A STRANGE VALENTINE
Quella settimana per il Glee Club era festa: prima di tutto il professor Schuester era finalmente tornato da Washington, il che significava che avevamo indietro il nostro magnifico professore, e poi... beh, era arrivato il momento del suo matrimonio!
«Il compito della settimana è...» iniziò a dire appena entrò in aula canto «Matrimonio!» annunciò poi entusiasta, scrivendolo alla lavagna «Io e la signorina Pillsbury finalmente ci sposeremo!» aggiunse con un sorriso a trentadue denti.
«Era ora, professore!» esclamai io non stando nella pelle.
Avevo troppa voglia di andare a un matrimonio, e pensare che quello a cui sarei andata tra pochi giorni era quello del professor Schuester e della signorina Pillsbury mi esaltava un sacco!
«Emma ha pensato a tutti i preparativi, quindi per collaborare io mi occuperò della musica al ricevimento» disse ancora il professore «E anche se va contro la tradizione, per noi sarebbe importante se, invece di fare il discorso, il testimone cantasse per noi» aggiunse rivolto a Finn.
Finn accettò felice sotto i nostri sorrisi.
Eravamo tutti entusiasti per la cosa, e non vedevamo l'ora del giorno del matrimonio!
«Il matrimonio sarà a San Valentino, quindi vorrei canzoni romantiche al ricevimento» ci spiegò poi il professor Schuester.
«Che meraviglia! Un matrimonio a San Valentino è la cosa più romantica che possa esistere!» mi sussurrò Blaine con aria sognante, mentre io annuivo d'accordo con lui «A proposito di romanticismo, ci vieni con Mike vero?» mi chiese poi, guardandomi con aria maliziosa.
Io ricambiai lo sguardo con un sorrisetto furbo e poi annuii di nuovo.
«Ovvio!» risposi «Non vedo l'ora di vederlo di nuovo con lo smoking!» aggiunsi poi con aria sognante, immaginandomi quanto fosse perfetto il mio ragazzo in uno completo nero.
Blaine mi guardò con un sopracciglio alzato.
«Che c'è?» gli chiesi io confusa «È bellissimo in giacca e cravatta» aggiunsi annuendo con aria ovvia.
«Immagino che per te però sia ancora più bello senza» mi fece notare Blaine guardandomi con malizia.
Io lo guardai sconvolta.
«Blaine!» esclamai, tirandogli una pacca sul braccio «Va bene, ok! Ovvio che senza è meglio!» ammisi, sentendo un sorriso spuntare sul mio volto.
Blaine sorrise con me e mi disse che non aveva dubbi.
«Parlando di ragazzi... sai se Kurt viene?» gli chiesi poi, curiosa di sapere la risposta.
Sapevo che avevano ricominciato a sentirsi, ed era ovvio che Blaine gli avesse chiesto se fosse venuto al matrimonio.
«Mi ha detto di sì, che non si sarebbe potuto perdere un matrimonio per nulla al mondo!» mi rispose Blaine imitando il suo ex-ragazzo alla perfezione e facendomi ridere.
Lo conosceva davvero bene!
«E quindi...» iniziai poi guardandolo curiosa «...ci verrai con lui?» chiesi, sperando che la risposta fosse sì.
Volevo davvero che Kurt e Blaine tornassero insieme, e un matrimonio a San Valentino sembrava davvero l'occasione perfetta. Considerando che poi si sentivano quasi tutti i giorni, metà dell'opera era fatta.
Blaine sospirò.
«No, non stiamo insieme, ci siamo promessi di partecipare a questo matrimonio come amici, quindi lui verrà con Mercedes non con me» mi rispose poi un po' sconcertato.
Io lo guardai apprensiva.
«Ma non importa» disse poi lui lasciandomi spiazzata «Sarà comunque un modo per passare del tempo insieme, e chi lo sa cosa potrebbe succedere» aggiunse con un sorriso fiducioso e alzando le spalle con innocenza.
Io gli feci un sorriso leggermente malizioso, poi però mi sorse un dubbio.
Se Blaine non veniva al matrimonio con Kurt, allora con chi?
Non che fosse obbligatorio avere un accompagnatore, ma sapevo che a Blaine piacevano le tradizioni, e andarci con un partner gli sarebbe davvero piaciuto.
