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SURPRISES

«Voglio chiedere a Kurt di sposarmi!» annunciò Blaine a me e Sam un giorno mentre camminavano in corridoio.

Io mi bloccai sentendo il fiato mancare, mentre Sam e Blaine si fermavano con me.

Ma diceva sul serio?

Era per caso impazzito?

Sam scoppiò a ridere, il che mi fece credere che fosse uno scherzo organizzato da lui e Blaine per me, ma non era poi così tanto divertente. Però mi misi a ridere forzatamente anche io, perché Sam era evidentemente divertito, quindi magari era davvero uno scherzo e io ci ero cascata appieno.

«Perché ridete?» ci chiese Blaine divertito e confuso allo stesso tempo.

«Era una battuta vero?» gli chiesi allora io leggermente allarmata.

«No, voglio farlo davvero!» mi rispose Blaine con aria ovvia.

Io tornai di colpo seria e sentii un tuffo al cuore.

Blaine voleva chiedere a Kurt di sposarlo?!

Davvero?!

Ma non stavano nemmeno insieme!

Incrociai gli occhi di Sam, che sembrava stranito e sconvolto quanto me.

«Blaine, siamo al liceo! Non sei pronto! Non ti permetterò di fargli la proposta!» disse poi il ragazzo biondo con convinzione.

Aveva ragione!

Era troppo presto!

Con quella proposta avrebbe solo sconvolto Kurt, e poi ci sarebbe rimasto più male di prima quando Kurt gli avrebbe detto di no.

Sì lo so, sono pessima, ma ero convinta che Kurt non avrebbe accettato perché sarebbe stato della mia stessa idea, ovvero che erano troppo giovani anche solo per pensare al matrimonio, e che beh, non stavano insieme!

«Non ti sto chiedendo il permesso Sam, lo voglio fare e basta» disse Blaine risoluto.

Io sospirai.

«Blainey» iniziai poi, sperando di addolcirlo un po' «Non credi sia un po' troppo presto?» gli chiesi arricciando il naso titubante.

«Non sei d'accordo neanche tu?!» mi chiese Blaine incredulo.

«Non ho detto che non sono d'accordo, mi piacerebbe tantissimo vederti sposare Kurt, ma... ecco, tra qualche anno» risposi io alzando le spalle con innocenza.

Blaine sbuffò e poi ricominciò a camminare.

Io e Sam ci affrettammo a seguirlo dopo esserci lanciati uno sguardo spaventato.

«Se gli faccio la proposta ora non vuol dire che lo devo sposare domani» disse Blaine con aria ovvia ed evidentemente scocciato.

Io lanciai un'altra occhiata a Sam.

Era il suo turno di dire qualcosa.

«E allora perché fargli la proposta?» chiese Sam allargando le braccia.

«E perché no?» chiese a sua volta Blaine, facendo lo stesso gesto di Sam.

Io sospirai di nuovo.

Capivo quello che stava succedendo a Blaine, aveva bisogno di essere certo che Kurt non gli scappasse di nuovo ora che sembravano aver recuperato un rapporto più che di amicizia. Però questo non voleva dire che doveva affrettare i tempi, rischiando di perdere tutto quello che avevano ricreato in quasi sei mesi.

«Blainey, ascolta, capisco perché tu voglia chiedere a Kurt di sposarti...» iniziai a dire, ma venni interrotta da un «Perché lo amo?!» del mio migliore amico, che mi guardò con aria ovvia.

«Certo, so che lo ami, ma sappiamo entrambi che non è l'unico motivo» gli dissi ricambiando lo sguardo.

Questa volta toccò a Blaine sospirare, mentre Sam passava lo sguardo da me a lui confuso.

«Posso saperlo anche io?» ci chiese poi, infastidito dal fatto che lo stessimo ignorando.

Io lanciai uno sguardo a Blaine, lui sospirò di nuovo e poi spiegò la situazione a Sam esattamente come l'ho descritta io prima.

Lo conosco troppo bene!

«A maggior ragione dopo questa spiegazione è troppo presto, Blaine! E se stai correndo troppo?» disse Sam quando Blaine finì il suo discorso.

Ero felice che Sam fosse dalla mia parte, almeno non sarei sembrata la migliore amica super gelosa che potevo sembrare ogni tanto.

Blaine fece una risatina sarcastica.

