Capitolo 10. Scuse.
SCUSE.
POV Y/N
Accarezzai la guancia di mio fratello con le lacrime agli occhi.
Era ricoperto di sangue sul labbro e aveva lividi sul viso e sul corpo.
Chi era stato a conciarlo così, in quel modo?!
Quando ieri sera vidi entrare Namjoon con lui tra le braccia corsi subito verso Jungkook e urlai il suo nome.
Era davvero messo male. Lo guardavo con occhi rossi e piccoli. Avevo appena finito di piangere in realtà.
Gli accarezzavo il viso e lui respirava a fatica. Taehyung e Namjoon erano poco distanti da noi e se ne stavano zitti.
Sentivo una tensione. Erano preoccupati.
E anche io.
Abbassai la testa ma proprio in quel momento lui prese lentamente la mia mano che era sulla sua guancia.
Con le lacrime agli occhi lo guardai con gli occhi sgranati e lo vidi.
Jungkook.
Aveva aperto gli occhi.
Tu- J-Jungkook...
Sussurrai.
Taehyung si avvicinò a me e mi mise una mano sulla spalla.
Nuove lacrime si formarono nei miei occhi e vennero giù sulle mie guance.
Jungkook- Y/n...s-sei tu?
Tu- S-si. Si sono io! Sono io Jungkook!
Lo tirai su per il braccio e lo abbracciai forte. Lui ricambiò e mise le sue mani attorno ai miei fianchi. Mi portò vicino a lui e mi accarezzò la testa con una mano. Lo feci anche io.
Tu- Come stai? Tutto bene?
Mi staccai da lui e lo guardai.
Mi asciugò le lacrime con le sue dita e annuì subito.
Distolse lo sguardo da me e cominciò a fissa il pavimento.
Jungkook- Cosa mi è successo?
Taehyung- Sei stato aggredito. Ecco cosa è successo.
Nella stanza calò il silenzio. Taehyung dietro di me aveva lo sguardo fisso su mio fratello e teneva le braccia incrociate.
Sospirai e mi leccai le labbra nervosa.
Jungkook- Si...si mi ricordo.
Taehyung- Chi erano?
Jungkook- Non so i loro nomi, ma mi hanno detto che volevano far sapere chi comandava qui o una cosa del genere.
Guardai il ragazzo dai capelli castani affianco a me. Aveva il labbro inferiore tirato con i denti e aveva uno sguardo preoccupato e scioccato.
Taehyung- Ricordi come erano vestiti?
Jungkook- Uno era alto e indossava una maglia come la mia e una felpa, l'altro era più basso ma indossava-
Taehyung- Baek Hyeon e Chung-Ho.
Dice interrompendo Jungkook.
Io e mio fratello lo guardiamo in modo confuso, mentre lui terrorizzato fissa il vuoto.
Namjoon- Non è possibile. Come hanno fatto ad arrivare qui?
Tu- Ma chi sono?
Taehyung ignora la mia domanda e comincia a fare su e giù per la stanza.
Fuori è notte fonda e noi siamo qui, ancora svegli a parlare.
Si mette una mano sotto il mento e pensa.
Taehyung- Non lo so. Non so come hanno saputo che sono qui, ma di sicuro sono incaricati da Ha Yoon.
Tu- Taehyung chi sono loro? Cosa vogliono da te?
Mi alzo in piedi e i ragazzi mi guardano.
Mi sento spaventata e inutile, non posso aiutare nessuno.
Corro in camera di Tae e lui mi rincorre subito. Sbatto la porta e mi infilo le mani nei capelli. Sto dietro di essa per fare forza e non farlo entrare.
Nel frattempo sento la sua voce che mi dice di aprire.
Taehyung- Y/n! Y/n! Apri questa maledetta porta! Aprila Y/n!
Non gli do ascolto e come una poppante mi metto a piangere.
Ma posso dire che queste lacrime sono vere e piango perché sono spaventata. Mi sento come se la mia vita fosse appesa ad un filo.
Ho paura.
Ho paura di perdere tutto e tutti.
Scuoto la testa e mi rifugio tra le mie braccia. Porto le ginocchia al petto e mi stringo a me.
Taehyung ha smesso di sbattere i pugni sulla porta ma sento la sua presenza dietro di essa.
Taehyung- Y/n...
Mi chiama con voce flebile.
Deglutisco e aspetto.
Taehyung- Piccola ti prego...apri la porta.
Dopo pochi minuti sento i suoi passi andarsene.
