Andiamo sulle tribune del campo d'atletica, dove al momento non si sta allenando nessuno.
Siamo io,Quattro,Zeke,Uriah,Lynn,Shauna e Marlene.
Di Christina non c'è traccia e a meno che non stia facendo attenzione a stare il più lontano possibile da me, non mi pare di averla vista nemmeno nei corridoi.
Appena ci sediamo stiamo per qualche minuto in silenzio, vogliono che gli dica se gli conceda o no la parola, me lo sento dentro.

-Vi concedo la parola, ma sappiate che in ogni caso non basteranno 4 parole sdolcinate e un frozen yogurt per sistemare le cose...-

-Vogliamo spiegarti tutto per filo e per segno, ma in cambio di dovrai dirci la verità e nient'altro che la verità- esordisce Zeke

-È tutto iniziato gli ultimi giorni di agosto,quando  il preside, che ha sempre visto Christina come una santa scesa in terra, le ha chiesto, come ogni volta che c'è una nuova arrivata, di guidarla per i primi giorni.
Solitamente dopo averle fatto vedere le aule e dopo averle mostrato il programma scolastico il tutto finisce. Il preside ha parlato però con lei delle questioni legate alla tua famiglia, nella speranza che tenesse tutte le informazioni a riguardo per sè. Christina ha però iniziato a fare ricerche e dopo poco tempo ha detto tutto quanto a noi.
Noi le abbiamo chiesto di lasciarti in pace, dato che alla fine probabilmente avresti preferito fare amicizia da sola, ma lei ha insistito e prima che noi potessimo spiegarle i nostri dubbi sulla faccenda, tu eri già diventata una di noi.- Marlene si interrompe per un attimo e poi mi chiede -hai qualche domanda?-

-Soltanto una...chi mi può far capire che siete voi a dirmi la verità? Certo, questa è una storia abbastanza convincente, ma anche il fatto che voi non sapeste nulla di me sembrava molto reale- rispondo io con tono calmo

-Sinceramente non ci sono delle prove, a parte degli infimi messaggi che però non fanno capire il succo della questione!- esclama Shauna evidentemente esasperata dalla situazione

-Noi non siamo mai stati con te per compassione...ci sei piaciuta dal primo giorno per quella che eri davvero e se non ci credi sappi che non abbiamo nulla di meglio da offrirti- dice Uriah

-È ovvio che accetto le vostre scuse, ma sappiate che per far tornare tutto come prima avrei bisogno di un po' di tempo-

Non so cosa aspettarmi da questi ragazzi che mi hanno già spezzato il cuore una volta, gli darò una seconda chance, ormai ho deciso, ma questa volta sarò molto più cauta e non farò trapellare ogni mio singolo segreto ogni volta che qualcuno mi chiede qualcosa.
Forse risulterò più fredda e forse poco amichevole, ma dopo una storia del genere l'unica via è avere delle precauzioni per non dover soffrire di nuovo in quel modo.

Quattro mi chiede di andare a parlare per un attimo da soli, io acconsento e lo seguo subito dietro le tribune:

-Arrivo dritto al punto...possiamo ancora definirci una coppia o hai rotto con me definitivamente?-

-Ho deciso di darti una chance come a tutti gli altri, ma non ho più in te la fiducia che avevo fino a pochi giorni fa...io ho realizzato che non so nulla di te, mentre tu di me sai ogni minimo dettaglio-

-Non tendo mai a essere una persona aperta, ma con te mi sento di parlare di qualunque cosa, per cui dimmi ciò che vuoi sapere?-

-Non è ciò che intendo...non voglio delle risposte a delle domande, ma voglio riuscire a capire te, perché ogni volta che ti parlo vedo dentro a quegli occhi che amo tanto qualcosa che vuole essere rivelato, ma che alla fine io non scopro mai-

-So cosa vuoi sapere e questa è la verità: mia madre è scappata di casa tanto tempo fa quando io ero piccolo, mio padre la picchiava o meglio ci picchiava...quando lei se ne andata ha continuato con me. Sapeva che stava facendo qualcosa di sbagliato, ma ogni volta ripeteva, non so se per giustificare le sue azioni o per farmi capire: "Lo faccio solo per il tuo bene Tobias" oppure "questo ti farà diventare una persona migliore", ma quelle frustate mi hanno lasciato soltanto delle ciccatrici indelebili sulla pelle-

-Quattro mi...-

-Ti prego non dire che ti dispiace perché non devi provare compassione per me...-

In silenzio torniamo sulla scalinata delle tribune e penso che nessuno dei due abbia capito se stiamo ancora insieme oppure no.

-Ora tocca a te Tris...dicci la verità-