★Capitolo 10★
Riccardo pov's
Riccardo-" Gabriela!"-
Lei si copre il viso e singhiozza. Mi avvicino a lei tendendo la mano:
Riccardo-" Gabri..."-
Gabri-" Allontanati, non toccarmi, sono solo un mostro, un terribile mostro!!!"-
Riccardo-" Non è vero, tu sei assolutamente normale!"-
Si gira di spalle e stringe i pugni:
Gabri-" Riccardo... Io in realtà sono..."-
???-" Signorino Riccardo! Si svegli, è ora."-
Tutto ciò che ci circonda si spezza come uno specchio in frantumi e mi ritrovo in camera mia, sdraiato sul letto con la cameriera di fronte:
Cameriera-" Ben svegliato, signorino. Avete dormito sonni tranquilli?"-
Mi siedo e capisco: era solo un sogno, o forse un incubo:
Riccardo-" Abbastanza, grazie."-
Lei esce e io mi vesto, poi scendo a fare colazione e dopo essermi preparato e tutto la prima cosa che faccio è telefonare a casa di Gabi:
Gabi-" Pronto?"-
Riccardo-" Gabi, come sta tua cugina?"-
Sembra esitare per un attimo:
Gabi-" Si è ripresa, anche se le hai fatto prendere un bello spavento..."-
Riccardo-" Ce l'ha ancora con me?"-
Gabi-" È una che riesce a nascondere molto bene le emozioni."-
Riccardo-" Potrei parlarle?"-
Gabi-" Sì, aspetta."-
Passano alcuni secondi e la chiamata riprende:
Gabri-" Pronto?"-
Riccardo-" Ciao Gabri..."-
Gabri-" Ciao..."-
Riccardo-" Ehm... mi dispiace per quello che è successo, ti giuro che non so cosa mi sia preso..."-
Gabri-" Non fa niente, ti perdono."-
Riccardo-" Dici sul serio?"-
Gabri-" Sì! Anzi, ti andrebbe di passare un po' di tempo insieme?"-
Il cuore mi balza nel petto:
Riccardo-" Va bene! Vieni a casa mia?"-
Gabri-" Per una volta, perché non vieni tu qui? Gabi sarà fuori casa con un amico... mi pare si chiami Aitor..."-
Riccardo-" Va bene! A più tardi, allora."-
Gabri-" A dopo!"-
Riattacco e penso di doverle fare un regalo per farmi perdonare:
Riccardo-" Io esco, non tarderò molto!"-
Cameriera-" Va bene, a più tardi signorino!"-
Nonostante questa cameriera sia nuova ci ho già fatto amicizia, in più è anche giovane. Mentre passeggio passo davanti ad un negozio di giocattoli e rimango incantato dalla vetrina: palloni da calcio bellissimi e colorati. Poi penso: a Gabri piace il calcio tanto quanto me, ma non mi sembra tanto carino regalarle un pallone... probabilmente il mister l'avrebbe fatto ai suoi tempi. Mi scappa una risatina, poi mi stacco dalla vetrina e guardo l'altra: è piena di peluches con dei cuori enormi in mano. Gliene prenderò uno. Entro e compro un pinguino con gli occhi enormi che stringe un cuore al petto con la scritta Ti voglio bene in oro. Una volta uscito passeggio ancora un po' e mi fermo davanti ad una profumeria: in vetrina è esposto un nuovo profumo all'aroma di fragola e lampone, i preferiti di Gabriela. Entro e compro anche quello, poi guardo l'orologio; segna le undici e mezza, meglio rientrare per non pranzare tardi. Arrivo nella mia via e una volta arrivato davanti ai cancelli di casa vedo una donna alta con i capelli sciolti lunghi e lisci entrare: e se fosse lei ? Corro dentro e spalanco la porta e davanti a me trovo la nuova cameriera che parla con la donna di prima, girata di spalle. Lei si gira e...
