"Incredibile... ma proprio qui dobbiamo cercare?"

"Vedila così, gli altri hanno avuto di peggio".

"Sì ma... loro non hanno i piedi dentro trenta centimetri di acqua fangosa..."

Sybil dovette ammettere che Charlotte Dolohov non aveva torto, cercare in una palude i fuggitivi era anche peggio che cercarli in un prato nebbioso e umido. Dovevano stare molto attente anche: l'acqua putrida impediva loro di vedere il fondo, quindi non avrebberopotuto individuare eventuali animali pericolosi. Come ciliegina sulla torta, la palude sembrava infinita.

Margarethe Crouch appoggiò per sbaglio un piede sopra qualcosa di molto viscido, borbottando qualcosa tra l'indignato e il disgustato. Charlotte si volta verso l'amica allungando una mano per aiutarla and avanzare.

"Nemmeno un Revelio riesce a rendere l'acqua più pura..." mormorò Nathan voltandosi verso la fidanzata, "Spero avremo più fortuna degli altri".

"Quello che ci serve non è solo fortuna!" disse Charlotte raggiungendo a fatica gli altri compagni insieme a Margareth.

A voler ben guardare, se gli altri avevano trovato difficoltà in un enorme prato, in una palude sarebbe anche stato peggio: l'acqua era in grado di cancellare ogni tipo di traccia, rendere i movimenti più difficoltos i e confondere i rumori, se inoltre si aggiungeva la nebbia create dal vapore di quel liquido caldo, la visuale era pure compromessa.

Charlotte ormai godeva di ottimi riflessi grazie alle innumerevoli. trovate e mosse di Cassiopea, ma i nemici con cui dovevano scontrarsi purtroppo non erano così tanto sprovveduti da non riuscire a difendersi. Un punto a favore, in ogni caso, era la presenza di Sybil Parkinson e Nathan Goyle, un tempo compagni di scuola di Antheo e veterani Mangiamorte quanto lui. Avevano un ottimo schema di rilevazione, non era mai sfuggito nessuno al loro mirino, quindi in mezzo alla palude avrebbero potuto contare su più sensi.

"In questo posto, però... riuscire a percepire magia è più difficile che prendere E in Pozioni?"

"Non hai mai preso E in Pozioni, Nathan?"

"Diciamo che se Piton aveva uno studente preferito, quello non ero io".

"Be' devi ammettere che ritrovare te ubriaco nel suo magazzino con un bell'assortimento di ingredienti sott'aceto distrutti sul pavimento... non è stato molto piacevole. Non so se mi spiego".

"Era stata un'idea di Antheo!"

Charlotte e Margareth si guardarono e dovettero trattenere a fatica una sonora risata: sapere che i compagni e il fratello della loro amica ai loro anni a Hogwarts erano degli scapestrati di prima categoria era davvero esilarante. Non avrebbero mai immaginato di poter avere davanti certi elementi sapendo che livello godessero.

Sybil si mise una mano in fronte, non ritenendo possibile come un ragazzo tanto bello come il suo Nathan non avesse anche l'intelletto incluso nel pacchetto, ma decise di chiudere li il discorso e non avrebbero concluso proprio un bel niente.

Margareth a un certo punto sentì qualcosa mi lontananza, una sorte di fruscio nell'acqua torbida, e una sua sensazione le disse che non era un animale, ma una persona. Il rumore si ripetè diverse volte, in modo che anche tutti gli altri potessero accorgersi di essere seguiti: Eppure nessuno aveva individuato presenze nemiche.

"Chi sei?!" urlò Charlotte puntando la bacchetta verso la fonte del rumore, "Ti avvisiamo! Se fai brutti scherzi, questa palude diventerà la tua tomba!"

"Stai tranquilla, non c'è bisogno di urlare..." la voce di Cressida fece abbassare la guardia a tutti, ma accese un'evidente nota di sorpresa e confusione nei loro volti. Cosa ci faceva lei lì con loro quando avrebbe dovuto essere alla villa con il fratello e i genitori?

"Cressi... cosa fai qui?"

Lei sospirò: "Non volevo stare alla villa senza fare niente! Tanto in questo momento è Draco che deve fare il suo dovere edio mi sarei annoiata! Voglio venire con voi e divertirmi un po'! Sono brava nel duello, posso cercare insieme a voi!"

"Questo non è un posto per principesse tesoro..." replicò Nathan con una vocetta canzonatoria, beccandosi un'occhiataccia da tutte le altre.

"Lo so molto bene Goyle, per questo sono qui" ridacchiò la giovane Malfoy con uno sguardo sicuro.

Il lato positivo era che non avevano nemici davanti, non erano stati colti di sorpresa, ma questo non voleva necessariamente dire che fossero al sicuro e che potessero stare tranquilli. Si trovavano comunque in un luogo svantaggio per tutti, dove il minimo margine di errore poteva costare molto caro.

Eppure, strano ma vero, non avvertirono nessuno tipo di movimento, né prima nè dopo aver visto Cressida che era avevo ottenuto clandestinamente il permesso di prendere parte alla missione. I fuggitivi tuttavia non si fecero vedere, dando per lo più la prova che quella ricerca forse solo un buco nell'acqua, torbida come quella palude del erano costretti a poggiare i piedi.