Capitolo 26
Allora ci tengo a dire che dopo aver ricevuto un sacco di promesse di morte da certa gente, ho deciso di sbattermene e continuare per la mia strada. Se siete così masochisti da leggere l'immondizia che esce dalla mia fantasia malata non è colpa mia.
Detto ciò io vado.
Katsuki pov's
Lo prendo in braccio e corro più velocemente possibile verso la scuola per portarlo da recovery girl.
Mentre corro come un pazzo non posso fare a meno di pensare agli scenari peggiori.
E se non si svegliasse più?
Non posso vivere con questo peso.
E non solo perché ho fatto stare male una persona, ma perché ho fatto stare male la persona che amo.
Ancora.
Ma perché feriscono sempre tutti.
Soprattutto lui.
Sin da piccoli, stando a quanto mi hanno detto, l'ho sempre trattato di merda.
Ma allora come cazzo è possibile che si sia innamorato di me?
E per via dei miei dubbi e della mia in sicurezza ora lui è in questo stato.
Quando arrivo a scuola intercetto Aizawa, che dapprima mi ignora, ma poi quando nota Deku svenuto tra le mie braccia si precipita a farmi il quarto grado.
Non mi fermo nemmeno per un secondo mentre corro verso l'infermeria spiego quelli che è successo <<Abbiamo litigato ed è svenuto>> ho il fiatone per la corsa e faccio fatica a parlare <<Non so cosa sia successo, ma quando ho cominciato ad urlare lui ha iniziato a sentire dolore alla testa e dopo nemmeno due minuti è collassato davanti a me...>> Aizawa mi guarda con severità e cerca di dare una spiegazione logica <<Forse, con tutto quello che gli è successo, non ha retto lo stress. Dopotutto è un beta, tu sei un alpha queste cose le senti di meno>> lo guardo con gli occhi spalancati.
Non lo sa.
Non sa che Deku è un omega?
Se non lo sa vuol dire che non deve saperlo.
Mentre rifletto sul da farsi mi rendo conto che siamo arrivati davanti all'infermeria.
Apro la porta con i piedi e mi precipito a poggiare Deku su uno dei lettini.
Dietro di me Aizawa corre ad informare recovery girl della situazione.
La vecchia si avvicina al ragazzo dai capelli verdi e gli fa un controllo veloce.
Quando gli toglie la maglietta rimango un attimo stupito dalle cicatrici che gli ricoprono il corpo.
Sono tantissime.
Non ci avevo fatto caso prima, anche perché tende a coprirsi sempre le braccia.
Sente il suo battito cardiaco e controlla la respirazione.
Poi scuote la testa.
Si avvicina al suo viso e gli solleva una palpebra.
Mi viene quasi da vomitare quando vedo la sclera fremere e muoversi in maniera impressionantemente veloce.
Mi giro dall'altro lato ed aspetto che finisca.
Una volta finito il suo lavoro recovery girl rimette la maglietta al ragazzo e lo copre con il lenzuolo.
Si gira verso di noi e sospira.
<<Non c'è nulla che io possa fare, è una condizione mentale, non fisica, Aizawa dovrebbe andare a chiamare All Might ed informarlo della situazione di Midoriya>> l'uomo annuisce e se ne va in gran fretta lasciandomi da solo con la vecchia donna.
<<Allora ragazzo>> dice mentre mi guarda con interesse <<Sai che il tuo amico è un omega vero?>> io annuisco <<Si, è il mio partner>> la donna non sembra sorpresa della cosa <<Io essendo beta non posso sentire i suoi feromoni, ma, da medico quale sono, ti posso dire con certezza che lui non sia un beta, ed in più avendo fatto il bond, ora è un beta anche per gli altri alpha. Non voglio sapere perché vi siate legati ad una così giovane età, ma voglio che tu sappia che è una tua responsabilità. Per quanto questo ragazzo sia eccezionalmente forte e coraggioso a discapito del suo genere, è comunque un omega. Prova emozioni dieci volte più forti delle tue e sente le cose in modo diverso da come le senti tu. È vero che ha una grande resistenza fisica, ma al livello empatico è molto fragile...>> fa una pausa ed aggiunge sospirando <<Non avresti dovuto forzato in quel modo, penso che ci siano buone possibilità che si risvegli, ma c'è anche quella che rimanga in questo stato>>
Lei alza lo sguardo su di me e quando vedo la serietà nel suo sguardo impallidisco.