Non gli ho aperto e non so nemmeno chi siano quei ragazzi. Ho lasciato Jungkook di là e anche Namjoon e Taehyung.
Non ho intenzione si aprire questa porta ma allo stesso tempo vorrei farlo.
TAEHYUNG POV
Torno all'entrata del negozio con una mano nella tasca dei miei jeans.
Ormai è l'una di notte ed è meglio se la lascio da sola.
Solo...vorrei che aprisse quella dannata porta.
Quando torno Namjoon e Jungkook mi guardano.
Namjoon- Non ti ha aperto eh?
Scuoto la testa e mi sorreggo al tavolo.
Abbiamo suo fratello qui e la sua presenza mi irrita.
Non lo conosco più di tanto ma voleva farci stare lontano. L'ha rinchiusa!
Lo guardo ora che lui non lo fa.
Ha un naso piccolo e carino, occhi scuri e profondi, labbra carnose e dei lineamenti molto delicati.
Ha un neo sul collo e lo riesco a vedere perché la maglia non lo copre.
Ha qualche graffio sul viso e un livido sulla mandibola.
Alzo le sopracciglia e mi rivolgo al mio amico dai capelli neri.
Una piccola luce che è sul tavolo illumina la stanza e noi.
Taehyung- Che facciamo adesso?
Mi guarda e inclina la testa.
Quei due continueranno a fare guai finché non mi avranno nelle loro mani.
Mi lecco le labbra e aspetto una risposta del mio amico.
Namjoon- Per quanto riguarda te e tua sorella, rimarrete qui. Non potete ritornare a casa con quei due delinquenti in giro.
Dice e indica Jungkook e la mia stanza nella quale è rinchiusa Y/n.
Dal cassetto sotto al tavolo prende una pistola e la appoggi sul tavolo di fronte a noi. Jungkook scosso si allontana subito.
Jungkook- Wo wo amico, che vuoi fare con quella?
Namjoon- Non temere non ho intenzione di farti del male. Se farai qualcosa di sbagliato però si.
Jungkook continua a gonfiare le guance terrorizzato e quasi mi viene da ridere.
Andiamo non ha mai visto una pistola?
Alzo gli occhi al cielo e vado a chiudere la porta del negozio. La sigillo bene e ritorno al tavolo.
Taehyung- Si allora...uhm voi due resterete qui finché non si sistemeranno le cose. Per quanto riguarda Baek Hyeon e Chung-Ho, loro continueranno a cercare di entrare qui. Ho l'impressione che qualche giorno fa ci abbiano spiato.
Jungkook- Abbiano?
Giro la testa verso di lui e ghigno.
Si quel giorno li ho visto fuori dalla mia finestra. Il sole ha riflesso nella lente del piccolo cannocchiale di Baek Hyeon. Non ho detto niente né a Nam né a Y/n.
Perché ancora non ero sicuro...
Taehyung- Si. Io e tua sorella.
Jungkook- Spiega meglio.
Assunse un aria seria e arrabbiata.
Oh caro...sapessi cosa è successo.
Taehyung- Ah niente di che, ci stavamo baciando e ho visto un luccichio. Tutto qui. Vuoi sapere altro?
Jungkook- Anche se centra mia sorella, non voglio sapere la tua vita privata. Sei ancora un criminale e per me non sei lucido.
Taehyung- Se con lucido intendi che non ti fidi di me allora va bene, ma sappi che almeno hai un tetto sulla testa in questo momento, quando invece potevamo lasciarti fuori a morire.
Jungkook- Tu! Tu brutto-
Avanzò verso di me ma Namjoon fu più veloce e lo fermò da dietro tenendoli le braccia.
Continuò a ribellarsi ma poi sfuggì alla presa e corse verso il retro del negozio.
Dove c'era il giardino.
Sbuffai e poi mi ressi al tavolo con le mani. Namjoon ritornò a sedersi vicino a me.
Y/n non era uscita e penso proprio si sia addormentata. La lascio in pace e continuo a pensare.
Namjoon- Amico è davvero forte.
Dice riferendosi al ragazzo che è appena uscito.
Se non sbaglio Jungkook è più piccolo di me, ma si. Ho visto che già è un ragazzo forte, bello e intelligente.
Y/n mi ha parlato un po' di lui. Dice che gli piacciono tutti gli sport e che è bravissimo. È veloce a correre e fa palestra.
Taehyung- Lo so.
Namjoon- È molto protettivo nei confronti di Y/n e si vede. Ci potrà aiutare?
