Pov. Katara.

Appena vengo assalita da quel nemico, vedo una cortina di fumo nero circondarmi e separarmi dagli altri.

Appena il fumo si dirada, riesco a farmi un'idea del luogo in cui mi trovo.

La città è praticamente distrutta, l'unico paesaggio che mi si presenta è una landa desolata.
Una landa desolata in cui mi sono ritrovata.. da sola...

No! Non devo pensare a cose brutte.. non sono certo da sola! Ci sono i miei compagni di classe e i professori in questo posto.. Aizawa-Sensei si occuperà dei Villains e poi verrà a cercare me e gli altri..!

Faccio qualche passo fra le macerie, cercando un'uscita, o uno dei miei compagni, nel caso fosse finito lì..
Ma niente.

Ormai sono sicura.. sono sola..
O almeno, lo penso fino a Che un pugnale non mi sfiora la guancia.

Katara: ma cosa-?!

Mi giro di scatto, guardando l'uomo che mi si para davanti.

In altezza, mi supera a batter d'occhio. È muscoloso, e sul viso porta una maschera bianca.
Sulle spalle tiene uno spadone a due mani, e ai fianchi dei coltelli.
Il suo viso è coperto dalla maschera, ma in un certo senso la cosa mi rincuora.

Villain: ma guarda guarda.. una mocciosetta che si aggira da sola nei pressi di questa città in rovina! Questo deve essere il mio giorno fortunato!

Nella sua voce riesco a trovare quella nota di sadismo che mi fa gelare il sangue nelle vene.

Katara: c-chi sei?! Cosa vuoi da me?!

Cerco di sembrare il più minacciosa possibile, ma sono consapevole che per me non è una cosa fattibile.
Mi tremano le gambe e le mani, la mia voce è scossa da singhiozzi di paura.

Devo sembrargli davvero patetica..

Di tutta risposta lui scoppia a ridere.

Villain: che audacia bambolina! Eppure mi sembra che le tue gambe stiano tremando come foglie al vento!

Inizia ad avvicinarsi a me, con passi lenti e pesanti.
Vorrei girarmi e correre via ma.. qualcosa me lo impedisce.

È vero ho paura. Tantissima.
Ma Asuka-san un giorno mi ha detto...

"Dalla Paura nasce il Coraggio"

Quindi.. se adesso non avessi paura.. potrei un giorno definirmi coraggiosa?
Probabilmente no.

È per questo che decido di attaccarlo.

Dai miei palmi fuoriescono dei piccoli getti d'acqua bollente, che però lui riesce a schivare.

Villain: oh oh oh!! Non è con me che devi combattere piccina!

Nonostante la maschera gli copra il volto capisco che sta ghignando. Dopo un po', indica un vicolo buio e decadente.

Non so se sia saggio girarmi, potrebbe cogliermi di sorpresa ma...
La tentazione è troppo forte, quindi finisco col girarmi.

Non l'avessi mai fatto.

Abbasso la guarda, tenendo lo sguardo fisso su un ragazzo dai capelli perfettamente divisi a metà.

Katara:.. T-Todoroki-San..?

Riesco solo a pronunciare il suo nome, prima che una stalagmite di ghiaccio da lui creata mi colpisca ad un fianco.

Urlo di dolore.

Il ghiaccio si fa strada sulla mia pelle fino a penetrare nella mia carne.

Sento il sangue sgorgare, scivolare lungo il freddo ghiaccio.
La ferita mi fa male, ho quasi paura di muovermi..

Quando però noto un particolare.
Il sangue.. dovrebbe limitarsi semplicemente a scendere sul ghiaccio, sporcando solo lo strato esterno. Invece sembra quasi che adesso stia passando di strato in strato...

Come se il sangue stesse in qualche modo sciogliendo la parte ghiacciata con cui viene a contatto!

E questo normalmente non sarebbe possibile.. quindi...

Katara:.. p-perchè..?

Il Villain alza lo sguardo su di me, visibilmente divertito.
Io guardo invece Todoroki.

So che non è il momento per fare la vergognosa, ma è più forte di me. Non riuscirò a guardarlo in faccia per giorni.

Katara: p-perchè mi hai... Baciato prima?! Perché lo hai fatto e ora fai questo?!

Lui sembra sorridere.

Todoroki: mi sembra ovvio.. volevo semplicemente giocare un po'.

Come pensavo.

Katara: capisco... Allora mi dispiace dirti... - con un movimento della mano, sciolgo quel falso ghiaccio, lasciando che la ferita inizi a sanguinare ancor più copiosamente di prima- che il Todoroki che conosco non ha mai fatto nulla del genere.

Con la stessa acqua che ho sciolto, attacco quella copia mal riuscita del mio compagno, rivelando che in realtà era solo una statua di terra.

Villain: oh ma brava! La piccina ha scoperto il mio trucchetto!

Ancora lo sento ridere. Ma penso che sia arrivato il momento di finirla.

Tendo le mani verso di lui, e usando tutti i residui di quel falso ghiaccio, intrappolo il Villain in una sfera d'acqua.

Katara:.. finalmente...

Mi lasciò cadere a terra, stremata, per poi ripensare a quello che ho detto poco fa.

Katara:.. MA CHE SONO ANDATA A PENSARE?! Se lo avesse sentito avrebbe potuto pensare che fosse quello che volevo, ma io non lo voglio! O si...? NO! Nonononono...

Mi rialzo in piedi, e mi dò un leggero schiaffo.

Katara: brutti pensieri, bruttissimi pensieri!

Sospiro, e cerco di darmi una calmata.

Katara: okay.. torniamo all'entrata.. se sono fortunata incontrerò N.13. e gli altri...

Incomincio a correre, ignorando il dolore al fianco. Prima arrivo da loro, meglio è.

~Time Skip~

Non so esattamente per quanto tempo corro, so solo che finalmente sono riuscita ad uscire da quella maledetta città.

Da qui riesco a distinguere bene il luogo in cui mi trovo, ed ho una perfetta visuale della pia...zza...

Sgrano gli occhi quando vedo un terrificante mostro combattere contro il professor Aizawa, e Deku-Kun, Tsuyu-chan e Mineta-Kun che osservano la scena poco più lontano.

Al diavolo la paura o le ferite!
Lasciarli così di certo non è quello che un Eroe farebbe..

Comincio a correre lungo la discesa che divide me è la piazza.

Non sento più dolore, né i suoni, né le voci.

Sento solo il rumore del mio cuore che batte più forte ad ogni mio passo.

Paura? Anche.

Quello che davvero sento.. è paura ma è una paura diversa da quella che provavo contro quel Villain in città.

Lì avevo paura per me stessa.. adesso invece ho solo paura di perdere delle persone molto, troppo importanti per me.
Persone che mi hanno fatto ridere, che mi hanno voluto bene anche se ci siamo conosciuti da poco.

Anche il Professor Aizawa aveva contribuito a tutto ciò.
Certo era severo e pretendeva tanto... Ma mi ha insegnato molte cose e ne ha di sicuro molte altre ancora da insegnare a tutti quanti!

È per questo che io voglio proteggervi..
Io posso proteggervi.