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Capitolo diciannove: la pagherai, parola mia
Guardai Justin
-è dura tenere la maschera? - chiesi
-oh si, porta prurito ma mi ci sto abituando- accarezzò la mia mano
Le nostre mani erano intrecciati e amavo quando mi teneva per mano, specialmente quando era lui che la prendeva.
-dimmi qualcosa, il silenzio mi sta uccidendo- ridacchiò
-avevi detto che ti piaceva il silenzio-
-si, ma ho ascoltato la tua voce e ho voglia di sentirti- mi sorrise
- sei bravo a dire cazzate- ridacchiai
-sul serio, dimmi qualcosa. Non so, dimmi cosa facevi da bambina oppure qualcosa per conoscerti-
Sorrisi
Ricordai che un attimo fa stavo pensando che amavo che qualcuno prendeva la mia mano.
-Fin da bambina volevo la mano di un mio compagno perché mi sentivo sola, c'erano molti bambini che si tenevano per mano ed io ero l'unica, ma quel bambino non mi voleva, era davvero infastidito, così lui prese la mano di una bambina e mi disse che ero brutta. Ci rimasi malissimo e mi sono allontanata, certe volte pensavo solamente di voler qualcuno come amico-dissi ricordando quei momenti- Poi avevo notato uno dei miei compagni che era molto solo e volevo che diventasse un mio amico, così sono andata e quando avevo preso la sua mano, lui mi sorrise facendomi sentire bene. In realtà mi piaceva tenere la mano di qualcuno perché ogni volta quando non lo facevo, mi sentivo persa e sola. Magari ti sembrerà un po' stupido, ma quando qualcuno mi tiene per mano mi sento protetta e meno sola e sono cresciuta così, come lo stai facendo tu in questo momento- sorrisi - mi sento davvero protetta-
-che carina- sorrise - quel bambino chi era? Quello che ti aveva insultato -
Lo guardai
-non lo so- ridacchiai - non ricordo-
-non ricordi? Dai, è impossibile. -
-credimi, non ricordo- abbassai lo sguardo
- comunque, scommetto che eri una bambina bellissima-
Arrossii
- sono un po' preoccupata, so già che li ha incantati ancora una volta, ed io sarò espulsa. Mia madre è così testarda- sospirai
-oh, ecco da chi hai preso-
Gli diedi una gomitata
- non dirlo per scherzo, io non sono cattiva- dissi
-scusa- alzò le sue mani in aria
-e dammi la tua mano antipatico- presi la sua mano ridendo
-oh, hai preso il mio cuore, la mia mano, cosa vuoi in più?- sussurrò all'orecchio
Sentii un brivido dietro la schiena
- cosa hai detto? - chiesi timidamente
Ci guardammo negli occhi
Lo vidi un po' imbarazzato
- niente- distolse lo sguardo imbarazzato
Ci rimasi malissimo
Volevo sentirlo un'altra volta
-ho preso il tuo cuore? Tu l'hai rubato da quando ho cominciato a seguirti- sorrisi
Mi guardò sorridendo
Stava per dire qualcosa ma qualcuno glielo impedì
- Aloisi, venga con me- uscì la segretaria Augusta
-finalmente- dissi
Ci alzammo
-io sarò sempre accanto a te, qualunque cosa accada, io ti difenderò -
Lo abbracciai e gli diedi un bacio sulla sua guancia
Entrammo dentro.
Uscimmo in giardino e vidi Karen che piangeva.
Lo sapevo, lei, ancora una volta, li aveva soggiocati.
-Avete esagerato, dare a una colpa agli altri è sbagliato. Perché non dici la verità e finiamo questa faccenda? Ho la mia famiglia che mi aspetta e non ho bisogno che qualcuno mi rovini la giornata- disse la vice preside
Sospirai
- io non c'entro nulla con questo, glielo giuro -
Guardai mia madre delusa
-lei non c'entra assolutamente nulla, hai messo in questa situazione ad una persona innocente Aloisi- mi rimproverò la vice preside
- dì la verità Cloe, sono stanca delle tue bugie- mi guardò arrabbiata mia madre
Guardai Justin
Sarò espulsa
Ero stanca e volevo ritornare a casa
-va bene, sono stata io- dissi abbassai lo sguardo
Sentivo lo sguardo di Justin su di me.
