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I fantastici addominali di Quattro

Sento un mal di testa lancinante e sento tutto il corpo intorpidito, provo a cambiare posizione e ad aprire gli occhi, ma non ci riesco.

Ripenso a ciò che è successo ieri sera e stranamente ricordo tutto, nei minimi dettagli, forse preferirei non ricordare assolutamente nulla, ma almeno posso pensare all' accaduto in prima persona, senza aver bisogno del racconto di altri per capire.

Quattro sta viaggiando per la stanza a torso nudo e con solo un paio di boxer, vorrei distogliere lo sguardo ma è letteralmente impossibile...

I suoi addominali sono scolpiti e assolutamente perfetti , non ha un filo di grasso e il suo viso beh che dire...è da prima pagina in una rivista di moda, come sempre d'altronde.

Non avevo mai notato quanto fosse bello, ma ora che siamo solo noi due con una sottile striscia di Sole che rende ancora più meravigliosa la mia visuale,è tutto diverso.

Non avevo mai notato i suoi stupendi occhi blu notte o i suoi capelli sempre tagliati e curati nei minimi dettagli. Ora vedo il vero Quattro e non quello ombroso e chiuso che finge di essere davanti al resto della scuola.

Ora mi viene voglia di conoscerlo meglio, di parlare con lui per ore, solo per riuscire a capire chi è veramente.
Fingo di aprire gli occhi e precedo il tutto con dei colpetti di tosse in modo tale che tra di noi non si crei subito una situazione imbarazzante.

Appena mi siedo lui si avvicina a me.

-Ti ricordi qualcosa di ieri sera?-

- Si, tutto-

-Sicuramente allora vorrai sapere cosa è successo dopo che sei svenuta...Chris si è messa a gridare contro Zeke ovviamente, Shauna è scappata via, Uriah ha tentato di spiegare al fratello che aveva fatto una cazzata, ma come ogni volta la testa di cazzo non ha capito niente. Scusa se parlo usando questi termini...di solito non lo faccio, ma Zeke mi ha davvero fatto imbestialire-

La sua voce è ai limiti dell'esasperazione e capisco al 100% il perchè...

-Non c'è problema...anche io sarei arrabbiata al posto tuo-

-Comunque, ieri sei scappata via (e a mio parere hai fatto la cosa più intelligente che potessi fare) ,ti sono corso dietro sapendo come sarebbe finita; ti ho presa e siamo tornati qui. Di solito dormiamo tutti in salotto, ma ieri sera sono tornati tutti a casa.-

-Perché io sono rimasta qui?-

- Dato che passo tanto tempo in questa casa mi hanno concesso una stanza qui e ho preferito farti rimanere nella mia stanza piuttosto che farti tornare a casa ubriaca fradicia; tua madre sa almeno che sei qui?-

-Mia madre crede da ieri che io sia bloccata a letto con una terribile influenza...-

- Sei fortunata...almeno i tuoi genitori si preoccupano per te.-

-Fin troppo a dire il vero...mi stanno sempre con il fiato sul collo e controllano sempre tuttto ciò che faccio, io non la definirei fortuna ma prigionia-

- Almeno tu hai dei genitori, mia madre è scappata da casa tanto tempo fa' e mio padre non può neanche essere definito un padre, ma non dispiacerti per me ti prego.
È anni che sento persone dispiacersi per me e sinceramente non ne posso veramente più, ora ti riaccompagno a casa-.

Scendiamo le scale e ci ritroviamo in cucina, prima che io mi accorga della sua presenza sento:

-Eccoli qua i piccioncini- riconosco subito la voce di Zeke, che però è più amara della voce che sono abituata a sentire di solito

-Piantala di fare l'anima in pena- ribatte Quattro.

- L'anima in pena?È davvero così che hai davvero intenzione di chiamarmi dopo che ti sei portato la mia ragazza nel tuo letto e dimmi (nei dettagli) come è stata questa stupenda notte di fuoco?-

-Non so come funzioni qui, ma da dove vengo io c'è una grossa differenza tra essere fidanzati e scambiarsi un bacio durante uno stupido gioco- esclamo io

- Strano...ieri sera mi sembrava ti fosse piaciuto, comunque so benissimo cosa avete fatto voi due sta notte...-

-Scusa se le ho offerto un posto dove dormire, cosa che tu non hai nemmeno avuto la decenza di fare-

- Quindi ora sarei io il colpevole...-

- Non sto dicendo questo...e ora andiamo Beatrice-

- La tratti già come fosse un cagnolino di tua proprietà...-

Quattro non si degna nemmeno di rispondere alla provocazione di Zeke, mi riaccompagna a casa con la sua auto nera e mi lascia una via più lontana da casa in modo da non dare troppo nell' occhio.

Mi arrampico fino alla finestra della mia camera, mi svesto e mi strucco e mi stendo nel letto, sperando che nessuno abbia notato la mia assenza in questo arco di tempo.

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