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Capitolo 5

*CIRCA UN MESE DOPO*
Trascino Neve per le vie di Boston. Pur di uscire di casa sono arrivata al punto di portare a spasso il cane. Neve si ferma vicino ad un idrante, lo annusa e poi si siede per fare pipì.
Ari: Muoviti, è buio, fa freddo e per le 21 mi chiamerà Nate.
Lei resta lì immobile. Sbuffo e prendo il cellulare: due messaggi.
Amore: "Hey cucciola ♡ volevo dirti che non posso ciattare dopo le 21 quindi se vuoi ci sentiamo per le 20?"
"Okay cuore. Ti chiamo io. Tu resta online.♥♥"
Matt: "Ciao, ti spiace se domani ti passo a prendere prima e ci fermiamo a fare colazione al bar davanti a scuola?"
"Va bene, a domani..."
Finalmente Neve ha finito e si alza. Annusa un po' attorno e abbassa le orecchie: sta per arrivare un temporalone.
Ari: Andiamo a casa Neve...
La prendo in braccio, mi avvio verso casa. Arrivo sotto al portico del palazzo e vedo una sagoma uscire dal portone: Elizabeth con la solita valigetta nera. Mi guardo attorno: questa è la volta buona per scoprire dove va. Gia perchè non è la prima volta che esce così, ma è la prima volta che sono sola e posso seguirla. Anche se forse non è la cosa giusta da fare... ma la curiosità mi spinge ad abbandonare Neve nell'atrio e a seguire Elizabeth.
Cammina con passo veloce guardandosi spesso alle spalle. Ogni volta che si gira mi nascondo dietro un albero o un cassonetto oppure nel portico di qualche palazzo. Arriva davanti a una vietta chiusa e si guarda attorno. Poi imbocca la vietta. Lentamente mi avvicino, mi sporgo lentamente per vedere cosa sta facendo. C'è un uomo tatuato che ha una busta in mano e sta parlano con lei.
Uomo: Hai portato tutti i soldi?
Eli: Quelli che sono riuscita ad avere. Non ho più di questo.
Uomo: Non posso darti nessuna informazione fino a quando no avrai tutti i soldi.
Eli: Ti prego, se anche tu hai un cuore aiutami. Ho bisogno di sapere di più.
Uomo: Se non hai tutti i soldi interrompiamo le indagini.
Eli: Ma voi non potete. Devo avere queste risposte.
Ha la voce spezzata dai singhiozzi. La ragazza fredda e dura che ho sempre visto è sparita improvvisamente, per la prima volta mostda umanità... come quando ha aiutato me e Matt con i bulli di scuola qualche settimana fa...

Cammino per i corridoi quando vedo Matt che viene spinto da un giocatore di basket contro il muro. Mi avvicino per farlo smettere.
Ari: Smettila di picchiarlo, che ti ha fatto di male?
Bk: Ma niente, mi ci diverto con sto frocio. Vuoi provare anche te bambolina? Poi se vuoi venire a casa mia e finiamo di divertirci nel mio letto...
Mat: Non parlarle in quel modo!!!
Bk: Calmati finocchietto.
Ari: Non parlargli in quel modo!!!
Bk: Se no? Che mi fai?
Ari: Tu lascialo stare e basta.
Bk: D'accirdo come vuoi.
Spinge Matt che cade per terra vicino all'armadietto e sviene per il gran colpo.
Bk: Ora sono tutto per te bambolina...
Protende le labbra aspettandosi un bacio.
Ari: Ma scordatelo.
Bk: Hey, hey, hey, quanto fuoco. Mi piaciono le ragazze focose.
Mi spinge al muro e si mette davanti a me bloccandomi con le braccia ad esso. Protende le labbra e questa volta mi bacia davvero. Appena si stacca gli sputo addosso.
Bk: Non farmi incazzare piccola: non ti conviene.
Fa una risatina.
Ari: Cavati.
