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doubt

Sembra un sogno, quasi non riesco a capacitarmi del fatto che ho appena dato il mio vero primo bacio a Nash, alla persona che credo mi piaccia di più al mondo.

Sono al settimo cielo; sorrido come una cretina a tutto e a tutti, tanto che credo Hayes si sia accorto del mio repentino cambio d'umore.
E, guarda caso, anche il fratello sembra stranamente sollevato e vivace: coincidenze? Ovviamente no, ci siamo baciati porca paletta!
Ma Hayes.. questo lui non lo sa.

Il ragazzo si avvicina a me, furtivamente, mentre Nash si sta occupando di una Skylynn selvatica.

Cerco di essere il più indifferente possibile, ma dati i miei recenti trascorsi, la cosa mi è praticamente impossibile.
«Lara...» mi chiama, curioso.
«Mm mm?»
Hayes assottiglia gli occhi «Vedo che ti è tornato il buon umore» nota e io non posso fare a meno di sorridere, un sorriso a trentadue denti.

Okay, basta. Potrei spaventarlo.

«Lara...»
«Mm mm»
«Che per caso c'entri mio fratello?»
Non trattengo la risata e, giustamente, Hayes mi guarda come se fossi una pazza psicopatica.
Mi asciugo le lacrime agli occhi «E che te lo fa pensare, eh?»
«Mm.. vediamo..» comincia a contare sulle dita «Forse perché prima eravate entrambi giù di corda, poi siete saliti su per almeno una bella mezzoretta, e infine siete scesi giù con un sorriso da orecchio a orecchio maaaa... è solo un'ipotesi eh» dice, vago, con un sorrisino furbo sul viso.

Solo allora ragiono, arrossendo di colpo e tornando seria.

La mente perversa di quel piccolo pervertito di un Hayes probabilmente non avrà pensato ad un solo innocente bacio. Forse lui.. lui crede che noi abbiamo fatto qualcosa di peggio.
Tipo..beh: un ragazzo, una ragazza, in camera da letto, una mezzora..

Arrossisco e balbetto, agitando le mani di fronte a me «N-no no n-non è come p-pensi! Cioè.. n-non era n-niente d-di che!»
Hayes è divertito dalla mia reazione; sa che non abbiamo fatto nulla, eppure si vuole divertire, stuzzicandomi.
«Quindi avete comunque fatto qualcosa»
«N-n-n..»

E proprio al momento giusto ecco che il mio principe viene a salvarmi «Ehi, che succede qua? Lara perché..»Nash mi squadra «sei rossa come un pomodoro?»
Faccio per rispondere ma Hayes mi precede «Nulla, colpa mia. Le ho chiesto una cosa imbarazzante»

Nash si fa curioso «ovvero?»
Il fratello minore sbuffa, incrociando le braccia «Ma dico l'hai vista?» e mi indica «Ti ho pure detto che è imbarazzante? Cosa il tuo cervellino procariota non riesce a comprendere?»

Nash è a bocca aperta, mentre io e Skylynn, che ha assistito alla scena, ridiamo come pazze.

Cervellino procariota! Ma sentilo il ragazzo!

Presto le ore con Skylynn finiscono e mi tocca andare a scuola. Nonostante sia una bella giornata, Nash insiste nell'accompagnarmi in auto e io mi son detta: perché non accettare?

Sono in macchina col mio rag..

Ma mi blocco, gelata sul posto. Sgrano gli occhi al pensiero.

Il mio.. ragazzo?

Lancio un'occhiata furtiva a Nash.

Un attimo, ma noi non abbiamo mai affrontato questo punto. Cioè okay, ci siamo baciati ma... siamo davvero fidanzati ora?? E se non lo fossimo? Dopotutto Nash non ha accennato a nulla. Forse si è dimenticato. Ma se invece non lo avesse proprio tirato in ballo di proposito? Oddio, che devo pensare?

Ed ecco che proprio quando credevo di poter stare calma e tranquilla, i problemini i utili che mi faccio rovinano la quiete.
Nash, al posto di guida, nota il mio persistente silenzio, e la mia postura rigida.
«Lara?»
Sobbalzo «Si?»
Nash alza un sopracciglio «Tutto bene?»
Annuisco, forse troppo energicamente.
Infatti il ragazzo sospira, passandosi una mano fra i capelli «Okay, riformulo: cosa c'è che non va?»

