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Don't know what we are

Jessie si è proposta di lavare i piatti e Skylynn, stranamente, si è anche lei offerta per dare una mano alla rossa.

Quelle due hanno instaurato davvero un bel rapporto in neanche un'ora.

Mi dirigo in salone e mi siedo sulla poltrona, seguita da Nash che, invece, prende posto sul bracciolo, al mio fianco.

«L'ho notato solo io, o...» comincia Nash, divertito.
Annuisco «Se c'è un certo feeling fra Cameron e Jessie? Potrebbe.» commento.

Mi giro verso di lui «Beh, in fondo, tu dovresti saperlo meglio di me: sei o non sei il suo miglior amico? Come si comporta di solito con le ragazze?» chiedo curiosa.

Questa parte del moro non la conosco granché.

Nash fa spallucce «Hai visto, anche con te. Le tratta tutte un po' così. È passato un bel po' da quando Cam ha avuto una relazione seria; ed è pure finita male. Da allora non ha più cercato davvero qualcuna. Se voleva divertirsi ne prendeva un paio e poi le gettava via» risponde, tranquillamente.

Cameron fa davvero questo genere d cose? Come è finita la sua ultima storia?

Vedendomi dubbiosa e delusa, Nash si riscuote subito.

«Oh no, no. Non pensare male di lui, ora. Intesi? Non è una brutta persona. Io.. credo semplicemente che dato quel che ha passato, non voglia più una vera relazione. Forse non vuole affatto innamorarsi, credo. È molto severo con sé stesso su questo argomento.» finisce, guardandomi.

Scendo un po' sulla poltrona, sdraiandomi leggermente «Non vuole affatto innamorarsi, eh» sussurro pensierosa.

Chissà cosa sarà mai successo. Cameron ha davvero così tanta paura di provare amore? Pensa di dover rivivere quel che ha passato, se dovesse ri- succedere?

Nash scende dal bracciolo e si piazza di fronte a me, inchinandosi in modo da avere il mio viso faccia a faccia col suo.

«Non pensarci troppo su; l'ho già fatto io, in passato, e non è cambiato nulla. Non vuole saperne» mi carezza una guancia e annuisco.

In fondo, affari suoi se non vuole più innamorarsi. Io di certo non posso biasimarlo, anche se, al suo contrario, io sto provando a cambiare.

Sorrido e afferro una ciocca ribelle dal folto dei suoi capelli scuri.

«Allora... che impressione ti ha fatto Jess?» chiedo, curiosa.
Nash si appoggia con le mani dietro lo schienale della poltrona su cui sono seduta «Simpatica, pazza, rumorosa e...perfetta per te.» annuncia, con un sorriso dolce.

Rannicchio le gambe al petto «Rumorosa certo, ma mai quanto i tuoi di amici.» ridacchio, ricordando Matthew, Carter, Mr Bandana e compagnia bella.
«Touchè»

«Perchè pensi che sia "perfetta per me"?»
Nash sembra pensarci su, ma alla fine scuote la testa «Non so di preciso il perché; ma mi da l'impressione di esserlo. È molto diversa sa te, ma forse, proprio questa diversità vi rende tanto unite. Siete come un puzzle, ecco. Voi, semplicemente, coincidete» commenta.

Resto un attimo imbambolata a fissarlo; sono stupita dalle sue parole.

Nash ride «Scioccata dal mio lato poetico?»
Mi guardo la punta della converse «No, cioè.. sì. Mi piace sentirti dire queste cose» dico, arrossedo un po'.
Lui avvicina il viso a sfiorare una mia tempia «Che genere di cose?» chiede, malizioso, mentre strofina la punta del naso sul mio zigomo e struscia delicatamente le labbra su una guancia.
Chiudo gli occhi

Dio, quanto è sexy quando fa così.

«Prova ad indovinare» lo stuzzico.
Nash scende sulla mandibola, soffiando sulla pelle.

Ho i brividi.

Certo che me le vado a cercare.

Sospira «Oh, Bella Addormentata, così giochi sporco eh. Ebbene, accetto la sfida» sussurra e io deglutisco.

Lascia un soffice bacio sul collo «Forse intendi cose come:"vorrei marchiarti sulla clavicola, affinché tutti sappiano che sei già di qualcuno"» mormora in tono seducente al mio orecchio.

Socchiudo gli occhi; non riesco a tenerli aperti e, involontariamente, emetto un lieve suono quando Nash mi prende il lobo con i denti.

