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Capitolo 1. Notizie

NOTIZIE















Mi stiracchiai nel mio amato e caldo letto. Stavo facendo un sogno bellissimo e ancora mi sembra notte.
Sorrido come un ebete nelle lenzuola celesti quando la porta della mia camera si apre facendo spaventare.

Jungkook- Svegliati dobbiamo andare a scuola!

Urla mio fratello Jungkook mentre io mi sotterro nelle coperte.
Lo sento sbuffare e venire verso di me. Apre le tende e io mugulo nel letto.
Come ogni mattina arriva vicino al mio letto e mi fa rotolare giù dal letto e sbatto il mio sedere a terra.

Tu- Ahh Jungkook! Smettila di fare così, mi fai male.

Mi lamentai come una bambina piccola.

Jungkook- Alzati e vatti a preparare. Non voglio prendere una punizione per colpa tua. Ti aspetto giù.

Esce dalla stanza e io sbuffo mentre mi alzo e vado a prendere dei nuovi vestiti per una nuova giornata.

Giusto non mi sono presentata, mi chiamo Jeon Y/n e ho 18 anni. Mio fratello si chiama Jeon Jungkook ed è un vero rompiscatole, ma gli voglio comunque bene. Frequento il terzo superiore invece mio fratello fa il quarto anno, infatti lui è più grande di me.
Abitiamo a Seoul da quando siamo nati e i nostri genitori sono morti mentre erano al lavoro. Sono stati investiti da una macchina tanto tempo fa quando io ero piccola.
Jungkook si è sempre preso cura di me e io gli sono grata, altrimenti sarei fuori per strada e non in una casa calda e accogliente.

Oggi è lunedì e abbiamo scuola. Prendo i miei vestiti e corro in bagno.
Accidenti sono già le sette e mezza! Devo muovermi.
Mi lavo i denti e pettino i miei capelli castani, indosso una maglia a maniche lunghe color panna e un paio di jeans celesti.
Mi spruzzo un po' di profumo e poi esco dal bagno per andare in camera mia e indossare le mie scarpe. Prendo lo zaino e metto tutti i libri che mi servono oggi.

Scendo di sotto e vedo Jungkook di fronte alla televisione. Mi avvicino e seguo anche io quello che sta guardando lui.
Il telegiornale.

Anche oggi alle sette precise, ovvero questa mattina è stato trovato un corpo privo di vitaSappiamo che però è un uomo sulla cinquantina.
Molto probabilmente l'assassino è scappato poco dopo aver ucciso l'uomo.
La vittima è stata trovata nel suo salotto in casa sua e la polizia sta cercando di risolvere il caso.
Abbiamo le impronte digitali e oggi verranno effettuate delle operazioni.

Apro leggermente la bocca mentre fisso la televisione.
Un assassino? Qui a Seoul?
Jungkook sospira frustrato e poggia la tazza di caffè che aveva in mano sull'isola della cucina.
È già vestito per andare a scuola infatti poco dopo prende il suo zaino e anche io il mio.

Jungkook- Coraggio andiamo.

Spengo la televisione e usciamo di casa. Chiude la porta e in silenzio camminiamo fianco a fianco.
Oggi dicono che verranno effettuate delle operazioni per vedere chi ha ucciso quell'uomo.
Sono un po' spaventata a dir la verità, non ho mai avuto a che fare con un assassino per di più nella mia città.
Jungkook nota il mio disagio e spavento e mi mette un braccio attorno alle spalle.

Jungkook- Stai tranquilla piccolina, finché rimarrai con me non ti succederà niente. Non avere paura.

Jungkook è un fratello molto protettivo e coccolone. Si preoccupa sempre e se per caso vede un taglio suo mio dito sviene e pensa che sto morendo.
Quando ero piccola e i nostri genitori erano morti, lui si è preso cura di me. Mi faceva giocare, mi cambiava, mi dava da mangiare e quando mi cullava per farmi dormire, quello era il momento più bello.
Sapevo che lui era accanto a me e io mi incollavo nelle sue braccia.

Tu- Grazie Kookie. Sto bene.

Arrivammo a scuola e entrammo nell'istituto.
Io e mio fratello ci separammo e me ne andai verso la mia classe.
Quando mi sedetti al mio posto in aula c'erano solo pochi studenti e la campanella non era ancora suonata. Neanche la professoressa c'era.

Ma una persona che conosco abbastanza arriva come un fulmine in classe e si siede sul mio banco.

