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•Capitolo 16• La tua Famiglia siamo Noi.

Pov. Shouto.

Alle parole di Tsuyu nella stanza cala il silenzio.

N.13: cosa pensavi di fare Asui-chan?

La verde abbassa timidamente lo sguardo, iniziando a frugare nella sua borsa. dopo qualche secondo ne tira fuori dei pezzi carta colorata, abbastanza chiari e in un certo senso... dolci.

Tsuyu: forse non è una grandissima idea, forse è anche un po' infantile... ma l'unica cosa che mi viene in mente di fare e che potrebbe funzionare è dirle la verità.

Dai suoi occhi cominciarono a scendere alcune lacrime.

Tsuyu...

Tsuyu: io voglio solo dirle che mi dispiace...

Uraraka si fionda ad abbracciare l'amica, seguita poi da tutte le altre ragazze, Kirishima, Satou, Sero e Mineta.

Naturalmente io e Bakugo restiamo fermi ai nostri posti.

Non sono convinto che possa funzionare.. ma tentar non nuoce dopo tutto, no?

Bakugo: fin qui va bene... Ma non possiamo farla passare liscia alla tizia con la neve in testa. Posso farla esplodere?

Aizawa: si.

Nezu: no, Bakugo.

Bakugo: tch.. va bene va bene.. almeno ripagarla con la stessa moneta?

Il preside si ferma per qualche minuto, riflettendo.

Nezu: d'accordo. Permesso accordato.

Katsuki ghigna, e strappa i fogli dalle mani di Tsuyu.

Bakugo: forza allora, non abbiamo tutta la notte.

~Time Skip~

Pov. Narr.

Quella notte professori e alunni rimasero tutti insieme intenti a fare qualcosa di molto speciale.

E mentre il gruppo decideva ciò, la ragazza oggetto di tutte quelle attenzioni fu costretta a dire addio alla sua O-Baa-Chan. Salutò l'anziana signora, e le promise che la sarebbe andata a trovare spessissimo, e che non l'avrebbe lasciata sola, e poi se ne andò.

Le ruote della valigia erano l'unico rumore che sentiva.
Per sua fortuna, tutti i vestiti e gli effetti personali avevano trovato posto nella grande valigia nera e rosa e nella piccola borsa blu che portava a tracolla.

Cercava, nonostante tutto quello che le era capitato, di affrontare la situazione con positività.
Si diceva che avrebbe trovato una casa, una sistemazione, che le cose a scuola si sarebbero sistemate.

Era un momento no, succedeva a tutti quanti.

Continuava a camminare, senza meta, per la strada fredda e buia. Si sentiva ogni tanto la risata gioiosa di un bambino proveniente da una casa, o il rumore della televisione da un'altra abitazione.
Al sentire quei rumori inconsciamente sorrideva.

Le ricordavano tanto quando guardava la TV con O-Baa-Chan, o quando Erick le faceva il solletico e lei scoppiava a ridere implorandolo di smetterla.

Erano dei bellissimi ricordi.

Ora però.. non so dove andare.. mh..

La castana si fermò e si mise a pensare.

Sarebbe potuta andare a chiedere alle ragazze ma vista la discussione su Kahrina non le sembrava opportuno.

Di chiedere a Mineta non se ne parlava nemmeno.

Bakugo l'avrebbe probabilmente cacciata via riempiendola di insulti.

Avrebbe potuto provare a chiedere a Iida o a Midoriya, ma l'idea di farlo la imbarazzava moltissimo.

Fece passare tutte le opzioni possibili quando si ricordò di un particolare che col 15% di possibilità le avrebbe salvato la vita.

Non ricordava bene la strada, ma fece appello a tutta la sua positività per non fare errori madornali.

Inutile dire che arrivò alla meta solo un'ora dopo, dopo aver fatto almeno cinque volte il giro dell'isolato.

Uffa.. certe volte detesto il mio senso dell'orientamento..

Coscienza: solo quello?

No anche te. Perché sei tornata?non avevi trovato di meglio da fare?

Coscienza: siccome stai andando a casa sua sono tornata per godermi lo spettacolo.

Ti odio.

Coscienza: ti stai dicendo che ti odi da sola, te ne rendi conto si?

Ignoró la sua inseparabile coscienza e con un ultimo atto di Coraggio suono al campanello.