Potrei giurare che sta sorridendo «Vedo che apprezzi» commenta, divertito.
Intanto con una mano mi carezza un braccio, facendomi venire la pelle d'oca «O forse vuoi che ti dica cose più... spinte» sussurra, ancora, e penso di potermi sciogliere da un momento all'altro.

Sento le guance e le orecchie in fiamme l'imbarazzo, ma non posso farci assolutamente nulla; soprattutto ora che il cervello è andato in tilt.

«Nash..»
Mi lascia un bacio più pressato sulla clavicola.

«Sì, Bella Addormentata?»
Succhia la pelle.

Mugulo «N-non.. loro sono.. di là. Nash..»
Ora mi sta palesemente facendo un succhiotto.

Inclino la testa di lato per facilitargli il compito.
Posso chiaramente sentire le sue labbra sul mio collo, la pelle che viene tirata e martoriata, i rumori che emette con la bocca.

Ocristo. Potrei.. impazzire.

Finita l'opera, Nash si scansa leggermente ad ammirarla, soddisfatto.
Riapro gli occhi con difficoltà, e lo guardo: occhi blu come la notte.

Cazzo; è dannatamente eccitato.

Sposta lo sguardo di lato, come per trattenersi.
«Cosa mi fai fare, Lara..»

Sgrano gli occhi, ricordandomi solo allora del succhiotto: porto le dita al collo.

Ma diamine, proprio in bella vista, eh.

«Cosa.. cosa dirò?» chiedo, agitata.
Nash si addolcisce e mi posa un leggero bacio sul capo.
«Che il bellissimo, nonché affascinante, Nash Grier ti ha fatto un succhiotto» ridacchia.

Lo guardo storto, ma presto rido con lui.

Subito dopo però, lui si inginocchia di fronte a me, e mi fissa serio.
«Lara»

Attira la mia attenzione «Sì?»
Si scompiglia i capelli «Non so cosa siamo, io e te» dice semplicemente.
Mi gelo sul posto.

Non può buttare certe bombe a questo modo.

Continua «Non lo so perché non vorrei azzardare. Per te deve essere complicato, forse le certezze di faranno solamente cambiare idea. Forse avere un titolo ti spaventerebbe. Io.. non voglio perderti»

In un attimo, nella mia mente, compare l'immagine di Kyle che dice esattamente le stesse identiche parole:"non voglio perderti".
Mi riscuoto, e sorrido.

Non voglio ricordare certe cose adesso, con Nash.

«In qualsiasi caso, non me ne andrò. Puoi starne certo»

Lui sembra tranquillizzarsi, sospira «Puoi giurarmelo?»
Ridacchio, portandomi la mano destra al cuore «Lo giuro, sissignore».

Ride, nello stesso momento in cui Jessie e la pulce entrano in salotto.
«Cam?» chiede la piccola.
«È di sopra. Anzi, Sky, fa il piacere. Vallo a chia...» inizia Nash, ma io lo blocco.

«Oh no, Skylynn vieni qui; voglio un abbraccio. Jessie, puoi andare tu a chiamare Cameron?» le faccio un occhiolino e lei alza gli occhi al cielo.

Ma su, so che sotto sotto stai gioendo, ranocchia.

«Laraa!» urla la pulce, scagliandosi addosso a me.
Rido e l'abbraccio a mia volta mentre lei, con le sue piccole manine spiattellate sulle mie guance, mi posa una raffica di bacetti sulla punta del naso.

«Ehi, vacci piano. Troppa dolcezza fa venire il diabete» ridacchio, dolcemente, seguita da Skylynn.

Sono così concentrata a schivare scherzosamente gli attacchi coccolosi della mia piccola pulce, che non mi accorgo di un paio di occhi blu puntati su di me.

Un paio d'occhi che vorrebbero dire tutto, ma che alla fine, lasciano il silenzio del dubbio.

Spazio autrice:
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Eh, lo so: rispetto alle altre volte questo capitolo è parecchio corto.
Ma c'è una buona ragione che scoprirete presto nel prossimo capitolo.
È una trovata bizzarra, che all'inizio non mi convinceva granché; ma alla fine ho capito che per realizzare quel che avevo in mente, era l'unico modo.
Non ci saranno molti capitoli come il prossimo che posterò; saranno un po' come.. qualcosa di speciale, ogni tanto.

Spero solo che vi piacciano, fatemi sapere poi, nel successivo, eh.

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