The Hill
Sentiamo un boato e un urlo, al piano di sopra.
Lancio un'occhiata a Nash, e lui mi rassicura annuendo.
«Nashy, cosa stanno facendo su? Urlano e ci sono i botti»
Il ragazzo prende in braccio la sorellina «Lara te lo ha detto. Provano una scena di una recita. Noi qui giù li disturbavamo, così sono andati di sopra»
La piccola lo guarda, col broncio e un'aria dubbiosa «Mm.. non ti credo»
Nash fa un'espressione stupefatta.
Questa scena è così divertente che non resisto e rido: la pulce che da del bugiardo al fratello il quale, invece, si sente tradito nel profondo.
Nash si gira verso di me, offeso «Ma l'hai sentita? Non mi crede!»
Rido, ma poi carezzo la testa bionda della piccolina «E a me credi, se ti dico che è vero?»
Skylynn ci pensa un po', alternando lo sguardo fra me e lui; infine fa spallucce «Allora sì, ti credo»
«CHEEEE...?» fa Nash, sbalordito.
Io e la pulce ridiamo, mentre lui si fionda sulla sorellina facendole il solletico.
Ma quanto sono cuccioli quei due?!
Ad un ennesimo urlo, questa volta di Jessie; Nash prende una saggia decisione, prendendo in braccio la biondina.
«Beh, io direi che è il momento di farci un bel giretto, eh»
Mi fa l'occhiolino e annuisco, sorridente.
Usciamo di casa e subito Skylynn si mette a saltellare intorno a noi «Dove si va? Al parco? Eh?» dice, per poi sbadigliare sonoramente.
Sorrido, intenerita dal suo faccino assonnato «Stanca?»
La pulce annuisce, strofinandosi gli occhi.
La prendo in braccio «Solo perché non ti reggi in piedi, sia chiaro. È un onore»
«Allora? Parco?» fa la pulce, ma Nash scuote la testa.
«Ho in mente un posto migliore»
Gli lancio un'occhiatina per capire cosa intende, ma lui mi fa un sorriso beffardo.
Non me lo vuoi dire, eh.
Ci fermiamo ad una gelateria.
Un attimo, questo posto mi è familiare...
Skylynn ha preso un gelato e si è seduta su uno sgabello due volte la sua altezza.
«Ti ricorda qualcosa?» chiede Nash.
Guardo meglio fuori la vetrina e ricordo.
«La Collina»
Annuisce «Un posto speciale per due persone speciali»
Lo guardo di sbieco «Chi altro conosce quel posto, a parte noi due?Cam?Hayes?»
Nash scuote la testa, guardandomi «Solo voi due»
Mi acciglio «Ma.. okay, posso capire la pulce. Ma.. io? Mi conosci da poco più di due settimane e.. non so. Perchè io? Voglio dire.. neanche Cameron lo sa»
Fa per rispondermi ma la biondina ci prende per mano, la bocca sporca di gelato al cioccolato «Andiamoo»
La prima volta che ero andata lassù era una giornata proprio come adesso. Oggi è piuttosto nuvolo, tira vento e fa un po' freddo.
Il prato è ricoperto dalle foglie secche, cadute dagli alberi; rendendo i rami spogli e di conseguenza più tristi.
Skylynn sbadiglia, mentre le pulisco il faccino sporco di cioccolata «Lara...»
«Dimmi, pulce»
«Ho.. sonno...» si stropiccia gli occhi.
«Vieni qui» la faccio sdraiare sulla mia felpa, in mezzo a me e Nash.
«Chiudi un po' gli occhi, d'accordo? Ci siamo noi qui»
Skylynn si corica spiaccicata a me, col faccino sul mio stomaco «Mm mmm»
Sorrido, osservandola.
Ma quanto può essere dolce un esserino del genere.
«Adoro quando fai così»
Mi riscuoto e mi volto verso il ragazzo.
«Come?»
Mi sorride, intenerito «Si, vedi... quell'espressione che fai quando guardi Sky. Quel misto di amore e protezione. Siamo fortunati ad averti »
Lo fisso, sbalordita «N-no ma dai. È normale. È un esserino tanto carino..» indico la biondina.
«Abbiamo avuto molte babysitter per lei; una peggio dell'altra»
Mi incuriosisco «Perchè? Come erano?»
Si gratta il mento «Beh, tanto per fare un esempio c'era Nadia; simpatica eh, ma attaccabrighe in una maniera che non ti dico. Trovava ogni modo per litigare, coi passanti, con me, con chiunque »
Ridacchio e lui gesticola «Ma non è finita qui! C'era Micol; appiccicosa che non era altro. Stava più con me, Hayes e Will che con Skylynn. Una gatta morta diciamo»
«Ma che gente trovavate?!» rido.
Lui mi segue «Ah guarda, me lo domando anche io»
In quel momento Skylynn mugula qualcosa nel sonno.
«Chissá che starà sognando...» dico fra me e me
«Magari sogna me» commenta convinto Nash.
«Egocentrico, magari sta sognando me» ribatto.
Ridacchia «Oh no, non può sognarti.»
«Perchè mai?»
Mi lancia un'occhiata maliziosa «Solo io posso sognarti»
Dopo l'attimo di smarrimento, in cui ovviamente arrossisco, scuoto la testa «E cos'è quest'esclusiva, eh? Non ti ho dato il mio consenso»
Lui si fa più vicino «Allora? Me lo dai, questo permesso?»
Faccio un segno di diniego.
Si avvicina ancor di piu «Sicura?»
Annuisco.
Sorride, beffardo «Io non ne sarei così sicuro se fossi in te»
È un palmo dal mio naso, e non so se non mi allontano perché vorrei averlo vicino, o altro.
