"A casa mia ovviamente" ha alzato un sopracciglio facendomi arrossire leggermente. "Per quale motivo?!" Dissi guardandolo scioccata e confusa.

"Te lo dirò più tardi prima vieni con me" ha detto e mi ha afferrato il polso. Mi ha trascinato alla sua macchina e mi ha detto di sedermi.

Feci come disse non volendo morire... Metà della corsa fu imbarazzante entrambi non dicemmo nulla finchè non parlò.

"C'erano telecamere a circuito chiuso in farmacia e la polizia le ha controllate... Hanno visto che mi nascondevi e trattavi quindi ora ti considerano la mia partner" ha detto con gli occhi sulla strada.

"Oh mio dio, cosa faccio ora sono incasinata" mi metto la testa tra le mani frustrata. "Ecco perché ti porto a casa mia stupida e nessuno ti ha detto di aiutarmi" disse freddamente.

"Non puoi solo chiudere quella cazzo di bocca? Ti ho aiutato, ti ho salvato la vita, nascosto dalla polizia e questo è quello che mi stai dicendo adesso eh?" A questo punto ero così stufa del suo atteggiamento stronzo.

Non mi ha risposto e ha continuato a guidare la macchina. Dopo pochi minuti siamo arrivati a casa sua o dico villa...

"Qual è esattamente il tuo lavoro sono curiosa" ho detto scherzando. "Il tempo te lo dirà" ha detto ed è entrato alla villa. "Lara!! Vieni qui" ha urlato. "Si maestro" una donna di mezz'età venne di corsa e gli fece un'inchino.

"Questa è Lara lei ti mostrerà la tua stanza e se hai problemi non venire da me dillo a lei" ha detto guardando l'orologio.

"Puoi per favore smetterla con questo comportamento stronzo non sono una bambina piccola che verrà da te corredo" ho deriso. "Vedremo e si non potrai più uscire d'ora in poi" disse infilandosi le mani nei jeans.

"E chi diavolo sei tu per darmi ordini hm?" Ho detto chiaramente infastidita da lui. "Il proprietario di questa villa e colui che ti ha salvato dall'andare in prigione chiudi la bocca e fai quello che dico e un'ultima cosa se provi ad andare contro le mie regole allora non vedrai più la luce del sole nella tua vita! Sono stato chiaro ora!?" Sbottò a me e sono stata riportata indietro.

"O-okay" ho detto. "Ora vai via e lasciami fare il mio lavoro" e con questo camminò via. "È sempre così freddo?" Ho chiesto alla domestica che era lì in piedi silenziosamente.

"Uhh si il maestro è sempre così freddo con tutti ma ti ci abituerai tra qualche giorno" disse sorridendo tristemente. "Deve essere difficile avere a che fare con lui tutti i giorni ti capisco sorella" le dissi facendole in sorriso comprensivo. "Vieni ti faccio vedere la tua stanza" ha detto e l'ho seguita.

Erano le 3 del mattino e il sonno era lontano da me. Ero completamente sveglia pensando a cosa fare adesso.

All'improvviso iniziarono a provenire dei deboli rumori dall'esterno. Si ero spaventata ma ho sbirciato con esitazione e ho seguito i rumori. E sai cosa? La voce stava arrivando dalla stanza di Jungkook.

"Oh diavolo non dirmi che sta facendo qualcosa di strano" ho detto e ho aperto la sua porta. Ho visto il suo corpo muoversi vigorosamente nel letto e coperto di sudore questo significa che sta avendo un un incubo. Entrai silenziosamente nella stanza e poi nel suo letto.

Ho posto la mia mano sulla sua fronte e stava bruciando. Gli ho leggermente accarezzato i capelli e presto si è calmato. Dopo questo sono andata al piano di sotto e ho cercato alcune medicine che posso dargli.

Fortunatamente le ho trovate e sono tornata indietro nella sua stanza. L'ho scosso leggermente e l'ho fatto sedere era mezzo sveglio quindi ha bevuto la medicina tranquillamente. Quando ha finito ho messo il bicchiere sul comodino e stavo per andarmene ma lui mi ha afferrato la mano.

La sua presa era così forte che non servì a niente resistergli. Mi coricai con lui e continuai ad accarezzargli i capelli e presto mi addormento.

La mattina seguente mi sono svegliata e per primo ho visto Jungkook guardarmi furiosamente. "Penso di averti detto di non venire nella mia stanza" ha detto dandomi uno sguardo mortale.

"Scusami! Stavo cercando di dormire ma hai avuto un incubo e stavi facendo strani rumori così non ho avuto altra scelta che controllarti" ho detto allungando le braccia.

"Volevi controllarmi o dormire con me?" Ha chiesto ancora in piedi al suo posto. "Solo per controllarti ma anche la febbre così ti ho dato delle medicine e poi mi hai afferrato la mano non volendo che me ne andassi e credimi eri così carino" ho detto sorridendo al ricordo.

"Okay in ogni caso non farlo di nuovo anche se sto morendo" ha detto e stava per andarsene ma ero in piedi davanti a lui. "Cosa?" Ringhiò a me. "Hai bisogno di riposare la febbre è ancora alta" ho detto mettendo la mano sulla sua fronte.

"Basta essere appiccicosa Y/n non sei mia madre o la mia ragazza" mi schiaffeggiò via la mano. "Potrei non essere nessuna di loro ma come essere umano ti sto dicendo di riposare!"

Non mi ha ascoltato e cammina fuori dalla stanza. "Cosa ne farò di questo bastardo" mormorai sospirando pesantemente.

Dopo questo non ho visto Jungkook tutto il giorno.

Era già notte ero sdraiata nella mia stanza e mancava il mio ragazzo. Si ho un ragazzo. Ad un tratto sento la porta principale aprirsi e mi precipitai al piano di sotto. Quello che ho visto dopo è stato: Jungkook sdraiato sul pavimento svenuto con lividi sul corpo.

Immediatamente l'ho portato nella sua stanza e l'ho trattato. Dopo un po' si è svegliato e si è guardato intorno nella stanza e i suoi occhi si posarono su di me.

"Cosa ci fai qui?" Ha chiesto sedendosi e appoggiando la schiena alla testiera. "Sei svenuto" ho detto. "Okay vai nella tua stanza è tardi dovresti dormire ora" "Voglio chiederti qualcosa" "Cosa?" Ha detto guardandomi.

"Voglio incontrare il mio ragazzo domani"