«E pensare che ho deciso di dirvelo perché siete i miei migliori amici e pensavo aveste il diritto di saperlo per primi» disse poi scuotendo la testa indignato.

Io lo guardai con pietà.

Mi dispiaceva buttarlo giù così, ma dovevo dirgli quello che pensavo.

«Ok, il tuo migliore amico ti ricorda che qualche settimana fa eri confuso e non sapevi nemmeno se Kurt stesse con quel ragazzo della NYADA» gli disse Sam, mettendosi davanti a Blaine e camminando al contrario per guardarlo dritto negli occhi.

Io annuii quando Blaine puntò i suoi occhi da cucciolotto su di me.

Sam aveva ragione, era ancora tutto troppo incerto, era troppo rischioso!

«Blaine, non state nemmeno insieme» aggiunsi io alle parole di Sam.

«Ma vi sentite?! State parlando esattamente come il resto del mondo! "È troppo presto qui", "È troppo presto là"... ma sapete una cosa? Alle persone come me l'hanno detto per centinaia di anni, ma ora il mondo è cambiato! Chiederò a Kurt di sposarmi, e speravo tanto di avere il mio migliore amico come testimone e la mia migliore amica come damigella d'onore!» ci disse Blaine esasperato e iniziando ad allontanarsi deluso.

Io lo guardai con occhi tristi, e poi li puntai su Sam che ricambiò lo sguardo.

«Lo sapevamo che non c'era modo di fargli cambiare idea» mi disse serio.

Io annuii sospirando.

Aveva ragione, ma le nostre idee non erano sbagliate, era davvero troppo presto.

Sì, forse Kurt era davvero l'uomo della sua vita, e forse un giorno si sarebbero sposati, ma correre non fa bene alle relazioni, lo sappiamo, e il fatto che fossero sei mesi che non erano una coppia peggiorava la situazione.

Però non potevamo perderci l'opportunità di essere testimone e damigella d'onore, e l'ultima cosa che volevamo era remare contro Blaine in un gesto che faceva per amore, vero amore. Avevamo cercato di farlo ragionare e non era servito a nulla, ma in fondo la vita era la sua, e da migliori amici non potevamo fare altro se non supportarlo nelle sue scelte ed essere al suo fianco in un momento così importante.

Così io e Sam ci scambiammo un'altra occhiata complice, poi ci facemmo un sorriso e decidemmo che avremmo supportato Blaine, anche se la sua idea risultava essere pazza. Ma volevamo farglielo sapere alla maniera del Glee Club, quindi il giorno dopo gli chiedemmo di presentarsi in aula canto, dove c'eravamo solo io e Sam.

«Forse ieri non siamo stati correttissimi nel cercare di farti cambiare idea. Non fraintenderci, Blaine, crediamo ancora che sia troppo presto per te per chiedere a Kurt di sposarti, ma sappiamo che accanto a lui sei felice, e se sposarlo al più presto è quello che vuoi, allora noi siamo pronti a supportarti» gli dissi appena ebbe preso posto su una delle sedie.

«Come hai detto tu, siamo i tuoi migliori amici, e siamo pronti ad aiutarti a preparare la migliore proposta e il miglior matrimonio di tutti i tempi!» annunciò Sam con tono teatrale.

«E al tuo matrimonio saremo lì per te» conclusi io, mentre Sam prendeva la chitarra e iniziava a suonare "I'll Be There For You" dei The Rembrandts, più celebre per essere la sigla di Friends.

Finita la canzone Blaine ci fece un sorriso a trentadue denti e poi corse ad abbracciarci entusiasta.

«Non vedo l'ora di vedere la faccia di Kurt!» esclamò poi eccitato.

«Io non vedo l'ora di comprare il vestito da damigella d'onore!» dissi io annuendo convinta.

Blaine e Sam scoppiarono a ridere.

«Prima dovete venire con me a comprare l'anello» ci disse poi Blaine minacciandoci con il dito.

Io e Sam ci guardammo divertiti.

Non stavamo nella pelle!

Così il giorno dopo decidemmo di incontrarci in gioielleria, pronti ad aiutare Blaine nella scelta dell'anello di fidanzamento. Peccato che ero in super ritardo. Ero da Mike, e le cose si erano scaldate, non potevo andarmene a metà dell'opera.

«Scusa, Blainey! Sono in ritardo!» esclamai entrando di fretta nel negozio e vedendo Blaine e Tina a un bancone pieno di anelli.

