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The little mermaid

Jessie e Skylynn devono essere salite nella sua cameretta, perché non sento alcun rumore.

Sto per impiattare il pranzo quando sento due braccia stringermi i fianchi.
Sussulto ma, appena sento quella voce calda, suadente e così familiare, mi tranquillizzo «Ciao, Bella Addormentata».

Mi volto leggermente ad incrociare due occhi blu, sorrido «Ciao, a te» e, stupendo addirittura me stessa, mi allungo a dargli un veloce bacio sulla guancia.

Dopo un attimo di stordimento, sfoggia un sorrisino sornione «A cosa devo, questo casto bacio?» struscia il naso sul mio collo, inspirando il mio odore.

Continuo ad impiattare «Beh, forse perché mi sei mancato un po'» ammetto, arrossendo.

Okay, brava Lara. Continua così; più tranquilla e rilassata. Digli quel che ti passa per la testa, senza esagerare, ovviamente.

Nash mi lascia i fianchi, e si avvicina a me, guardandomi in faccia «Oh, anche a me sei mancata; ma di certo non lo dimostrerei con un semplice bacio sulla guancia» mormora al mio orecchio.
Ho la pelle d'oca e sto andando su di giri.

Calmati Lara.

«A-ah sì?» faccio titubante, tanto per non lasciare un buco di silenzio.

Nash mi sposta dolcemente una ciocca, posandola dietro l'orecchio «Già; sono così tentato di dirti cosa ti farei, per vederti arrossire a quel modo, sai. Ma non vorrei scandalizzarti, Bella Addormentata» afferma suadente.

Mi mordo il labbro, arrossendo, e lui sembra notarlo.

Ma quanto cazzo è sexy!!!

Nash ridacchia e si allontana, lasciandomi spazio per respirare di nuovo normalmente.
«Mangi qualcosa?» chiedo, con fare indifferente.

Il ragazzo annuisce «Se è tua cucina, certamente. Ah, e comunque sta arrivando anche...»

Ma non fa in tempo a finire che si sente la porta sbattere rumorosamente «GRIER!!!»

Cameron?

Nash viene verso di me, e si fa scudo col mio corpo.
Lo guardo, fra il divertito e il falsamente offeso «Eh? E così ti difendi con me?» chiedo.
Nash ridacchia e mi lascia un bacio sui capelli «Anche, ma più che altro era un pretesto per starti così vicino.»
Arrossisco.

Ah.

«Nash Hamilton Testa Bacata Grier!!!» grida Cameron entrando in cucina: ha i capelli spettinati e, cos'è quello sul collo? Un graffio?

Il moro batte le mani sul piano dell'isola, fissando truce il miglior amico «TU! Miglior amico di questo cavolo! Come hai potuto!»

Nash ridacchia «Su, bro. Non è niente di...»
Ma Cameron lo ferma «Ti rendi conto di cosa ho dovuto subire!!! Erano delle belve!»

Ma what? Cosa è successo?

«Ehm.. cosa avrebbe fatto Nash?» chiedo affinché qualcuno mi spieghi.

Il moro incrocia le braccia «Stavamo camminando tranquillamente quando un gruppo di fan accanite e spaventose, ci ha attaccato. E in tutto ciò, questo.. questo tale» indica Nash «se l'è data a gambe. Mentre io, povero e indifeso, ho dovuto subire QUESTO!» indica il graffio sul collo.
«Una di quelle pazze voleva staccarmi un capello per avere il mio DNA! Ti rendi conto!» urla disperato.

Io e Nash ci lanciamo uno sguardo, e cominciamo a ridere come pazzi.
Cameron sbuffa «Si, si. Voi ridete eh».

«Ommiodio Laraaaa!» comincia Jessie, mentre scende le scale.
Nash e Cameron si accigliano.

«La peste mi ha fatto fare il tour della casa! Ho visto le camere dei fratelli!! Oddio... però non ho trovato nessuna mutan..» si blocca quando entra in cucina: sta guardando a bocca spalancata i due ragazzi.

Meno male che si è fermata in tempo. A nessuno avrebbe fatto piacere sapere che la rossa era in cerca delle mutande dei Grier.

«Oh, giusto. Lei è Jessie, la mia migliore amica. È qui perché...»
Ma non faccio in tempo a finire che la ranocchia ha cominciato a saltellare e gridare.

«O mio dio. O MIO DIO. OO MIOOO DIOOOOO!» urla eccitata, alternando lo sguardo da Nash a Cameron.

Il moro sorride alla sua reazione «Devo presumere che ci conosce» commenta.
Nash è parecchio divertito «Ma no?!»

Rido e Jessie non sembra in procinto di darsi una calmata «Oddio... siete, reali? Non sto sognando vero? Non è uno dei miei strani sogni in cui uno di voi mi sposa, vero?» chiede emozionata.

