My special girl
Dopo la cena non posso negare di essere piuttosto frastornata: voglio dire.. non è una cosa da tutti i giorni sentire esultare la famiglia del tuo ragazzo dopo che lui stesso ha appena annunciato il vostro fidanzamento davanti a tutti. Non che sia una brutta cosa; anzi, tutto il contrario.
Da quanto ho capito mi adorano.. beh, meglio così!!
Mi ero proposta di sparecchiare ma ovviamente Elizabeth mi ha cacciata fuori dalla cucina con un tenero «Continua a goderti la tua serata»
E così ora sono qui fuori, nel giardino sul retro, a dondolarmi solitariamente sull'altalena.
Perché Nash ha voluto fare una vera e propria cena, con tanto di discorsetto, per annunciare un semplice e comune fidanzamento?
Come se potesse sentire i miei pensieri, sento qualcuno entrare.
«Ho fatto tutta quella scenaggiata stasera perché ci tengo molto a te, più di chiunque altra io abbia mai conosciuto. Volevo fare le cose per bene con te,Lara.»
Alzo la testa, lui è di fronte a me.
Sorrido «È che fa strano. Sai... essere accettata come una dei Grier e.. tutto il resto insomma»
Nash mi fissa, come a studiarmi.
«Cosa c'è? Ho qualcosa in faccia?» chiedo imbarazzata strofinandomi il viso; ma lui mi blocca le mani, afferrandomi i polsi delicatamente.
«Non capisco» sussurra.
Aggrotto le sopracciglia «cosa?»
«Ci ho pensato ore e ore, cercando di capire cosa ci sia di così speciale in te. Cercavo quel particolare che ti rendeva differente, quel dettaglio diverso... »
Nash assottiglia lo sguardo «Ma ora ho capito..»
Non sto seguendo
«Cosa Nash?» gli prendo le mani.
Lui alza lo sguardo nel mio «Ho capito che stavo cercando qualcosa di inesistente» soffia in un sussurro.
«C-come?»
Sta forse dicendo che... forse si è sbagliato nei miei confronti? Che non ho nulla che gli possa interessare? Che sono solo una come tutte le altre? Ma allora perché dirmelo ora e non prima dell'annuncio ai genitori? Perché...?
Sgrano gli occhi, impaurita.
Nash deve essersene accorto perché adesso sorride in modo tenero.
Tocca la fronte con la mia «Ho capito che non esiste nessun dettaglio che ti rende particolare, nessuna piccola caratteristica. Perché ho capito che sei interamente, completamente, e unicamente speciale in tutto e per tutto. E che non c'è dettaglio che possa cambiare la stupenda persona che sei.»
Lo fisso, pendo letteralmente dalle sue labbra.
Nash sorride «Non so cosa sia stato, ma dalla prima volta che ti ho vista ho pensato :"lei non è come le altre". Anche il fatto che non conoscessi i magcon, che non conoscessi il famoso Nash Grier, ma solo il secondo figlio di Elizabeth in tutta la sua non-popolarità. Non ti sei mai approfittata di me, per questo, per fama o soldi, anche dopo aver saputo la verità. Sei così sincera e.. delicata; che spesso ho una paura folle di romperti in mille pezzi. Ma ben presto ho capito che nonostante l'apparenza sei una ragazza forte e determinata, che non si fa intimorire da niente e nessuno, che si fa valere e che non si lascia andare; non di fronte agli altri allmeno. Per questo sentivo di doverti proteggere, di doverti aiutare; e all'inizio era solo questo. Ma poi...» mi asciuga una lacrima «..poi mi sono follemente innamorato di te, Lara, e non ci sono stati santi o potenti a farmi cambiare idea. Mi sono innamorato, e penso sia stata la cosa più bella e pericolosa che potesse capitarmi; perché sì, ci saranno alti e bassi, ma lo ribadisco da ora: ti amo, e ti amerò sempre. Perché forse sto sparando cazzate da innamorato, ma non riesco a chiudere gli occhi e immaginare un futuro in cui non sei al mio fianco. Semplicemente non riesco, è più forte di me.»
«N-nash..» lo chiamo, la voce rotta dal pianto. Ma lui continua, imperterrito.
«Lara, mi hai stregato. E non mi importa se quest'incantesimo potrebbe diventare la mia rovina, un giorno; ne sarei felice. Fra tutte le disgrazie, il mio folle e incontrollato amore per te, sarebbe il più dolce.»
Continuo a singhiozzare, sulla sua spalla mentre lui mi stringe a sé. Vorrei aggiungere qualcosa, dire che anch'io lo amo come non credo di aver amato nessuno, ma non ci riesco. Ho energie solo per piangere, ma gli eventi accaduti oggi mi hanno stremata.