«Scusa, quindi ci vieni da solo al matrimonio?» gli chiesi aggrottando le sopracciglia confusa.
«No, ci vengo con Tina» mi rispose lui leggermente timoroso.
Io lo guardai con gli occhi spalancati.
Tina?!
Veniva al matrimonio con Tina?!
Come una coppia?!
Ero sempre stata io la sua "coppia" quando non aveva nessuno con cui partecipare a qualcosa, e spesso ci avevano scambiati per fidanzati, non volevo che ora succedesse con Tina.
Mai e poi mai!
«Tina?!» gli chiesi sconvolta, senza riuscire a contenermi.
Blaine mi guardò dispiaciuto.
«So che non ti va molto a genio ultimamente, ma è stata gentile la settimana scorsa. Mi ha aiutato con il mio raffreddore, le dovevo un favore» si giustificò poi arricciando il naso.
Io lo guardai con occhi di fuoco.
«È stata mia madre a farti il minestrone, ed è stata mia madre a farti i tuoi biscotti preferiti, non la madre di Tina!» esclamai indignata.
Davvero credeva che fosse solo merito di Tina se era guarito da quel terribile raffreddore della settimana prima?!
«Beh, lei mi ha dato il pollo di sua madre e mi ha messo il VapoRub» disse ancora Blaine, alzando le spalle con innocenza e continuando a guardarmi dispiaciuto.
Io lo guardai incredula.
«Averti molestato con del VapoRub mentre dormivi non vuol dire averti aiutato con il raffreddore» gli feci notare con disgusto alla visione di Tina a cavalcioni sul mio migliore amico che gli ungeva il petto di quell'unguento alle erbe «E poi il VapoRub te l'ho portato anche io. Anche io sono stata d'aiuto» aggiunsi con aria ovvia.
Blaine sospirò.
«Sì, ma tu lo sei sempre, e non c'è bisogno di chiederti di aiutarmi, lo fai e basta» mi fece notare alzando le spalle con innocenza.
Io lo guardi scettica.
«Questo non vuol dire che non mi devi un favore» gli feci notare puntandogli il dito contro con rimprovero.
Blaine fece un mezzo sorriso.
«Se tra di noi funzionasse così ti dovrei come minimo un centinaio di favori» disse con aria divertita.
Scoppiai a ridere anche io.
«In effetti» confermai ridendo.
Poi sentii la mano di Blaine stringersi alla mia e condurmi fuori dalla scuola, e poi accompagnarmi a casa.
Però sì, ovvio che ero ancora sconvolta per la notizia che mi aveva appena dato Blaine, ma d'altronde non potevo fare nulla. Sapevo che a Blaine Tina stava simpatica (sì lo so, assurdo vero?) e che la considerava sua amica, e ovviamente c'era anche della gelosia in me. Ma sapevo, e ancora oggi so per certo, che quello che c'è tra me e Blaine non lo può eguagliare nessuno, e quindi più di tanto la relazione tra Blaine e Tina non mi spaventava.
Ho detto più di tanto, non che non mi spaventava per niente.
~~~
«Hai già qualcosa in mente per il matrimonio del professor Schuester e della signorina Pillsbury?» mi chiese quella sera Mike nella mia camera.
Da lì a poco avevamo una cena con Quinn, Santana, Mercedes e Kurt, visto che tutti e quattro erano tornati a Lima per il matrimonio e volevano sapere il più possibile gli uni degli altri.
«In che senso?» chiesi io al mio ragazzo, aggrottando le sopracciglia.
Era ovvio che mi stesse chiedendo se avessi in mente cosa cantare, ma ero un po' distratta quella sera, e credo che fosse colpa di Blaine e Tina.
«Nel senso, hai in mente una canzone da cantare?» mi chiese infatti Mike con aria ovvia.
Io ci misi un po' a rispondere.
«Ehm... no, no, non ho idee» risposi con tono assente.
«Akemi, va tutto bene?» mi chiese Mike aggrottando le sopracciglia.
Eravamo sdraiati sul letto perché gli avevo detto di venire un bel po' prima della cena, e dopo un po' di "coccole" avevamo aperto l'argomento matrimonio.
Io sospirai.
«Blaine viene al matrimonio con Tina» dissi senza alzare lo sguardo su Mike.
