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Capitolo 21

Katsuki pov's

Esco dalla stanza sbattendomi la porta alle spalle.

Ma chi si crede di essere?

"Sentiti libero di avere delle relazioni al di fuori di questa cosa"

Ripenso alla strana gioia che ho provato quando mi ha detto che eravamo collegati e come ha distrutto tutto in un attimo.

Mi sento male.

Ho bisogno di prendere aria.

Esco dal dormitorio per farmi un giro.

Mi piace camminare da solo nella natura, mi rilassa.

Tutto quel verde... ecco ora mi ha rovinato anche la passeggiata.

Mi accovaccio e mi prendo la testa tra le mani urlando.

<<AHHHH DEKUUU>> ma perché mi sento così frustrato, come se mi avesse rifiutato.

Non lo accetto.

E perché non ti piace?

Perché non ha il diritto di sentirsi superiore a me.

Ed è solo questo?

Perché c'è dell'altro?

Che idiota... cosa provi se ripenso a quello che è successo ieri sera?

In che senso?

Quanti sensi può avere una domanda del genere?

...

Pensaci su fiorellino.

Non è che sono gay?

Se mi è piaciuto avere rapporti con un uomo vuol dire che lo sono... credo.

Non lo so, troppe domande troppo casino.

Vorrei che fosse più semplice.

Ma perché nella mia fottuta vita tutto è così complicato, cazzo?

Mi rialzo e continuo a camminare, possibile che questa situazione sia colpa mia?

Magari ho esagerato.

Nah.

Chi se ne fotte di quel nerd di merda.

Anche se mi piacesse il cazzo di sicuro non voglio stare con lui.

Sento il cuore stringersi al pensiero di Deku con un altro Alfa e mi stupisco del mio pensiero successivo:

No, non voglio. Lui è mio.

Cazzo.

Izuku pov's

Dopo che se n'è andato come una furia ci metto una buona decina di minuti a riprendermi dalla sorpresa e dallo spavento.

Ma perché ha reagito così?

Pensavo che dandogli il suo spazio e dicendogli che non era obbligato a stare con uno come me, di cui non ricorda nulla, gli avrei fatto un favore.

E allora perché l'ha presa così male?

Che io gli piaccia?

Magari ha ricordato qualcosa?

Non so dalla sua espressione confusa non mi sembra.

Sospiro e mi alzo dal letto su cui sono ancora seduto, mi guardo un attimo e mi rendo conto di non essermi ancora tolto di dosso la roba sporca dall'allenamento.

Prendo il necessario per una doccia e mi chiudo in bagno, magari stare un po' sotto l'acqua calda mi aiuterà a capirci qualcosa.

Poggio il mio shampoo alla menta sulla mensola all'interno della doccia e chiudo la porta di plastica trasparente.

Apro l'acqua e dopo aver aspettato la temperatura ottimale mi metto sotto al getto.

Mentre mi godo il tepore dell'acqua sulla pelle ripenso a tutto quello che è accaduto negli ultimi giorni.

Non so perché, posso solo provare ad indovinare, ma mi sento irrecuperabilmente attratto da Katsuki.

È una sensazione strana, viscerale, qualcosa che mi nasce da dentro e che sento molto familiare.

Non riesco a non pensare a quei suoi occhi rubini e ai capelli tanto sparati quanto morbidi, sento che sono qualcosa che ho visto per così tanto tempo da saperli ridisegnare perfettamente.

Mi ricordo che il medico all'ospedale ha detto che eravamo amici di infanzia, forse dovrei parlarne con mia madre, magari lei ha delle foto di noi due insieme.

Penso che sia necessario ricordare qualcosa, anche di minimo, sul nostro passato assieme.

Ho tante lacune.

Voglio sapere.

Ritorno alla realtà e apro il tappo dello shampoo per potermi lavare i capelli prima che l'acqua calda finisca.

Mentre mi insapono i capelli ripenso al fatto che mia madre non si sia nemmeno presentata in ospedale.

Strano considerando quanto sappia essere iperprotettiva.

Magari la scuola ha ritenuto un opzione migliore non contattarla, poiché ho passato solo un giorno in ospedale.

Oppure non era a casa?

Devo chiamarla assolutamente.

Mi sciacquo i capelli ed esco dal box della doccia.

Prendo un asciugamano e dopo aver asciugato e tamponato il mio corpo me lo lego in vita, poi ne prendo un altro e cominciò a strofinare la matassa di capelli che mi ritrovo.

Quando finisco mi guardo di sfuggita allo specchio e la cosa che mi viene spontanea chiedermi è: come, uno come Katsuki, potrebbe mai stare con...me?

Distolto lo sguardo dal mio riflesso e prendo il phon.

Una volta completamente asciutto mi rivesto.

Indosso un paio di pantaloni neri larghi ed una maglietta a maniche corte grigia.

In realtà li ho presi a caso dalla mia roba e li ho indossati, non sapevo nemmeno di avere questi pantaloni.

Lascio perdere la questione e do un occhiata all'orologio.

Sono già le 13?!

Ma quanto ci ho messo ad allenarmi e a fare una cavolo di doccia?

Scendo al piano inferiore e mi dirigo verso la cucina per prepararmi il pranzo.

