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10.

Capitolo dieci: festa

Mi stavo annoiando
La televisione non parlava d'altro, parlavano sempre di me. Vidi una ragazza con la fascia "purpose tour"

-noi vogliamo Justin, lui è davvero la nostra vita e spero solo che sia al sicuro. Siamo molto preoccupati- disse quella ragazza
-Siete arrabbiati per il concerto?- chiese la reporter
- no, siamo solo preoccupati. Spero o meglio, speriamo che ritorni presto Justin- guardò la telecamera piangendo
- adesso cosa state facendo? -chiese la reporter ad un'altra ragazza
- aspettiamo, abbiamo aspettato che iniziasse il tour. Ogni giorno tutti noi veniamo qui all'arena e lo aspettiamo-
-perché state qui? Non avete freddo? Non siete stanchi? - chiese
-No, arrivando la sera ce ne andremo, ma con la speranza che domani ritorni-

-Justin Bieber è molto amato da questi ragazzi. Prendono freddo e acqua, nonostante tutto loro vengono ogni giorno sperando che Justin Bieber si faccia vivo. A voi in studio- disse

Chiusi la televisione

Mi sentii ancora peggio
Si stava avvicinando il venticinque dicembre e stavo rovinando il loro natale. Stavo rovinando a tutti quelli che mi amavano nel giorno di Natale

Sapevo che non ci sarei riuscito a nascondermi tutto il mondo. Sapevo che dovevo affrontare tutto questo.
Mi mancava la mia famiglia

"Sai, mi piacerebbe sapere chi sei. È un mese che mi scrivi e non mi hai ancora detto il tuo nome. Hai paura che ti mando in galera?"

Guardai il messaggio di Cloe appena arrivato.
Ridacchiai

"Ancora no. È ancora presto e poi mi piace molto scrivere in anonimo, non amo molto conversare con le persone di presenza"
"Sei strano, hai paura che ti mangi per caso? Non mordo mica, forse"
"Cerco solo di non illudermi" inviai il messaggio
"Illuderti? Da cosa? È più pericoloso scrivere nei messaggi con una persona sconosciuta" aveva ragione
"Ma io non sono pericoloso, antipatica" ridacchiai
"Antipatica? Perché? E poi non è vero, cerco di essere prudente. Sono offesa" mi mandò anche il dito medio
"Ah! Non si fa, non è carino mandarmi il dito medio. Se fossi stata tua madre ? " mi piaceva scriverle
Era divertente

"Mia madre non sa usare il telefono e poi sei un maschio. Vuoi forse dirmi che sei un vecchio gay?"

Ma che cos, okay stava esagerando un po' troppo.
Era fissata chiamandomi gay

Ridacchiai ricordandola quando lei mi disse che avevo il viso di plastica e che mi aveva scambiato per un gay.
"Non sono gay, altrimenti non sarei qui a corteggiarti"

"Certo, corteggia tua nonna"
"Mia nonna è troppo vecchia per me, sono giovane e corteggio le donne che hanno la mia stessa età" inviai
"Haha questo lo chiami corteggiare? "
Morsi il labbro e mi misi seduto
"Posso farti vedere che so corteggiare una donna, se vuoi"

"Vediamo"


Mandai one less lonely girl
Sapevo che le mie beliebers amavano questa canzone

"Perché l'hai fatto? Vaffanculo coglione"
"Non svenire" risi
"Non sto affatto scherzando. Non mandarmi mai più le canzoni di Justin Bieber, è chiaro? Non voglio sentire nemmeno il suo nome"
Solcai le mie sopracciglia
Che le stava succedendo?

"Cosa c'è? Cosa ho fatto? Non ti piace?"
"Non seguo più Justin da un mese, sono stanca che voi mi parlate sempre di lui. Poi si, amo questa canzone ma non dovevi mandarmela"
Ci rimasi malissimo

"Come mai?" Gli chiesi
"Non sono affari tuoi, cambiamo argomento"
"Ti ha fatto qualcosa? "
" anonimo, smettila di rompere"

Ce l'aveva con me.
Stavo malissimo e non credevo che reagisse in quel modo
"Qualunque cosa è successo, io penso che prima o poi la rabbia svanirà. L'hai incontrato e ha detto qualcosa di brutto?"
"No, ma non posso affezionarmi per uno stupido cantante menefreghista che pensa solo a se stesso. Se ne è andato, è scomparso dal nulla e tutto il mondo non fa altro che parlare di lui. Anonimo sono stanca di parlare di Justin, possiamo cambiare argomento o mi lasci stare?"
Mi alzai dal letto e posai il telefono lasciandola stare
Sapevo che lei non l'avrebbe presa bene con quella lettera che le avevo lasciato ma non a questo punto.
Mi sentivo così triste e amareggiato.

"Non posso affezionarmi per uno stupido cantante menefreghista che pensa solo a se stesso"
Non era vero, non pensavo solo a me stesso e non ero menefreghista.
Era un modo per nascondere il segreto? O nascondeva il segreto ma quello che aveva detto su di me era la verità?
Rimisi la maschera e uscii dall'albergo
Volevo vederla uscire dalla scuola
Se non altro, speravo solamente che ricordassi le strade

Hey, a cosa servono il taxi?