Nash mi tiene saldamente a sé, non ho nulla da temere.
Riesco a sussurrare un lieve «Anche io» prima di addormentarmi lì, seduta sull'altalena, poggiata alla persona che più amo.
Mi sveglio che è buio, deve essere notte fonda. Nonostante la scarsissima luminosità però riconosco subito che quello su cui mi trovo non è il mio letto, e che quella non è di certo la mia stanza.
Ma cos...?
Poi ricordo: la cena, il discorso di Nash, la stanchezza..
Mi sono addormentata sulla sua spalla...
Nello stesso momento sento qualcuno mugugnare al mio fianco.
Nash...?
La persona in questione si rigira fra le coperte per poi afferrarmi e stringermi come se fossi un cuscino.
Ora sono praticamente spiaccicata contro il suo collo.
Questo odore... decisamente Nash.
«La..» sussurra lui nel sonno.
Arriccia il naso, in un modo assurdamente tenero.
Sorrido, addolcita.
Chissà che sta sognando...
Gli carezzo i capelli, spostando le ciocche dalla fronte.
«La..ra..» sussurra, ancora, e io sgrano gli occhi.
Mi ha.. chiamata? Nel sonno? Mi sta sognando!
Faccio involontariamente un sorrisone a trentadue denti.
Awwww, mi sta sognando!!!
«La..ra. A-ancora..»
Mi acciglio.
Che?"ancora", che?
«Lara.. ancora... d-di più..» respira in modo irregolare.
Sgrano gli occhi.
CHEEEE?
Cerco di darmi una calmata, nonostante non sia poi così facile.
NASH, IL MIO RAGAZZO, STA FACENDO UN SOGNO... EROTICO! SU DI ME!!! No, no,no,no non è possibile...
Deglutisco a forza.
Oookay, Lara. Calmaa e sangue freddo. È normale, cioè... è un diciottenne con gli ormoni a mille, non è strano che sogni cose sporche. No?
Scuoto la testa, imbarazzatissima.
Intanto cerco in qualche modo di scansarmi dal suo corpo.
Per quanto possa essere piacevole stare fra le sue braccia, ora come ora vorrei evitare di toccare accidentalmente qualcosa di.. ehm.. "duro", ecco. Non so se mi spiego...
Arrossisco al solo pensiero.
Nash però non da segno di volermi lasciare, così sono costretta a rimanere dove sono.
Vaaa bene. Cercherò di dormire, su.
Ovviamente non ho più chiuso occhio da quel momento e, il mattino dopo, mi sono alzata con delle occhiaie che avrebbero spaventato la stessa Samara di The Ring.
Mai più. Giuro che se mentre dormo con lui, fa sogni erotico su di me lo sveglio a mazzettate.
Guardo mentre dorme.
Beh, tecnicamente non è un male che abbia fatto quel genere di sogno su di me, che sono la sua ragazza. Poteva pure essere una modella di Victoria's Secret ma.. anche inconsciamente mi pensa. No? Noo??
Continuo ad osservarlo: il contorno delle labbra, le ciglia che sfiorano gli zigomi, la pelle rosea, le gote leggermente imporporate...
«So di essere bellissimo, ma mi consumerai se continui così»
Faccio un balzo indietro, cadendo fragorosamente a terra, giu dal letto.
E-ERA SVEGLIOOO??
Subito ripenso a cosa è successo: il suo sogno erotico e il parlarne nel sonno.
Nash fa un sorriso intenerito, affondando una mano fra i miei capelli spettinati da spaventapasseri.
«Non ricordavo fossi così bella anche da appena sveglia» mi informa.
Faccio una risatina sarcastica «Ovvio che non ricordavi, perché non è così: non mi sono mai svegliata»
Si acciglia «Non hai chiuso occhio tutta la notte?»
Arrossisco, scuotendo la testa.
«E perché?» chiede, preoccupato.
Ehm Ehm, carissimo. Ora non esageriamo con le domande eh, quella in imbarazzo qui sono io.
«Mm.. niente di che.. avevo già dormito prima..» rispondo vagamente, tornando a sedermi sul letto.
Lui però non molla, insistendo fino a che non sono praticamente costretta a rivelare l'accaduto.
«Beh.. diciamo che parlavi nel sonno e.. stavi sognando.. qualcosa..»
Nash s'illumina
Oddio no, si è ricordato di cosa mi stava facendo nel sogno erotico?
Ma la sua affermazione mi spiazza «Aaaaaah, si! Il sogno sulla torta.. ricordo»
Che che?