Mi cerco di divincolare ma mi spinge ancora di più al muro e poggia il suo corpo sul mio facendo combaciare i nostri bacini. Inizia a lasciarmi baci umidi sul collo. Muovo la testa ma riesce a bloccarmi. Sento le sue mani che iniziano a slacciare la mia camicetta. Guardo Matt svenuto vicino all'armadietto. Tento di urlare ma il giocatore di basket mi tappa la bocca con le sue labbra. Ormai ha aperto tutta la mia camicetta. Sta facendo scendere le mani verso la zip dei miei jeans quando una voce lo richiama.
Eli: Hey!!! Che cazzo le stai facendo?!?!
Vedo Elizabeth avvicinarsi a grandi passi verso di noi. Il tipo mi spinge a terra e si avvicina ad Elizabeth. Io resto immobile per lo shock.
Bk: Io e lei stiamo per scopare e allora?
Eli: Non mi sembra d'accordo lei.
Bk: E allora?
Eli: Non puoi obbligarla a scopare se non vuole.
Bk: Altrimenti?
Eli: Te la vedi con me.
Bk: Haha e una ragazza mi fa molta paura... ma fammi il piacere di lasciarmi in pace.
Si avvicina nuovamente a me e mi alza di peso, prende la mia faccia tra le mani e mi bacia con forza.
Eli: Lasciala bastardo!!!
Si toglie la borsa e tira il tizio per la giacca. Subito si stacca da me. Prova a colpire Elizabeth che però gli ferma il braccio e glielo fa girare dietro la schiena. Subito il tipo si accascia a terra. Elizabeth lo guarda minacciosa e lui striscia via.
Ari: Grazie... ma perchè mi hai aiutato?
Eli: Nessuna ragazza puo essere trattata in quel modo. E poi sono sicura che un giorno saprai come ripagarmi...
Poi se ne va tranquillamente. Mi avvicino a Matt per svegliarlo.

E so che quel giorno è arrivato.
Entro nella vietta guadagnandomi l'attenzione di entrambi.
Eli: Vattene, non è posto per te.
Uomo: No, aspetta. Come ti chiami bella fanciulla?
Ari: Ariana, e non sono qui per smancerie.
Eli: Vattene.
Ari: Cosa succede?
Uomo: Le mancano cinquecento dollari e senza quei soldi non posso darle ancuna informazione.
Penso un attimo a come aiutarla... come ogni volta che mi concentro inizio a mangiarmi le unghie.
Uomo: Ma che bel bracciale, quanto costa aprossimativamente?
Ari: Circa... cinquecento dolla... un momento... se io ti do il bracciale, tu le darai le informazioni?
Uomo: Non lo so... infondo non so neanche se è vero oro...
Ari: E se lo fosse invece?
Ci pensa un attimo.
Uomo: E va bene, dammi il bracciale e le informazioni saranno sue.
Ari: D'accordo.
Eli: No, non te lo lascio fare.
Ari: E perchè no?
Eli: Perchè è una cosa mia.
Ari: Non serve che poi tu mi dica cosa cerchi. Devo solo cambiare il favore del bullo.
Eli: Ma per favore.
Ari: Be non mi farai cambiare idea.
Mi sfilo il bracciale e lo do all'uomo che mi passa la busta che do ad Elizabeth.
Uomo: È un affare parlare con voi ragazze, e resterei qui per tutta la notte; ma ho altri debiti da ritirare quindi... grazie.
Prende la valigetta nera di Elizabeth e se ne va.
Eli: Perchè lo hai fatto?
Ari: Un semplice grazie bastava.
Eli: Perchè dimmi? Io sono sempre stata scortese con te e ...
Ari: Tranquilla, è tutto a posto. E poi me lo aveva regalato mia madre quando avevo dieci anni e da allora mi ha sempre fatto cagare, davvero, tranquilla.
Eli: Sai che questo non ci renderà amiche?
Ari: Tranquilla, non ci speravo neanche.