Chiamai il taxi e si fermò

-penrose gardens- dissi la via e partì
Sapevo dove andava a scuola, grazie al fratello

Dopo un po' vidi la sua scuola.
Pagai il taxi e mi rifugiai dietro le macchine quando sentii la campanella.
Erano le quindici ed era quell'ora che Cloe usciva dalla scuola
Vidi gli studenti che lasciavano l'edificio e vidi Karl arrivare e si appoggiò sulla macchina
Stronzo di merda
Probabilmente stava aspettando Cloe, staranno insieme.
Stranamente non c'era, ma mi aveva detto che lei era a scuola.
Nel frattempo gli studenti andarono tutti via.
E poco dopo diventò vuota, tranne Karl e quattro persone
Finalmente la vidi e accanto c'era un ragazzo. Le loro mani erano intrecciate e, chi cazzo era?

Vidi Karl avvicinarsi a lei ma lei cercò di evitarlo
Non sentivo niente, così mi avvicinai ma non troppo
-voglio stare solo con lei se è possibile-
-scordatelo amico- disse quel ragazzo
- Cloe, per favore- implorò Karl
Ci fu silenzio
-Cameron, vai- disse
-sei sicura?-
La vidi annuire e quel ragazzo diede un bacio sulla guancia per poi andarsene
-cosa vuoi?-
- dammi una possibilità, non puoi evitarmi - disse Karl
-l'ho appena fatto-
Stava per andarsene ma prese il suo braccio
- Cloe, non devi fare così. Ti voglio davvero e sto cercando di fartelo capire-
- va bene, ma solo amici- disse
- amici? Non voglio essere tuo amico-
-beh, è quello che puoi fare. Sii mio amico e forse più in là si vedrà-
Era pazza o cosa?

-vuoi dire che vuoi prima conoscermi?-
-esattamente, adesso lasciami, devo andare a casa- dissi fredda
-ti accompagno- insistette
-no, voglio stare da sola Karl- sbottò
Lasciò il suo braccio e Cloe si allontanò
Vidi Karl che prendeva una strada diversa
Decisi di inseguirla

Non dovevo farlo ma volevo vederla un pochino.
Era così triste.
Stava dimagrendo?
Lei si fermò
Merda
Mi nascosti tra i cespugli
Cazzo, pungevano.
Si girò confusa ma ricominciò a camminare
Uscii dal cespuglio e la inseguii di nuovo

Decisi di mandarle un messaggio
"Hey, sei ancora arrabbiata? "
Si fermò guardando il telefono

"No, scusa se ho sclerato. Solo che voglio vederlo" rispose
Alzai lo sguardo e la vidi che piangeva
"Lo vedrai presto, non essere triste" inviai il messaggio
"Come sai che sono triste? " rispose

"È evidente"
"Voglio solo qualcuno che mi abbracci anonimo, ho bisogno di lui e non so dove sia" disse

Scossi la testa e alzai lo sguardo
Non potevo farmi vedere, non adesso. Dovevo aspettare ancora un altro po'

"Non preoccuparti, succederà. Non adesso ma succederà" risposi
"Grazie anonimo"

"Figurati, adesso devo andare. Devo inseguire la mia piccola principessa"
" non oso chiedere chi sia, bleah"

Risi
Pensava davvero qualcosa di perverso, ne ero certo.
Lei continuò a camminare.
Fino a quando entrò nel giardino e si avvicinò e bussò alla porta
Questa non era casa sua
Solcai le mie sopracciglia
Entrò in quella casa.

***

#Cloe

Spensi la televisione e guardai dalla finestra
Tra poche ore sarà natale e desideravo tanto che lui fosse qui.
Come al solito i miei non c'erano. Il capo di mio padre li avevano invitati e Martin ed io eravamo da un amico di Cameron. Festeggiava all'hotel di quattro stelle.
Stasera ci sarà una festa ed io feci finta di non stare bene e così mi avevano dato una stanza.
Davvero bella.
Ma intanto mi preparai ugualmente per la cena.
Avevo scoperto che quel ragazzo che ci invitò sia a cena e festa, era cotto di me.
Davvero ammirevole
Alzai gli occhi al cielo
Adesso spuntava fuori che i ragazzi erano cotti di me, solo perché volevano avvicinarsi a Cameron. Ma perché tutta quella scena?
Se voleva quel ruolo da giocatore di basket bastava chiederglielo, no?
Lecca culi

***

Lasciai perdere la festa e andai nella stanza
Era mezzanotte e odiavo quel chiasso.
Stranamente mi sentii osservata
Mi girai e non c'era nessuno.
Corridoio vuoto.
Entrai nella stanza
Adesso avevo quella cosa che mi sentivo perseguitata
Mi spogliai rimanendo in intimo
Mi annoiavo
Così decisi di contattare anonimo

"Hey anon, auguri" mandai il messaggio
"Auguri bellezza"
Sorrisi

"Sai, c'è una festa qui all'hotel. Ti va di venire? Voglio conoscerti"
"Non lo so, sono stato invitato anch'io ad una festa, ma onestamente non ci sto andando"
Ci rimasi un po' male
"Nel caso volessi venire l'hotel si chiama The Waldorf Hilton. "

13 voti e continuoo ♥♥♥

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