The truth
Dopo ieri non riesco a far a meno di pensare alla mia chiacchierata con Jessie.
È come un punto fisso, qualcosa che voglio sapere: che sia solo curiosità? Cerco di convincermene ma, sotto sotto, so che c'è qualcos'altro.
Forse...Gelosia? Naaah, ma dai, non può essere, no. No, di sicuro.
Ma resto scettica alla mia vocina interiore.
Che cosa avrà mai di tanto spaventoso Nash da tenermi nascosto? Okay che non siamo amici da una vita, voglio dire.. rispetto a Cameron io sono la formichina schiacciata il giorno del nostro incontro..
...
Ma che diavolo di paragoni faccio! Ho capito: sto impazzendo..
Arrivo in anticipo da Skylynn di ben un quarto d'ora; così decido di sedermi sul muretto dell'asilo sperando che gli insegnanti all'interno o la gente per strada non pensi che io sia una pedofila.
Certo, ci mancherebbe solo quello.
Nell'attesa prendo il cellulare e digito.
A: Kyle
Me: Ehi, Kyle, va meglio?
Ero intenzionata a cominciare col solito: "Ehi Dalarious" oppure "Dalarious, come va?". Ma questa volta la situazione sembra un tantino delicata.
Poco dopo il telefono vibra
Kyle: Shane, preoccupata per il mio bel faccino?
Alzo gli occhi al cielo.
Kyle: E guai a te se alzi gli occhi al cielo, eh.
Dopo un attimo di shock, sorrido; ormai mi conosce fin troppo bene.
Me: Dai su, dimmi come stai e falla finita ;)
Kyle: Il tuo amichetto picchia duro. E poi, quando si è motivati, si fa di tutto. Ma io l'ho ridotto peggio;)
Mi muore il sorriso sulle labbra.
Me: Non hai intenzione di spiegarmi nulla, vero?
Kyle: Intuitiva, la mia principessa. Strano che il tuo amichetto non te ne abbia parlato, ha una certa lingua lunga.
Mi irrigidisco, e non solo per il fatto che sta insultando Nash, ma anche per quel "la mia principessa" che, in parte, è stato la causa della rissa fra i due.
Me: Nash non è come credi tu.
Che diamine ho scritto??
Kyle: Principessa, se solo sapessi come le persone sono diverse da come credi tu...
Che significa? Dovrei guardarmi le spalle? Da chi?
Me: Che intendi dire?
Kyle: Lascia stare.
Me: Sono sicura che dopo lui me ne parlerà.
Kyle: Ma che teneri, vi vedete pure per parlare.
Ora sta esagerando.
Me: Che pretendi? Che lo eviti per casa? Che non gli parli quando lo incrocio?
Kyle: Per casa? Che intendi dire?
Me: Intendo dire che è ovvio che io ci parli faccia a faccia dato che stiamo nella stessa casa.
Kyle: No, non hai capito. Mi sfugge questo fatto del "stiamo nella stessa casa"
Me: Kyle, dove diamine pretendi che io mi occupi di sua sorella se non a casa?
Kyle: Sua sorella? Tu lavori per i Grier?
Me: Certo, te l'avevo detto, no?
Kyle: No! Senti ascoltami..
Me: Ora devo prendere Skylynn.
Blocco il telefono e lo getto nella borsa.
Sono irritata per come Kyle tratta la gente, quel suo modo di parlare come se ti stesse ordinando di fare o non fare qualcosa.
La campanella suona ed esce Skylynn accompagnata da un bambino dai capelli e gli occhi castani.
«Lara!» la pulce mi getta le braccia attorno al collo, scoccandomi un bacio sulla guancia.
«Lui è.. ecco, lui è Charlie. E Charlie, lei è Lara, la mia migliore amica» dice la pulce.
Non so se essere più emozionata per il fatto che finalmente conosco il "quasi fidanzatino" di Skylynn, o per il fatto che mi ha appena definito la sua migliore amica anziché la sua babysitter.
Dopo i convenevoli andiamo a casa e durante il tragitto scopro che Charlie ha otto anni, quindi di un anno più grande, ma va nella stessa classe di Skylynn perché è stato malato un anno intero di una non so che malattia.
È simpatico e molto dolce con Skylynn, dato che ho notato che lui voleva prenderle la mano ma era troppo imbarazzato; forse dalla mia presenza.
Cucino il pranzo-- ricevendo i complimenti anche dal nuovo arrivato-- e saliamo in camera.
Skylynn si avvicina di soppiatto a me «Lara, ehm.. possiamo.. vedere un film?» chiede timida.
«Certo, lo preparo. Faccio anche i pop-corn» e faccio per andare in cucina quando la piccola pulce mi ferma da una manica.
«D-d-urante il film.. ecco.. io..v-v-olevo chiederti s-se..»
«Skylynn, fai un respiro. Ecco, ora puoi parlarmi.»
La biondina è rossa come un pomodoro. «VolevoChiedertiSeDuranteIlFilmPoteviLasciarciDaSoli» dice tutto d'un fiato.