Ci furono attimi di silenzio, poi lo sentii sospirare.
«Ora capisco perché sei così» disse poi, accarezzandomi la spalla quasi per consolarmi.
Io sospirai di nuovo.
«Io... io non voglio essere gelosa» dissi alzandomi dal suo petto per guardarlo negli occhi «Ma tutta questa storia mi sta facendo impazzire!» aggiunsi scuotendo la testa e abbassando lo sguardo.
Mike si limitò ad accarezzarmi nuovamente la spalla.
«Prima gli dedica la canzone per chiedergli di accompagnarla al Sadie Hawkins, poi gli spalma il VapoRub, e ora...» iniziai poi, ma venni interrotta dalle parole di Mike.
«Gli fa cosa?» mi chiese sconvolto tanto quanto me la prima volta che avevo sentito quella storia da Sam.
Io lo guardai per un attimo, poi gli raccontai quello che era successo, anzi che Tina aveva fatto a Blaine, quel giorno che era andata a casa sua.
«Fammi capire, Tina si è seduta a cavalcioni su Blaine e gli ha unto il petto di VapoRub, tutto questo mentre Blaine dormiva?» mi chiese Mike, mettendosi a sedere più dritto e guardandomi confuso e sconvolto allo stesso tempo.
Io annuii.
«Ma... come... come... cosa?!» chiese incredulo.
Io feci un mezzo sorriso divertita dalla sua espressione, e poi sospirai.
«È per questo che dico che è strano e che mi sta facendo impazzire» dissi per giustificare il mio stato d'animo.
«È stranissimo!» esclamò Mike ancora sconvolto «Con me non lo ha mai fatto!» aggiunse quasi offeso.
«Sei mai stato malato quando stavate insieme?» gli chiesi.
«Certo! Più di una volta!» mi rispose lui indignato.
A quel punto io alzai le spalle senza sapere cosa pensare di quel comportamento di Tina, e vidi Mike evidentemente scocciato.
Poi mi venne un'idea per cambiare argomento e stemperare la tensione.
«Beh, vorrà dire che lo dovrò fare io quando sarai malato, mio dolce Boo» dissi con aria maliziosa e un sorrisetto ammiccante.
L'espressione di Mike cambiò in un nano secondo, diventando ammiccante, mentre un sorriso gli illuminava il volto.
«E come esattamente?» mi chiese malizioso.
«Beh, per cominciare mi siederei proprio qui» inizia a dire, sedendomi sul suo basso ventre e sentendo le sue mani posarsi sulla mia vita «Poi ti slaccerei la camicia» continuai, cominciando a slacciare i primi bottoni della camicia a quadri che indossava Mike «E poi prenderei del VapoRub e inizierei a massaggiare qui, in questo punto» dissi, massaggiando con la mano in mezzo ai suoi pettorali e vedendolo sorridere «Anche se in realtà potrei anche decidere di scendere a un certo punto» mi corressi poi, portando la mano sui suoi addominali e iniziando a seguire il loro contorno, che era molto ben definito.
«E io invece potrei fare questo» disse Mike, sporgendosi in avanti e lasciandomi un bacio a fior di labbra.
Io sorrisi e poi ricambiai il bacio con più passione. Saremmo andati avanti se non fosse arrivato il momento di uscire per andare a cena con Kurt, Mercedes, Santana e Quinn, ma era semplicemente tutto rimandato a quando saremmo tornati dal Bel Grissino. Il mio letto era lì che ci aspettava, non sarebbe scappato.
«Ehi, ragazzi! Che bello vedervi!» esclamò Mercedes quando arrivammo davanti al Bel Grissino e iniziammo a salutare i nostri amici.
Poi prendemmo posto al tavolo, e iniziammo a parlare del più e del meno visto che era un po' che non ci vedevamo.
«Allora, Kurt, com'è la NYADA?» chiesi all'ex-ragazzo del mio migliore amico, curiosa di sapere come stesse andando.
Aveva partecipato alle ammissioni d'inverno ed era stato preso.
«Decisamente bene!» rispose lui allegro «La settimana scorsa ho sfidato Rachel in un diva-off... e ho vinto!» annunciò poi entusiasta.
Noi tutti esultammo con lui.
Se lo meritava!
Sicuramente più di Rachel!
