Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

WONDERFUL

Mancavano pochi giorni alle Regionali, e noi come al solito non avevamo ancora la scaletta pronta.

«Bene, ragazzi, mi è appena arrivato un messaggio con il tema delle Regionali di quest'anno, che sarà... sogni!» annunciò il professor Schuester quel giorno in aula canto.

Noi accogliemmo il tema con un applauso.

«Dobbiamo attenerci al tema il più possibile, quindi ho pensato di iniziare con "Dream Weaver", poi proseguiremo con "Sweet Dreams" e in conclusione "You Make My Dreams Come True"!» annunciò ancora esponendo le sue idee.

Non erano male, e decisamente a tema!

Io e Blaine ci guardammo con approvazione, e iniziammo a canticchiare nello stesso momento "Sweet Dreams" facendo un ballettino stupido.

«Sì, proprio quella, ragazzi» ci disse il professor Schuester guardandoci divertito, mentre io e Blaine scoppiavamo a ridere e ci battevamo il cinque.

Poi il professore puntò gli occhi su Marley e le chiese se avesse qualcosa in contrario alla scaletta, perché aveva un'espressione corrucciata e strana per lei.

«No, è che non conosco nessuna di quelle canzoni» rispose Marley un po' titubante, come se fosse appena stata risvegliata da uno stato di trance.

«Beh, le studieremo oggi!» esclamò il professor Schuester entusiasta, iniziando a passarci i fogli con gli spartiti.

Marley però non era ancora convinta.

«Magari... magari, potremmo fare delle canzoni originali come avete fatto due anni fa» propose speranzosa.

Da quanto aveva detto la settimana prima, durante i nostri momenti di terrore, aveva delle canzoni scritte da lei, che evidentemente ora voleva farci sentire.

«Era un altro momento, e un altra squadra» le rispose il professore per dirle gentilmente di no.

Io lo guardai stranita.

«Qualcuno di quella vecchia squadra è rimasto» gli feci notare con aria ovvia e quasi offesa.

Credeva che non fossimo abbastanza bravi?

Credeva che solo Rachel e Finn potessero portare delle canzoni originali sul palco di una competizione?

«Perché non dare una chance alle canzoni originali?» mi appoggiò Jake alzando le spalle con innocenza.

«Ragazzi, siamo fortunati a essere alle Regionali! Non dovrà esserci il minimo spazio per un errore! Neanche il più piccolo!» ribadì il professore scaldandosi leggermente.

Poi lasciò cadere l'argomento facendoci fare esercizio.

Ma noi non eravamo convinti, e infatti quel pomeriggio ci riunimmo in segreto per discutere della scaletta e vedere se si poteva migliorare. Erano tutte belle canzoni, per carità, ma Blaine ci elencò le date in cui erano state rilasciate, e ci fece notare che erano state realizzate tutte prima degli anni 90.

Così non andava!

«Blaine ha ragione, dobbiamo scegliere canzoni più recenti se vogliamo vincere alle Regionali» lo appoggiò Artie annuendo.

«Ragazzi, scusate» disse Marley in quel momento, alzandosi in piedi e schiarendosi la voce prima di continuare «Ho scritto delle canzoni, potremmo portare queste» propose con la stessa speranza che le avevo visto negli occhi poco prima in aula canto.

Si vedeva che teneva davvero a quelle canzoni, e che ne era fiera.

Mi sarebbe piaciuto sentirle e darle una possibilità per portarle alle Regionali. I pezzi originali funzionavano, lo sapevamo tutti, dovevamo solo prendere coraggio e sceglierne almeno uno per le Regionali. Purtroppo però non ci riuscimmo, ci facemmo prendere dalla paura della sconfitta e di perdere quello che Sam e Blaine ci avevano fatto guadagnare con tanta fatica, e non pensammo nemmeno a come si sarebbe potuta sentire Marley al nostro rifiuto.

«Marley, aspetta!» esclamai pochi giorni dopo, quando vidi la mia amica per i corridoi del McKinley.

