E nessuno da fuori vedeva la tua sofferenza, perché tuttu vedevano quella maschera di porcellana finissima, che ingannava molti,perfino l'angelo, ma altri no, altri vedevano la tua sofferenza e senza parlare, senza chiedere venivano da te e ti abbracciavano,dicendoti "Passerà". E tu sorridevi, per il loro tentativo. Ma sapevi che non sarebbe mai passata. Ormai eri irrecuperabile, in un punto di non ritorno...

Oggi ho avuto un litigio,per colpa mia, e mi sono sentita distrutta.

Quando me ne sono accorta, la rabbia è svanita come nebbia che si dissolve, lasciando solo un senso di colpa.

Ma mi sono resa conto che era troppo tardi per chiedere scusa, troppo tardi per tornare indietro...

E io mi sono resa conto che sono riuscita a spezzare le sottili e preziose, più preziose di ogni cosa, trame dell'amicizia che io stessa avevo intessuto...

Mi sono sentita vuota, svuotata di ogni piccola felicità che avevo...

Quelle per cui mi ero data pena di vivere, nonostante l'Inferno in cui vivo...

Ed allora la morte mi pareva d'un incanto irresistibile...

E ho cominciato a macchinare la mia uscita dalla scena, il momento in cui avrei aperto le mie ali, per spingermi fino a dove non avevo mai osato...

Ma poi mi sono fermata...

Volevo davvero farlo?

Volevo davvero sottomettrmi al prepotente destino?

Ancora adesso

Che sto scrivendo queste parole

Me lo sto chiedendo...

Voglio davvero farlo prima di poter realizzare i miei sogni? Togliere a coloro che non ho ancora conosciuto, la loro possibilità di tirarmi fuori dal buco in cui sono caduta, senza la possibilità di conoscermi?

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