«L'ho sempre detto che sei più bravo di Rachel» disse Quinn annuendo convinta.
«Magari è servito per farle abbassare un po' la cresta» disse Santana con il suo solito tono di superiorità.
«Hai fatto vedere a tutti quanto vali!» esclamò Mike fiero.
«Sei pazzesco!» esclamò Mercedes con un sorriso.
Quanto mi erano mancati i miei amici!
«Anche noi abbiamo avuto un diva-off la settimana scorsa, ma purtroppo non ho vinto io» dissi io con delusione e anche un briciolo di rabbia al ricordo di quell'esperienza.
Poi raccontai ai miei compagni quello che era successo la settimana prima.
«Tesoro, voglio bene a Tina, ma tu hai molto più talento» mi disse Mercedes per consolarmi.
Io le feci un mezzo sorriso.
«E sei anche più bella» mi sussurrò Mike lasciandomi un bacio sulla guancia.
«E balli molto meglio» aggiunse Santana annuendo.
«E sei più positiva e cordiale» disse Kurt.
«E un'amica meravigliosa» aggiunse Quinn allungando una mano per prendere la mia.
Io guardai i miei amici con gratitudine, e mi soffermai un po' di più su Quinn, che mi era mancata davvero davvero tanto.
«Gira voce tra i ragazzi che tra te e Tina non scorra buon sangue ultimamente» disse Kurt guardandomi dispiaciuto.
Io lo guardai pensierosa. Ero sicura che gliene avesse parlato Blaine, perché anche se era ovvio che gli altri ragazzi del Glee Club parlassero del rapporto conflittuale tra me e Tina, non capivo come Kurt avesse trovato il modo di sentirli.
«Non sa proprio farsi i fatti i suoi vero?» chiesi allora a Kurt.
«Ma chi?» mi chiese lui aggrottando le sopracciglia.
«Blaine!» risposi io con aria ovvia.
«Lo conosci, è il tuo migliore amico» mi disse lui alzando le mani in segno di resa e facendoci ridere.
«Comunque, è vero, tra me e Tina non va molto bene ultimamente. È dall'inizio dell'anno che non è particolarmente simpatica con me, e credo che l'essermi messa con Mike non abbia migliorato la situazione» dissi poi io, scuotendo la testa.
Nel frattempo sentii una mano di Mike posarsi sulla mia coscia per confortarmi.
«Anzi, sembra che stia cercando in tutti i modi di vendicarsi» disse poi lui.
Io annuii.
«E sembra che per farlo si sia buttata a picco su Blaine» aggiunse Quinn, che ovviamente sapeva tutto, anche del VapoRub.
Kurt aggrottò le sopracciglia.
«In che senso?» chiese poi.
Ero sicura di averci letto una punta di gelosia nella voce, e non ero l'unica, perché Mercedes lo guardò con un sorrisetto malizioso.
«Non sai la storia del VapoRub?!» gli chiese Santana incredula.
«VapoRub?» chiese ancora Kurt più confuso di prima.
«Non credo che Blaine gliene abbia parlato visto che non lo ha detto nemmeno a me» feci notare io a Santana con aria ovvia.
«Però credo che come ex-ragazzo di Blaine abbia il diritto di saperlo» disse Mike arricciando il naso.
Io lo guardai con un sospiro. Aveva ragione, come sempre.
«Se non glielo ha detto Blaine non so se possiamo farlo noi» disse però Mercedes titubante.
Aveva ragione anche lei.
«Allora nemmeno io avrei dovuto saperlo da Sam» le feci notare però alzando le spalle.
Quinn stava per intervenire, ma venne interrotta bruscamente da Kurt.
«Qualcuno vuole dirmi cosa diavolo è successo tra Tina e Blaine?!» chiese esasperato e impaziente.
Noi facemmo fatica a trattenere una risata, e poi Santana gli raccontò tutto. Kurt non la prese molto bene ovviamente, e ce la aspettavamo tutti.
«Ma come ha osato?!» fu una delle tante cose che disse con indignazione.
«Ce lo siamo chiesti tutti» disse Mercedes annuendo.
«È stata davvero inopportuna» le diede man forte Quinn, ancora evidentemente scioccata.
«Nemmeno io avrei fatto una cosa del genere» ammise Santana «Il che è tutto dire» aggiunse con aria ovvia.
