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Finalmente...

Il cielo è di un azzurro così intenso che mi acceca. Il fiato si condensa creando nuvolette davanti ai miei occhi.

Non so che giorno è.

Né quale anno.

Non hanno importanza.

Niente ha importanza se non tu.

I tuoi bisogni.

I tuoi istinti.

Le tue voci.

Oggi non ti ho ancora visto.

Come mai?

Ti sei finalmente stancato?

Vuoi finalmente darmi pace?

I raggi di un pallido sole mi scaldano il petto nudo.

Non sento le mani.

Ma non mi preoccupo.

È da molto che le ho perse.

Mi godo il calore che penetra dalla finestrella che è stata il mio mondo per tanto tempo.

Dal mio giaciglio riesco a vedere solo quello scorcio di libertà.

Quella libertà che ho smesso di sognare.

Quella libertà che non potrò avere.

Mai più.

Tu me l'hai portata via.

Quell'estate...

Quell'ultima estate...

Doveva essere il primo giorno delle mie vacanze estive e invece è stato l'ultimo della mia vita.

Tu, con i tuoi modi gentili, con le tue battute divertenti, con i tuoi occhi chiari, azzurri come l'oceano che amo tanto, con i tuoi capelli biondi come il grano.

Tu mi hai illuso.

Irretita.

Usata.

Rapita.

Spezzata.

Mi hai portato via tutto.

Dignità.

Orgoglio.

Libertà.

Vita.

Mi hai portato lontano da tutti.

Mamma.

Amici.

Sicurezza.

Ma non sono arrabbiata.

Non più.

Una volta ti odiavo.

Ti odiavo così tanto da non riuscire a respirare.

Da non riuscire a vivere.

Piano piano ho capito...

Forse il mio destino è sempre stato questo...

Forse sono stata mandata per aiutarti a redimere la tua anima...

O forse mi sto solo illudendo...

Forse sto solo cercando di attenuare la mia pena...

Senza riuscirci.

Un cigolio infrange il silenzio.

Passi pesanti.

Passi che conosco.

I tuoi.

Con le tue dita morbide mi sfiori la pelle ghiacciata delle gambe.

Involontariamente fremo sotto il tuo tocco.

Un beffardo sorriso di scherno fa capolino sul tuo volto.

Ti prendi gioco di me.

Inspiro.

Espiro.

Se potessi parlare ti direi che ti sbagli...

Non sono felice di vederti.

Non lo sono mai stata.

Ma hai fatto in modo che io non possa rispondere con le parole.

Allora giro la testa verso la finestra.

Il mio angolo di libertà.

Quando ti deciderai a darmela?

Un fruscio di vestiti. E poi il calore del tuo corpo sul mio.

Una.

Due.

Tre volte ti svuoti dentro di me.

Quando la smetterai?

Quando ne avrai abbastanza?

《Tra poco...》La tua voce roca risponde ai miei pensieri.

Non so come tu faccia, ma non m'interessa...

Poco?

Che intendi con poco?

Ti rivesti e te ne vai lasciandomi sola.
Con le mie domande.

Con i miei dubbi.

Il cielo si sta scurendo.

Il sole sta andando a dormire, lasciando la volta celeste a sua sorella.

Il mio corpo sta cedendo.

Non sento quasi più nulla.

Sono solo un intrico di pensieri confusi.

Tetri.

Piacevoli.

Tristi.

Gioiosi.

La mia mente è un'altalena.

Passato e presente s' intersecano in una spirale senza fine.

Quando il sole riappare ritorni anche tu.

Non sei solo.

Sento un piagnucolio in sottofondo.

L'odore di terrore satura l'aria.

Tu ne godi.

Io mi disgusto.

《Impara.》La tua voce secca e tagliente attira la mia fievole attenzione.

Mi sbandieri davanti agli occhi una lama d'acciaio.

Liscia.

Splendente.

Sento il suo gelido tocco sul viso.

Una risata.

La tua.

Uno sferragliare di catene.

Le sue.

Ora ho capito...

Ne hai trovata un'altra...

Buon per me.

Forse sono cattiva...

Ma sono felice.

Vuol dire che io non ti servo più...

《Questi 5 anni passati assieme sono stati memorabili.》Il tuo fiato caldo mi accarezza l'orecchio, gentile come il tocco di un amante.

Poi avverto qualcosa di bagnato, di viscido, scivolarmi sulla gola.

Un grido soffocato mi fa girare la testa.

Lei è lì.

Trucco sbavato a causa delle copiose lacrime che le rigano il volto di porcellana.

Lunghi e scompigliati capelli scuri le cadono ai lati del viso.

Occhi grigi e foschi mi fissano con orrore e paura.

Faccio paura?

Davvero?

Lentamente la vista si fa sfocata.

Ora non c'è più quella graziosa sconosciuta davanti a me.

Ora c'è mio padre.

Le mani protese verso di me.

La bocca socchiusa in un tenero sorriso.

《Vieni...》

La sua voce...

È proprio come nei miei ricordi...

Forte, ma allo stesso tempo dolce...

Allungo le mani verso di lui.

Posso muoverle.

Finalmente...

Sono...

Libera...

Finalmente...

Sono...

Morta...

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