Capitolo uno: Fuga

Questa maschera funzionava alla grande, sembrava davvero che fossi un'altra persona era un po' brutta ma nessuno mi guardava sorpreso e nessuno urlava o che mi puntassero il telefono in faccia.

Niente paparazzi in giro.
Niente fan che mi sbattevano il loro telefono in faccia.
Una giornata diversa.

Mi sentivo un'altra persona.
Entrai di nascosto dalla finestra.
Non era male Londra.
Avevo sette tappe qui, ma ero stanco.
Mi dispiaceva abbandonarli per un po, mi dispiaceva anche per il fatto che stasera dovevo esibirmi.
Dovevo sparire solo quando non ero in tour ma mi venne solo adesso l'idea di fare questa pazzia
Non volevo mentire a nessuno, non lo facevo per cattiveria ma ero davvero stufo.
Volevo una pausa.
Amavo il mio lavoro, ovviamente mi mancherà tutto questo. Ma volevo una privacy e non potevo averla, non riuscivo a gestire i miei fans, ogni volta che cercavo di stare con loro e parlare tranquillamente, mi chiedevano una foto e urlavano. Avevo bisogno di dialogare con una persona diversa, magari stavo esagerando nascondermi da tutto il mondo, ma chiunque avrebbe fatto la stessa cosa per avere un po' di privacy almeno per due giorni.
I miei amici, Scooter e la mia famiglia non sapevano nulla a parte Mike che aveva costruito la maschera.
Era un fottuto genio, sembrava di stare come nei film.
Sembravo un agente sotto copertura.
Risi

Tolsi attentamente la maschera rivelando la mia faccia rossa e sudata.
Correvo per le strade e con questa maschera mi soffocava.
Ero già in ritardo.
Dovevo vedermi con il mio coreografo Nick.

Mi lavai il viso e cambiai i miei vestiti.
Non dovevano scoprire che avevo questi vestiti prima di scomparire dal nulla.
Ero il nuovo me e non vedevo l'ora di andarmene.
Sorrisi

#Cloe

08:01

Mio Dio, ero in ritardo come al solito.
Indossavo la felpa nera con scritto purpose tour e una giacca nera per coprirmi.
Alzai la cerniera
Faceva freddo

-mamma per favore, stasera ci sarà il concerto di Justin e io devo assolutamente fare la fila- implorai mia madre per la centesima volta
Ero di buon umore finché mia madre non mi urlasse mentre stavo dormendo dicendo che dovevo andare a scuola. Trauma
- per l'ultima volta Cloe, non esiste.- disse preparando il caffè
-ma così non potrò vederlo vicino- dissi
- esserci non è importante ?-

-si, ma ne ho bisogno, voglio vederlo vicino per una volta. Ogni volta entro sempre l'ultima e non vedo niente dato che sono bassa-
- si sta facendo tardi Cloe, smettila di fare capricci e vai a scuola o niente concerto-
La guardai a bocca aperta
-non lo faresti-
-sei sicura?- mi sfidò
Sbuffai e presi la mia cartella
-niente colazione tesoro? - urlò mia madre
La guardai male e lei sorrideva
Il mio sogno di vederlo vicino era distrutto, non volevo guardarlo da lontano.
Si, l'importante era sentire la sua voce, okay
Avevo scuola di mattina e di pomeriggio lavoravo al bar con mio fratello, cioè sarei uscita alle 20:05.
Il mio capo stranamente mi lasciò andare. Di solito era antipatica.
Ero triste.
Non riuscirò ad arrivare in tempo perché la strada verso l'arena era molto lontano.
Mi venne un'idea