Non farò la figura dell'idiota rivelandogli la mia preoccupazione. Sarà lui a parlarmene, giusto? Giusto??

Scuoto la testa «Nulla, davvero. Sarà per oggi.. sai.»
Nash annuisce, poco convinto, eppure non approfondisce l'argomento.
Siamo arrivati davanti la mia scuola, lui parcheggia.
Afferro la borsa e mi giro verso Nash, aprendo leggermente la portiera «Allora, grazie per il passaggio»

Faccio per uscire, quando la sua voce mi blocca «E mi lasci così?»

Sbatto più volte le palpebre, sorpresa «Beh, io..»
Nash ridacchia e, all'improvviso, mi afferra per l'avambraccio tirandomi a sé. Percepisco una sua mano sulla guancia prima che mi lasci un dolce bacio a stampo sulle labbra.
Posso di nuovo sentire quanto sono morbide e calde.
Poco dopo lui si allontana «é stato un piacere»
Lo ringrazio un'ultima volta ed esco dall'auto, salendo le scale d'ingresso mentre lui se ne va.

«Mi sono perso qualche dettaglio, mi sa»
Alzo la testa e per poco non vado a sbattere contro Clayton, che ha appena parlato.

Ehm.. mi sa che ha visto..

Beh, almeno, cerchiamo di salvare il salvabile, no?

Sorrido, salutandolo «Ehi, Clayton! Da quanto tempo. È da un po che non..»
Ma lui non accenna ad assecondarmi; le braccia incrociate e la testa inclinata.

«Lara Shane. Stai cambiando argomento»
Sbuffo.

Mi ha decisamente vista.

Alzo le mani, in segno di resa «D'accordo, okay. Poi ti racconto, eh»
Mi dirigo verso la mia classe e, ovviamente, il ragazzo mi trotterella dietro.
«Eh no, cara. Non ti sei fatta viva per giorni, non mi hai ancora raccontato del tuo muso lungo quella volta al mio bar; il minimo che mi devi è sputare il rospo, ORA.»

Alzo gli occhi al cielo
«Ehilaaa di che parlate?» arriva Jessie.

Ecco, la ciliegina sulla torta, insomma.

Clayton alza le spalle «Oh nulla, solo che Lara limonava con uno in auto»
Sgrano gli occhi, lo stesso fa la rossa.

CHEEEEEE???

«CHEEEEE???» grida Jessie. Di corsa l'afferro per un braccio e la sposto dal centro del corridoio, mentre Clayton ci segue ridendo.

«Non è come sembra, l'idiota la fa più grossa di quanto è» lo fulmino.
«Spiegati»
Sospiro e, come al solito, le racconto tutto per filo e per segno, invitando anche il ragazzo all'ascolto.

Tanto gliel'avevo promesso.

Siamo seduti ai nostri posti e non c'è un'anima; siamo decisamente in anticipo.
Alla fine del racconto, però, le chiedo del mio dubbio platonico: si è dimenticato o non vuole avere una relazione con me?
Jessie ha un'espressione pensierosa: ci sta mettendo tanto a rispondere.

E non è un buon segno.

«È sottinteso»commenta Clayton come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
Mi acciglio «Come?»
Il ragazzo di siede sul banco «Mi pare ovvio che lo avesse semplicemente sottinteso, ma lui crede che siete fidanzati»

Jessie sbuffa «E da quando t'intendi d'amore?»
Lui incrocia le braccia «Io non m'intendo d'amore. Se vi dico così è perché è esattamente quel che avrei fatto io» dice, fiero.

«Ma va'. Lara, non fidarti» suggerisce la rossa.

Eppure quanto vorrei che Clayton avesse ragione...

Il ragazzo sbuffa, proprio mentre suona la campanella «Ve ne pentirete, vedrete» e prende posto.

A fine scuola torno a casa e non sto nella pelle: durante tutte le lezioni non ho fatto altro che pensare se scrivere a Nash un messaggio.
Perché? Qual è la necessità?

Beh, è una cosa carina da fare, dopo quel che è successo, no?