«Insomma, sappiamo tutti che Blaine piace alle ragazze, Roxie ne è la prova, ma non credevo qualcuna potesse arrivare fino a questo punto» disse Mike incredulo.
Io lo guardai con un finto sorriso.
«Grazie, Boo, per aver spiattellato in faccia a tutti i miei sentimenti» gli dissi poi sarcastica.
«Oh andiamo, Roxie! Lo sanno tutti che ti piace Blaine!» esclamò Santana con aria ovvia.
«No, non tutti» la corresse Kurt.
«E chi non lo sa scusa?» gli chiese allora Quinn scettica.
«Blaine!» rispose Kurt facendoci ridere.
Aveva ragione, e forse era meglio così, anzi, era decisamente meglio così.
~~~
Ed eccolo lì, il tanto atteso giorno del matrimonio tra il professor Schuester e la signorina Pillsbury, e nessuno stava nella pelle.
«Roxie, sei pronta?» mi chiese Mike mentre ero in bagno a truccarmi.
In realtà a finire di truccarmi, perché ero praticamente pronta, ma a quanto pare eravamo in ritardo.
«Dobbiamo andare!» mi urlò ancora il mio ragazzo, prima di sbuffare sonoramente.
«Arrivo, l'ultimo ritocco» risposi io, mettendo via il mascara e prendendo il lucidalabbra dalla mia pochette.
«Cosa devi ritoccare? Sei già bellissima» mi disse Mike.
Probabilmente lo pensava davvero, ma in quel momento avrei scommesso qualsiasi cosa che lo avesse detto per farmi sbrigare.
«Ho finito! Ho finito!» esclamai esasperata, aprendo finalmente la porta del bagno «Tutto bene?» chiesi poi a Mike vedendo la sua espressione.
Mi stava guardando con occhi e bocca spalancati, e non sembrava voler dire una parola.
«Mike?» chiesi ancora confusa.
«Sei... sei bellissima» mi disse quasi senza fiato.
Lo devo ammettere, il vestito che avevo comprato per l'occasione era davvero bello: era color petrolio molto scuro con delle rose rosse, aveva una scollatura decisamente importante sul davanti, le maniche a sbuffo e due balze sulla gonna. Era corto, mi arrivava un po' più su del ginocchio, e probabilmente la scelta delle scarpe rosse con il tacco a spillo lo faceva sembrare ancora più corto.
«Grazie» dissi con un sorriso.
Poi lo guardai storto.
«Chi ti ha annodato la cravatta?» gli chiesi arricciando il naso.
Il nodo era un po' storto, e fatto abbastanza male.
«Io, perché?» mi chiese confuso.
«Non è fatto propriamente bene» gli dissi sempre con il naso arricciato.
Lui si guardò allo specchio pensieroso.
«Vieni qui ci penso io» gli dissi allora io, avvicinandomi e sciogliendogli la cravatta per poi riannodarla «Così sei perfetto» dissi poi con un sorriso.
Come se prima non lo fosse!
Mike mi prese per la vita e iniziò a lasciarmi una serie di piccoli baci sulle labbra prima di iniziare a mordicchiarle. Non lo aveva mai fatto, e sentirglielo fare mi fece venire in mente quando lo faceva Nick. Mi accorsi che da quando stavo con Mike non avevo più sentito la sua mancanza, e questo mi fece sorridere sulle labbra del mio ragazzo.
Finito quel bacio scendemmo finalmente le scale e uscimmo dalla porta di casa, salendo in macchina per andare alla chiesa dove sarebbe stato celebrato il matrimonio.
A quanto diceva Mike eravamo in ritardo, ma arrivammo decisamente in tempo, e riuscimmo a prendere i posti in prima fila.
«Non vedo l'ora di vedere il vestito della signorina Pillsbury!» esclamai io eccitata.
Mike mi fece un sorriso.
«E poi, credo che il professor Schuester sarà bellissimo nel suo vestito da sposo!» aggiunsi annuendo.
Il professor Schuester è un gran bell'uomo, ed ero sicura che quel giorno sarebbe stato da Dio con lo smoking.
A quel punto io e Mike cominciammo a guardarci intorno per ispezionare gli invitati, molti dei quali avevano i capelli rossi come la signorina Pillsbury. Faceva effetto vedere così tanta gente con quel colore di capelli così particolare.