Mentre passo nella zona comune spero di trovare Katsuki imbronciato o furente da qualche parte.

Ma rimango molto deluso nel non vedere alcuna testa bionda pronta a farmi saltare in aria.

Se si spiegasse e dicesse cosa lo ha fatto imbestialire in tal modo forse capirei.

Vorrei davvero capirlo.

Scuoti la testa ed entrò in cucina.

Apro il frigo e prendo il necessario per un veloce riso alla cantonese.

Metto a bollire il riso e cuocio il prosciutto in una padella.

Metto a bollire una manciata di piselli e aspetto.

Quando il riso è cotto riaccendono il prosciutto, aggiungo i piselli ed il riso, sbatto due uova, le aggiungo al tutto e lo faccio saltare finché non è pronto.

(Così sapete anche come si fa il riso alla cantonese 🤪)

Quando prendo la ciotola per impiattarlo mi rendo conto di averne fatto troppo, sto per metterlo via, quando sento dei passi ed alzo la testa speranzoso.

Ma la mia speranza si spegne come un fiammifero nell'acqua, quando vedo Todoroki entrare in cucina.

<<Hey Todoroki-kun oggi è la seconda volta che ci becchiamo qui>> lui si accorge della mia presenza e sorride, si siede accanto a me e guarda il mio piatto <<Ehm... ne ho fatto troppo, ne vuoi un po'?>>

Lui mi  guarda, sorpreso della mia offerta, e dopo un secondo annuisce ringraziandomi.

Prendo la sua ciotola e la riempio.

Cominciamo a mangiare e dopo aver ricevuto i suoi complimenti cala un silenzio imbarazzante.

Dopo qualche minuto, in cui l'unica cosa udibile nella stanza era il rumore delle nostre bocche impegnate nella masticazione, mi decido a rompere il ghiaccio << Todoroki-kun, avrei bisogno di un tuo consiglio... mi daresti una mano?>>

Lui si pulisce la bocca e annuisce <<Dimmi>>.

Prendo un respiro e comincio <<Ho dei problemi con Katsuki, gli ho detto che non è obbligato a stare con me se non vuole e lui mi ha mandato a quel paese. Tutto quello che fa mi manda nel panico, quando si arrabbia, quando urla, quando invece è serio, non riesco a prevederlo. Ti prego, dimmi, com'era la nostra relazione prima che lo dimenticassi?>>

Lui assume un'espressione seria e dopo essersi schiarito la voce parla <<Molto complicata direi, vi conoscevate da una vita e avete passato metà di questa ad odiarvi, beh in realtà lui era l'unico a trattati male, ti urlava sempre contro e ti tormentava in ogni modo, sinceramente non so come tu abbia fatto a sopportarlo per così tanti anni>> io rimango un attimo in silenzio <<Si, era molto probabile calcolando il suo carattere, ma come siamo finiti insieme?>>

I suoi occhi sembrano attraversati da un lampo, ma non riesco ad identificare l'emozione, che scompare.

<<È stato un incidente>>

Mi crolla il mondo addosso.

Katsuki pov's

Prendo il telefono dalla tasca dei pantaloni e chiamo Capelli di Merda.

Ho bisogno di parlare con qualcuno e non è che io abbia così tanti amici.

Da loro dovrebbe esserci la pausa pranzo ora.

Uno squillo.

Due.

Tre..

Se non risponde al... <<Pronto Bakubro? Tutto ok?>> sospiro e non contesto nemmeno il nomignolo <<No>>

Gli racconto tutto, o quasi, e gli chiedo cosa fare.

<<Te l'ho mai detto che sei un coglione?>> <<COSA?! VAFFANCULO, CHE CAZZO VUOI DA ME?!>> sento la sua risata idiota dall'altro capo del telefono e cerco di mantenere la calma <<Perché sei sempre così impulsivo? Almeno gli hai chiesto cosa volesse fare lui? Magari lo diceva per non farti sentire imprigionato da qualcosa che non desideravi. Parti sempre col presupposto che Midoriya pensi di essere migliore di te, lo hai sempre fatto, da quando ti conosco. Dovresti smetterla, perché Midoriya pensa a te come qualcuno di straordinario e forte, non come qualcuno di inferiore>> sento una voce femminile, probabilmente Mina, chiamare il mio amico e subito dopo la sua voce rivolgersi a me <<Ok, Bakubro, pensa a quello che ti ho detto e vai a scusarti, ti conviene, ora devo andare. Ciao Bro a dopo>>

Attacco e rimetto il telefono nella tasca dei jeans.

Mi metto in cammino e dopo poco arrivo al dormitorio.

Passo nella sala comune per raggiungere le scale, ma un rumore proveniente dalla cucina mi fa desistere.

Mi giro e, quando raggiungo la stanza, mi pento di averlo fatto.

La scena che mi trovo davanti mi fa andare su tutte le furie.

Scusarsi? HA! Col cazzo.

Perché sta sempre abbracciato a quel bastardo a metà?

Entro nella stanza e li separo con forza.

Prendo Deku e, dopo aver fatto il dito medio al bastardo a metà, me lo porto via senza dire una parola.

Angolo me.

Chissà cosa succederà nel prossimo capitolo... qualcosa di bello per Katsuki o per Todoroki?

Ciaoo..

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