Mi volto e vado verso casa. Arrivo sotto al portico del palazzo e suono il citofono. Mia madre mi risponde e poi apre la porta. Neve è ancora in entrata sdraiata vicino alle scale. Quando le passo accanto inizia ad abbaiare e mi segue fino a casa. Sulla porta mia madre, è preoccupata.
Ma: Ariana, dove sei stata?
Ari: A portare fuori il cane.
Ma: Non rispondermi in quel modo, non sono mica una tua amica. Sono tua madre.
Ari: Scusa.
Ma: E va a sederti a tavola che il minestrone è gia pronto.
Ari: Arrivo.
Vado in bagno a lavarmi le mani, poi raggiungo i miei in cucina dove stanno gia mangiano. Mi siedo sulla sedia e faccio finta di ascoltare i loro discorsi anche se in realtà penso ancora a cosa ci sia scritto di così importante nella busta di Elizabeth. Finisco velocemente di mangiare e vado in camera mia. Mi stendo sul letto e apro il computer. Vado su Skype e vedo che Nate è online. Subito lo chiamo. Risponde dopo molti squilli.
Na: Cucciola, ciao.
Ari: Ciao, ma che stai facendo che mi hai risposto dopo due ore?
Na: Mi stavo facendo una doccia.
Solo ora noto che effettivamente è in bagno, non indossa la maglietta ed ha i capelli bagnati.
Ari: Oh, scusa se vuoi ti chiamo dopo...
Na: Dopo non posso: ho promesso ai ragazzi che uscivo con loro.
Ari: An, okay... allora a domani?
Na: Ma perchè non ci facciamo la doccia assieme?
Ari: Ma io non so se sia una buona idea. E poi mia madre che direbbe?
Na: Ma non deve per forza scoprirlo.
Ari: È così impicciona che scopre tutto...
Na: Qundi sa che noi due abbiamo...
Ari: Non credo sappia che io e te abbiamo scopato.
Na: An, meno male... va be, fai una cosa: ti prendi i vestiti sporchi, li porti in bagno così ci nascondi il computer.
Ari: D'accordo... aspetta un attimo...
Na: Finche tu ti prepari devo dirti una cosa...
Ari: Dai spara...
Inizio a raccogliere le maglie sporche sparse sul pavimento.
Na: D'accordo... ma mi vergogno tanto a dirla...
Ari: Nate, siamo solo io e te, amore...
Na: Okay, ieri notte mi mancavi così tanto che ho preso il tuo inimo che mi avevi dato la nostra prima volta e lo ho messo sotto le coperte.
Ari: Anche tu mi manchi un casino, davvero ma non sono arrivata a tanto...
Copro il computer con i vestiti ed vado in bagno. Per fortuna mia madre è seduta davanti alla Tv a guardare una fiction spagnola. Entro in bagno e faccio un giro di chiave.
Ari: Okay, ci sono. Ora devo solo trovare dove mettere il portatile.
Intanto butto la roba sporca nel cestello della lavatrice.
Na: Mettilo nell'angolino della vasca.
Ari: Hai ragione... sperando non cada.
Poggio l'apparecchio sul bordo in modo che sia stabile.
Na: Ora spogliati.
Ari: Mamma mia quanta fretta...
Na: Non resisto amore.
Ari: Va bene.
Mi metto davanti alla webcam e lentamente abbasso i calzettoni alti a metà coscia. Poi sbottono la camicetta e tolgo quella e la gonna. Mi giro di spalle rispetto a lui e faccio quello che so lo fa impazzire: inizio lentamente ad abbassare la bretella del reggiseno di pizzo nero. Abbasso anche l'altra bretella e sgancio l'indumento. Tendo il braccio e lo faccio cadere fuori dalla vasca. Prendo l'elastico delle mutande e lo abbasso piegandomi a 90°. Aspetto qualche istante.
Na: Girati!!! Girati!!!
Mi alzo diritta in piedi e mi giro lentamente. Guardo la sua faccia ed è una cosa fantastica.