Avevo una cosa da dirle.

«Ho sentito la canzone che hai scritto e che hai fatto cantare ai ragazzi ieri. È... è magnifica!» le dissi appena la raggiunsi.

Lei mi guardò confusa, probabilmente non capiva come facessi a sapere di quella canzone e di quell'episodio.

Beh, chi poteva avermelo detto se non Blaine?

«Shug, ho una canzone da farti sentire!» mi aveva annunciato il mio migliore amico il giorno prima alla nostra serata Bloxie.

Io lo guardai confusa.

Una canzone?

Perché doveva farmela sentire?

C'era qualche audizione in programma?

«Ieri io, Sam e Unique siamo stati invitati da Marley in auditorium e ci ha fatto cantare questa canzone scritta da lei» mi spiegò Blaine «Si chiama "You Have More Friends Than You Know". È... meravigliosa!» aggiunse con entusiasmo.

La mia espressione si trasformò in curiosa, e mi accorsi che non stavo nella pelle di sentire quella canzone scritta da Marley. Avevo sempre pensato che mi sarebbe piaciuto sentire uno di quei testi scritti dal cuore puro e innocente di Marley, e ora ne avevo l'occasione.

«Allora?! La vuoi sentire?!» mi chiese Blaine quasi impaziente di cantare.

«Certo!» esclamai io eccitata.

Allora venni trascinata giù dalle scale dal mio migliore amico, che si sedette al piano che avevo in salotto e iniziò a suonare e cantare la canzone di Marley.

Era davvero una bellissima canzone!

Il testo era pieno di significato, e quasi mi commossi nel sentirla.

Marley aveva davvero un talento!

«Blaine, che bella canzone! L'hai scritta tu?» chiese mia madre al mio migliore amico dalla porta del salotto, dove si era fermata per ascoltare estasiata quello che Blaine stava suonando.

«No, l'ha scritta Marley» le rispose Blaine voltandosi a guardarla.

«La ragazza che è svenuta alle Regionali?» chiese ancora mia madre per inquadrare il viso di Marley.

Io e Blaine annuimmo allo stesso tempo, e poi mia madre disse che Marley era stata davvero brava a scrivere quella canzone, e che aveva davvero talento.

«Grazie» mi disse Marley lusingata, quando le dissi quello che aveva detto mia madre aggiungendo i miei complimenti.

«Però sono offesa» dissi poi «Perché non mi hai invitata a cantarla con voi?» le chiesi mettendo il broncio.

«Mi dispiace, ma so che il martedì pomeriggio dopo scuola devi correre al lavoro e non volevo farti fare tardi» mi rispose lei per difendersi.

Io la guardai con un sorriso. Mi piaceva quella scusa che aveva usato, e mi piaceva che mi conoscesse così tanto.

«Beh, in qualsiasi caso, hai fatto davvero un bel lavoro con quella canzone. Sei meravigliosa!» le dissi di nuovo, facendole un sorriso enorme che lei ricambiò.

«Sembra che però non ci sia modo di farlo capire al professor Schuester» disse poi tristemente.

Ma si sbagliava, infatti quello stesso pomeriggio in aula canto il professore ci fece non una, ma ben due sorprese. Per prima cosa fece entrare in aula canto una persona che non vedevamo da un po', e che aveva sempre reso il Glee Club migliore, anche se alcune sue scelte non erano state il massimo.

Eh già, era tornato Finn!

A quanto pare lui e il professore avevano fatto una sorta di pace, e Finn era tornato per supportarci e aiutare il professor Schuester con la scaletta per le Regionali.

E poi...

«Non ve l'ho detto, ragazzi? Ho eliminato la scaletta!» annunciò il professore lasciandoci perplessi «Voglio che Marley ci insegni una delle canzoni che ha scritto» ci spiegò poi.

Marley era davvero entusiasta e così eravamo noi.