«Nessuna esclusiva, ma se vuoi, posso darti almeno il permesso di pensarmi» ribadisco.
Lui ridacchia «Oh, ma quello ce l'ho già. Da parecchio tempo»
Ingoio il groppo in gola «B-beh, anche io nei tuoi confronti»
Cosa. Diamine. Sto. Facendo????
Sembra sorpreso, poi d'un tratto si fa serio.
A riecco il bipolarismo
«Mi hai mai pensato?» chiede.
Abbasso lo sguardo «E tu? Lo hai mai fatto quindi?»
Alza un angolo della bocca «Eh no, Lara. Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda»
«Contiamo fino a tre e lo diciamo insieme?» propongo.
Annuisce.
«1»
Ovvio che gli penso, voglio dire: non mi è affatto indifferente.
«2»
E per lui, è lo stesso?
«3»
«Si!» affermo.
Ma lui non ha parlato, e mi sta sorridendo, beffardo.
Faccio un'espressione offesa «Ehi! Sei un imbroglione!»
Ride «Dai su, Bella Addormentata.»
Gli metto il broncio e lui ride ancor di più.
Skylynn si muove.
Metto una mano sulla bocca di Nash «Shhh. La pulce dorme» sussurro.
Lui la smette e, approfittando della mia mano sulle sue labbra, lascia un bacio sul palmo.
Faccio per ritrarre il braccio, ma lui mi afferra il polso, guardandomi intensamente.
«Mi hai mai pensato, a parte quando era necessario?»
Era un'affermazione.
Annuisco.
«Perchè?» chiede.
Alzo lo sguardo nei suoi occhi color notte «Alcune volte perché.. mi mancavi»
Ho la gola secca, e sono rossa in viso.
Continua a guardarmi «E le "altre volte"?»
Non riesco più a reggere il suo sguardo «Altre... perché era inevitabile non farlo»
Non risponde, il che mi preoccupa.
Okay, parlo io.
«Senti...»
Ma lui si avvicina alle labbra il dorso della mia mano, lasciandoci sopra un bacio, e un altro ancora.
Ho perso il conto; sono imbambolata lì, a fissare la sua bocca che sfiora dolcemente la mia pelle.
«Ora che lo so; penso di essere anche peggio di te» afferma.
In che senso?
Smette coi baci «Per me non ci sono "alcune volte" e "altre volte" in cui ti penso. Ci sono solo i "sempre" e i "constantemente". Sei un punto fisso, Lara. Una dipendenza».
Si avvicina a me, sovrastando Skylynn «Spiegami come diamine è possibile» fa una pausa «Com'è possibile che una persona abbia sempre per la testa un'altra? » ridacchia.
«Può sembrare una stregoneria, una stranezza.. non sono abituato a una cosa del genere. Ecco perché sono convinto che non potrò lasciarti stare per un bel po'. Sei la prima in assoluto che mi abbia mai fatto questo effetto; la prima che mi importi in questo modo così... di continuo»
Ho gli occhi sgranati.
Perché questo discorso? Ma più che altro, perché ora?
«Nash...»
«Mi dispiace, so di essere egoista se ti dico questa cosa ma, è più forte di me: so che non è facile per te, che passi affrettati potrebbero spaventarti o, cose del genere. Ma sono tanto egoista da chiederti di prendere una decisione in fretta. Vorrei dirti che puoi prenderti tutto il tempo del mondo, lo vorrei tanto, ma al contempo sono così egoista da dirti che non sto più nella pelle, che devo sapere, il più in fretta possibile »
Mi inumidisco le labbra, vorrei dire qualcosa; ma ho la mente oscurata.
«Nash...»
«Lara» attira la mia attenzione.
«Dimmi»
«Vorrei baciarti»
Batto un paio di volte le palpebre.
Ho sognato?
Porta una mano alla mia guancia, e struscia il polpastrello del pollice sul labbro inferiore.
«Quel bacio rubato non ha significato nulla. Vorrei sentire il sapore delle tue labbra...»
Sgrano gli occhi.
«I-io...»
Perché non riesco a formulare una cazzo di frase??!!!!
Mi sorride e mi carezza i capelli «Voglio aspettare, per questo e per altre cose da dirti. Cercherò, di essere paziente»
Annuisco.
«Intanto, prendilo come incentivo» dice e mi scocca un bacio all'angolo della bocca. Né troppo in là, né troppo in qua.
Sento il viso in fuoco eppure involontariamente sorrido.
Nash se ne accorge «Sarai la mia rovina» sussurra.
E tu la mia.
Mi sdraio accanto alla pulce, abbracciandola.
«Senti freddo?» chiede Nash.
Scuoto la testa, nonostante non sia vero: sto gelando.
«No, no, tranqui...»
Ma lui ha già fatto e ha usato il suo maglione come copertona.
«Bugiarda» ridacchia.
«Resti tu qui?» chiedo mentre gli occhi si chiudono da soli.
Non ricordavo di essere tanto stanca
Annuisce «Dormi, veglio io su di voi»
Sorrido, intenzionata a rispondergli, ma ormai sono fra le braccia di Morfeo.
Un cellulare squilla, non di certo quello di Nash.
Eppure il ragazzo, incuriosito, lo prende dalla tasca del mio jeans, mentre dormo.
Il suo umore cala di botto, il suo sorriso si spegne, e la presa sull'apparecchio si fa più tenace e rabbiosa.
Sullo schermo appare un nome: Kyle
Nash contrae la mascella, irato.
Accetta la chiamata e porta il telefono all'orecchio.
«Pronto?»
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