Riccardo-" Mamma!"-
Mamma-" Riccardo!"-
La abbraccio forte:
Riccardo-" Che bello mamma, sei qui..."-
Mamma-" Sì, resterò qui per tre giorni..."-
La guardo negli occhi, quei due occhi castani che poi ha donato a me:
Riccardo-" Solo tre giorni?"-
Mamma-" Mi spiace, ma devo partire per Londra per concludere una faccenda. Sono desolata, amore mio..."-
Nei suoi occhi si cela uno strato di dispiacere e senso di colpa:
Riccardo-" Non è colpa tua, mamma."-
La stringo ancora più forte, poi ci stacchiamo e vede la borsetta di carta che ho in mano e il suo contenuto:
Mamma-" E quelli per chi sono?"-
Riccardo-" Sono per..."-
Mamma-" Per Kazumi, forse?"-
La guardo:
Riccardo-" Chi è Kazumi?"-
Si scosta un po' per farmi vedere una figura sbucare dietro di lei: una ragazza dai capelli castano chiaro lunghi fino alla fine della schiena e con gli occhi azzurri da far invidia al cielo mi porge la mano:
Kazumi-" Mi chiamo Kazumi, piacere di conoscerti!"-
Sfoggia un sorriso bianchissimo:
Riccardo-" Mi chiamo Riccardo, piacere."-
Mi guarda come per aspettarsi qualcosa da me:
Mamma-" Tesoro, perché non ci dici per chi sono quei regali?"-
Ecco cosa vuole Kazumi... Li metto dietro la schiena con aria possessiva
Riccardo-" Sono per Gabriela, la cugina di Gabi..."-
Mamma-" Oh, non sapevo che avesse una cugina."-
Riccardo-" Neanch'io! Per non parlare del fatto che sembra sua sorella! Gli assomiglia tantissimo! E viene dall'Hokkaido."-
Kazumi-" Io invece vengo dal Kanto."-
Non rispondo, perché non mi interessa minimamente:
Mamma-" La nuova cameriera ha chiesto se ogni tanto può portare con sè sua figlia Kazumi. Perché non la accompagni in camera tua?"-
Non ne sono per niente felice, ma non voglio farlo vedere a mia mamma:
Riccardo-" Va bene..."-
Faccio segno alla ragazza di seguirmi fino alla mia camera ed una volta saliti resta subito colpita dal mio costoso pianoforte:
Kazumi-" Lo sai suonare?"-
Riccardo-" Sì."-
Kazumi-" Complimenti, non dev'essere facile."-
Passano alcuni attimi di silenzio, mentre lei si guarda intorno senza mai incrociare il mio sguardo:
Kazumi-" Puoi suonare qualcosa?"-
Arriva una delle serve e mi salva:
Serva-" Signorino, il pranzo è pronto."-
Scatto in piedi e corro giù dalle scale dopo averla ringraziata e mi siedo a tavola:
Mamma-" Kazumi dov'è?"-
Kazumi-" Eccomi!"-
Scende le scale di corsa e si siede accanto a me, dopo avermi guardato intensamente negli occhi e aver sfoggiato un sorriso:
Riccardo-" Mamma, oggi pomeriggio esco, sono da Gabi."-
Mamma-" Va bene tesoro. Com'è andata la fine della scuola?"-
Riccardo-" Bene, bene..."-
Mamma-" Scommetto che i veterani della squadra della scuola ti mancheranno, vero?"-
Kazumi-" Giochi a calcio?"-
Mi giro verso di lei:
Riccardo-" Sì, nella squadra della Raimon, la mia scuola."-
Lei abbassa lo sguardo sul piatto:
Kazumi-" Non mi è mai piaciuto il calcio, anzi."-
Aggrotto le sopracciglia: serviva proprio dirlo?
Mamma-" E tu, Kazumi, pratichi qualche sport?"-
Alza lo sguardo e risponde con aria altezzosa:
Kazumi-" Pallavolo. La mia squadra quest'anno è arrivata prima nel campionato regionale."-
Non voglio essere da meno, chi si crede di essere questa qui?
Riccardo-" La mia squadra ha vinto il Cammino Imperiale."-
Mi guarda cercando di nascondere l'espressione disgustata:
Kazumi-" Complimenti..."-
Riprende a mangiare e mia mamma mi guarda e scuote il capo: evidentemente ha capito che Kazumi non va a genio ne a me ne a lei. Finito il pranzo salgo in camera e lei mi viene dietro, ma io, svelto, chiudo a chiave la porta e mi butto sul letto mentre lei continua a chiamarmi da fuori. Non ho la minima intenzione di aprire la porta.
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