Quello era il nostro professore!

~~~

Ma credete che le sorprese fossero finite?

Vi sbagliate!

Prima delle Regionali altre tre persone vennero a farci visita, e nessuno poteva essere più felice. Soprattutto non di me e Blaine.

«Buongiorno, Akemi» mi aveva sussurrato una voce alle mie spalle, mentre parlavo con Marley e Unique in corridoio.

In un attimo dei brividi di piacere mi avevano percorso la schiena, e girandomi mi ero trovata incantata dai magnifici occhi color cioccolato del mio bellissimo Mike, restando quasi senza fiato.

Quanto mi era mancato!

E quel suo sorrisetto poi, mi faceva impazzire!

Per non parlare dei suoi baci!

«Boo! Cosa ci fai qui?» gli chiesi appena lo lasciai respirare, staccandomi dalle sue labbra ma senza smettere di accarezzargli il viso, quasi incredula che fosse davvero lì davanti a me.

«Il professor Schuester mi ha chiesto di aiutarvi con le coreografie per le Regionali» mi rispose lui sorridendo e strofinando il suo naso con il mio.

Quanto mi piaceva quando faceva così!

«Quindi... significa che starai qui per un po'?» gli chiesi con aria maliziosa, giocherellando con la sua cravatta.

Eh sì, Mike è un uomo stiloso, e nonostante avesse la camicia a quadri indossava una cravatta abbinata che gli stava benissimo!

«Quanto vuoi» mi rispose, prima di riposare le sue labbra sulle mie e ricominciare a baciarmi.

«Oh, devo dirti una cosa che ti farà ingelosire tantissimo» gli dissi staccandomi e guardandolo con aria maliziosa.

«Non dirmi che Sam ti ha baciata di nuovo» mi disse lui guardandomi male.

Io scoppiai a ridere.

«No, niente baci» gli assicurai poi scuotendo la testa «Però qualche settimana fa... alla fine della settimana... abbiamo cantato "Footlose"» gli dissi facendo una smorfia perché conoscevo già la sua reazione.

Come mi aspettavo, Mike spalancò la bocca e gli occhi sorpreso, poi tornò serio e poi aggrottò le sopracciglia facendo una faccia offesa ma davvero davvero tenera.

«Senza di me?» mi chiese con voce lamentosa.

Io guardai quel bellissimo faccino tenero con apprensione e con un sorriso dispiaciuto.

«Boo, non fare così dai» gli dissi divertita nel vedere i suoi occhi così tristi per una notizia del genere.

Allora mi allungai sulle punte dei piedi per lasciargli un bacio a fior di labbra, che lo fece illuminare in un sorriso, e che ben presto si trasformò in un bacio passionale.

«Ehi, piccioncini, è ora di andare in aula canto» ci avvisò in quel momento Unique guardandomi con aria complice quando mi voltai a guardarla.

A quel punto lasciai un ultimo bacio a fior di labbra a Mike, e poi entrai in aula canto con Marley e Unique, dove poi ci raggiunsero anche il mio ragazzo, Mercedes e Kurt.

«Mercedes è una delle vocalist più potenti nella storia delle Nuove Direzioni, e Mike è qui per aiutarci con la danza» annunciò il professor Schuester dopo il numero di Kitty, che aveva cantato "Signed, Sealed, Delievered I'm Yours" di Stevie Wonder (era la settimana dedicata a lui).

«E tu, Kurt, cosa sei venuto a insegnarci? Che non abbiamo gusto nel vestire?» chiese Tina con arroganza, scocciata dal fatto che il professore credesse che avessimo bisogno di qualcuno a insegnarci le cose.

«Mio padre ha il cancro» le rispose Kurt mestamente.

Tra di noi calò il silenzio.

Io lo sapevo, perché me lo aveva detto Blaine, ma gli altri no, ed era stato davvero scortese da parte di Tina fare una domanda del genere.

«Grazie, Tina!» le disse Blaine con sarcasmo e guardandola male.