«Come?»
Nash si sistema i capelli ribelli, tirandosi su poggiandosi sul gomito «Sì, c'eri anche tu e se non ricordo male mi avevi cucinato una torta. Solo che quando ti ho chiesta di assaggiarla me ne hai dato un pezzo microscopico, così te ne chiedevo ancora e ancora.»
Ho la bocca aperta dalla sorpresa e gli occhi sgranati.
Quindi.. niente sogno erotico?
«Cos'è quella faccia? Che ho detto nel sonno?»
Abbasso lo sguardo; ho le guance rossissime dall'imbarazzo.
MA COSA MI È SALTATO IN MENTE!!
«Beh.. dicevi il mio nome e.. e ripetevi cose come "ancora", "di più".. così ho pensato ehm.. ecco..»
Non finisco che Nash scoppia in una fragorosa risata.
MA COSA TI RIDI! Io sto qua a sotterrarmi dalla vergogna e lui che fa? RIDE, di grazia.
«Un sogno.. erotico?» ha le lacrime agli occhi.
«Beh.. sembrava..»
Ride di meno «Aah Lara, Lara, Lara..»
Il suo sguardo si fa immediatamente malizioso, mentre si lecca con fare sensuale il labbro per poi afferrarlo coi denti.
Ooooooh jesus..
«La tua audacia mi sorprende. Se vuoi..» abbassa lo sguardo sulla mia bocca «posso rendere quel sogno.. in realtà» si avvicina.
«Che ne dici, Bella Addormentata?»
C-cos? No!! Siamo nella sua stanza, a casa sua! Con i suoi genitori e i fratelli e.. e noo! Principio, Lara, per principio.. non..
Ma quel suo sguardo..
Quelle sue labbra carnose e rosse...
«Nash..» mormoro, involontariamente.
Nash socchiude gli occhi, avvicinandosi tanto da sussurrarmi all'orecchio «Non so quanto ti convenga chiamarmi con quel tono, Bella Addormentata. Potrei non potermi controllarmi...»
Si tira su a sedere, sovrastandomi con la sua imponenza.
Indietreggio sul letto, col fiato corto.
«N-nash..» mi sfugge.
Lui si morde il labbro «Potresti pentirti di avermi provocato»
Ho sicuramente le pupille dilatate.
Nash scende sul mio collo, lasciando una scia di umidi baci.
Sgrano gli occhi, ma non lo fermo; in qualche modo la mia mente sta diventando sempre meno lucida.
Inclino il capo per dargli più accesso «Nash...»
Inaspettatamente mi morde la clavicola, facendomi sussultare per la sorpresa, non per il dolore.
«Ti.. ti avevo avvertita» dice con voce roca.
Cosa gli succede?
Lo guardo: gli occhi di un blu notte profondo e intenso, il respiro affannato.
Mi afferra la nuca, tirandomi con poca delicatezza la testa all'indietro e subito si fionda sul mio collo, lavorando ad un succhiotto scuro e violaceo.
Mi ha tirato contro il suo petto e ora siamo entrambi inginocchiato sul letto, uno contro l'altro.
Ad un tratto sento qualcosa e sgrano gli occhi.
Cosa..? Come..?
Percepisco l'erezione dura di lui sulla mia coscia.
Nash ridacchia «Adesso sai.. come sei in grado di ridurmi.. con davvero poco.»
E adesso come fa?
«Nash, io..» cerco di scusarmi.
Ma lui cattura subito le mie labbra in un bacio passionale.
Poco dopo si stacca, il respiro pesante. «Se non fossimo in questa situazione, ti direi che quella» e si indica fra le gambe «è una tua responsabilità..»
COSA??
«Ma non è questa la volta» conclude.
Come a salvare il momento qualcuno bussa alla porta: Elizabeth.
«Ragazzi, siete svegli?»
«Si, mamma!» risponde il ragazzo, con nonchalance.
«Buongiorno Elizabeth!» saluto.
«Su, scendete a fare colazione» e sentiamo i suoi passi allontanarsi.
Scendo dal letto, ma mi acciglio non appena vedo Nash restare fermo sul letto «non vieni?»
Nash ridacchia «Non credo sia il caso che io scenda in queste condizioni» indica la sua erezione moolto evidente sotto il tessuto dei jeans.
Mi fa un occhiolino «A meno che tu non voglia darmi una mano...»
Arrossisco violentemente alla sua provocazione.
«Sbrigati a scendere!!» e mi sbatto la porta alle spalle, con le risa di lui come sottofondo.
Pervertito maniaco che non è altro.
Scendo, con le guance rosse, e un piccolo sorrisino sulle labbra.
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