Prologo
Avete mai avuto brutte abitudini? Io sempre.
Da piccola non riuscivo mai a completare una frase, ripetevo sempre la prima parola, per poi non finire mai una frase di senso compiuto. Avevo l' abitudine di tenere sempre in bocca un ciuccio o di tenerne due in una mano e fare spesso a cambio. Poi sono iniziate le veri abitudini quando ho iniziato le elementari: mi mangiavo le unghie per il nervosismo, quando pensavo, quando avevo paura... insomma, sempre. Un' altra abitudine che ho tutt' ora è quella di sistemarmi gli occhiali da lettura quando leggo o guardo qualcosa, quando ho in mano una penna deve afforza essere messa in una certa posizione con un certo movimento della mano, quando ho la coda devo afforza stringerla tirandomi i capelli e quando sono seduta ho una cosa che dei miei compagni di classe del liceo chiamano "la mania del cavallo", ovvero che quando accavallo le gambe faccio saltellare sempre l' unica gamba a terra o faccio agitare su e giù l' unico piede a penzoloni. Un' altra mania ce l' ho a tavola quando dobbiamo cenare: le mie ciabatte non possono stare oltre la linea di una piastrella, devo stare sempre con le gambe incrociate sulla sedia, il bicchiere e il tovagliolo sempre alla mia destra. Oppure quando sono al computer: il mouse deve afforza stare sul pulsante che ti permette di andare in basso, quando scrivo e correggo una parola devo sempre salvarla. Persino con i miei genitori e mia sorella maggiore quando mangiamo: se ci siamo tutti, io devo stare di fronte a mio padre con mia sorella alla mia sinistra e mia madre alla mia destra. Quando siamo solo io, mia sorella e mio padre i posti sono gli stessi. Se c'è mia madre e non mio padre, allora scaliamo di un posto: io vado al posto di mia sorella, mia madre nel mio e mia sorella nel posto di mio padre. Quando siamo solo io e mia sorella Aggie a mangiare, io resto nel suo e lei in quello di papà. Lo facciamo anche a colazione quando andiamo a scuola, mentre nei weekend ce li scambiamo. Comunque sia, non voglio mai stare vicino a mio padre. Ma questa storia la riprenderò più avanti.
Altra abitudine è quella che avevo alle medie: mettevo sempre le mie cose in una certa posizione. Astuccio grande, astuccio piccolo, diario. La penna rossa non doveva mai venire prima della penna nera e dopo la penna blu, che poi non la usavo neanche quella blu. Scrivevo solo con la nera. I tappi delle penne le dovevo mettere solo dopo averle agitate in aria con la mano, mentre agitavo le penne con l' altra.
Quando ascolto la musica devo afforza muovermi, non riesco a stare ferma: sistemo le tende, rifaccio il letto, metto le ciabatte in posizione corretta (o almeno come voglio io) oppure mi vesto.
Tante manie che sono cambiate nel corso degli anni... alcune di queste ce le ho ancora e vorrei seriamente smetterla.
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