Tu- Ciao Makoto.

Kim Makoto è la mia amica Giapponese/Coreana.
Si le hanno dato un nome molto bello, infatti molti dicono che assomiglia a Makoto Kino, la Sailor del pianeta Giove.
Ha dei capelli castani di lunghezza media sempre raccolti in una coda ordinata e ha degli occhi verdi bellissimi.
Indossa sempre una spilla sulla sua maglia che rappresenta la zampa di un cane. Il suo simbolo è quello.

Makoto- Buongiorno amica mia! Spero che tu abbia dormito bene.

Tu- Ho dormito benissimo grazie ma poi è arrivato mio fratello e ha distrutto tutto.

Dico gesticolando con le mani.
Lei ridacchia e poi entra la professoressa di Coreano. Iniziamo la lezione e quando posso sussurro qualcosa a Mokoto giusto per chiacchierare.
Quando la campanella suona per la colazione, io e Mako rimaniamo in classe.

Makoto- Hai sentito la notizia? Pare che un assassino si aggiri tra le strade di Seoul.

Do un morso al mio panino e ingoio dopo averlo masticato.
Lei mi osserva e poi finisce di mangiare i suoi crackers.
Va a buttare la plastica e poi cammina vicino al mio banco.

Tu- Si l'ho sentito stamattina alla televisione. Mio fratello dice di non avere paura perché tanto tra poco verrà arrestato, ma secondo me è più furbo di quanto crediamo.

Makoto- Già anche secondo me. Dopotutto se fa il criminale da tanto tempo avrà imparato a nascondersi e a camuffarsi per bene.

Annuisco e butto la carta del mio panino nel cestino.
Quando iniziano di nuovo le ultime lezioni, penso a cosa o quale mossa potrà fare il criminale.
Insomma so che non dovrei pensarci, si, ma è più forte di me.

Quando la scuola finisce tutti gli studenti escono e Jungkook mi aspetta sulla porta della mia classe.
Anche noi usciamo fuori e camminiamo verso casa nostra.
Makoto è una ragazza coraggiosa e sicuramente non avrà paura di questo criminale.

Entriamo e preparo il pranzo mentre Jungkook cerca qualcosa sul suo telefono.
Metto a tavola i piatti e la ciotola con l'insalata dentro.
Ho imparato a cucinare a quanto avevo dieci anni.

Jungkook- Guarda tu, questo criminale è davvero incredibile! Dicono che stasera arriveranno delle nuove notizie e noi lo vedremo al telegiornale.

Annuisco e cominciamo a mangiare.
Nel pomeriggio rimaniamo rinchiusi in casa e io in camera mia faccio i compiti di arte e di matematica. Chiedo a Makoto come ha fatto alcuni esercizi e come studia arte per domani.
Abbiamo l'interrogazione e io non so assolutamente niente.
Arte mi piace solo la pratica ma non la teoria.

Sbuffo e leggo riga per riga. Sicuramente tra cento anni sarò pronta.
Sottolineo con l'evidenziatore le cose importanti e finalmente riesco a studiare bene.

Quando arrivano le cinque vado in cucina per prepararmi qualcosa da mangiare e mentre passo davanti alla camera di mio fratello lo sento ripetere storia per domani.
Sorrido. Si sta impegnando davvero tanto.

Prendo una mela dal frigo e torno a studiare.
Intorno alle otto e mezza finisco di studiare e preparo la cena.
Prendo tutti gli ingredienti per preparare il Kimchi. So che a Jungkook piace molto e anche a me.

Busso alla sua porta ma non sento una risposta. Entro e lo vedo con la testa sul libro di storia. Sorrido inclinando la testa e gli vado vicino.
Gli accarezzo i capelli castani che ha e lui apre lentamente gli occhi.

Jungkook- Oh scusa mi sono addormentato...la cena è pronta?

Tu- Tranquillo scendi quando vuoi.

Lui annuisce sbadigliando e io torno di sotto e nel frattempo riempio i piatti.
Lo vedo scendere qualche minuto dopo con la faccia assonnata. Ci sediamo a tavola e accendiamo la televisione mettendo sul canale del telegiornale.

