[piccolissimo avviso, la protagonista di questa storia sarà un personaggio già immaginato, con una storia passata e Delle abilità ben attribuite, con un nome suo, ma mi piacerebbe che se possibile vi immediesimate in lei come voi stesse. Inoltre per un po' seguirò la trama originale dell'anime cambiando poco, per poi dare una svolta radicale. grazie]

Pov. Katara.

Erano gli ultimi giorni di medie, e nella mia scuola regnava il caos generale. Parlavano tutti della loro nuova scuola, dei loro progetti futuri. Alcuni avrebbero voluto entrare nelle forze dell'ordine cittadine, altri avrebbero voluto fare gli avvocati o intraprendere altre carriere di successo, e poi c'erano quelli come me. Quelli che aspiravano a diventare.. dei veri e propri Eroi.

Il nostro mondo è ormai un pianeta nel quale l'80% circa della popolazione mondiale possiede un'unicità, ovvero un potere che permetteva ad una persona di compiere determinate azioni.
Con l'evidente crescita di esseri umani in possesso di queste unicità, non tardarono a palesarsi anche coloro che usavano quel potere per il male comune. Iniziando da piccole cose come rapine in banca, a finire con veri e propri omicidi di massa.

Per questo naquero gli Eroi. Figure che usavano le loro Unicità per tenere al sicuro la gente comune, per mantenere la pace.
Io ho sempre.. voluto diventare una di loro. L'ho sempre sognato, ma potrò realizzare questo mio sogno soltanto se riuscirò ad entrare alla Yuuei, la miglior scuola superiore per la formazione di Eroi di tutto il Giappone.

Pensavo proprio ad un mio probabile futuro in quella scuola fantastica quando sentii la mia vicina di banco, Ayano, chiamarmi.

Ayano: Katara-Chan, il professore ti sta guardando piuttosto maluccio..

Solo allora mi resi conto di star sognando ad occhi aperti.

Professore: signorina Minori, se davvero vuole entrare alla Yuuei come dice la pregherei almeno di fingere di essere interessata alla mia lezione.

Mi scusai col Sensei, e cercai di stare il più attenta possibile alla lezione, anche se era molto più difficile di quanto mi sarei mai aspettata, col pensiero di me alla Yuuei fisso nella mia mente.

Stavo tornando a casa quel giorno, quando mi imbattei in una folla di gente, radunata attorno ad uno spiazzo in fiamme. Vidi degli Eroi Professionisti tenere al sicuro i cittadini, mentre invano provavano ad avvicinarsi ad un supercattivo. Da quello che vedevo il suo corpo era composto da una sostanza viscida, quindi le probabilità di poterlo afferrare erano pari a 0.

Certo se in qualche modo avessi potuto rallentare i movimenti di quella.. cosa, sarebbe stato d'aiuto agli Hero..

Okay, allora, con tutta probabilità quella di cui stiamo parlando non è gelatina alimentare ma gelatina animale, quindi si potrebbe estrarre facilmente in una soluzione acquosa con un'unicità adatta..

Aspetta... Un'unicità adatta alle soluzioni liquide... Merda è vero..!

Lasciai cadere a terra la mia borsa e provai a farmi strada fra la gente, quando nella morsa di quella creatura vidi un ragazzo. Aveva i capelli biondi, e cercava in tutti i modi di divincolarsi.

Ma cosa aspettavano gli Hero?! Quel ragazzo era in pericolo!

Nonostante i miei tentativi di velocizzare i movimenti, la folla continuava a rallentarmi.
Fu allora che vidi una chioma verde spuntare alle mie spalle e farsi largo fra la gente con un'incredibile forza.
Una volta che fu passato corse verso il ragazzo, e cercò di aiutarlo come meglio poteva.

Se ce l'aveva fatta lui, di certo io non potevo essere da meno..!
Riuscì a passare fra le persone, e nonostante fossi spaventata da quel mostro, che intanto aveva alzato un braccio per colpire il verde, le mie gambe si mossero da sole. Corsi verso i tre ascoltando le urla degli eroi dietro di me, ma ormai avevo superato la linea di non ritorno, quindi.. dovevo almeno provare a dare una mano.

Pov. Narr.

Il viscido arto del supercattivo avrebbe colpito in pieno il giovane dai capelli verdi se qualcosa non lo avesse fermato.
Il braccio ricoperto di melma tremava, fermo ad un centimetro dal viso del ragazzo, come se la percentuale di acqua nel suo corpo si stesse rifiutando di obbedire ai suoi comandi, ed in effetti, era così.

Katara era ferma a pochi passi da loro, con le braccia tese verso il mostro.
Stava ricorrendo a tutta la forza che possedeva per fermare quell'attacco.