«Non credevo esistessero così tante persone rosse di capelli» mi sussurrò Mike con aria stranita.
«Nemmeno io» ammisi scuotendo la testa divertita.
Poi puntai gli occhi su due ragazze sedute poche panche più dietro di noi: erano Santana e Quinn, che mi salutarono con la mano e con un sorriso. Io ricambiai il saluto proprio mentre Brittany e Sam prendevano posto in una delle panche dietro me e Mike. Poi vidi Artie, Ryder, Marley e Jake, e Rachel. Non c'era ombra però del mio migliore amico e di Tina, e neanche di Mercedese e Kurt.
Ah no, aspetta, Mercedes mi stava chiamando proprio in quel momento.
«Che succede?» le chiesi confusa quando risposi alla chiamata.
«Ho bisogno di te, magari con il tuo aiuto il tuo migliore amico si deciderà a lasciarmi Kurt!» mi disse arrabbiata.
Io aggrottai le sopracciglia, e poi uscii dalla chiesa, curiosa di sapere cosa stesse facendo Blaine per infastidire così tanto Mercedes.
«In macchina!» mi disse lei con rabbia, indicando l'auto di Kurt.
Io mi avvicinai e aprii la portiera posteriore sinistra. La scena che mi si paro davanti mi lasciò senza parole: Blaine e Kurt erano sdraiati uno sopra l'altro e si stavano baciando.
«Shug!» esclamò il mio migliore amico, guardandomi sotto sopra visto che lui era sotto.
«Per fortuna che dovevate partecipare a questo matrimonio come amici!» dissi io ironica e guardandoli con rimproverò.
«Ci stiamo aiutando a vivere al meglio questo San Valentino» si giustificò Blaine.
«È solo... divertimento tra... tra amici» aggiunse Kurt, mentre Blaine ricominciava a baciargli il collo.
Io li guardai senza sapere cosa dire. Poi però decisi che era ora di andarsene.
«Beh, vedete di muovervi con questo "divertimento tra amici" perché la cerimonia inizia tra un quarto d'ora, e le vostre dame vi stanno aspettando!» dissi con tono di rimprovero, prima di richiudere fragorosamente la portiera e tornare in chiesa.
«Tutto a posto?» mi chiese Mike appena mi risedetti accanto a lui.
Io annuii, e sentii una sua mano posarsi sulla mia coscia destra.
Pochi minuti dopo Blaine e Kurt entrarono in chiesa accompagnati da Tina e Mercedes. Evidentemente quest'ultima era riuscita a convincerli a entrare.
«Perché voi siete in prima fila?» mi chiese Blaine avvicinandosi alle nostre spalle e guardandoci geloso della nostra posizione.
«Perché non abbiamo passato mezz'ora del nostro tempo a pomiciare con i nostri ex!» gli risposi io con cattiveria.
Lui mi fece una smorfia con aria di sfida, e stava per andarsene ma io lo fermai.
«Aspetta» gli dissi.
Lo tirai verso di me per il braccio e gli allacciai due bottoni della camicia, che evidentemente si erano slacciati nella foga del suo "divertimento tra amici" con Kurt. Lui mi fece l'occhiolino e poi tornò a sedersi accanto a Tina, proprio nel momento in cui entrava il professor Schuester insieme a Finn. Salutò Mike con un sorriso, e ne fece uno anche a me.
«Sta benissimo, professore» gli dissi sorridente.
Sembrava felice ed emozionato, ma purtroppo per lui, ben presto la sua emozione si trasformò in delusione. La signorina Pillsbury non si presentò all'altare e restammo tutti spiazzati dalla cosa. La coach Sylvester, che si presentò al posto suo con il suo stesso abito da sposa, informò il professor Schuester che Emma era scappata e che non sarebbe tornata indietro.
Dopo qualche minuto di sconforto il professor Schuester ci disse di andare avanti con il ricevimento, infondo era comunque San Valentino, e noi eravamo vestiti per l'occasione e pronti a festeggiare.
«Balliamo, mia bellissima Akemi?» mi chiese Mike poco dopo aver preso posto al nostro tavolo.
«E me lo chiedi?» gli chiesi io in risposta con aria ovvia.