Buonasera e ben ritornati sul nostro canale. Come vi avevamo detto stamattina, un uomo sulla cinquantina è stato ritrovato in casa sua morto.
La polizia ha svolto delle indagini.
Hanno preso le impronte digitali che erano impregnate sul coltello con il quale l'assassino ha ucciso la vittima.
Hanno scoperto che il criminale si chiama Kim Taehyung, età 20 anni e criminale ricercato in tutta la Corea del Sud.

Ascoltiamo attentamente il telegiornale. Mi è passata la fame adesso. Jungkook che nel frattempo mangia e si riempie la bocca con il Kimchi, all'improvviso mi guarda.
Ingoia e mi prende la mano.

Jungkook- Non ti preoccupare Y/n. Siamo al sicuro qui dentro e sei al sicuro con me. Non ti succederà niente te lo prometto. Adesso per favore mangia e non stare in pensiero.

Obbedisco e con un piccolo broncio mi metto a mangiare anche io.
Non sono mai stata in pensiero così tanto. Per una cosa del genere.

Kim Taehyung.
Età 20 anni.
Criminale ricercato in tutta la Corea del Sud.
Assassino.

Non ho mai sentito il suo nome. Non voglio incontrarlo e spero di non farlo.
Makoto per messaggio mi rassicura dicendomi che presto lo acciufferanno e saremo tutti più tranquilli.
Lo spero davvero.

Il giorno dopo mi sveglio con Jungkook che mi fa rotolare sul pavimento. Oggi non ho voglia di andare a scuola.

Tu- Jungkook ti prego, fammi restare a casa. Solo per un giorno!

Lo prego io mentre lui mi prende in braccio a stile "sacco di patate". Con le mani do dei pugni sulla sua schiena ma ovviamente con il corpo che si ritrova non gli faccio niente.

Jungkook- Assolutamente no. Non ti lascio a casa da sola Y/n e poi devi andare a scuola.

Tu- Ma ci vado sempre!

Jungkook- E devi continuare ad andarci.

Mi mette giù e gli faccio la linguaccia mentre faccio colazione. Ieri mattina avevo mangiato solo un biscotto, mentre stamani ho proprio voglia del latte caldo.
Jungkook accende la televisione ma per ora nessuna notizia.

Poi però...


Ultima notizia:
L'assassino Kim Taehyung è stato avvistato per le strade di Hanam e una macchina della polizia lo stava rincorrendo. Il ragazzo è riuscito a scappare.
Pare che si nasconda da qualche parte ma non sappiamo dove.
Per ora abbiamo una sua foto.


Sotto c'era la foto di un ragazzo.
È davvero un bel ragazzo a dirla tutta.

Ha degli occhi scuri a mandorla e dei capelli castani corti. Alcune ciocche sono colorate di verde e ha una espressione da delinquente.
Si capisce già che è furbo come una volpe.

Jungkook- Ah eccolo qui. Si vede già che nel suo passato ha ucciso qualcuno. Ma perché uccidere la gente senza motivo?

Si domanda Jungkook mentre beve la sua tazza di caffè mattutino.
Quando finisco il mio latte vado a lavarmi.
Usciamo di casa e arriviamo a scuola in un battibaleno e mi siedo al mio posto.
Makoto arriva poco dopo e si siede accanto a me.

Makoto- Kim Taehyung.

Dice e sbatte il pugno sul banco. Gli altri non se ne accorgono e noi continuiamo a parlare.

Tu- L'ho sentito. È questo il suo nome. Dicono che si nasconde da qualche parte ma non sanno dove.

Makoto- E dove si può nascondere un assassino? In un vicolo buio?

Tu- Non lo so Mako ma è meglio stare lontana dai negozi e dai vicoli buii.

La lezione inizia e il professore di matematica ci spiega le equazioni. Insomma una noia mortale.
Ritorno a casa insieme a Jungkook che mi mette un bracci attorno alle spalle.

Jungkook- Sei ancora preoccupata?

Mi chiede e spezza il silenzio.

Tu- Uhm ecco non tanto ma sono comunque ansiosa e preoccupata. Tu invece come ti senti?

Jungkook- Io sto bene, non preoccuparti. Non ho paura perché tanto come tutti i criminali finirà presto in prigione.

Annuisco. Sembra troppo facile prenderlo così. Scommetto che questo Kim Taehyung per la fine del mese non lo prenderanno.
Sembra che conosca tutta Seoul, come le sue tasche.
Spero proprio di non incontrarlo mai.

A cena il telegiornale non fa sentire nessuna notizia su di lui. Meglio così almeno vado a dormire tranquilla e serena.

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