Okay, forse menzionare il matrimonio non era necessario ma... vaaa ben.

Nash ride «Siamo reali»
Il moro lo segue «Un attimo.. sogni davvero di sposare uno di noi?»
Jessie ride istericamente «Oooh, sogno anche altro, di peggio» commenta.

Beh, anche questo poteva risparmiarselo. Maaa.... okay.

«Posso.. abbracciarvi?» chiede la rossa e, neanche il tempo di rispondere che si fionda addosso a Cameron, e poi su Nash.
Ridacchio.

Il suo sogno diventa realtà.

Cameron sembra piuttosto contento di quella stretta, e ora che ci penso guarda Jessie con sguardo intenerito.

Tossicchio «Beh, in tutto ciò: lei è Jessie, ripeto. Ed è qui perché non potevo abbandonarla in una zona che non conosce. Spero non sia un problema»guardo Nash, mortificata.

Lui mi sorride e si avvicina per mettermi le mani sulle spalle «Ehi, fa come se questa fosse casa tua, intesi, Bella Addormentata?»
Sorrido e annuisco.

Jessie si acciglia, fissandoci «Bella Addormentata?»
Ridacchio e Nash mi guarda, dolce «lunga storia» la tronca lì, eppure la rossa mi fissa come per dire:"poi me lo spieghi".

Al solito

Cameron si avvicina a Jessie «Beh, anche tu potresti essere una principessa delle favole. Ne hai tutti i requisiti» commenta, malizioso.

Che don Giovanni

Vedo Jessie arrossire vistosamente e balbettare «I-io? C-come. Ma c-che dici, s-su!» ridacchia nervosa.
Cameron si sposta il ciuffo, in una mossa parecchio sexy.

Ma mai come il mio Nash. Aspe..wait. "mio"?, cos'ho pensato?

Interrompo il momento, più che altro per togliere la ranocchia dai pasticci «Va beene. Chi ha fame venga qui. Vado a chiamare la pulce» affermo e esco dalla cucina.

Sto salendo le scale quando sento qualcuno afferrarmi per la vita e farmi girare. Ma, ovviamente, sono tanto idiota da inciampare e cadere completamente sulla persona che, prontamente, mi afferra.

Nash è ad un palmo dal mio viso, nonostante sia due scalini più in basso.

Penso voglia dirmi qualcosa, invece semplicemente mi abbraccia, affondando il viso nel mio incavo del collo e tenendomi stretta a lui.

Sono sorpresa, eppure istintivamente porto le mani alla sua testa.
Gli carezzo i capelli e lo sento fare un rumorino di approvazione.

Ridacchio e solo allora si stacca per guardarmi negli occhi; mi poggia una mano sulla guancia «Dio.. mi stai viziando» commenta.
Mi mordo il labbro «Già, anche troppo» ridacchio.
Sorride e inclina leggermente il capo «Naah, affatto; anzi.» si avvicina al mio viso «Viziami di più, te ne prego. Ho bisogno di te.» sussurra.
Deglutisco.

Perché fa così? Dopo quel bacio rubato le cose sembrano un tantino cambiate fra di noi. Non che mi dispiaccia ma: cosa siamo?

Lo guardo «Nash»
«Mmh..»
Mi costringo a fissare quel paio di occhi mozzafiato «Io.. sono confusa»
Si acciglia «Qualcosa non va?»
«È che io.. non capisco»
«Cosa? Dimmelo, Lara.»
«Noi. Non capisco noi. In fondo: cosa siamo.» prendo un respiro, mentre lui continua a guardarmi «Quando mi tratti in questo modo, quando fai così.. non mi dispiace, anzi; solo che mi confonde.»
Lui non risponde.

Continuo «Nash.. cosa siamo?»

Voglio saperlo. Ho promesso che ci avrei provato, che avrei fatto un tentativo ad aprire il mio cuore di nuovo. Mi fido di lui, ma voglio certezze.

Nash si inumidisce le labbra «Ecco, noi...»

«JESSIEEEEE!»
È Skylynn che esce dalla sua cameretta e si fionda per le scale, fermandosi appena vede me e il fratellone spiattellati uno contro l'altro.

Cerco di scansarmi un po', ma Nash non ne lo permette; tenendomi stretta a lui, con entrambe le braccia.
Lo guardo: non c'è traccia di alcun divertimento, è serio.

Skylynn ci fissa, sbalordita «Perchè vi state abbracciando?»
Faccio per rispondere ma lui mi precede «Perchè ci vogliamo tanto bene»

Sono a bocca aperta.

Skylynn fa un sorrisone «E a me, volete anche a me tanto bene?» chiede con occhi dolci.

Cristo, se fa quell'espressione potrei dirle anche di amarla follemente.

Nash sorride e allunga un braccio verso la sorellina «Certamente, mostriciattolo»
Sorrido «Puoi starne certa, pulce»
E la piccola di fionda su di noi.

Ridacchiamo e vedo Nash guardarmi, serio, ma anche addolcito.
Si avvicina al mio orecchio, indicando noi tre abbracciati, e, senza che Skylynn senta, sussurra «Questo è una delle cose che vorrei che fossimo»

Arrossisco

Una famiglia?

«OOOI PICCIONCINI! MUOVETE IL CULO; HO FAME!» urla Cameron dalla cucina con la sua solita raffinatezza.

Scendiamo giù e troviamo Jessie spiattellata contro il moro; lei sembra imbarazzatissima, lui tutto il contrario.

«Ah, ehm.. scusa. Sono una sbadata, lo so..é che lo sgabello...» ridacchia nervosa mentre si allontana dalle braccia del moro che sembrano restie a lasciarla andare.

Cameron sorride, beffardo «Oh, nessun problema. Saresti potuta anche rimanere lì» dice malizioso.
Alzo gli occhi al cielo.

Che non si azzardasse a giocare sporco con la mia rannocchia

Lo guardo storto «Cameron...» lo avverto, e dal tono lui alza le mani in segno di resa.

«Okay, okay, piccola»
Jessie sembra stupita da quel soprannome e mi lancia subito un'occhiatina come per dirmi:"poi mi racconti, eh".

Chiama così tutte le ragazze.

Mangiamo tutti assieme, parlando del più e del meno, inserendo la rossa nelle conversazioni.
Nash ride «Mai come quella volta che questo deficiente inebetito» fa un cenno verso l'amico «mi ha sbattuto la faccia nella pasta al sugo».
Jessie strabuzza gli occhi «AHAHAHA si si, lo so. Lara mi ha detto. Esilarante!!» ride a crepapelle e io la seguo, ricordando quel giorno.

Era tutto così tranquillo, quei tempi.

Nash, vedendomi ridere di lui, si avvicina a me, con espressione beffarda e di sfida «Non ti starai per caso prendendo gioco di me, vero?»

Smetto subito di ridere, ma a quanto pare non mi riesce bene «Affatto, affatto» ridacchio.

Nash mi sta guardando, serio «Sappi che ti scotterai un giorno, a giocare col fuoco, Bella Addormentata» sussurra e io arrossisco vistosamente.

Jessie mi tira fuori da quella situazione imbarazzante «Perché proprio "Bella Addormentata"?»

Cameron posa la forchetta, allontanando il piatto che ha ripulito «Il primo giorno qui Lara si è addormentata e quando si è svegliata.. beh, semplicemente il nostro caro Nashy ha pensato di darle quel soprannome»

La rossa annuisce mentre io e Nash sorridiamo a quel ricordo.
Cameron, invece, sta guardando Jessie con fare interessato.

Me lo sto immaginando?

Il moro poggia i gomiti sul bancone, fissando intensamente la ragazza che, invece, continua tranquillamente a mangiare «Ariel» sussurra.

Alzo la testa, interessata, come gli altri d'altronde «Come, scusa?»

Cameron non sposta lo sguardo da Jessie che, ora, sembra un po' imbarazzata e a disagio «La sirenetta»

Nash si acciglia, e non è l'unico «Bro, non sto capendo»

Il moro annuisce «Non è esattamente una principessa delle favole, o meglio.. poi lo diventerà. Ma tu..» e guarda Jessie pezzo per pezzo: dai capelli rossi, agli occhi verdi, alle labbra fine e rosee, alle lentiggini «tu, potresti essere Ariel»

La rossa sembra confusa «In.. in che senso?»

Cameron si alza e si avvicina a Jessie, spostandole una ciocca tinta «Parlavamo delle principesse delle favole, poco fa, e ti ho detto che tu potresti esserne una, ricordi?»

Jessie annuisce, imbarazzata, mentre io e Nash guardiamo la scena in silenzio.

«Bene, tu sei la sirenetta. Lara è la bella addormentata e tu..» le carezza uno zigomo pieno di efelidi «tu sei la bella sirenetta.»

Si avvicina al suo orecchio, tanto che non posso sentire che Cameron le ha appena sussurrato «La mia bella, piccola, sirenetta» finché la stessa Jessie non me lo riferisce.

Il moro sorride beffardo e scompiglia i capelli a me e Nash «Ottimo. Io salgo in camera tua, bro»

E così ci lascia lì, stupiti dal suo comportamento.

Era solo un don Giovanni, o c'era molto di più sotto quella maschera da cattivo ragazzo?

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