Poi accettai la sua mano e ci lanciammo in pista con gli altri.
Sì, ci dispiaceva per il professor Schuester, perché aveva aspettato e combattuto per quel giorno molto a lungo, ma ci era stato dato il permesso proprio da lui per divertirci, e non avevamo intenzione di sprecare il cibo e le canzoni preparate per quel matrimonio così sfortunato.
In quel momento c'era "Dance Hall Days" di Wang Chung, e in poco tempo eravamo tutti in pista a scatenarci.
Dopo un po' vidi Santana e Quinn al bancone del bar e decisi di raggiungerle.
«Vado dalle ragazze» dissi a Mike, lasciandogli un bacio sulla guancia prima di allontanarmi «Ehi, ragazze!» esclamai poi, quando arrivai da Quinn e Santana.
«Ehi, Roxie!» mi salutò Quinn con un sorriso.
«Che situazione strana vero?» chiesi io, riferendomi ovviamente al fatto che il professor Schuester fosse stato abbandonato all'altare proprio a San Valentino.
«Decisamente» confermò Santana annuendo «Cosa ci troverà in lui?» chiese poi sconvolta.
Io e Quinn la guardammo confuse, ma quando ci accorgemmo della direzione del suo sguardo capimmo tutto e ci guardammo con aria apprensiva. I suoi occhi erano puntati su Brittany e Sam, che ballavano insieme al centro della pista, e la sua espressione era decisamente disgustata.
«Beh, Sam è carino, non puoi negarlo» le dissi io mestamente.
Avevo paura che scatenasse la sua furia su di me per aver difeso il suo più acerrimo nemico, ma Santana si limitò a guardarmi scettica e ad alzare gli occhi al cielo.
«Prima o poi si stancherà di baciare quelle labbra da trota e tornerà da me» disse poi tirandosela.
Io e Quinn sorridemmo.
«Questo è ovvio» le disse poi Quinn, mentre io e Santana scoppiavamo a ridere.
In quel momento, passando gli occhi sulla sala il mio sguardo si fermò su un ragazzo seduto ad un tavolo e pensai che fosse davvero bello. Tranquilli, sto parlando del mio Boo, che con il viso illuminato dalle luci d'atmosfera era davvero mozzafiato.
Quando mi ripresi dallo stato di trance che Mike mi provocava di continuo, mi resi conto che Quinn mi stava porgendo un bicchiere con dentro quello che sembrava vino.
«Va tutto bene?» mi chiese aggrottando le sopracciglia.
«Sì, ho solo visto il ragazzo più bello del mondo» risposi io senza riuscire a trattenere un sorriso.
Santana si accorse che stavo parlando di Mike e alzò gli occhi al cielo.
«Ah l'amore!» esclamò Quinn scuotendo la testa.
In quel momento Mike puntò gli occhi su di me, e io gli feci cenno di raggiungerci al bancone.
Lui si avvicinò con un sorriso e poi si fece dare un calice come i nostri dal barista.
«Alla nostra, ragazze!» brindò poi alzando il bicchiere.
«Alla nostra!» disse Santana.
«E al San Valentino più strano a cui sia mai stata!» aggiunse Quinn facendoci ridere.
Poi facemmo cin-cin, mentre Kurt e Blaine salivano sul palco e iniziavano a cantare "I Just Can't Get Enough" dei Depeche Mode.
Chissà come mai avevano scelto proprio quella canzone!
Feci appena in tempo a fare un sorso del mio bicchiere e poi venni trascinata in pista da Mike per iniziare a scatenarci. Anche quando ballavamo come degli stupidi c'era chimica, e non riuscivo a smettere di sorridere da quanto ero felice di essere lì con lui.
«Altro vino?» mi chiese finita la canzone.
Io annuii, e ancora una volta mi feci trascinare da lui al bancone del bar, dove ordinammo altri due calici di vino.
«A noi e al nostro amore» disse questa volta Mike, avvicinando il suo bicchiere al mio.
Io sorrisi.
«A noi, e al nostro amore» ripetei, guardandolo negli occhi.
Sarei potuta rimanere lì per ore e non stancarmi mai di quei bellissimi occhi color cioccolato, che tanto mi ipnotizzavano e che mi illuminavano le giornate.