Per un attimo rimango sorpresa, poi le scompiglio i capelli «Certamente, ma niente sbaciucchiamenti, intesi?» le faccio un occhiolino e lei avvampa.
Preparato tutto li lascio soli nella camera di Will, che al momento è assente.
Volto l'angolo per scendere le scale quando sbatto su qualcosa e di conseguenza scivolo.
Già mi immagino io morta a terra quando quel "qualcosa" che avevo colpito mi prende al volo «Presa, piccola»
Ma cosa...?
Cameron mi tiene per la vita.
«Come hai fatto ad entrare? Di nuovo il tetto?»
Lui ridacchia e mi lascia «Avrei preferito un "grazie" anziché l'interrogatorio ma, mi accontento ugualmente»
Sospiro «Grazie Cameron»
A lui brillano gli occhi «Ti pago se dici in tono sexy:" Grazie Cammello"» dice, neanche fosse un pervertito maniaco.
O forse lo è. Sì, decisamente lo è.
Lo fisso e rido «Ancora con la storia di "Cam+ Bello"? E comunque sai che non lo farò mai, mi chiedo perché non rinunci e basta» ridacchio.
Scendiamo le scale, per poi sederci sul divano «Sono un tipo speranzoso» afferma.
Gli lancio un'occhiata obliqua «Un tipo assillante, vorresti dire»
Cameron ride «Sei simpatica»
«E tu narcisista» ridacchio.
«Lo prendo come un complimento»
Mi guardo in giro «Nash?»
«Smaniosa del tuo principe, eh»
Gli lancio un'occhiataccia tale che, se potesse uccidere, i Dallas si ritroverebbero senza progenie maschile.
Lui alza le mani, arrendendosi «Era in giardino al telefono, è stato lui ad aprirmi»
Poco dopo si sente un "clic" e la porta si apre, rivelando un Nash accaldato: l'estate colpisce tutti.
I due ragazzi si scambiano una serie di occhiate: come se Cameron gli chiedesse come va, e Nash gli rispondesse tutto bene.
Mi chiedo se Cameron ne sappia qualcosa della lite di ieri. Probabilmente sì, dato che è il suo migliore amico.
Vedendo Nash mi viene troppo voglia di fiondarmi verso di lui per chiedergli di ieri, ma forse non è il momento.
Il ragazzo, dalla sua, mi ha lanciato solo un'occhiata veloce, salutandomi con un cenno della testa; per il resto sembro invisibile ai suoi occhi.
Chissà cosa ha detto Elizabeth riguardo a quei lividi sul volto di Nash. E soprattutto cosa gli ha risposto lui; la verità?
Cameron si è allontanato un attimo; forse per il bagno, forse per altro, ma non mi interessa; questa è l'occasione giusta.
Mi avvicino a Nash che sembra evitarmi come la morte «Nash..»
Lui si irrigidisce e si sposta dal mio fianco.
«Nash, ti prego, ho bisogno di sapere cosa..» ma non mi fa finire che m'interrompe.
«Lara, te l'ho detto ieri.» ribatte con tono duro.
Ma che gli costa??
«Lo so, ma lo voglio sapere, ho bisogno di..»
«Lara, no. Non credo sia il caso..»
Ma poi non ci vedo più.
«Penso di avere il diritto di saperlo dato che ti sei messo a picchiare un mio caro amico, non credi!» dico alzando la voce.
Nash è shockato, mi guarda a bocca aperta; non sa cosa ribattere.
Mi spiace avergli detto quelle cose, ma era necessario.
«Ha ragione»
Mi giro: era Cameron.
«Ha ragione. Deve saperlo» continua il moro.
Nash indugia ma, alla fine, annuisce e si dirige in salone, seguito da me e Cameron.
Ci sediamo: Nash e io sul divano, Cameron si poggia sul tavolino di fronte a noi.
«Cameron, tu cosa..?» ma il moro mi blocca in principio.
«Lasciaci raccontare, poi le domande, intesi?» annuisco.
Cameron guarda l'amico, come per chiedergli di iniziare, e lui lo fa.
«Cameron ha una sorella, ha 26 anni adesso, e si chiama Sierra»
Spalanco gli occhi dalla sorpresa.
Oh, quindi... la sorella del moro..
«Tre anni fa, quando Sierra aveva 23 anni, ci fu una festa per la laurea di una sua amica, e lì diciamo che ha incontrato quel Kyle Dalarious, che ne aveva 17 all'epoca ».
Sto ascoltando attentamente e ora è Cameron a continuare.
«Beh, sai come sono quel tipo di feste, no? Niente rimpianti e solo guai. Quei due si sono conosciuti, hanno bevuto come pochi e poi..» fa un'espressione di disgusto «fra un flirt e l'altro.. sono andati a letto».
Kyle... con la sorella di Cameron!!!
Cameron guarda la mia espressione «Già, pensa che schifo»
Nash gli da una botta sul ginocchio: probabilmente sa che, essendo Kyle mio amico, non mi fa piacere.