Per fortuna ci pensò Mercedes a stemperare la tensione, cosa che sembrava stesse uccidendo Kurt. Infatti quello stesso pomeriggio lui, Mercedes, Mike e Blaine vennero al Lima Bean per un caffè, e come al solito io avevo il turno.

«Non vieni a sederti con noi?» mi chiese Mercedes con occhi imploranti.

«Finisco di servire due tavoli e arrivo» le dissi facendole l'occhiolino.

Ma non potevo trattenermi tanto, mancava ancora un quarto d'ora alla fine del turno, e se qualcuno aveva bisogno di me dovevo servirlo.

«Akemi, lo sai che Mercedes mi ha appena reclutato per coreografare il suo primo video musicale "Hell To The No"?» mi chiese Mike appena mi avvicinai al tavolo dove erano seduti.

Io lo guardai sorpresa e felice allo stesso tempo.

«Wow! Hai scelto bene direi» dissi a Mercedes annuendo convinta.

Mike mi fece un sorriso, mentre mi circondava la gamba sinistra con il braccio e posava la mano sul mio interno coscia, molto vicino all'inguine, accarezzandomi con il pollice.

Mi vennero i brividi a sentire il suo tocco così vicino... beh, è chiaro a dove.

Blaine guardò la mano di Mike con gli occhi spalancati e poi fece un sorrisetto furbo e soddisfatto.

«Sicuro di aver capito cosa voglio?» chiese poi Mercedes al mio ragazzo, guardandolo con sospetto.

«Tranquilla, ci penserò io. Alla BAD ho imparato un sacco di nuove mosse che ti faranno gridare "Hell To The Yes!"» le assicurò lui.

«No, Mike, non cambiare il brand» gli disse Kurt, mentre io, Mercedes e Blaine scuotevamo la testa.

Non suonava bene come il tipico "Hell To The No" di Mercedes.

Mike mi guardò con un'espressione mista tra tenera e corrucciata e io gli lascia un bacio tra i capelli per consolarlo, appoggiando poi la mia testa alla sua.

«È bello che siate tornati in tempo per le Regionali» disse a un tratto Blaine con un sorriso «Abbiamo bisogno di voi» aggiunse annuendo e guardandomi per avere conferma della sua idea.

«Sarete i migliori, senza dubbio» ci assicurò Mike.

«Non credi di essere un po' di parte, Boo?» gli chiesi io ironica e guardandolo con un sopracciglio alzato, mentre gli accarezzavo il collo con la mano.

Lui alzò gli occhi al cielo con aria divertita e scosse la testa, poi si allungò verso di me per iniziare a baciarmi con passione.

«Beh, chiarito che tra loro va tutto bene, e che sono arrivati anche a darsi soprannomi incomprensibili» disse Mercedes divertita rivolta a noi «Come va tra voi, ragazzi?» chiese invece a Blaine e Kurt «Perché ho visto un corpo a corpo alle nozze del professor Schuester che diceva molto più che amicizia» aggiunse guardando i due ragazzi con aria furba.

«A quanto pare c'è stato anche un corpo a corpo a cui nessuno ha assistito» le dissi io sporgendomi sul tavolo e guardandola con complicità.

Mercedes fece un'espressione sorpresa e poi fece un sorriso eccitato.

«Beh, in qualsiasi caso non stiamo insieme» disse Blaine con calma «Ma è tutto a posto» aggiunse guardando Kurt con quella che interpretai come nostalgia.

Sapevo che Blaine avrebbe dato tutto pur di tornare con Kurt, che gli mancava da morire, e che ammettere di non stare davvero insieme dopo quello che era successo al matrimonio lo rendeva davvero triste.

«Blaine, è vero che Tina ti ha spalmato un intruglio addosso?» chiese Mike al mio migliore amico, mentre io e Mercedes trattenevamo a stento una risata.

Blaine stava per rispondere, ma venne interrotto bruscamente da Kurt, che venne preso da quello che sembrò un esaurimento nervoso.

