo truccata e dai vestiti succinti.
"Lo siento, estoy tratando de profesor Olstead , ya sabes donde pude averiguar en qué clase es? (scusa, sto cercando il professor Olstead, sai dove potrei scoprire in che aula è? )" tentai.
"Scusa, io non parlo tedesco e tu mi sembri parecchio sciocchina." Rispose in un risolino fastidioso.
"Lo siento, non era tedesco era spagnolo...estoy cercando profesor Olstead. Lo conosci?" Insistetti.
"Si" sorrise.
"Donde está?"specificai.
"In ufficio, probabilmente."disse distratta, indicando la struttura.
"Me potresti accompagnare?" Chiesi preoccupata.
"Certo, perché no." Fece spallucce.
Io sorrisi e mi feci guidare da lei.

Durante il tragitto capii ancor meglio quale fosse il problema di Sean e quando arrivammo all'ufficio lei me lo indicò e se ne andò senza nemmeno salutare.
"So che fare..." mormorai nel corridoio tranquillo.
Uscii e tornai a casa, per sistemare i dettagli del piano, ascoltando musica che desse la giusta carica.
Già quella sera non persi tempo e chiamai Sean per dirgli di invitarla e avvisarmi dove sarebbero andati.

"Stanno per arrivare." Mi avvisò Ludo.
"Bene, dobbiamo solo girare l'angolo e urtarli, poi inizia lo spettacolo." Sorrisi.
"Sicura che funzionerà?" Chiese mio fratello.
"Si, è troppo superficiale per pensare che qualcuno possa usare un pizzico di magia." Lo rassicurai.
Lui sbuffò e qualche secondo dopo girammo l'angolo andando addosso a qualcuno.
"Lo silento!" Esclamai subito.
"Sta più atten-ma te sei la ragazza di stamattina! Che strano. Vabbè, addio." Sorrise falsa.
"Lo siento. Io y mio ragazzo estabamus (stavamo) parlando e me sono distratta." Mi scusai ancora.
"Ehi, Gabriela, guarda." Disse mio fratello allarmato, indicando la collana che avevamo dato a Sean.
"El simbolo degli amantes de Teruel..." sgranai gli occhi e mi allontanai col busto.
"Mi spiace ragazzi, è brutto lasciarsi." Sospirò mio fratello.
Sean, confuso chiese spiegazioni.
"La collana che hai ha lo stemma della famiglia della ragazza degli amanti di Teruel." Esplicitò Ludo.
"Muy malo. Porta sfortuna in amore, tu porta iella!" Lo accusai.
"Finché starete insieme, avrete una storia sfortunata." Aggiunse in ultimo il mio accompagnatore, per poi fargli un cenno dispiaciuto, prendermi per mano e andarcene.
"Se l'è bevuta?" Mi chiese poi Ludo.
"Decisamente, hai visto che faccia?" Chiesi ridendo.
Passammo il resto della serata a pedinarli e lanciargli fatture: porta in faccia, ordine sbagliato, tacco rotto, cellulare che squilla di continuo, perdita temporanea della tessera per il parcheggio, acqua sui vestiti.
Le avrei anche spezzato un unghia se Ludo non mi avesse fermata.
Intanto Sean faceva il premuroso è innamorato, mentre lei alla fine non volle neanche più parlargli e gli disse che per quanto fosse attraente le piacesse un altro.
Così, dopo tutto quel disastro di appuntamento ci addormentammo tutti e tre sul divano, in seguito ad un film mangiando gelato.

Allora, ho preso 7 in latino e sono super felicia, posso riprendermi dai voti di merda che ho avuto!!!
Quindi, regalino...nuovo capitolo!

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