Dopo poco, la porta viene aperta proprio dalla persona che sperava di vedere.
Una gioia infondo, dopo una giornata così, non può togliergliela nessuno.

Fuyumi: Katara-chan...! Come mai sei qui a quest'ora? E perché hai quella valigia?

Il tono dell'albina era palesemente preoccupato, e la castana non esitò a raccontarle tutto. Quando finì, decise che era il momento di porre la fatidica domanda.

Katara: ecco.. so che non ci conosciamo da molto.. e hai tutte le regioni per dirmi di no, però.. ecco.. se non è un fastidio...

Fuyumi non la lasciò finire di parlare.
Le prese la valigia dalle mani e con Un sorriso la invitó ad entrare.

Fuyumi: la stanza degli ospiti per un po' non sarà utilizzabile purtroppo, mio padre ha fatto un casino durante l'ultimo allenamento... Puoi stare con me in camera mia! Tanto dovrei avere un altro futon..

Katara era davvero grata alla ragazza,e di certo, questa se ne era accorta.

Katara: ti ringrazio Fuyumi-san..

L'ultima sorrise ancora all'amica, dicendole di smettere di scusarsi, e che era normale avesse fatto quello che ha fatto nei confronti di un'amica.

Quelle parole diedero da pensare a Katara, ma in quel momento decise di non farci troppo caso.

Katara: sicura che a tuo padre e a tuo fratello vada bene...?

Fuyumi: certo. Mio padre starà fuori per qualche giorno, per quanto riguarda Shouto, siete amici no? Non gli darà fastidio.

E così dicendo, l'albina prese uno yogurt dal frigorifero e iniziò a mangiarlo.

Fuyumi: se hai fame non fare complimenti e serviti pure! Per i servizi lo stesso, ma cerca di usare il bagno della mia stanza, almeno non correrai il rischio che qualcuno entri per sbaglio.

Le due passarono il resto della serata a parlare, ridere e scherzare.
Qualche volta Katara si soffermava a rispondere ai messaggi che Kendo, Ibara e Tetsutetsu le inviavano e poi riprendeva la sua conversazione con Fuyumi.

~Time Skip~

Il giorno seguente, Katara si svegliò nella stanza dell'amica.

Ebbe appena il tempo di metabolizzare il tutto, che si accorse di essere in rovinoso ritardo.

Si vestí in fretta e furia, scese in salotto con la sua borsa, prese la brioche che Fuyumi le stava porgendo e corse fuori dalla casa più velocemente perfino di Iida.

Quando arrivò a scuola, poco mancava a scambiarla per un ventilatore.

La mattinata la passò allo stesso modo Delle precedenti.
Da sola.

Fino all'ora di pranzo lo era sempre.

Di solito Shoji le chiedeva se stesse bene, ma quel giorno non la degnó nemmeno di uno sguardo.

Lo stesso fu per Mineta, Sero, Denki, Bakugo, Shouto e perfino Kirishima.

Le ragazze, come al solito, continuavano a stare appiccicate a Kahrina mentre i suoi genitori facevano lezione.

Stava diventando stressante perfino per lei quella situazione.

La campana dell'inizio della mensa era diventato il suono più agognato e atteso, tuttavia quel giorno le cose andarono diversamente dal solito.

Si sedette come sempre sola al suo tavolo, ma quando Kendo e gli altri arrivarono non si sedettero.

Katara era confusa, ma il sorriso di Ibara in un certo senso la tranquillizzava.
Gli studenti della 1^B si spostarono leggermente, in modo da mostrare alla giovane una figura che conosceva molto bene.

Tsuyu fece qualche passo avanti, con la testa bassa e lo sguardo fisso sull'amica.

Non disse niente, semplicemente le porse una lettera rosa pesca, dal profumo di vaniglia. Uno strano accostamento, ma due cose che a Katara piacevano tantissimo.

La ragazza osservò la lettera per qualche secondo e poi la aprì, incominciando a leggerla.
La calligrafia era sporca e leggermente disordinata, segno che a scrivere era stato un ragazzo.
O uno di loro, o una ragazza che stava piangendo e aveva la mano scossa dai tremolii.