«Ok, è il caso di parlarne adesso?! Non importa!» esclamò esasperato.

Noi lo guardammo all'inizio straniti da quella sua reazione così gelosa che non era decisamente da Kurt, ma poi ne capimmo il perché. Come detto prima, a suo padre era stato diagnosticato un cancro, e Kurt era tornato per avere le notizie delle sue ultime visite il prima possibile. Era normale che fosse in ansia, lo capivamo tutti, e Mike non voleva sicuramente innervosirlo con quella sua domanda a Blaine.

«Kurt» iniziò Mercedes con apprensione «Stai tranquillo. Andrà tutto bene a tuo padre» aggiunse annuendo «Siamo qui con te» disse ancora prendendogli la mano.

«E siamo pronti a fare di tutto per aiutarti e per aiutare Burt» dissi io annuendo e allungando una mano per prendere quella di Kurt, la stessa che stava stringendo Mercedes perché l'altra l'aveva presa Blaine e non mi sarei mai voluta intromettere.

Kurt ci guardò con gratitudine.

«Blaine ha ragione, è bello avervi qui» disse poi, passando lo sguardo su Mercedes e Mike e soffermandosi sul mio ragazzo per chiedergli scusa con gli occhi.

Ma Mike non aveva bisogno di scuse, sapeva che Kurt stava passando un momento difficile, non si sarebbe mai offeso per la reazione che aveva avuto poco prima.

«Devo tornare al lavoro» dissi dopo qualche secondo di pausa, staccandomi da Kurt e facendo per allontanarmi.

Ma la mano di Mike era ancora salda sul mio interno coscia e mi bloccò prima che potessi fare un solo passo.

«Tra quanto stacchi?» mi chiese.

«Cinque minuti» risposi io dopo aver guardato l'orologio.

«I miei sono fuori a cena» mi sussurrò allora lui, ma evidentemente lo sentirono anche gli altri perché si scambiarono delle occhiate furbe.

Io sorrisi a Mike e poi ricominciai a baciarlo, e sembrava che lui non avesse intenzione di staccarsi.

«Hai intenzione di passare gli ultimi cinque minuti del tuo turno appiccicata a Mike?» mi chiese dopo qualche secondo il mio migliore amico con tono infastidito.

Io mi staccai dal mio ragazzo e lo fulminai con gli occhi.

Era fastidioso quando aveva quelle reazioni!

In parte mi faceva piacere che mostrasse di essere un po' geloso di me, almeno avevo la conferma che quello che mi aveva detto qualche giorno prima in auditorium era vero, però se tutte le volte che iniziavo a baciare il mio ragazzo lui doveva intromettersi e interromperci, per stare in tema "Hell To The No!".

«Ti sto dando fastidio?!» gli chiesi infastidita.

«Ti sto risparmiando una sgridata da tua madre» mi rispose lui alzando le spalle e facendomi una faccia innocente.

Io alzai gli occhi al cielo scocciata.

Ha sempre la risposta pronta!

Sempre!

Poi mi allontanai per tornare al mio lavoro, ma due minuti dopo mi ero già tolta il grembiule pronta a saltare in macchina con Mike e andare a casa sua.

«Mi sei mancata tantissimo, Akemi» mi sussurrò dopo essersi messo sopra di me sul letto e aver iniziato a baciarmi dolcemente.

«Anche tu mi sei mancato, Boo» gli sussurrai, sentendo una sua mano farsi spazio sotto la mia maglietta e accarezzarmi dolcemente la pelle.

Quanto avrei voluto lasciarlo fare!

Ma prima avevo delle cose di cui parlargli, cose che mi avevano assillato fino a quel momento e che non potevo più tenermi dentro.

«Fermo, devo parlarti prima» gli dissi allora, fermando la sua mano a malincuore e cercando di spostarmi da sotto di lui.

«Non puoi... dirmelo dopo?» mi chiese Mike senza smettere di baciarmi.

«No... no è importante» risposi io, mentre lui si fermava e puntava i suoi occhi nei miei.

