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•Capitolo 1• Il Sogno di una Vita.

Pov. Narr.

Passarono 10 lunghi mesi dopo la fine delle medie. Dieci mesi in cui i tre ragazzi che si conobbero per puro caso in quella strada in una circostanza poco piacevole, si allenarono strenuamente pur di assicurarsi un posto nella più formidabile delle scuole per le nuove generazioni di Eroi.
La Yuuei.
La migliore scuola superiore per l'addestramento di ragazzi con potenti unicità del Giappone!

Per entrare alla Yuuei infatti non bastava solo essere dedito allo studio, ma anche possedere un'unicità che ti avrebbe permesso di far carriera anche nel mondo esterno.

Izuku Midoriya, nonostante sognasse di entrare in questa scuola e fosse uno dei ragazzi più studiosi e riflessivi di probabilmente tutto il suolo Nipponico, non possedeva un'unicità.
Sarebbe stato impossibile per lui entrare nella scuola dei suoi sogni, se non fosse cambiato qualcosa, proprio il giorno in cui si gettò letteralmente fra le grinfie di quel supercattivo solo per aiutare il suo amico.
Fu proprio All Might, che colpito dal coraggio e dagli ideali del ragazzo, lo aiutò a realizzare il suo sogno.
Certo, un'allenamento sfiancante durato dieci mesi non era cosa da poco da sopportare, ma Deku era contento di farlo. Era contento perché sapeva che così avrebbe avuto la possibilità di diventare proprio come l'Eroe che tanto adorava.

Izuku però non fu l'unico ad allenarsi duramente.
Anche Bakugo Katsuki, suo amico di infanzia e compagno fino alle medie si era allenato senza sosta per essere sicuro di essere il migliore.
Aveva giurato che lo sarebbe stato, e che sarebbe diventato un Eroe ancora più potente di All Might stesso.

Quello che però sia Midoriya che Bakugo ignoravano, era che all'Esame di ammissione, avrebbero avuto pane per i loro denti.

~Time Skip~

I giorni passarono velocemente, e molti ragazzi si presentarono alle porte della scuola superiore per aspiranti Eroi.
Tra quei giovani, c'era anche Katara.

La ragazza aveva sempre sognato di far parte di quella scuola, così tanto che per 10 mesi si era sottoposta ad un durissimo allenamento.
Era migliorata molto rispetto all'anno prima, ma naturalmente, come tutti, aveva i suoi limiti. Li aveva e voleva fare di tutto per superarli.

Pov. Katara.

Entro dal cancello della scuola, guardando l'edificio con meraviglia.
Ancora non riesco a credere di essere qui!

Faccio qualche passo, per poi iniziare a correre verso le grandi porte della scuola.
Intanto che corro, osservo le due pesanti, ed enormi lastre di metallo all'entrata dell'edificio.

Probabilmente sono così grandi per riuscire a far entrare nell'istituto anche ragazzi con delle unicità particolari...

Finalmente sono quasi arrivata.. mancano solo pochi passi e alcuni gradini per raggiungere il mio futuro..

SE NON FOSSE CHE.

Se non fosse che, vado a sbattere contro qualcosa, o meglio... Contro qualcuno.
Dopo l'impatto, cado a terra, atterrando sul fondoschiena.
Prima di riaprire gli occhi ero sicura di aver sentito..

Coscienza: un paio di fottuti addominali scolpiti sui quali sei bellamente andata a sbattere.

Ecco.. in poche parole si.

Sinceramente sono curiosa di sapere a chi appartengono...

E proprio quando alzo lo sguardo per vedere il volto del ragazzo, rimango sbalordita.

Katara:... Tu?!

Resto imbambolata a guardare un ragazzo dai capelli biondi a porcospino.

È... Lo stesso ragazzo di dieci mesi fa..

Bakugo: questo dovrei dirlo io! Levati un po' dalle palle demente che non sei altro!

E con questo mi strattonò, buttandomi alla sua destra e facendomi scontrare contro il petto di un'altra persona.
Un'altro ragazzo.
Fantastico.

Coscienza: meglio per te se è gnocco no?

Mi chiedo cos'ho fatto di male per meritarmi una coscienza così.

Mi sposto velocemente dalla posizione in cui capelli-a-porcospino-mestruato mi ha infilata.

Katara: scusa non vole-

Mi giro, incrociando lo sguardo con un ragazzo alto all'incirca come Bakugo, quindi, un gigante in confronto a me.

Vista la mia altezza molto poco sviluppata, non posso far altro che guardarlo letteralmente dal basso verso l'alto.

I suoi capelli sono rosso cremisi, proprio come i suoi occhi.

???: Ehy! Non preoccuparti, ho visto la sfuriata di quel tipo.. non sembrate molto amici!

Mi tese una mano, con un radioso sorriso in viso.

Kirishima: io sono Kirishima Ejiro! Piacere!

Afferrai la sua mano, e la strinsi, sorridendo, seppur con meno vivacità di lui.

Katara: Minori Katara, piacere mio..

La stretta di Kirishima era forte, ma non per questo meno dolce.

Se tutti i ragazzi qui sono come lui...

Coscienza: intendi dei fregni della Madonna che darebbero orgasmo facile ad ogni ragazza?

Mi dó uno schiaffo mentale.

ASSOLUTAMENTE NO! Intendevo dolce.. e Carino...

Coscienza: è fottutamente figo.

.... E fottutamente figo.

Non fraintendetemi.. però non posso dire che Kirishima non sia un bel ragazzo.

A tal proposito, i miei pensieri vengono interrotti dal rosso in questione.