Na: Sei bellissima, proprio come ti ricordavo.
Ari: Fammi vedere se anche tu sei bello come sempre.
Na: D'accordo; ma ti avverto io sono giá nudo e quindi non c'è nessuno spogliarello.
Ari: Hahaha
Na: Okay...
Sistema la webcam e si allontana dal comuter scoprendo prima i suoi addominali, poi il suo pube ed infine il suo pene.
È più bello che mai.
Na: Accendi l'acqua...
Ari: Okay...
Giro il rubinetto e un getto caldo mi avvolge. Dopo poco anche lui apre l'acqua e una nuvola di vapore si alza. Dopo qualche minuto prendo lo shampoo e mi insapono i capelli e il corpo.
Na: Ecco il bello di farlo in doccia: non devi neanche pulire.
Ari: Nate sei un porco.
Na: Colpa mia se ho una ragazza troppo sexy?
Ari: Hahah quanto sei scemo...
Na: Sono il tuo scemo...
Ari: Gia...
Mi risciacquo, spengo l'acqua e prendo l'ascigamano.
Ari: Io ho finito.
Esco dalla doccia e prendo il computer. Vado in camera.
Na: Anch'io.
Ari: Non vedo l'ora di essere lì con te ad abbracciarti.
Na: E io non vedo l'ora che tu sia qui a scoparmi...
Ari: Nate!!!!
Suona il suo campanello.
Na: Amore, sono i ragazzi. Devo andare...
Ari: Okay... ci vediamo domani.
Na: Ti scrivo.
Ari: Ti aspetto allora ciao...
Na: Ciao cucciola.
Clicco la x e si chide Skype. Sepengo il computer e lo poggio davanti al letto; mi stendo sopra. Poggio la testa sul cuscino. Ho sonno. Spengo la luce con l'alluce e chiudo gli occhi. Compare l'immagine di Nate nudo. Poi compare l'immagine di Nate nudo con me sopra... nuda. Quanto mi manca il respiro sulla pelle quando le sere d'estate andavo a dormire da lui: fingevamo che i sui fratellini fossero i nostri bambini e poi la sera dopo averli messi a letto andavamo in camera dei suoi genitori che ovviamente non c'erano e ci stendavamo nudi sulle coperte e ci sfioravamo solo con leggeri tocchi. A quei tempi non avevamo coraggio di scopare. Sembrava proibito. Fino a quando miei no mi dissero che due giorni dopo sarei partita per venire a Boston. Allora l'ultima sera è venuto a casa mia perchè quella sera i miei erano da amici fino a notte tarda. Ci siamo ordinati due pizze e dopo mangiato siamo saliti in camera e abbiamo fatto l'amore per la prima volta. Un emozione fantastica. La notte prima di addormentarci ci siamo giurati che mai avremmo tradito l'altro.
Sento un peso sul cuore che mi fatica la respirazione. Mi giro a pancia in su e cerco di respirare. Una lacrima solitari solca il mio viso: ho bisogno di lui. Allungo la mano e prendo il cellulare. Digito il suo numero e poggio l'apparecchio all'orecchio: segreteria telefonica. Riprovo più e più volte ma c'è sempre la segreteria. Il macigno sul mio cuore è sempre più pesante. Cerco di chiamare Jennifer ma neanche lei risponde.
Barcollando mi alzo dal letto e cerco il suo profumo che mi ha regalato prima di partire. Apro il barattolino e annuso. Va un po' meglio. Cerco nell'armadio i suoi boxer che mi ha regalato quella sera della nostra prima volta li indosso. Trovo anche la sua maglia e la metto. Annuso ancora il profumo. Decisamente meglio.
Mi stendo sul letto a pancia in giù. Chiudo gli occhi e inizio a sognare.

BUMM un tuono mi sveglia. Guardo l'orologio sul telefono: le due e venti. Mi alzo dal letto e vado in cucina a bere un bicchiere d'acqua. Dallo studio di mio padre vedo che ha la luce ancora accesa. Percorro tutto il corridoio e vado in cucina. Prendo un bicchiere e lo riempio d'acqua. Bevo a piccoli sorsi.