Poi si sedette di fronte a me e si preparò ad ascoltarmi.

«Ultimamente non sono stata la migliore delle ragazze» iniziai allora.

Mike mi guardò stranito e preoccupato allo stesso tempo.

«Mi sentivo sola, averti così lontano mi uccideva ogni giorno di più e quindi più volte ho dubitato del nostro amore» gli spiegai abbassando lo sguardo, vergognandomi di quello che avevo detto.

Non avrei mai voluto dubitare del suo amore per me, e neanche del mio per lui, ma quella settimana terribile in cui ero stata costretta a lasciare il Glee Club, il mondo sembrava crollarmi addosso ogni minimo passo che facessi, e non avere Mike accanto a stringermi tra le braccia per confortarmi era stato terribile.

Lo sentii fare un sospiro di sollievo, probabilmente da come avevo iniziato il discorso doveva aver pensato che lo avessi tradito.

Ma quello non lo avrei fatto mai più!

Mai più!

«Roxie, posso capire che tu abbia passato dei momenti difficili lontana da me, e credimi, anche io ho pensato di non riuscire a sostenere questa relazione. Il fatto che tu abbia dubitato di noi non fa di te una cattiva ragazza» mi assicurò Mike cercando il mio sguardo e giocando con le mie dita.

Quanto mi piaceva quando giocava con le mie dita!

«Non è solo questo però» gli dissi io dopo qualche secondo di pausa.

Quello che gli avevo appena detto era il minimo, ora arrivava la bomba a mano, e io prevedevo già un disastro.

«Ho confessato a Blaine cosa provo per lui» ammisi finalmente tutto d'un fiato.

Avevo paura di bloccarmi a metà frase, non potevo permettermi di respirare.

Mike fece una risatina divertita.

«Lo sanno tutti cosa provi per Blaine, e finalmente sei riuscita a dirglielo» mi disse poi, quando lo guardai confusa.

No, no, no!

Non capiva cosa gli avevo appena detto?!

«Mike» dissi allora facendo un bel respiro «Ho detto a Blaine che lo amo» precisai, sentendo i sensi di colpa attanagliarmi lo stomaco.

Da un lato avevo fatto bene a confessare i miei sentimenti a Blaine, ma dall'altro mi sembrava di aver tradito Mike dicendo a Blaine che ero innamorata di lui. Cosa che ho già spiegato, non innamorata nel senso che volevo essere la sua ragazza, ma nel senso che provavo davvero qualcosa di forte per lui che potevo catalogare solo come amore.

Mike lasciò la mia mano, mi guardò con gli occhi impanicati per qualche secondo e poi si sedette al bordo del letto dandomi le spalle. Avevo già vissuto quella scena, e non era finita bene.

«Lui ti ha detto che ti ama?» mi chiese Mike senza voltarsi a guardarmi.

«Beh, mi ha detto che tiene a me e che... Mike, Blaine è gay!» risposi io con aria ovvia.

«Non vuol dire niente! Mi sembra che non ti abbia fermata dal provare qualcosa per lui! E da certi atteggiamenti non mi sembra neanche tanto gay!» ribatté lui scaldandosi.

Lo sapevo che anche Mike era geloso di Blaine, non avevo dubbi, solo che a differenza di Nick ci aveva messo un po' di più a confessarlo, e non lo mostrava tutte le volte che io e Blaine avevamo un contatto.

«Sì, Mike, Blaine mi ha detto che mi ama, ma non come se fossi la sua ragazza, ma come sua migliore amica. Mi ha detto che mi ama e che sarò sempre l'amore della sua vita, e che è geloso come me quando qualcun altro, che sia il mio ragazzo o no, sembra rubargli il posto nel mio cuore» confessai.

Mike aveva il diritto di sapere tutto.

«E per te? Sei gelosa quando qualcuno gli si avvicina troppo, che sia il suo ragazzo o no, questo è chiarissimo. Ma anche per te lui sarà sempre l'amore della tua vita?» mi chiese Mike dopo qualche secondo di silenzio.

