Sono passate 2 settimane dal nostro bacio sulla spiaggia e non abbiamo ancora detto a nessuno quello che è successo.
Preferiamo tenere un po' per noi questa storia per poterlo dire ai nostri amici quando sarà più opportuno.

In queste settimane abbiamo condiviso insieme tanti bei momenti,tra cui uscite al cinema e ripetizioni di chimica (data la mia situazione dopo quella fantastica verifica a crocette).

Dopo una notte praticamente insonne passata a pensare alle stupide selezioni che avverranno oggi.
Ho sempre avuto una paura incredibile delle competizioni, eppure in tutti gli anni che ho praticato questo sport non ho mai saltato una gara.

Ho sempre il terrore che qualcosa vada male e nel caso di oggi ho il terrore di fare una figuraccia davanti alla scuola e davanti ai miei amici. Ho detto a Marlene di essere brava, ma forse ho un po' esagerato dato che ora si aspettano qualcosa da me.

Preparo il borsone facendo attenzione ad inserire tutti i miei portafortuna...non essendo affatto superstiziosa utilizzo infatti la stessa canotta e gli stessi pantaloncini per ogni gara che ritengo importante.

Non riesco a pensare a niente tranne alla gara durante le lezioni della mattina e quando finalmente arriva l'ora del pranzo mangio solamente la solita mela rossa pre gara.

Manca esattamente un'ora all' inizio della gara e sono già sudata come se avessi corso per 10 km.
Quattro continua a chiedermi se sto bene, il che è plausibile dato che probabilmente avrò la stessa faccia di una persona che ha appena visto uno zombie.

Facciamo riscaldamento con Marlene, ma vorrei davvero rimanere sola con lui...i suoi occhi mi tranquillizzano ogni volta e sarebbe esattamente quello di cui ho bisogno.

-Allora Tris sei preoccupata per la gara?-chiede Marlene. Questa frase ha un non so che di ironico dato che sono un fascio di nervi e che il tutto è molto visibile.

Negli anni ho imparato una cosa molto importante nelle competizioni:

"più fingi di essere forte e più il nemico avrà paura di te"...non devo per forza essere sicura di me, mi basta fingere di esserlo.

Raddrizzo le spalle e cerco di rafforzare il tono della mia voce e poi rispondo:

-No sono abbastanza tranquilla...questa settimana mi sono allenata molto, per cui non temo assolutamente questa piccola garetta tra compagni di scuola...tu invece sei agitata?-

-No assolutamente...- cerca di nascondere la sua preoccupazione, ma evidentemente non ci riesce.

Marlene va a parlare con una ragazza che non ho mai visto prima, lasciando finalmente soli me e Quattro.

Quattro cerca la mia mano e mi conduce in un piccolo stanzino dove sono sistemati ostacoli e attrezzi vari. Mi da un piccolo bacio e mi dice:

-Anche se Marlene non lo ha notato, ti vedo preoccupata come un animale che sta per andare al macello, per cui rilassati...ti ho visto correre e ti assicuro che sei migliore di tutte quelle che stanno per correre con te-

-Lo dici per rassicurarmi o è la verità?-

-È la verità...basta che ti concentri sulla gara e non su tutte le cose che potrebbero andare male in questi 5 minuti-

-Grazie, le tue parole mi hanno già calmato, complimenti per la similitudine molto romantica sull'animale che sta per andare al macello...era davvero stupenda-

-Lo so sono un poeta molto romantico-

Usciamo dal ripostiglio e ci troviamo faccia a faccia con Zeke che dice:

-Eccoli qua i due amanti!-

-Zeke non iniziare ti prego- risponde Quattro

-Io non inizierò nessun discorso ironico su quanto sia ridicola la situazione, ma voglio solo farti notare che quello dei due che sta facendo di tutto per portarsela a letto sei tu e con questo vi auguro la più bella storia d'amore e la più bella giornata possibile-