Questa volta riuscimmo a finire il calice di vino, prima di tornare in pista a ballare un lento questa volta. Finn e Rachel avevano preparato una canzone romantica per l'occasione: "We've Got Tonight" di Kenny Rogers e Sheena Easton.
«Non pensavo di passare il nostro primo San Valentino al ricevimento di un matrimonio fallito» sussurrai a Mike con aria divertita.
Lui fece una risatina.
«A proposito di San Valentino, ho una cosa per te» mi disse poi incuriosendomi.
Dalla tasca interna della giacca tirò fuori una piccola busta e me la porse con un sorriso.
Io lo guardai con le sopracciglia aggrottate e poi la aprii.
«Che cos'è?» gli chiesi vedendone il contenuto.
C'era una carta, come quelle di credito, e non avevo idea di cosa potesse essere.
«La chiave per entrare nella stanza che ho prenotato» mi rispose lui.
(Il ricevimento era in un albergo).
Io lo guardai sorpresa e poi sorrisi.
«Non ho avuto tempo di comprarti nulla, quindi ho pensato che "dormire" in una camera di albergo sarebbe stato più romantico che a casa tua» mi disse Mike alzando le spalle con innocenza.
«Non ho bisogno di nulla, Boo, mi basti tu» gli sussurrai io.
Poi lo presi per mano, e questa volta toccò a me trascinarlo su per le scale fino alla porta della nostra stanza. Quando la aprii mi si paro davanti una bellissima camera con qualche candela e qualche petalo di rosa. Ma non feci in tempo a vederla bene, perché in un attimo le labbra di Mike erano sulle mie, e mentre i nostri vestiti scivolavano sul pavimento, io pensavo che quello era il San Valentino migliore di sempre.
~~~
«Dobbiamo davvero tornare di sotto?» mi chiese Mike qualche minuto dopo.
Io ero seduta sul letto, e lui mi stava riempiendo la spalla di piccoli e dolci baci che mi facevano venire i brividi.
«Credo di sì» gli risposi girando leggermente la testa per guardarlo, mentre sentivo una sua mano accarezzare la mia schiena nuda.
Poi lo vidi fare una smorfia.
«Non ho molta voglia» mi confessò.
Io sorrisi.
«Lo so, però c'è il lancio del bouquet, non posso perdermelo» gli dissi io con innocenza.
«Ma non c'è la sposa, chi lancia il bouquet?» mi chiese Mike confuso.
«La coach Sylvester» risposi guardandolo divertita.
Lui fece un'espressione divertita e poi scoppiò a ridere.
Che bella la sua risata!
Quando finimmo di ridere mi alzai dal letto per rivestirmi. Mike mi seguì, e dopo avermi aiutato ad allacciare il reggiseno mi lasciò una serie di piccoli baci sul collo. Io chiusi gli occhi per godermeli al massimo, poi mi rimisi vestito e scarpe, allacciai i bottoni della camicia e la cravatta a Mike, e intrecciando le mie dita alle sue tornammo di sotto al ricevimento.
«Shug!» esclamò la voce del mio migliore amico alle mie spalle, appena mettemmo piede in sala.
Quando incontrai i suoi occhi mi accorsi che erano più luminosi del solito.
«Io e Kurt abbiamo fatto l'amore!» mi sussurrò entusiasta.
Io spalancai gli occhi sorpresa e poi sorrisi a Blaine, felice per lui.
«È magnifico, Blainey!» esclamai.
Lui annuì entusiasta.
«Anche io l'ho fatto» ci disse una voce al nostro fianco, aggiungendosi alla conversazione.
Era Quinn.
«E con chi?» le chiese Blaine confuso.
«Con Santana» ci rispose lei.
Io e Blaine strabuzzammo gli occhi.
«Cosa?!» le chiedemmo stupiti.
Santana?!
Da quando Quinn faceva sesso con le ragazze?
«È stata un'esperienza da una volta sola, ma non posso lamentarmi» ci disse Quinn alzando le spalle con innocenza.
«Due volte» precisò Santana mentre ci passava accanto.
Io e Blaine guardammo Quinn ancora sorpresi, poi ci facemmo un sorriso.
A quanto pare era sì un San Valentino strano, ma sembrava che avesse portato degli aspetti positivi almeno a qualcuno, e io non potevo di certo lamentarmi.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro