My demons
Legata qui, a urlare e soffrire, le infermiere prendevano dei lenzuoli e mi legavano i polsi e le caviglie alle sbarre del letto
-Prendete della dose di medicinale dobbiamo calmarla e portarla nella sezione 'agitate'-
Mi ribellai di più, tutti avevano paura di quel posto, dicevano che chi ne entrava non ne sarebbe uscito vivo, piangevo e gridavo mentre 'le infermiere' mi cercavano di tenere ferma ed un medico mi inniettava qualcosa nel collo, lo sentivo, sentivo l'ago piantato nel mio collo e non potevo fare altro che soffrire mentre guardavo il soffitto piangendo
-Non voglio stare qui! Liberatemi! Voglio tornare da lei!-
-Basta con questa storia! Non esiste nessuna Ymir e non è mai esistita! Smettila di ribellarti!-
Continuavo a piangere mentre loro continuavano a riempirmi di dosi per calmarmi.
Cedetti dopo mezz'ora circa, il mio cervello smise di vedere gli esseri umani che mi circondavano e tornò da loro, i miei demoni erano loro che esistevano ormai, sentivo delle voci ovattate di sottofondo ma non capivo niente, sentivo qualcuno che mi prendeva e mi trasportava chissà dove ma non me ne importava, ora ero lì, di fronte a loro
Mi fissavano con un aura di mistero, l'aura scura che li avvolgeva
-Uscirai di qui Historia-
-Non durerà per sempre un giorno potrai rivederla-
Ymir...
-L-lei non esiste... È solo frutto della mia immaginazione, come voi del resto-
-Noi esistiamo Historia, siamo qui, siamo parte di te-
Una di quelle ombre si avvicinò a me e mi puntò un artiglio al petto indicandomi il cuore
-Noi viviamo qui e siamo parte di te, siamo nati quando hai messo piede dentro quel manicomio per la prima volta-
Mi fissava negli occhi continuando a tenere l'artiglio sul mio cuore
-Ormai voi siete diventati più reali di tutto il resto...-
-Chi entra qui smette di avere diritti, non ha più diritto a sognare, a vivere... Ad essere libero. Nessuno esce vivo da qui Historia più volte ti abbiamo detto che l'unico modo per uscire da questo posto è...-
-...morire-
Conclusi quella frase, è vero me lo avevano ripetuto più volte, perché non vi ho mai dato retta? Li guardai negli occhi
-Avete ragione... Questo è l'unico modo-
Aprii gli occhi e mi alzai in piedi, vedevo intorno a me gente che urlava e si disperava, chi era incatenato al letto e piangeva, chi era steso per terra con gli occhi sbarrati, chi ancora si sbatteva la testa nel muro fino a spaccarsi il cranio.
Qui non eravamo più nel reparto 'calme' qui è dove si trovavano i più agitati, le persone che sono impazzite del tutto. Mi alzai ed in mezzo a quella confusione presi una delle lenzuola e ci feci un nodo, salii su una sedia e legai la corda ad una trave che sporgeva dal tetto ormai marcio me la misi intorno al collo e scesi dalla sedia rimanendo a fluttuare nel nulla, mi mancava il respiro mentre le lacrime solcavano le mie guance e sul mio viso si poteva vedere il mio primo vero sorriso dopo mesi interi, sorrisi per l'ultima volta mentre il mio cuore smetteva di battere
-Sto arrivando Ymir...-
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