Io sospirai.

«Lo sai anche tu che sono rimasta scottata dalla rottura con Blaine e che i miei sentimenti per lui non si spegneranno mai» risposi io » Ma questo non vuol dire che non possono cambiare, e questo non significa che io non possa provare qualcosa per qualcun altro» gli risposi io.

Non volevo che pensasse che a causa di quello che provavo per Blaine non amassi lui. Ancora una volta non so spiegare come sia possibile provare qualcosa di così forte per due persone contemporaneamente, però era così, amavo Mike e amavo Blaine, in modo diverso ovviamente, e vi stupirò ma amavo più Mike di Blaine, di quello ne ero certa.

«Mike io non voglio essere la ragazza di Blaine, voglio essere la tua. Tu mi hai sconvolto il mondo, Mike, in positivo. Non pensavo di potermi innamorare di qualcuno solo dopo sei mesi la mia rottura con Nick, e non pensavo che quella persona saresti stata tu. Sei il mio Boo, Mike, non ti cambierei per nulla al mondo. Sono molto gelosa di Blaine, lo sai anche tu, ma hai idea di quanto io sia gelosa al pensiero che tu sei alla BAD in mezzo a decine di ragazze in body che mostrano le gambe e che si dimenano per farsi notare? Magari hai anche incontrato qualcuna che balla meglio di me, e sicuramente hai un sfilza di spasimanti che non esiterebbero un secondo nel saltarti addosso» gli dissi allora per cercare di sistemare quello che avevo detto fino a quel momento e dicendo la pura verità.

Odiavo l'idea che lui fosse al college a ballare con altre ragazze, toccarle mentre provavano, fare le nostre prese mozzafiato con loro!

Non sopportavo quell'idea!

«Roxie» mi disse Mike voltandosi a guardarmi con aria ovvia «Non mi interessa delle altre ragazze! Non mi interessa se devo ballare con loro o prepararci coreografie assieme per compito. Nella mia testa ci sei sempre e solo tu, e non sai quanto vorrei ballare con te, preparare pezzi con te, invece che con quelle stupide ragazze che non capiscono mai quello che intendo» disse ancora.

Io feci un sorrisetto.

Sapevo di essere l'unica che capiva al volo quello che voleva fare.

«Senti, hai fatto bene a essere onesta con Blaine, e hai fatto bene a esserlo con me. Non è stato il massimo sentirsi dire che hai confessato a Blaine di essere innamorata di lui, ma quando mi hai detto che ti ho stravolto il mondo mi hai fatto sciogliere, e voglio che tu sappia che anche tu mi hai stravolto la vita in positivo. Non ho mai trovato nessuna come te, e anche se non ho molta esperienza, per me vuol dire molto. Ti amo, Akemi, con tutto me stesso» mi confessò riprendendomi le mani e puntando i suoi occhi nei miei.

Che belli che erano i suoi occhi!

«Mi dispiace, Mike» gli sussurrai abbassando di nuovo lo sguardo.

Lui sospirò.

«Ti amo anche se tu ami un altro» mi disse lui con aria divertita.

Io lo guardai scettica.

«Ti ho già detto che amo più te di Blaine» gli dissi con il broncio.

Mike fece una risatina.

«Lo so» mi sussurrò, prima di avvicinarsi e iniziare a baciarmi dolcemente.

In pochi attimi era sopra di me, con la mano di nuovo sotto la mia maglietta, ma questa volta lo lasciai fare perché gli avevo detto tutto quello che doveva sapere, e l'aveva presa meglio di quanto mi aspettassi. Non esitai un attimo quando arrivò il momento di sfilargli la camicia, e quando sentii le sue labbra iniziare a baciarmi dolcemente il collo mi rilassai completamente, sicura che il ragazzo con cui stavo facendo l'amore era davvero davvero speciale.

