*MARZO*
Ari: Dove stiamo andando?
Mat: Fai meno domande e continua a salire le scale.
Obbedisco e salgo le scale inciampando ad ogni passo perchè ho gli occhi coperti dalla benda. Sento che le scale finiscono, poi lo scricchiolio di una porta e le mani di Matt che tornano a poggiarsi sui miei fianchi e mi guidano fino a quando una brezza fresca mi carezza il viso.
Ari: Siamo arrivati? Posso togliere la benda?
Mat: Si, okay.
Porto le mani dietro la nuca e sciolgo il nodo lasciando cadere la benda a terra. La mia bocca si spalanca mentre sussurro un "Oh..." stupito. Davanti a me c'è un tavolo apparecchiato per due sul tetto di uno dei palazzi più alti qui a Boston. Migliaia di luci illuminano la città e il brusio del traffico giunge appena.
Mat: Ti piace?
Ari: Se mi piace? Matt! È fantastico.
Lo abbraccio e le nostre labbra si congiungono. Poggia le mani sui miei fianchi ed io devo alzarmi sulle punte per raggiungere la sua altezza. Mi mordicchia il labbro inferiore prima di staccarsi leggermente.
Mat: Allora? Vuoi assaggiare le delizie che ho cucinato io personalmente?
Ari: Personalmente? Addiritura?
Lui ridacchia e mi lascia un bacio sulla fronte avvicinandosi al tavolo. Mi sposta la sedia e mi fa sedere; si siede davanti a me.
Mat: Pronta per la delizzia?
Annuisco con un sorriso mentre lui solleva il coperchio dal vassoio posto al centro del tavolo: pollo e patatine. Matt me ne serve un poco sul piatto e poi lo mette sul suo.
Ari: Buon appetito.
Mat: Anche a te Cucciola.
Poggio il tovagliolo sulle ginocchia e assaggio il pollo che è davvero squisito. Matt resta fermo a giochicchiare con la forchetta sul piatto senza mangiare nulla.
Ari: Non mangi?
Lui sospira e assaggia un po'di pollo.
Mat: Buono.
Lo fisso negli occhi e lui abbassa lo sguardo, le sue mani tremano e ha la voce un po' arrochita.
Ari: Qualcosa non va?
Mat: Tutto a posto.
Continuiamo a mangiare, lui però è strano ed ad un certo punto, dopo un interminabile silenzio, non ce la faccio più.
Ari: Matt che cos'hai?
Mat: Nien...
Ari: Matthew Harrison Bennett ora mi dici cosa succede.
Lui alza lo sguardo al cielo.
Mat: Io... io dovevo chiederti una cosa ed...
Si alza dalla sedia e mi porge la mano. La prendo e ci avviciniamo alla ringhiera della terrazza.
Ari: Cosa succede?
Lui fruga nella tasca dei jeans ed estrae poco dopo una scatolina di velluto blu.
Mat: Sei diversa... ma ciuè non diversa che non sei come le altre sei diversa nel senso buono che sei em... sei... fuori dal comune ed...
Gli tremano le mani ed entra in confusione con le parole. Continua a balbettare frasi senza un filo logico.
Ari: Matt?
Mat: Uh?
Ari: Che cazzo stai dicendo?
Mat: Io ecco dovevo chiederti se...
Si inginocchia davanti a me ed allunga la scatolina.
Mat: Se anche è poco che stiamo assieme io sento di conoscerti da sempre... come una sorella. Ma non che sei mia sorella ma che ti conosco bene ed... manche cazzo sto dicendo?!?
Apre la scatolina ma le sue mani tremano troppo e l'anello cade in terra con un suono argenteeo. Ari: Vuolevi chiederti di sposarti?
Mat: Si ma non doveva andare così. Tu meriti qualcosa di meglio ed...
Raccoglie l'anello e lo rimette in tasca. Si alza.
Mat: Scusa io...
Squote la testa un paio di volte prima di andarsene. Resto li a fissare il vuoto un paio di minuti prima di realizzare completamente la cosa.
Era così agitato per la proposta di matrimonio! Ma perchè? Io gli avrei certamente detto di si!
Penso un attimo a cosa fare, poi mi viene un idea. Sfilo l'anello d'oro che porto sul pollice, poi vado a cercare Matt: lo trovo seduto in disparte con le spalle al muro e la testa poggiata sulle ginocchia. Mi avvicino e mi inginocchio davanti a lui.
Ari: Knok, knok?
Mat: Non è il momento.
Ari: Knok, knok?
Lui sbuffa e risponde senza sollevare la testa.
Mat: Who is there?
Ari: Will.
Mat: Will chi?
Ari: Will you marry me?
Solo ora alza lo sguardo in cerca del mio. Guarda il piccolo anello nel palmo della mia mano.
Mat: Io... io non so che dire. Dovrei fartela io la proposta e poi...
Ari: Will you marry me?
Mat: Si!
Mi porge la mano sinistra e lascia che io infili l'anello nel suo anulare. Lo guarda un poco.
Ari: Si lo so, domani ne comprerò un decente ma...
Mat: È perfetto.
Si china in avanti e mi bacia.
Mat: È solo strano che si siano invertiti i ruoli.
Ari: L'importante è il risultato.
Lui annuisce, estrae la scatolina e prende l'anello per poi farlo scorrere sul mio anulare sinistro. È sottile, d'oro, con un piccolo diamantino rosa incastonato al centro. Bellissimo.
Mat: Ti amo.
Esito un secondo prima di dirlo.
Ari: Ti amo anche io.
Ci scambiamo un altro bacio. Poi lui divarica le gambe e mi fa sistemare tra esse. Mi stringe la vita mentre lascia dei baci sul mio collo.
Ari: Ora che succederà?
Mat: Avremo la bambina. Ci sposeremo il 14 novembre...
Ari: Il giorno dopo il tuo compleanno?
Mat: Appena avrò 18 anni.
Ari: E dopo?
Mat: Ci trasferiremo in Inghilterra. Appena finiti gli studi lavorerò nella clinica psichiatrica di mio padre e insieme cresceremo la nostra bambina.
Ari: E avremo altri bambini.
Mat: Con i tuoi occhi e i miei ricci.
Ari: Sembra un finale perfetto: e vissero per sempre felici e contenti...
Mat: È solo l'inizio di una nuova avventura; la nostra nuova vita assieme.
Intreccia le dita delle mani con le mie e mi fa poggiare la testa sulla sua spalla. Sussurra appena:
Mat: Our new life.

Fine

Spazio me:
Questa è la fine della storia :').
Arriviamo a 6 ★ per l'Epilogo. Ho in mente il squel... in quante lo leggereste?
A presto :)