«Sono a casaa!» grido e mia madre si affaccia tutta contenta dalla cucina.
«Ben tornata, amore!»
Sorrido: fra Skylynn, i compiti, la scuola e i turni incoerenti di mia mamma non abbiamo molto tempo da trascorrere insieme.
«Prepari un dolce?» chiedo, annusando il buon odorino sparso nella stanza.
Lei annuisce, dandomi un bacio sulla fronte «Dai, vieni qui e aiutami. Ti va?»
«Certamente!»

Sto dosando lo zucchero a velo nel contenitore graduato quando mia madre se ne esce «E con quel Nash? Come va?»
Per poco verso tutto a terra, mi giro strabuzzando gli occhi «Eeh?»
Mi fa un occhiolino, con aria altezzosa «Beh era per sapere. Dimmi dimmi, su. Sono curiosa»

Sbuffo «Ma come te ne esci.. e poi, non sarai troppi vecchia per certe cose?» ridacchio.
Mette un finto broncio, e io rido.
«Vecchia a chi? Sono una giovincella; e poi l'amore non ha età»

Mi faccio seria, girando la glassa, imbarazzata «Amore.. beh, non esageriamo.. Cioè...»

"Ti giuro che ti amo", "penso di essermi follemente innamorato di te"

Ricordo le sue esatte parole, e di conseguenza arrossisco ancor di più; cosa che a mia madre non sembra sfuggire affatto.
«Oh oh, ma guarda che bel faccino color peperone» mi stuzzica, dandomi una gomitata scherzosa.

«Ooh ma daai, mammaaa!!» rido.

Mi sono mancati questi momenti con lei

Lei si fa seria, tornando a tagliare la carta da forno e posandola sulla teglia «Quindi.. novità?»

Mi passo una mano fra i capelli e non posso fare a meno di pensare quanto questo gesto mi ricordi lui.
«È complicato»
«Prova a spiegarlo»
«Beh.. è sempre stato carino e gentile. Non per niente ma.. forse un po' si vede anche che ci tiene, a me.. intendo.»
«Ma..?» ipotizza lei, anticipandomi.

Come mi conosce bene.

«Oggi mi ha.. baciata, ecco. Ha detto di..» arrossisco «amarmi.»
Mia mamma ci pensa su «le esatte parole?»
«"Credo di essermi follemente innamorato di te"» sussurro.
Subito mia madre lancia un urletto emozionato «Oddioooo awwq, che carinoo!»

La guardo, sorpresa; e lei si ricompone «Okay, okay, scuusa. Che c'è di male? Cosa ti.. affligge?»

Sospiro «Beh è proprio questo il problema. Dopo quella dichiarazione a cui ho assentito positivamente, e dopo il... bacio, ecco; non so se ora siamo.. »
«Fidanzati?»
Annuisco.

Mia madre inforna i cupcake e si siede sullo sgabello, pulendo il banco dalla farina «Beh, ti ha detto che ti ama, tu hai fatto lo stesso, vi siete baciati.. contando che è un ragazzo, e che quindi ha sicuramente le manie di ovvietà..»

Pendo dalle sue labbra.

«Probabilmente non ne vuole più sapere di te»ridacchia, giocosa.
Sbuffo, fintamente offesa «Mammaaa suu»

Lei ride «Okay scusa scusa, oggi sono in vena di battute.» tossicchia «Dicevo: probabilmente lui non si è posto affatto questo problema per il semplice fatto che quel bacio ha già chiarito tutto. Non mi sembra il tipo di persona che dopo una dichiarazione coi fiocchi va a tradire quella che le piace. No. Di sicuro lui crede che sia tutto sistemato, che anche senza dire niente chiaro e tondo voi, con quel bacio, vi siate già belli che fidanzati.»

È quel che ha detto Clayton.

«Mm mm. Ma io non ne sono sicura, come faccio? Voglio chiarire»

Lei si alza e mi da un bacio sulla fronte «Allora credo proprio che dovrai chiederglielo»

Sbuffo «Ma è imbarazzante!»
Lei ridacchia «Beh, chi bella vuole apparire, un pó devi soffrire» cita.
La guardo, alzando un sopracciglio «Ma.. che,ma..???»
Mi scompiglia i capelli «Su, hai capito no? Ci stava!» fa un cenno con la mano «Parlagli. 'notte!» e va in camera.

«buonanotte» ma è solo un sussurro.

Ha ragione: dovrei parlargli. Ma non al telefono.

Mi rannicchio nelle coperte.

Domani, domani chiariremo.

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