Pa: Ariana? Che ci fai alzata a quest'ora?
Resto girata di schena.
Ari: Avevo sete. Ora me ne tornerei anche a dormire...
Gli lascio un bacino sulla guancia. Faccio per uscire quando lui mi richiama.
Pa: Ariana?
Ari: Si pà?
Pa: Posso farti una domanda indiscreta?
Ari: Em si okay, dimmi...
Pa: Quei boxer...
Ari: Si, sono di Nate.
Pa: E perchè ce li hai tu?
Ari: Perchè lui ha un mio intimo.
Pa: E dimmi un ultima cosa... avete fatto sesso voi due?
Ari: Prometti di non arrabbiarti e di non dirlo alla mamma?
Pa: Prometto.
Ari: Si. Noi abbiamo fatto sesso la notte prima di partire.
Resta muto. Annuisce leggermente. Sembra scioccato, ma infondo pgià lo sospettava.
Mi allontano e vado in camera mia. Quando entro la finestra è aperta ed c'è un freddo glacale.
Mi avvicino alla finestra per chiuderla e qualcuno mi tocca una spalla. Il mio cuore accellera il battito cardiaco. Lentamente mi volto e trovo ancora quegl'occhi scuri e penetranti.
Ari: Elizabeth?
Eli: Devo chiederti una cosa.
Ari: Dimmi, farò il possibile.
Eli: Devi accompagnarmi in Canada.
Ari: Io e te?
Eli: E Avan. Davvero, sarebbe molto importante.
Ci penso un attimo... forse è la mia occasione.
Ari: Ma ci sono delle condizioni...
Eli: Quali?
Ari: Punto primo: al ritorno passeremo per la mia vecchia cittadina, punto due dovrai comportarti in modo gentile e punto tre Matt verrà con noi.
Eli: Okay per l'uno e il tre, ma il due non posso garantirtelo...
Ari: Va bene, quando si parte?
Eli: Domani alle otto.
Ari: Perfetto.
Elizabeth sale sul balcone e salta giù. Subito mi sporgo, la vedo che si arrampica veloce sulla tubatura dell'acqua e sparisce entrando in una finestra.
Quella ragazza è sempre più strana.
Chiudo le finestre e mi siedo sul letto. Prendo il cellulare e chiamo Matt. Squilla un paio di volte e finalmente risponde.
Mat: Arana, sono le due e mezza della notte, che cosa c'è?
Ari: Matt, domani devi venire con me in Canada.
Mat: Canada? Ma ti droghi?
Ari: No sono seria. Elizabeth ci porta in Canada.
Mat: Elizabeth? Elizabeth Gillies?!?!
Ari: Si, ed è l'unica occasione che ho per vedere Nate.
Mat: Ma a che ora si parte?
Ari: Otto.
Sta in silenzio per diversi minuti.
Ari: Allora verrai?
Mat: Si, va bene.
Ari: Grazie Matt, sei il migliore.
Mat: A domani.
Ari: A domani!!!
Chiude la chiamata. Butto il telefono sul lettto. Devo solo dirlo ai miei...
Esco da camera mia diretta allo studio di papà. Entro e lui è lì davanti al computer. Mi avvicino a lui. Do una veloce occhiata allo schermo e mi accorgo che sta guardando un porno. Si accoge di me.
Pa: Cosa vuoi per non dirlo alla mamma?
Ari: Domani vado in Canada con dei compagni per qualche giorno...
Pa: Accordo fatto?
Ari: Tu mi lasci andare in Canada e io non dico nulla alla mamma?
Pa: Si.
Ari: Perfetto.
Ci stringiamo la mano per sigillare il patto.
È stato più facile di quanto credessi...
NATE: STO ARRIVANDO.

Troppo pervi? Ditemi cosa ne pensate!!!
Bye ♡

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