La paura comincia a scorrermi dentro.
È colpa mia.
È tutta colpa mia.
Se solo non fossi così impulsivo.
I miei pensieri vengono interrotti dall'aprirsi della porta dalla comparsa di un uomo scheletrico che si precipita a controllare Deku.
Ma chi è questo.
Mi fermo ad osservare i capelli biondi sparati da tutte le parti è gli occhi azzurri circondato da profonde fosse nere.
Prende una delle mani di Deku e se la porta alla fronte.
<<... scusami ragazzo... è tutta colpa mia, avrei dovuto oppormi quando mi hai chiesto aiuto con gli occhi... mi dispiace...>>
Faccio un passo e mi schiarisco la gola.
<<E lei chi cazzo è?>>
L'uomo si gira verso di me mostrandomi il suo volto magro ed incavato.
Solo ora un flashback mi fa ricordare di quando i Villains mi avevano catturato...
<<... All Might... >> sento la testa pulsare e mi concentro sul suo viso per cercare di ricordare altro.
L'uomo si avvicina e mi poggia una mano sulla spalla <<Vieni Bakugou shonen, dobbiamo parlare di alcune cose>>
Izuku pov's
Nero.
Non vedo altro.
Sento freddo.
Adesso ho caldo.
Il mio corpo sta fremendo, sento i muscoli contrarsi e rilassarsi in continuazione.
Cerco di muovermi ma non ci riesco.
Che succede?
Ho paura.
Ho paura.
Ho paura.
Ho paura.
...
...
...
Apro gli occhi e vedo una scuola.
Una scuola?
Io conosco questo posto.
La mia scuola media.
Sto camminando verso l'entrata.
Appena entro sento qualcuno afferrarmi per lo zaino.
Mi giro e rivedo il viso dei miei bulli delle medie tra cui...
Katsuki?
Che ci fa?
Mi bullizzava alle medie?
Si avvicina ed io indietreggio.
Voglio parlare.
Cerco di parlare.
Ma per quanto io ci provi non riesco.
All'epoca non avevo ancora incontrato All Might e non avevo un quirk.
Katsuki mi afferra per il bavero della maglia e mi solleva, mostrandomi il suo sorriso maligno ed insultando mi in vari modi.
Che sta succedendo?
Non capisco.
Mi arriva un pugno nello stomaco, e per poco non vomito.
Cerco di trattenermi dall'urlare, ma sento numerose lacrime solcarmi le guance.
Anche gli altri ragazzini si avventano su di me, picchiandomi ed insultando mi in vari modi.
Ma che succede?
Perché?
Dalla mia bocca però non escono queste parole.
Escono solo gemiti e suppliche.
I singulti dovuti al pianto.
La voce rotta.
Che supplica "Ti prego Kacchan..."
Kacchan...
Kacchan...
Kacchan.
Kacchan.
Lo sento rimbombare nella mia mente, come un mantra, come se la mia voce, che lo ripete, si duplicasse ogni volta.
Mi allontano da quel ricordo e continuo a vedere flashback della mia infanzia.
Di quando da bambino giocavo con kacchan.
Di quando ridevano assieme.
Di quando andavamo in giro con gli amici per i boschi.
Di quando è caduto nel fiume e sono corso da lui.
Di quando mi ha dato quel nome "Deku".
Di quello che significasse.
Del suo odio.
Delle mie lacrime.
E del nostro passato.
Mi fermo su un ultimo flashback.
Ultimo anno delle medie.
Ancora non avevo il quirk di All Might.
Kacchan mi sta spingendo contro il muro fuori dalla scuola, pronto a picchiarmi.
Mi sta intimando di non andare alla UA.
Mi afferra per il bavero e dice una cosa che mi fa rabbrividire:
'Buttati dal tetto e spera di avere un quirk nella prossima vita'
Poi nero.
Hehehehheheheh
Ciao.
Non avevo fantasia ok?
Detto questo me ne vado.
Non so se continuare questa storia.
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