- lo sapevo, perché Cloe? Cosa ti ho fatto per meritarmi questo? - parlò la vipera
-stai tranquilla tesoro, il bene trionfa sempre e la verità viene a galla- disse mia madre consolando Karen
-Cloe Aloisi, voglio che questo casino sparisca- indicò la scritta sul muro- e sei espulsa- disse la vice preside
-no, aspettate- parlò Justin
-ti prego, lascia stare- sussurrai
-non esiste, non puoi prenderti la colpa- disse arrabbiato - io so che è stata lei e ve lo dimostrerò-
-e come?-
Karen era abbastanza sconvolta
-guardate le sue mani- disse
-è una cosa davvero vergognosa- disse mia madre
-è vergognoso dare la colpa alle persone innocenti- sbottò Justin - se è vero che sei innocente, mostra le mani- guardò Karen
Karen sembrava impaurita
-ho freddo, non voglio togliermi i miei guanti-
Sorrisi
-Green, per favore togli i guanti- ordinò la vice preside
Karen guardò i suoi guanti e li tolse lentamente
Ma stranamente, non c'era nessuna vernice
-visto? - alzò le mani sorridente
Rimasi malissimo
-adesso? C'è un'altra scusa per caso?-
-non così in fretta - disse Justin
Dalla sua tasca uscì un fazzoletto
-vieni qui- ordinò a Karen
-no- abbassò le mani - la colpa è sua, smettila - disse arrabbiata
-voglio solo vedere se sei davvero innocente- disse Justin si avvicinò a lei
-Karen?-
Karen sbuffò e diede la sua mano
Justin passò nella mano di Karen con il suo fazzoletto e poco dopo, il fazzoletto era pieno di correttore
Tutti guardavano Karen mentre io sorridevo
-Karen Green- rimproverò la vice preside
Le sue mani oltre sporche di correttore, era sporca di vernice bianco e nero.
- il bene trionfa sempre e la verità viene a galla- imitò mia madre
Rimasi a bocca aperta
Justin venne verso di me sorridendo
-Karen, hai qualcosa da dire?-
-no- mi guardò arrabbiata Karen
- chiedi scusa a Cloe-
-non chiedo scusa a nessuno- sbottò
-Green- rimproverò la vice preside
Stavo sognando?
Mia madre era muta come un pesce
Karen è stata scoperta e venne rimproverata dalla vice preside.
Justin è stato un genio
-ti chiedo scusa- sbuffò Karen
Si, stavo sognando.
Sorrisi beatamente
-come hai detto scusa?- misi la mano nell'orecchio - non ho sentito, sono un pochino sorda-
-ti chiedo scusa- disse arrabbiata
- andiamo nel mio ufficio Karen- disse pacata la vice preside
Andarono via
Rimasi con Justin e con mia madre
Era davvero sconvolta e imbarazzata.
- ecco cosa succede quando non credi a tua figlia. Sei delusa mammina?- la guardai - sono contenta che adesso ti sei resa conto che la figlia che tutti vorrebbero si è rivelata una vipera bugiarda. Buona giornata cara madre-
Mi diedi mentalmente il cinque
Andammo via
Uscimmo dalla scuola e saltai sopra a Justin
-grazie grazie grazie- baciai la sua guancia tantissime volte- sei il mio eroe- lo abbracciai
Ero felicissima
Justin rideva
-bisogna festeggiare, no?-
-scherzi? Ovviamente- feci un sorriso gigantesco - hai visto mia madre e quelle?-
-le loro facce? Epiche- ridacchiò
***
Incamminammo verso in un bar vicino
-grazie- lo guardai
- smettila di ringraziarmi- ridacchiò
-non ci riesco, è la prima volta che riesco a mascherare quella stronza. Sei stato un fottuto genio, offro io questa volta- sorrisi
- no, offro io- rise
- no, sul serio voglio ringraziarti in qualche modo-
-te l'ho già detto piccola, non devi ringraziarmi- mi baciò sulla guancia
Ordinammo moltissime schifezze
#Karen
- sei una stronza- sbuffò Alexandra - hai fatto la spia-
-beh, voi eravate i miei complici- sbottai
- ma il lavoro hai fatto tutto tu- mi guardò malissimo
-la pagherà molto cara- dissi
-cosa hai intenzione di fare? - mi domandò
- non lo so- dissi
Me la pagherai, parola mia.
WAAA
CHE SUCCEDERÀ ?
20 VOTI E CONTINUO ♥♥♥
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