Ma non scordiamo che stiamo parlando di una ragazza delle medie, ancora impreparata alle difficoltà di una professione rischiosa come quella dell'eroe.
Iniziava a cedere, sotto la potenza del malvagio, e fu proprio quando se ne accorse quest'ultimo, che le sue forze vennero meno.

La mora non riuscì a trattenerlo ulteriormente, e finì a terra in ginocchio, con il respiro pesante.
Per un attimo, Il Villain lasciò perdere i due ragazzi e fece per attaccarla.
Con le dimensioni che il suo corpo aveva raggiunto poca importanza aveva chi puntasse, li avrebbe spazzati via tutti e tre.

Li avrebbe spazzati via, se non fosse che venne sconfitto, in men che non si dica, da lui. Dall'Hero numero 1. Da All Might.

All Might: patetico... Davvero patetico..

Guardò il giovane dai capelli verdi, col suo intramontabile sorriso.

All Might: ti ho rimproverato dicendoti che per un ragazzo che come te non possiede un'unicità fare l'eroe è impossibile perché un mestiere troppo pericoloso.. ma grazie a te ho ricordato.. che è proprio QUESTO che fanno gli Eroi. Mettono perennemente a rischio la loro vita senza badare alle conseguenze, per salvare coloro che ne hanno bisogno.

Così dicendo, il più potente fra gli Eroi, riuscì a mettere in salvo i tre ragazzi.

Pov. Katara.

Appena sconfisse il mostro, All Might venne accerchiato dai giornalisti e dai vari paparazzi.
Cavolo non è cosa da tutti i giorni venire salvati dall'eroe numero uno..

Appena gli altri Hero ci raggiunsero, iniziarono a congratularsi con me e con il biondo, dicendo che eravamo stati incredibilmente coraggiosi ad affrontare un supercattivo a questa "tenera" età, e che una volta diplomati avrebbero senz'altro chiesto di noi, mentre se la presero pesantemente col ragazzo dai capelli verdi...
A quanto ho capito non ha un'unicità, eppure ha fatto qualcosa che nessun'altro avrebbe osato fare. Dovrebbe venire solo lodato per il coraggio che ha avuto.

Mi avvicinai a lui e gli tesi la mano, per aiutarlo ad alzarsi da terra.

Katara: ehy.. non prendertela, erano solo preoccupati per te. Sei stato davvero molto coraggioso a buttarti nella mischia per salvare il tuo amico!

Il ragazzo arrossì un po', probabilmente per il complimento ricevuto, e afferrò la mia mano, per poi tirarsi su.

Izuku: g-grazie.. anche tu sei stata molto coraggiosa! Senza di te probabilmente sarei finito spiaccicato a qualche muro..

Ridacchiai, leggermente divertita, e decisi di presentarmi.

Katara: figurati! Comunque.. mi chiamo Katara Minori, piacere!

E gli tesi nuovamente la mano, stavolta per presentarmi.

Izuku: p-piacere mio.. i-io sono-

Non riuscì a finire la frase che il biondo gli si avvicinò e lo prese per il colletto.

Katsuki: DEKU! NERD DI MERDA TI SEI PER CASO RINCOGLIONITO?! NESSUNO TI HA DETTO DI VENIRE A SALVARMI, AVEVO TUTTO SOTTO CONTROLLO!

Izuku: m-ma Kacchan.. i-in quel momento sembrava che tu avessi bisogno di aiu-

Anche stavolta venne interrotto.

Katsuki: IO NON HO BISOGNO DELL'AIUTO DI NESSUNO, MEN CHE MENO DEL TUO!

Detto ciò, lo lasciò andare facendolo cadere di nuovo a terra.
Io non riuscii a spiccare parola per tutta la loro conversazione, quel.. come si chiama? Kacchan? Faceva davvero paura..

Aiutai di nuovo il ragazzo ad alzarsi.

Katara: quindi il tuo nome è Deku..?

Lui si passò una mano fra i capelli.

O-ora che lo guardo bene è davvero carino..

Izuku: a dire il vero il mio nome è Izuku Midoriya.. Kacchan mi chiama Deku da quando eravamo bambini, è solo un nomignolo..

Mentre ne parlava non sembrava molto contento.

Izuku: b-beh scusa se hai dovuto assistere alla scena.. ora devo andare ma.. spero ci rivedremo presto!

Mi sorrise, e dopo essersi di nuovo scusato per l'inconveniente, se ne andò.

Aspettai ancora qualche minuto prima di riprendere come lui la mia strada.

Chissà... Chissà se un giorno lo reincontrerò.