Taehyung- Non lo so Namjoon io non mi fido di lui. E non solo perché ha rinchiuso sua sorella ma sembra un tipo sveglio e furbo.
Namjoon- Mh. Io sinceramente non lo so. Sembra un ragazzo che ne ha passate tante e che vuole solo sua sorella, vuole che lei sia al sicuro.
Sospirai abbassando la testa. Alcune ciocche dei miei capelli mi caddero sulla fronte. Ormai non controllo il telefono da un sacco di tempo e non so nemmeno che ore sono.
Cosa starà facendo quel ragazzo fuori?!
Lo possono vedere!
Taehyung- Adesso il problema non è Jungkook ma sono i nostri vecchi amici.
Ghignai ricordando quello che avevo fatto al loro povero capo.
Il signor Ha Yoon.
Ucciso con una pallottola in testa. Come sempre. Non ho mai provato amore, amicizia e riconoscimento per lui. Mai. Era solo un vecchio che pensava ai soldi.
Presi il pacchetto di sigarette che avevo nel mio cassetto vicino alla luce e ne presi una.
La accesi grazie all'accendino di Namjoon e cominciai a fumarla.
Aprì la piccola finestra e feci uscire il fumo.
Namjoon- Cosa possiamo fare?
Taehyung- Non lo so. Sanno che sono qui e cercheranno di entrare e uccidermi. Spero solo che la polizia sappia di loro.
Namjoon- Sono diventati criminali?
Taehyung- Per me lo sono sempre stati Nam. Non c'è da meravigliarsi che due come loro siano diventati furbi assassini. Non si è mai sentito parlare di loro, ma spero lo facciano.
Continuai a fumare la mia sigaretta e guardai il cielo blu scuro. Quasi nero. Le stelle che lo illuminavano.
Quanto vorrei passeggiare sotto le stelle senza nessuno che mi stia addosso.
Namjoon- Forse non lo fanno per non mettere altra paura nella città. Già con te si sono blindati in casa.
Il ragazzo andò verso la sua stanza e mise la mano sulla maniglia della porta, ma prima so girò verso di me. Non lo guardai ma ascoltai le sue parole.
Namjoon- Taehyung cerca di ricordare chi sei veramente. Perdona chi deve essere perdonato e non essere sempre così pessimista.
Sorrisi leggermente e dalle mie labbra uscì altro fumo. Buttai la sigaretta e chiusi la finestra.
Namjoon era già sparito. Erano le tre di notte e io dovrei essere a letto, ma non ho sonno.
Andai verso il tavolo e preso un foglio. Mi misi a disegnare qualcosa quando all'improvviso Jungkook comparì nella stanza.
Taehyung- Finalmente. Ti sei perso nel giardino per caso?
Jungkook- Divertente, no. Stavo solo pensando.
Taehyung- A cosa?
Senza guardarlo sentì che si avvicinò e si sedette su una sedia.
Mi morsi il labbro inferiore e continuai a tracciare una linea con la matita.
Jungkook- Ecco io, vorrei scusarmi.
Mi fermai di colpo. Alzai la testa e sollevai le sopracciglia confuso. Lui mi guardò serio e strinse le labbra.
Taehyung- Scusarti? Tu che ti scusi Jeon?
Jungkook- Kim sono sempre una persona e commetto degli errori. Vorrei scusarmi per aver rinchiuso mia sorella, per averti quasi picchiato e per aver detto cose inutili.
Taehyung- Accetto le tue scuse. Adesso cosa succederà?
Lui guardò il tavolo e poi il foglio. Sospirò ma non osò più guardarmi negli occhi.
Storse il naso in modo carino e quasi sorrisi.
Jungkook- Non lo so. Be' sono le tre di notte non credo si possa fare altro se non dormire. Tu dove dormi?
Taehyung- Ah io dormo in camera mia con tua sorella ma la porta è chiusa dall'interno e si sarà addormentata.
Jungkook- Ci conviene dormire qui. Y/n quando si chiude in camera ci rimare per ore o giorni.
Annuì e riportai la mia attenzione sul foglio.
Spinsi la matita verso il centro del tavolo e anche il foglio. Non ci avevo disegnato niente di che.
Taehyung- Ehm lì c'è un divano, io dormirò qui sulla sedia.
Lui annuì e poi dopo qualche minuto, entrambi cademmo in un sonno profondo.
Ero scomodo su quella sedia e mi maledico mentalmente per aver detto a Jungkook del divano quando invece potevo dormirci io.
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