Sì, Blaine aveva deciso di invitare anche lei, ma non obiettai.

Il mio migliore amico mi guardò con rimprovero, ma appena mi avvicinai intrecciò le sue dita alle mie guardandomi emozionato.

«Ah, allora è lei la tua ragazza!» disse una donna anziana, evidentemente la commessa «Comunque troppo giovane! È lei a essere incinta?» chiese ancora a Blaine.

Io la guardai spaesata per poi guardare Blaine e Tina impanicata. Tina mi spiegò velocemente che la signora credeva che l'anello fosse per lei e che Blaine volesse chiederle di sposarlo perché era incinta. Evidentemente una volta appurato che la fortunata non era Tina, e una volta visto il gesto fatto da Blaine appena ero entrata, aveva iniziato a credere che fossi io la fortunata.

Ma purtroppo no!

«È per il mio ragazzo» spiegò Blaine alla commessa.

Poi si allontanarono per parlare da soli, mentre io mi avvicinavo a Tina per vedere gli anelli.

«Non trovi che quello sia meraviglioso?» mi chiese guardandone uno con un diamante enorme con gli occhi sognanti.

«Direi di sì, ma non starebbe tanto bene a me, ho le dita sottili» le risposi io «Preferisco quell'altro» aggiunsi vedendone uno mozzafiato, con un piccolo punto luce davvero fine.

Dopo pochi secondi anche Sam entrò nel negozio. Evidentemente era in ritardo anche lui. La commessa confuse lui per il ragazzo che Blaine voleva sposare. Doveva essere davvero confusa.

«Oh no, vuole solo portarmi a letto» le disse Sam.

Io e Tina scoppiammo a ridere, e quando Blaine ci fulminò con lo sguardo cercammo di reprimere la nostra risata con scarsi risultati.

«Vieni con noi, Sam» gli disse Tina avvicinandosi e prendendolo sotto braccio, mentre Blaine si allontanava di nuovo con la commessa «Che ne dici, mi starebbe bene quell'anello?» gli chiese poi, indicando quello che aveva indicato a me.

«È un po' grande non trovi?» le chiese lui guardandolo storto.

«Infatti io preferisco quell'altro» lo appoggiai io «Se mai Mike dovesse chiederti un consiglio per scegliere l'anello ricordatelo» gli sussurrai poi con aria complice.

«Fatto!» annunciò Blaine dopo un po', materializzandosi alle nostre spalle.

Aveva gli occhi luminosissimi, non l'avevo mai visto così.

«Sei felice?» gli chiesi quando salimmo in macchina.

Lui era arrivato con Tina, ma per ragioni di comodità, o forse per stare un po' da soli, aveva deciso di farsi portare a casa da me.

«Al settimo cielo!» mi rispose lui con aria sognante.

Forse sì era troppo presto, ma ne valeva la pena per vederlo così raggiante.

~~~

«Blaine vuole chiedere a Kurt di sposarlo?!» chiese Mike sconvolto.

«Shh, shh! Abbassa la voce, Mike!» esclamai io di fretta, mettendogli una mano sulla bocca per farlo tacere.

Eravamo dietro le quinte del palco su cui dovevamo salire per le Regionali, e avevo colto l'occasione per parlare della pazzia di Blaine con il mio ragazzo. Come immaginavo era rimasto sconvolto.

«Scusa» mi sussurrò Mike, poi si avvicinò di più al mio viso mettendomi le mani sulla vita e mi fece la stessa domanda.

«Sì, assurdo vero? Io e Sam abbiamo cercato di fargli capire che forse è un po' troppo presto ma non c'è stato nulla da fare» gli risposi io scuotendo la testa.

«Credi che Kurt accetterà?» mi chiese allora Mike.

Io sospirai.

«Non lo so» risposi poi sinceramente «Spero di sì, perché l'idea di vedere di nuovo Blaine come era quando si sono lasciati mi distrugge. Non penso che sopravvivrebbe questa volta» aggiunsi sconcertata.

Mike mi guardò con apprensione.

Sapeva che avevo sofferto anche io quando Blaine aveva rotto con Kurt, e sapeva che mi ero sforzata di mettere da parte i miei problemi per concentrarmi sul mio migliore amico, cosa che non era stata affatto facile.

«Kurt accetterà» mi disse annuendo per confortarmi.

Poi mi cinse la vita con un braccio e con l'altra mano mi fece appoggiare la testa al suo petto, affondandola nei miei capelli.

Mi piaceva quel gesto che aveva appena fatto, sarei rimasta lì per sempre!

Lo sentii anche lasciarmi un bacio sulla fronte, che mi rassicurò ancora di più e mi diede più coraggio per salire sul palco.

«Posso avere anche io un abbraccio pre-esibizione?» ci chiese in quel momento Blaine, materializzandosi al nostro fianco.

Io lo guardai con un sorriso senza staccare la guancia dal petto di Mike, e allungai una mano per prendere la sua.

«Vieni qui» gli sussurrai poi, facendogli cenno di avvicinarsi.

Quando lo fece mi staccai leggermente da Mike per stringere anche lui, così il mio abbraccio romantico diventò un abbraccio a tre. Però ero felice di essere stretta tra i miei uomini, gli amori della mia vita, e i due ragazzi più importanti per me in quel momento.

«I threesom li fate a casa vostra» ci disse in quel momento una voce conosciuta in tono ironico.

Era Santana.

«Ehi, San!» esclamò Mike, facendo un sorriso, esattamente come me e Blaine.

Era bello vederla lì!

«Vuoi unirti?» le chiesi con aria ammiccante.

«Non ho mai fatto una cosa a quattro, quindi...» mi rispose lei con aria maliziosa.

Poi scoppiò a ridere e si avvicinò stringendosi a noi.

«Ho saputo che siete entrambi nei Cheerios, Bloxie» disse a me e Blaine appena si staccò.

Io e il mio migliore amico ci guardammo con aria complice e poi annuimmo all'unisono.

«La tua ragazza è di nuovo una cheerleader» disse allora Santana a Mike, tirandogli una pacca sul braccio «Ora sì che è perfetta» aggiunse annuendo.

«Sarebbe stata perfetta in qualsiasi caso» la corresse Mike voltandosi verso di me e avvicinandosi al mio viso per strofinare il suo naso con il mio.

«Quando la smetterete di fare i piccioncini e farvi complimenti? State insieme da quattro mesi!» esclamò Blaine guardandoci quasi indignato.

Io e Mike scoppiammo a ridere, mentre Santana dava man forte a Blaine dicendo che facevamo venire le carie ai denti.

Io alzai gli occhi al cielo divertita, e volevo difenderci, ma il professor Schuester ci chiamò tutti in aula canto perché una di noi aveva qualcosa da dirci.

Alla MIT, in Europa, era stato scoperto facendo degli studi, che Brittany era un genio, uno di quelli incomprensibili, che sanno molte cose ma risultano stupidi. Là quindi, le avevano chiesto di iscriversi prima al college e andare a studiare da loro. Brittany non aveva potuto rinunciare, anche perché sembrava l'unico modo per uscire dal liceo visto che i suoi voti erano pessimi. Era tornata per aiutarci alle Regionali, ma poi se ne sarebbe andata per molto tempo, e forse non l'avremmo rivista più.

Faceva male sapere una cosa del genere, perché era quello che sarebbe successo a molti di noi alla fine dell'anno, e l'idea di dirci quello che probabilmente sarebbe stato un addio era devastante. È vero, con i diplomandi dell'anno prima ci sentivamo e vedevamo ancora, però Brittany andava in Europa, sarebbe stato difficile mantenere i contatti con lei che era una parte fondamentale del Glee Club, e senza la quale l'aula canto avrebbe perso un po' di talento e di allegria.

«Prima di andare in scena c'è qualcosa che vi vorrei dire» iniziò Brittany appena prendemmo posto nel solito cerchio pre-gara «Non credevo che sarei mai riuscita a prendere il diploma e ora invece andrò al college!» annunciò con un sorriso, ma mantenendo un'espressione triste «Per tutta la vita mi sono sempre sentita dire di essere stupida, e dopo un po' ho iniziato a crederci davvero. Solo quando ho messo piede in quest'aula e mi sono unita al Glee Club ho iniziato a credere in me stessa, e appena nella mia mente è balenata l'idea che potessi essere un po' intelligente anche io, hanno... hanno iniziato a crederci tutti» disse con la voce rotta e mentre qualche lacrime solcava il suo viso.

Io iniziai a sentire delle lacrime minacciare di uscire anche dai miei di occhi. Poi sentii una mano di Mike accarezzare la mia per confortarmi senza attirare l'attenzione di nessuno. Alzando lo sguardo su di lui mi accorsi che aveva gli occhi lucidi, anche se si sforzò di farmi un mezzo sorriso.