"Cara Katara,
Non c'è scusa che possiamo usare per giustificare il modo in cui ci siamo comportate con te. Siamo state assenti, distanti, e ti abbiamo lasciata sola.
Ce ne pentiamo tantissimo. Bakugo ci ha raccontato della vostra conversazione sai? Farti sentire triste è l'ultima cosa che avremmo mai voluto, credici.
Ci dispiace tantissimo.
Per essere stati assenti
Per averti lasciata da sola
Per non averti creduto
Per aver appoggiato Kahrina
Ma soprattutto, di averti dato della Bugiarda.
Tu non lo sei.
Non sei il tipo che si lamenta, che mente, che gioca con le persone.
Sei il tipo che pur di vedere i suoi amici felice rinuncia a tutto, che pur di tenere strette le persone che ama rinuncia ad una parte di se stessa.
Questo non è solo il pensiero dei tuoi amici.
(Diciamo amici.. perché vogliamo davvero farci perdonare da te, è dimostrarti che da ora ci saremo. Sempre.)"

La calligrafia cambiò improvvisamente. Divenne più curata e pulita.

".. è anche il pensiero dei tuoi insegnanti. Il pensiero di noi che ti guardiamo da dietro le quinte.
Come insegnanti non abbiamo fatto molto, ma quello che ci fa male è che non abbiamo potuto fare niente come Eroi.
Gli eroi dovrebbero accorgersi anche di queste piccole cose e noi non ne siamo stati in grado.
(Da parte di All Might) quando ti ho chiesto quel giorno se andava tutto bene, e tu mi hai sorriso e risposto di si, ero sicuro che qualcosa non andasse, ma non ho insistito.
Avrei dovuto farlo.
E non sai quanto mi dispiace.
A nome di tutti gli insegnanti ti chiedo scusa. Per non averti salvato come avremo dovuto fare."

La calligrafia cambiò ancora. Non era disordinata come la prima, ma nemmeno ordinata come la seconda.

"E, credici o no, non è solo il pensiero della 1^A e degli insegnanti, ma è anche il nostro! Ti conosciamo da poche settimane, è vero, ma la prima cosa che abbiamo pensato quando ti abbiamo vista.. beh la primissima è stata < questa ragazza sembra molto sola..> ma subito dopo abbiamo pensato.. < saremo noi le persone che le staranno accanto!> .
Ti vogliamo davvero bene Katara. Tutti quanti. Non dimenticarlo MAI.
Con tantissimo Amore:

Ibara Shiozaki, Kendo Itsuka, Neito Monoma, Tetsutetsu Tetsutetsu, Yosetsu Awase, Shinsou Hitoshi, Mei Hatsume, Denki Kaminari, Eijirou Kirishima, Fumikage Tokoyami, Sero Hanta, Koji Koda, Shoji Mezo, Mashirao Ojiro, Minrou Mineta, Mina Ashido, Momo Yayorozu, Uraraka Ochaco, Rikido Satou, Yuga Aoyama, Asui Tsuyu, Toru Hakagure, Bakugo Katsuki, Shouto Todoroki, Midoirya Izuku, All Might, Midnight, Vlad King, Lunch-rush, Hound Dog, Ectoplasm, Snipe, Hero. N.13., Cementos, Power Loader, Present Mic, Ricovery Girl, Preside Nezu, EraserHead."

Gli occhi della mora si riempirono di lacrime.

Grosse gocce cristalline cominciarono a scendere senza alcun contegno lungo le sue guance rosee.
Non si preoccupava del fatto che qualcuno la vedesse in quello stato, anzi non le importava proprio.

[Dovrebbe esserci un GIF o un video qui. Aggiorna l'app ora per vederlo.]

(La scena l'ho immaginata così)

Si gettò fra le braccia della piccola rana a cui tanto voleva bene, continuando a piangere.

Dopo un po', sentì qualcos'altro stringerla, e alzando lo sguardo scorse i capelli rossi di Kirishima.

All'abbraccio presto si unì tutta la 1^A, esclusi naturalmente Bakugo e Todoroki, e i ragazzi della B, della sezione ordinaria e di supporto.

I due che erano rimasti "emarginati" aspettarono che l'Orda di corpi ammassati in quell'abbraccio si sciogliesse.
Non dovettero fare nulla perché fu proprio la castana che andò da loro, e li abbracciò entrambi.

Naturalmente la vicinanza non faceva piacere a nessuno dei due ma per una buona volta Bakugo stette zitto.

Non voleva rovinare quel momento.
Quel momento in cui lei sorrideva senza pensieri.

E fece più che bene.
Perché ancora nessuno sapeva, quale terribile verità si stava per realizzare.

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