Kirishima: Minori-Chan, ti va se.. ecco..

Sorrisi dolcemente nel vedere che si trovava leggermente in imbarazzo.

Katara: si?

Kirishima:. Ecco.. ci.. sediamo vicini, alla spiegazione?

Le mie labbra si schiusero automaticamente in un gran sorriso.
Era.. carino.
Insomma.. è.. è kawaii.

Katara: certo che mi va! Andiamo?

Gli diedi le spalle e iniziai a camminare.

Appena mi raggiunse, giurai di averlo sentito balbettare... Anche se mi domando perché..

Ci dirigemmo nel grande salone Delle conferenze, e prendemmo posto.

Ascoltai attentamente le istruzioni che Present Mic, uno dei Pro Hero che insegnavano alla Yuuei, dava a noi "studenti", fino a che non arrivò ad illustrare quale sarebbe stato lo scopo dell'esame.

Present Mic: L'esame ha due obbiettivi principali! Testare la vostra forza e il vostro eroismo! Non per niente siamo in una scuola per Eroi!
Potrete fronteggiare quattro tipi di nemici! Quelli da 1 punto, quelli da 2 punti e quelli da 3 punti! Tuttavia non vi renderemo l'esperienza facile.. potreste incrociare anche dei nemici da 0 Punti! Vi conviene lasciarli perdere, dal momento in cui non vi frutterebbero alcun vantaggio.

Ci lasciò così, aggiungendo un sonoro "Yeah!" Alla fine della frase, liberi di correre ai nostri posti.

Appena io e il mio gruppo arrivammo davanti all'entrata della città di prova rimanemmo tutti allibiti.
Ma quanto era grande la Yuuei?! E soprattutto come faceva a permettersi dei terreni di addestramento tanto Grandi?!

Mi guardai intorno, leggermente a disagio tra tutti quei ragazzi.
Avevo anche perso di vista Kirishima, l'unico che non mi faceva sentire completamente fuori posto.
La scuola in cui stavo fino ad un anno fa era piccola, la mia classe era appena di 11 alunni, qui ce ne saranno stati almeno 40 insieme...

Faccio qualche passo indietro, cercando di trovare uno spazio meno stretto nel quale stare, così da sentirmi un po' più a mio agio.

Okay Katara.. pensa ad una strategia! Quello con cui avrai a che fare saranno probabilmente dei nemici meccanici quindi metterli fuori gioco con l'acqua è un'opzione.. tuttavia se quest'ultima restasse nascosta ancora per un po' potrei trarne qualche vantaggio..

Sto ancora mettendo a punto la strategia vincente, quando sento la voce di Present Mic rimbombare da alcuni altoparlanti.

Present Mic: ALLORA? CHE STATE ASPETTANDO? QUANDO SARETE DEGLI EROI NESSUNO SARÀ LÌ A DARVI IL VIA!

Inizio istantaneamente a correre.
Non potevo assolutamente permettermi di perdere terreno già da subito.

Mentre correvo passai accanto ad un ragazzo dai capelli verdi.
Voltai il viso per guardarlo meglio, convinta di aver visto male, ma invece... Era proprio lui.

Midoriya Izuku.

Ma perché era qui? Va bene, capisco il suo sogno di diventare un eroe.. ma senza alcuna Unicità... La vedo dura..

Vorrei aiutarlo.. se solo potessi...

~Time Skip~

Avevo già abbattuto diversi robot, guadagnando così molti punti.

Ma chi voglio prendere in giro, facevo pena.. non sapevo dove andare a parare.

Appena provavo a colpire uno di quegli stupidi cosi il punto o i punti mi venivano soffiati sotto il naso.

Forse avrei dovuto iniziare a usare la mia unicità.. sarebbe stato tutto molto più facile.

Appena però provai ad utilizzarla sentì la terra tremare.
Mi guardai intorno, vedendo tutti gli altri girarsi nella mia stessa situazione, e fermarsi a guardare i palazzi alle mie spalle, probabilmente crollati.

Mi girai anche io, rimanendo così senza fiato.

Un robot, molto più grande degli altri si ergeva maestoso fra i palazzi che avevano resistito al terremoto che annunciava la sua entrata.

Quel robot.. era il nemico da Zero punti.

Vidi tutti i ragazzi scappare terrorizzati ma io non mi mossi. Non ce la facevo.

Ero bloccata dalla paura.

Appena trovai quel briciolo di coraggio che mi serviva per muovere le gambe però mi fermai.

C'era.. una ragazza bloccata fra le macerie..

Ed era sola. Abbandonata a farsi schiacciare da quel mostro.
Dicevano tutti di voler diventare eroi.. ma gli eroi salvano le persone, non scappano come codardi!

Riuscì finalmente a muovermi, ma verso la ragazza.
Non potevo e non volevo lasciarla lì, mi sarei fatta schiacciare anche io nel caso.

Arrivai al suo fianco e cercai di liberare la sua gamba, bloccata sotto le macerie.
Il masso che la teneva ancorata a terra era però troppo pesante.. cercai di alzarlo anche di poco, ferendomi le mani, ma niente da fare.

Sembravamo spacciate quando..

Un tonfo improvviso, un rumore di metallo che si spezza e si piega aleggiò nell'aria.

Alzai di poco lo sguardo. E vidi il ragazzo dai capelli verdi, che dava un pugno dalla potenza portentosa al robot da Zero punti, mandandolo in pezzi.

Così... Il ragazzo di dieci mesi fa possiede un'unicità.

Allora mi chiedo... Perché non l'hai usata anche quel giorno, Midoriya Izuku?

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