«Mi mancherete un sacco, ragazzi» disse ancora Brittany «Siete come una famiglia per me, e il professore è il nostro papà» disse facendo una risatina, mentre le lacrime scendevano ininterrottamente sulle sue e sulle guance di tutte le ragazze «E, Mercedes, Tina, Sugar e Roxie, siete tutte mie sorelle, ragazze. E, Mike Chang, Blaine, Kurt e Jim» (riferita a Joe) «Siete come miei fratelli. Artie, il ragazzo della porta accanto che fabbrica robot nel seminterrato e mi ha dato la sua verginità» disse passando lo sguardo su di noi.

Mentre parlava di Artie Mike mi guardò un po' stranito, e io gli feci un mezzo sorriso tra le lacrime, mentre sentivo le sue dita intrecciarsi alle mie.

Era sempre la solita Brittany!

«E, Jake, Marley, Ryder, Unique e Kitty, siete come degli orfanelli che noi abbiamo adottato perché nessun altro li voleva» disse ancora Brittany facendo ridere tutti «E poi c'è Sam, il ragazzo tanto carino che sa fare le imitazioni e che ha accettato di sposarmi per finta» disse puntando gli occhi su Sam e avvicinandosi per abbracciarlo.

Anche Sam piangeva. Infondo lui e Brittany erano stati insieme, doveva essere difficile farla andare via così.

Quando si staccò da Sam, Brittany andò tra le braccia di Santana, che credo fosse quella dalla quale avrebbe fatto più fatica a staccarsi. Il loro era vero amore, non avevano mai litigato, si erano lasciate per non arrivare a tanto e sicure di tornare insieme un giorno. Ora però la cosa sembrava davvero difficile.

«Non devi dire niente, Brittany, so già tutto» le disse Santana mentre l'abbracciava.

Eh sì, quello era l'amore, capirsi senza bisogno di nessuna parola. Proprio come fece Mike mentre uscivamo dall'aula canto pronti a salire sul palco, che mi prese per fianchi prima che potessi allontanarmi troppo, e, dopo aver posato le mani sulle mie guance, mi diede uno di quei baci che non dimenticherò mai.

«Ti amo» mi sussurrò poi «Vai e vinci» aggiunse con un sorriso.

Gli sorrisi anche io, e poi corsi sul palco con i miei compagni, dove cantammo "Hall Of Fame" dei The Script e di Will-I-Am, poi noi ragazze cantammo "I Love It" delle Icona Pop e per concludere Marley e Blaine fecero un duetto strepitoso sulle note di "All Or Nothing" scritta dalla stessa Marley.

Avevamo la vittoria in tasca!

E infatti trionfammo, e scendemmo dal palco entusiasti e pronti a festeggiare.

Poco prima di entrare in aula canto però, mi sentii tirare per un braccio.

Era Blaine.

«Devo farlo adesso» mi disse.

Io lo guardai confusa, poi lui mi fece cenno alla scatolina che teneva in mano, che ovviamente conteneva l'anello di fidanzamento per Kurt.

«Adesso?» gli chiesi allarmata.

«È il momento migliore. Tra pochi giorni tornerà a New York, e per coronare la vittoria non c'è niente di meglio che una bella proposta di matrimonio» mi spiegò lui con aria ovvia.

Io lo guardai titubante.

È vero, l'avevo aiutato a scegliere l'anello, e ormai me ne ero fatta una ragione, ma l'idea che Blaine stesse per chiedere a Kurt di sposarlo non mi faceva impazzire. Prendetemi pure per gelosa, ma non ero comunque convinta della cosa, e avevo paura che Kurt rifiutasse, distruggendo definitivamente il cuore del mio migliore amico.

In quel momento accanto a noi passò Mike, che mi lanciò un'occhiata preoccupata, e che probabilmente si accorse dei miei occhi spenti, perché appena io e Blaine entrammo in aula canto e mi avvicinai a lui mi chiese se andasse tutto bene.

«Blaine vuole fare la proposta adesso» gli dissi guardandolo preoccupata.

Lui sospirò.

«Credi ancora che sia troppo presto vero?» mi chiese poi.

«Perché tu no?» gli chiesi io con aria ovvia.

«Certo, certo che sì!» si affrettò a rispondermi lui «Ma credevo che conoscessi abbastanza Blaine per sapere che non avrebbe cambiato idea» aggiunse alzando le spalle.

Io sospirai.

Aveva ragione, dovevo mettermi l'anima in pace.

Ma come potevo farlo con la paura che Blaine sarebbe stato rifiutato?

Per fortuna in quel momento successe una cosa che ci distrasse e che tolse la possibilità a Blaine di fare la proposta a Kurt: la signorina Pillsbury entrò in aula canto con un prete, e tutti, ma proprio tutti, aggrottammo le sopracciglia confusi.

Cosa ci faceva un prete lì?

Ormai avevamo vinto, la benedizione non ci serviva più.

«Evidentemente non reggo la tensione dei preparativi per le nozze, quindi ho detto a Will che desidero una cerimonia molto intima, in un posto molto speciale e circondati dalle persone che amiamo» iniziò a spiegarci la signorina Pillsbury, mettendosi di fronte al professor Schuester.

«Vi state davvero per sposare a sorpresa?!» chiese Kurt eccitato e incredulo come tutti noi.

Wow!

«Senza musica, banchetti e nessun tipo di preparativi» confermò la signorina Pillsbury «Solo io, l'amore della mia vita e la nostra famiglia» concluse passando lo sguardo su di noi con un sorriso.

E quindi sì, lei e il professor Schuester si sposarono lì, in aula canto, sotto gli occhi di noi ragazzi ancora entusiasti per la vittoria alle Regionali, e al settimo cielo per quel matrimonio così inaspettato, che finalmente coronava l'amore tra quell'uomo e quella donna che tanto si erano rincorsi e che dopo mille sfide si stavano davvero dicendo il tanto atteso sì.

«Quanto mi piacciono i matrimoni!» mi sussurrò Marley eccittata.

Io le feci un sorriso, e passando lo sguardo sui miei compagni mi accorsi che tutti ne avevano uno stampato in volto. Quello di Blaine però non sembrava davvero felice. Insomma, sicuramente lo era, ma quel matrimonio gli aveva rubato il momento, e ormai l'occasione di chiedere a Kurt di sposarlo era sfuggita.

A un certo punto Blaine puntò gli occhi su di me, e io li vidi un po' spenti anche se lui si sforzò di farmi un sorriso e alzare le spalle con noncuranza.

«Vorrà dire che dovrò creare un momento ancora più speciale» mi disse pochi minuti dopo con aria complice.

E assicuro che nessuno aveva mai visto una proposta di matrimonio come quella che fece Blaine a Kurt!

~~~

«Britt, aspetta!» esclamai una mezz'oretta dopo, mentre io e Mike uscivamo dalla scuola per tornare a casa.

Non avevo ancora salutato Brittany come si deve, e Mike nemmeno.

«Ehi, Mixie!» esclamò lei voltandosi con un sorriso.

Io e Mike aggrottammo le sopracciglia.

Come ci aveva chiamati?

«Mixie!» disse lei con aria ovvia «Tutti vi chiamano così ormai!» aggiunse alzando le spalle con innocenza.

«È vero!» esclamò una voce di passaggio.

Era Unique.

Io e Mike ci guardammo ancora più straniti di prima e poi scoppiammo a ridere. Quando smettemmo ci concentrammo di nuovo su Brittany.

«Ci mancherai, Britt» le disse Mike guardandola un po' triste.

Lei fece un mezzo sorriso.

«Anche voi mi mancherete, ragazzi» disse poi «È stato bello ballare con voi ed essere parte della vostra chimica per qualche attimo» aggiunse con gli occhi lucidi.

Anche i miei lo erano.

«Non dimenticarti di noi, ok? Tra tutti quei numeri, ogni tanto pensa anche alle nostre coreografie insieme» le dissi io allungando una mano per prendere la sua.

Lei la strinse un po' di più.

«Non potrei mai dimenticarmi di voi, oltre a essere due fantastici ballerini siete due delle persone più gentili e piene di amore che io abbia mai conosciuto nella mia vita. E ora che state insieme credo abbiate creato la perfezione» ci assicurò lei «Non vedo l'ora di vedere i vostri bambini!» aggiunse eccitata.

Io e Mike ci guardammo allarmati.

Bambini?!

Non era un po' presto?!

«Saranno le creature più talentuose sulla faccia di questa terra e saranno bellissimi! Pieni di gioia e...» disse ancora Brittany, quasi senza prendere fiato.

«Possiamo smettere di parlare di bambini per favore! Mi sta venendo l'ansia» dissi io per fermarla e spalancando gli occhi.

Mike e Brittany scoppiarono a ridere, e dopo un po' lo feci anche io, lasciando uscire la tensione.

«Quando torni prepariamo un numero tutti e tre insieme, come abbiamo fatto con "Valerie"» promise poi il mio ragazzo con un sorriso.

Brittany annuì.

«Non vedo l'ora» disse poi con la voce rotta dal pianto.

«È stato divertente creare quella coreografia» dissi io, ripensando a due anni prima, quando avevamo fatto una coreografia mozzafiato che ci aveva fatto vincere le Provinciali.

«Decisamente» confermò Brittany «Ci siamo sempre capiti al volo» aggiunse annuendo.

Poi ci fece un sorriso e si sporse per abbracciarci.

Ci sarebbe davvero mancata la nostra Brittany!

Era la mia compagna di ballo, e come aveva detto lei, quando si trattava di creare una coreografia ci capivamo al volo. Poi mi era stata vicina appena avevo rotto con Nick, e aveva aiutato me e Tina a chiarire i nostri problemi.

Era davvero davvero speciale!

«Tornerò per il vostro matrimonio» ci disse quando si staccò da noi.

Io la guardai allarmata.

«Non credi sia un po' presto per parlare di matrimonio?» le chiesi con le sopracciglia alzate «Stiamo insieme da nemmeno sei mesi, e non ci sposeremo prima di cinque anni, quindi sarai già decisamente tornata dalla MIT» aggiunsi poi annuendo.

Mike mi guardò divertito.

«Ha qualche problema con i matrimoni precoci» sussurrò poi a Brittany, ma in modo che lo sentissi anche io.

Infatti gli tirai una manata sul braccio ridendo, prima che lui mi circondasse le spalle con un braccio e mi lasciasse un bacio in fronte.

«Buon viaggio, Britt» dissi poi a Brittany, poco prima di separarci.

Sembrava incredibile lasciarla andare verso il college, e uno dei più prestigiosi d'Europa tra l'altro. Però era bello sapere che aveva trovato il modo di mostrare a tutti che non era stupida come sembrava e come tutti credevano.

«Mi piace Mixie sai?» dissi a Mike mentre mi portava a casa in macchina.

«Sì, non è male» confermò lui pensieroso, prima di farmi un sorriso.

Quanto era bello!

«Che ne dici di salire?» gli chiesi quando si fermò sotto casa mia.

Nel frattempo mi avvicinai al suo viso con aria maliziosa per cercare di convincerlo.

«E tua madre?» mi chiese lui alzando un sopracciglio.

«Mi ha scritto che dopo le Regionali è andata dalla sua amica» gli risposi io.

Mike fece un sorriso furbo e poi accettò di salire.

«Pronta a fare dei bambini?» mi chiese mentre prendevamo posto sul letto.

Io lo guardai allarmata.

Cosa?!

Mike scoppiò a ridere e poi iniziò a baciarmi il collo con delicatezza.

«Mike! Hai il preservativo vero?» gli chiesi, mettendogli una mano sul petto per fermarlo.

«Certo!» mi assicurò lui con aria ovvia «Ma non credo lo userò» aggiunse, prima di ricominciare a baciarmi il collo.

«Michael!» esclamai io indignata.

«Scherzo, amore mio, non è il momento di avere bambini, anche perché credo che mio padre mi butterebbe in mezzo alla strada» mi disse facendo una faccia terrorizzata al pensiero della reazione di suo padre.

Questa volta toccò a me scoppiare a ridere, poi lo attirai a me iniziando a baciarlo, mentre si toglieva la maglietta, poi toglieva la mia, e andavamo avanti con il resto dei vestiti.

Sì, usammo il preservativo, me ne accertai prima di fare qualsisi cosa. Niente più sorprese per quel giorno, non era il caso.

Spazio autrice 😊:
Ok, cari lettori, manca poco alla fine. Che ne dite? Vi piace? Cosa vi aspettate dal finale? So che potreste pensare che sarà un po' scontato, ma d'altronde i cliché non passeranno mai di moda, giusto? ❤

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