Uscii di casa e andai da Martin dato che oggi controllava il figlio del nostro vicino.
Bussai alla porta
La porta si aprì ed era Martin con il bambino tra le sue braccia
-piccolina che ci fai qui?- solcò le sue sopracciglia
- ho bisogno del tuo aiuto, la mamma non vuole che vad all'arena adesso- sbuffai
- vuoi che ti copra le spalle?- ridacchiò
-si, per favore- unii le mie mani pregandolo
- cosa devo fare? - chiese
-devi andare a casa e stai attento che la preside vi chiamerà per sapere per quale motivo non ci sono andata-
- e la cartella? - chiese
- Qui c'è da mangiare e bere- ridacchiai
Mi guardò divertito
- Vedo che ti sei organizzata prima- scosse la testa ridendo -va bene sorellina, stai attenta- mi diede un bacio sulla fronte e abbracciandomi fortemente
- grazie fratellino- ricambiai l'abbraccio -ciao piccolino- salutai Phil
Uscii dal vialetto
-aspetta- urlò Martin - sai almeno la strada? -chiese
- certamente- mentii
Non era vero.
Era la prima volta che andavo in quell'arena, qui invece c'erano tre arene, mentre dove ci sarà Justin ad esibirsi era molto lontano, se dicessi a mio fratello che non sapevo la strada mi avrebbe fermato e dovevo aspettare che finisse il suo lavoro da babysitter ed io non potevo aspettarlo. L'ultima volta ero con mio fratello e avevamo parterre, eravamo al concerto di Lady Gaga. Noi eravamo ultimi ed io non vedevo, se non ci fossero gli schermi sarebbe stato un concerto schifoso.
Presi l'autobus.
Sorrisi felicemente e misi le cuffie ascoltando le canzoni di Justin

***
13:00

Merda
Avevo perso il bus, un minuto per pisciare no?
Un signore disse che per andare verso l'arena dovevo prendere l'autobus alle 18:00
-come si dice in questi casi? Mai una gioia- sbottai arrabbiata
Il mio piano di andare prima fallì.
Sarà per la prossima volta, sempre se ci sarà.
Sbuffai e restai qui ad aspettare

#Justin

18:20

-Noi vogliamo le pizze. Cosa c'è di strano mangiare una pizza a quest'ora? - ridacchiai
-Justin non scherzare, devi esibirti- disse Scooter
Amavo farlo arrabbiare
-andiamo amico, una fetta-
-no- disse determinato
- sei odioso- risi
- tanto so che stai scherzando- disse Nick - quando ridi significa che ci stai prendendo per il culo-
-oh amico, tu si che mi conosci ma hey, la pizza non si scherza-
Scooter scosse la testa
-andiamo-

Il mio sorriso sparì e cercai di trovare una scusa credibile.
- Devo andare in bagno, voi andate. Ci vediamo lì- dissi
-Justin non fare tardi- disse Scooter
- tranquillo e porta anche i ragazzi- dissi
Mi guardò confuso
-sei sicuro? Non è una buona idea-
-si, sono sicurissimo- alzai gli occhi al cielo
Andarono via ed io salii in camera mia.
Controllai dalla finestra
Stavano salendo in macchina.
Vidi che stavano andando via.
Finalmente

Ero un po' nervoso
Era la prima volta che facevo una cosa del genere.
Fortuna che lo zaino era pronto.
Okay
-Vestiti sono nello zaino, carte di credito anche- dissi
Misi la maschera e vestiti diversi
Avevo una felpa nera con scritto purpose tour
Era la mia preferita.
Bene, ero pronto a scappare.

Mi dispiaceva tantissimo per i miei Beliebers. Speravo che al mio ritorno ci fossero ancora ma in questo momento volevo la mia libertà
Da lì vidi la fermata dell'autobus, decisi di prendere l'autobus qualsiasi
Scavalcai dalla finestra e camminando verso la fermata del bus.
Da lontano lo vidi che stava arrivando
Arrivando il bus, salii ma l'autista mi fermò
-amico devi pagare- disse l'autista
-pagare?- solcai le mie sopracciglia
-si-
-posso pagare con la carta di credito? - chiesi
Annuì
Presi il mio portafoglio e la carta di credito
Inserii la carta, digitai il codice.
L'autista mi fece il cenno con la testa nel segno che potevo andare. Andai a sedermi all'ultimo posto

Non c'era nessuno, tranne una ragazza davanti che mi guardava.
Era carina, davvero bella
Perché mi stava guardando?
Distolsi lo sguardo nervosamente

OKAY, HO AVUTO QUESTA IDEA GRAZIE A UNA MIA AMICA, BOH
DITEMI COSA NE PENSATE ♥♥♥
5 VOTI E CONTINUO