È sabato sera, dopo 3 giorni di completo silenzio in casa, durante i quali io e mia madre ci siamo rivolte degli sguardi di disprezzo totale, è arrivato il fatidico giorno.

Mancano 2 ore alla festa.

È questo il momento in cui devo decidere se fare la cosa giusta o quella che voglio fare veramente.
Ci rifletto alcuni secondi,ma poi realizzo...
Quando sono andata via dall' Oregon mi sono promessa di diventare una persona completamente diversa.

Se rimarrò in questa camera tutta la sera i miei amici penserebbero che sono la classica perfettina che rispetta sempre le regole e che segue sempre ciò che dicono i genitori.
È esattamente ciò che mi sono promessa di non divertare per cui io andrò a quella festa!

Apro la porta di camera mia e grido:
- Questa sera non ceno insieme a voi!-

So benissimo che mia madre irromperà nella mia stanza tra un paio di minuti, così preparo al meglio una piccola recita.

Prendo un libro dalla mensola, vado in bagno e punto il phon sulla mia fronte per circa 30 secondi, prendo una coperta dall' armadio e mi preparo a mostrare il volto più sconvolto e malato che mia madre abbia mai visto.

Come previsto entra in camera con volto arrabbiato, ma appena mi vede con una faccia da cucciolo morente, il suo sguardo cambia.
Sembra provi compassione per me, si avvicina, si siede sul mio letto e mi abbraccia per un po' di tempo, tocca la mia fronte (per fortuna ho usato il phon!).

-mi dispiace molto che tu ti sia ammalata, anche se ti avevo detto che le maglie che ti metti ultimamente sono un po' troppo scollate- queste ultime parole non le dice più con dolcezza ma con un briciolo di saccenza

-Mamma! La maglia più scollata che ho messo arrivava alla fine del collo! Comunque mi sento parecchio debole...-
Tossisco un paio di volte per rendere la scenetta più credibile.

- Posso rimanere in camera e non mangiare cena?-

- Ma certo! Se vuoi passo tra un'oretta a misurarti la febbre...-

-Non è il caso...-

-Allora ci vediamo domani, Buona notte tesoro-

Appena esce chiudo la porta a chiave e tiro fuori il vestito nero che ho comprato l'altro giorno con Chris.
Lo indosso e corro subito in bagno, senza neanche guardarmi allo specchio.

Dopo aver leggermente arricciato i capelli sul fondo, passaggio probabilmente inutile dato che i boccoli su di me durano come un gatto in tangenziale, inizio a truccarmi.

Non sono mai stata brava a truccarmi, a differenza delle altre ragazze non sono assolutamente in grado di coprire gli errori e allo stesso tempo di aggiungere qualcosa che mi migliori...

Dopo aver applicato un sottile strato di fondotinta sulla mia pelle color cadavere, applico una punta di correttore sulle imperfezioni.

Solitamente mi fermerei, ma oggi sto andando per la prima volta a una festa come invitata vera e non come la ragazza timida che viene invitata per pietà.
Allora applico diverse passate di mascara e una punta di ombretto.
Poi traccio una linea praticamente invisibile di eyeliner.

Forse è un po' esagerato, ma quando si sta andando a una festa (come mi ha insegnato Chris) nulla è esagerato.

Indosso un paio di scarpe con un tacco poco alto e torno davanti allo specchio.

Mi guardo e non posso credere di essere davvero io quella riflessa...sguardo sicuro e aspetto desiderabile...non posso essere io...

Non posso credere di essere io, me lo ripeto un paio di volte, poi alzo la finestra e mi calo lungo un tubo.

Che la serata abbia inizio...