~~~

Come ho detto era la settimana su Stevie Wonder, quindi il compito era presentarsi con una canzone sua, e nei giorni seguenti i nostri tre ospiti d'onore ci diedero delle dimostrazioni perfette.

Il primo fu Mike.

«Visto che questa è la settimana delle meraviglie» esordì dicendo.

(Potrei scommettere qualsiasi cosa che mentre diceva meraviglie puntò gli occhi su di me)

«Vi presento una meraviglia di talento! È arrivato nel Glee Club solo quest'anno, ma con un po' di fiducia può farci vincere le Regionali e portarci alle Nazionali!» annunciò poi con tono fiero «Avanti, Jake! Porta qui le chiappe!» esclamò, incitando il piccolo Puckerman a raggiungerlo al centro della sala, iniziando a cantare "I Wish" ovviamente di Stevie Wonder.

Eh sì, Jake era proprio bravo!

Ma vogliamo mettere con il mio meraviglioso Mike?

Era così bello, e poi ballava davvero da Dio!

Sarei rimasta a guardarlo per ore!

«Se la cavano insieme i nostri ragazzi» sussurrai a Marley, che era seduta accanto a me.

«Sono pazzeschi!» mi confermò lei annuendo con un sorriso.

Finita la canzone Mike tornò a sedersi, e prima di uscire dall'aula canto gli sussurai un «Sei meraviglioso» ricevendo un occhiolino.

Il giorno dopo toccò a Mercedes svolgere il suo "compito della settimana".

«La lezione di oggi è più un consiglio che una lezione» iniziò dicendo «Vorrei parlarvi della follia dello show-business che tanto ci attrae» spiegò poi con tono malinconico e serio.

In molti aggrottammo le sopracciglia.

Che cosa era successo?

Sapevo che era in uscita con il suo primo album, ma non sembrava al settimo cielo come sarebbe dovuta essere.

«Dovete essere sempre pronti a tutto. Dopo il diploma un discografico mi ha detto di voler pubblicare un mio disco, ed essendo quello che ho sempre sognato ho accettato ovviamente. Ma ora ho scoperto che vuole farlo alle suo condizioni e io devo fare una scelta: fare a modo suo e avere risultati prima, o fare a modo mio e magari non arrivare da nessuna parte. Grazie a famiglia e amici ho preso una decisione, e anche se non ho più un contratto discografico ho ancora il mio album, che voglio regalare a voi» disse, mentre Kurt e Mike distribuivano il suo album a noi ragazzi.

Non vedevo l'ora di ascoltarlo!

Poi Mercedes iniziò a cantare "Higher Ground", mentre Mike prendeva posto accanto a me.

«Non mi fa impazzire questo cappellino» gli sussurrai sporgendomi verso di lui.

Aveva addosso un cappellino giallo e azzurro con la visiera, portato storto, con la visiera su un lato. Non era brutto ci mancherebbe, ma non era al massimo della sua bellezza.

Mike mi fece una smorfia stizzito, poi si tolse il cappellino e lo mise a me.

«Ora ti piace di più?» mi chiese con finta aria di sfida.

Io scoppiai a ridere mentre gli sistemavo i capelli.

«Forse» gli risposi poi, prima di girare la visiera per potergli lasciare un bacio a fior di labbra.

L'ultimo dei tre a esibirsi fu Kurt, che lo fece per suo padre visto che era guarito ufficialmente dal cancro. Quindi per festeggiare Kurt gli cantò "You Are The Sunshine Of My Life" facendo commuovere tutti, che festeggiamo insieme alla famiglia Hudson-Hummel quella bellissima notizia.

Alla fine della settimana cantammo tutti insieme "For Once In My Life" in auditorium, e sì, si può dire, eravamo pronti per le Regionali!

«Stai qui fino alle Regionali vero?» chiesi a Mike quando uscimmo insieme dall'auditorium mano nella mano.

«Certo! Non mi perderei mai la vostra vittoria» mi rispose lui con aria ovvia.

«Sei fantastico!» gli dissi io con un sorriso.

«No, non fantastico... meraviglioso!» mi corresse lui facendomi un sorriso... sì, un sorriso meraviglioso.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro