Prologo & Cap.1 - Anno divertente
Il primo settembre in una cittadina normale ci sarebbero ragazzi normali pronti per un nuovo anno in una noiosa scuola, un nuovo anno pieno di compiti di matematica, o di lezione sulla Seconda Guerra Mondiale e di scrittura creativa, ma quando la scrittura creativa sei tu? Quando invece di studiare la Seconda Guerra Mondiale studiassi tutte le fiabe e le favole del mondo incantato? Quando, invece di studiare il pianeta Terra con i suoi sei continenti, e le sue lingue e le sue innumerevoli città, tu studiassi i castelli principeschi, o le foreste incantate? Sicuramente non saresti un normale teenager con lo skate sotto ai piedi, una sigaretta nella mano e la bocca impegnata a baciare qualche ragazza o ragazzo. Sicuramente non saresti un normale studente di una normale scuola, che sia privata o pubblica. Sicuramente non vivresti nella Red Oak City, dove le macchine sono cavalli o tappeti volanti, gli animali parlano normalmente e i tuoi genitori sono i principi, le principesse, i maghi e le streghe delle fiabe raccontate e riraccontate nei millenni passati, presenti e perchè no? Anche futuri.
Oggi, peró, non sarebbe un normale giorno neanche se vivessi nella città Red Oak, perchè tutti i ragazzi della Once Upon A Time High School l'avrebbero ricominciata, e per molti sarebbe stato l'ultimo anno.
L'ultimo anno per baciare la principessa che ti piace, o invitare il principe che guardi da lontano al ballo d'inverno, o per altri rovinare la vita del tuo peggior nemico. Chissà, sarebbe stato l'ultimo anno per qualunque cosa, nessun ripensamento, niente di niente, solo divertimento, feste e passare i test.
Soprattutto per una persona, più specificamente un ragazzo.
Bello, gambe chilometriche, capelli ribelli come il suo animo. Il cocco della mamma per certi versi, anzi si potrebbe dire anche tale madre tale figlio. Sua madre viene ricordata per una muraglia di rovi, e per la cattiveria con cui ha maledetto una bambina per fare un torto ad un mortale. Si puó capire che angioletto puó essere Harry.
Sì, perchè il suo nome è proprio Harry. Un nome insolito per il figlio di Malefica, ma questa è un'altra storia che riprenderemo più avanti.
Quindi... Dov'ero? Ah, giusto. Harry.
Harry Styles quel giorno si ritrovó di nuovo a percorrere i corridoi di quella scuola quando già erano vuoti per la campanella suonata una decina di minuti prima. Si sistemó i capelli davanti allo specchio attaccato all'anta dell'armadietto ed infine lo sbattè facendo rieccheggiare nel lungo corridoio un rumore secco, inizió a leggere l'orario, comparso magicamente come ogni anno nel suo armadietto, e si incamminó alla sua prima lezione seguito dalla sua fedele corva Frell, la figlia di Fosco. Dopo cinque minuti arrivò in classe, finalmente, come sempre in ritardo, ma come ogni anno nessuno osó dirgli niente.
Si guardó in giro per cercare il suo amato posto nell'ultima fila, e appena lo scorse si avvicinó con la sua solita andatura trabballante.
Il sorriso continuó a persistere quando trovó i suoi amici.
Il primo, un corvino dagli occhi di caramello, una leggera barbetta incolta, un rubino all'orecchio sinistro, un anellino al sopracciglio e una maglietta grigia con su scritto sempre in rosso: "Gli uncini spaccano, baby.", il suo nome era Zayn, figlio del Capitan Uncino.
Il secondo era un'altro ragazzo, il suo aggettivo? Cupo. I vestiti neri, occhi neri come lo strapiombo per il Tartaro marcati da una matita nera, borchie taglienti, e teschi ghignanti facevano spazio ad un ciuffo sulla fronte di fuoco blu scoppiettante, ed un Cerbero in miniatura a fargli compagnia sulla spalla. Il suo nome era Cole, figlio del dio della morte e degli Inferi, non ti potevi aspettare da lui un sorriso. Infatti, taciturno com'era, gli fece solo un gesto con la testa. Il suo fuoco scoppiettó di più per qualche secondo poi tornó normale.
Come se avere del fuoco in testa per capelli sia normale, tuttavia ho già spiegato che non siamo in una città normale, anzi la normalità non esiste qui.
La terza sedia era libera, apposta per lui, e quando ci si sedette, non potè non voltarsi verso Carol, seduta sulla quarta ed ultima sedia della fila, pronta per una chiacchierata per far passare il tempo.
Il figlio di Malefica le accarezzó un tentacolo nero con le ventose viola con fare affettuoso.
Carol era stata la sua amica dalla nascita, quando i fiori dell'Evil Garden erano sbocciati diciassette anni fa, portando alla nascita i discendenti cattivi delle favole.
Carol aveva il suo fascino con gli occhi gialli luminosi, i denti dritti, i capelli sull'argento tagliati asimmetrici e dei tentacoli neri per gambe e una voce suadente. Sicuramente aveva il suo fascino, non come sua madre Ursula.
"Buongiorno Carol."
"Hey Harry, come sono andate le vacanze estive?" Sussurró per non farsi beccare dal Professor Tritone che nella sua bolla d'acqua spiegava qualcosa sul mondo marino.
"Una palla al piede. Sono stato da mia zia, nel suo castello. È stata tre mesi a chiedermi se era bellissima, osservandosi allo Specchio Parlante. Non riesco a capire perchè lei è viva e vegeta e mia madre rinchiusa dentro una pianta di rovi" sbuffó portando una mano ad accarezzare Frell, lisciandole le penne nere e lucenti come piaceva a lei.
"Cosa devo dire io? Mio padre è ossessionato dalle sveglie e coccodrilli per colpa di quel coglione del padre di Jack. Mi ha svegliato la notte dicendomi di andare a controllare se ci fosse un coccodrillo in cucina." Rise Zayn stuzzicando l'anellino al sopracciglio.
I ragazzi lo guardarono increduli e poi come se niente fosse, scoppiarono a ridere.
Tutti gli occhi ricaddero su di loro. Il Professor Tritone sbuffó nella sua bolla e inizió la ramanzina.
Tuttavia Harry non stava ascoltando gli insegnamenti di quel pesce lesso, era stato attratto da due grandi occhi azzurri come il cielo e profondi come il mare. Traspariva una dolcezza, l'innocenza e la felicità di uno che sa che avrà un lieto fine.
Peró Harry sapeva, Harry sapeva che il peggior male del mondo si nasconde nella bontà.
Chi meglio di lui, figlio di uno dei Pezzi Grossi, poteva scoprirlo?
Un ringhio basso e gutturale uscì dalle sue labbra rosse e peccaminose come il
Male dovrebbe essere, e gli occhi si illuminarono un po' di più.
Era sempre colpa loro, sempre colpa dei buoni se i cattivi non vincevano mai. Questa volta sarebbe stato diverso, lo sapeva, lo sentiva nelle viscere dove la magia formicolava.
"Ricorda Harry, i cattivi si divertono e i buoni vincono."
"Ha detto qualcosa Signor Styles?" Chiese il Professor Tritone. "Vuole condividerlo con la classe?"
"Certamente. Ho solo precisato che quest'anno sarà molto divertente. Succederanno cose nuove." Rispose senza distogliere i suoi occhi verdi brillanti di magia a quelli di Louis, figlio della Bella Addormentata.
Se dobbiamo divertirci, facciamolo...
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Hi guys!
Come posso iniziare?
Bhè, ringrazio ancora una volta KittaAngel per avermi dato questa opportunità.
Non ho mai collaborato con nessuno e per me è un onore cominciare con KittaAngel.
La storia è sua, ma è successa una cosa e siamo arrivati a questo punto.
Okay, spero che sarete in molti. Votate, commentate e ci vediamo al prossimo capitolo!!!
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