Eppure non rispondo così il ragazzo al mio fianco continua «A Sierra è piaciuto fin dal principio Kyle nonostante la sua età, per lei è stato.. amore a prima vista, diciamo»
Cameron borbotta qualcosa
«Ma non si può dire lo stesso di quel deficiente» fa il moro.
Mi acciglio, ma Nash non mi permette di parlare «Resta il fatto che, quella notte, Sierra è rimasta incinta di Dalarious»
CHE COSAAAA? Kyle è diventato padre? Perché non me ne ha parlato? E suo figlio? Non l'ho mai visto!
Vedendomi in difficoltà Nash continua col racconto «Aspetta, qui le cose si fanno complicate. Ti ho detto, quindi che Sierra amava Kyle, ma quest'ultimo.. beh in realtà non si è mai davvero capito. Cominciarono ad uscire insieme, dunque a Kyle doveva piacere almeno un po' Sierra, e quando lei ha scoperto di essere incinta... beh, ovviamente gliel'ha detto. »
Cameron prende parola «Avresti dovuto vederla, non penso di averla mai vista così felice... lei lo amava, per questo era intenzionata ad ogni costo a tenere il bambino. E lo Stronzo, beh, sembrava indifferente alla cosa, ha semplicemente acconsentito a tenere il figlio, ma si vedeva da un miglio che non voleva un moccioso fra i piedi, e soprattutto non lo voleva da Sierra. Eppure, è sempre stato al gioco; e il peggio è che tutti gli credevano: Sierra, la mia famiglia. Ma non io, e neanche Nash. Noi sapevamo come stavano le cose» mi guarda intensamente negli occhi, come per trasmettermi tutta la rabbia che cova da tempo.
Nash gli mette una mano sul ginocchio per calmarlo «Kyle non ha mai voluto quel bambino, Lara. E, te lo giuro; può sembrarti la persona più buona del mondo, ma non lo è. So che è tuo.. amico, ma non è quello che tu pensi che sia.»
Abbasso lo sguardo: mi fido di Cameron e Nash nonostante li conosca da poco, e forse sotto sotto vorrei credere a quello che dicono; ma forse il fatto che conosco Kyle da più tempo e che ci è sempre stato in passato non me lo permette.
È come se qualcosa mi impedisse di credere a pieno alle parole dei ragazzi.
Cameron continua, con una smorfia disgustata dipinta sul volto «Ma il Bastardo non si è limitato alle prese in giro. Quel figlio di putt..»
Sarà stato un idiota, ma Kyle è pur sempre mio amico; così mi alzo di getto in piedi e punto un dito contro il petto del moro «Continua il racconto, ma tieniti per te i commenti e i soprannomi» so di sembrare minacciosa, per questo Cameron mi guarda con sorpresa, e anche irritazione.
Nash mi mette una mano dietro la schiena, incitandomi a risedermi; e così faccio.
Il moro mi guarda storto, eppure continua imperterrito «Quel... Kyle, non lo voleva assolutamente quel bambino; così si è inventato un bel giochetto.» mi fissa maligno, come a voler rovinare per sempre l'immagine del mio ex-collega «Al quinto mese di gravidanza ha deciso di portare Sierra in giro; che carino, non credi? Eppure, quel giorno, hanno fatto un incidente stradale. "Casualmente". E alla guida indovina un po' chi c'era? Il tuo amichetto» sorride sinistro.
Nash cerca di zittirlo e continuare lui, ma la rabbia del moro è cieca «Vuoi sapere perché? Vuoi sapere perché?».
Indietreggio sul divano: l'espressione di Cameron è spaventosa; ma annuisco comunque.
«Perché lo Stronzo non sopportava Sierra, e per di più non voleva un fottuto bambino! » grida, fuori di sé.
Nash lo tiene seduto per le spalle e mi guarda, cercando di tranquillizzarmi.
Ingoio a fatica e con un po' di coraggio parlo «C-che cosa è successo poi?».
Non voglio sapere la risposta, ne sono terrorizzata.
Cameron ha gli occhi spiritati e mi guarda con quel sorriso sadico stampato in faccia.
«Grazie all'incidente, grazie al giochetto del tuo amichetto; Sierra ha perso il bambino!»
Angoletto autrice:
____
Ahia, ahia, ahia. La verità fa male, già..
Ed eccomi bentornata qui, nell'angoletto, solo soletto, buio buietto...
*si porta una mano allo fronte e scuote vigorosamente la testa
So di essere un caso perso, scusatemi.
Duuunque, sono tornata con questo capitolo solo per voi e, sempre e solo per voi dunque, ho avuto la forza e la volontà di staccarmi dalla tv e dal guardare le Olimpiadi.
Damn Daniel, mi stanno seriamente prendendo troppo.
Uooo tre oro!! Quattro argento!! Due bronzi! Sia lode ai nostri eroi.. cioè atleti.. cioè tiratori.. cioè tuffatrici e.. spadaccini e.. basta, la droga fa male piccola autrice, fa tanto male...
*si asciuga una lacrimuccia
Sì, lo so
Benee, non vi trattengo oltre! Buona notteee a tutti, belli e brutti!
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