32 - Perdersi e ritrovarsi
*****Angolo autrice*****
Buongiorno :D come è andato l'inizio dell'anno scolastico?
Questo è un capitolo un po' triste perché siamo arrivati al momento degli addii :(, in ogni caso stiamo finalmente per rivedere Azalee e il nostro arcangelo insieme *stappa lo spumante* XD. I capitoli seguenti saranno molto belli :3, scusate il disegno frettoloso ma l'ho fatto in un periodo frenetico XD. Buona lettura e ricordate di farvi sentire!
*****
Sembrò che Uriel avesse trascinato via con Abel anche l'anima di Sarah. Lei rimase immobile sull'erba per ore, in stato di shock. Per un momento ebbi perfino l'orribile sospetto che non fosse più in grado di vedermi, eppure riuscivo a toccarla, ed era chiaro che aveva ancora bisogno del suo angelo, ovunque egli fosse.
Presto arrivò anche Chris, che si era insospettito per la sua assenza ingiustificata a scuola. Era preoccupatissimo per entrambe e arrivò a scavalcare il cancello per raggiungerci subito.
Non appena mi raggiunse, mi cinse in un abbraccio di cui avevo davvero bisogno. «Come stai, Azalee? E' venuto lui a prenderlo?».
Prima ancora di riuscire a rispondergli sentii delle nuove lacrime rigare il mio viso.
«Sì, era lui» concluse da solo. Chris sapeva perfettamente cosa stavo provando.
«Sarah non si sveglia» cambiai discorso. «E' così da quel momento, non mi sente».
«Ora ci penso io, tu cerca solo di riprenderti».
Provò a scuoterla e a chiamarla a gran voce, ma Sarah ci mese un bel po' a svegliarsi. E Abel, intanto... chissà come doveva sentirsi male in quel mondo così lontano da lei. Per fortuna Uriel era con lui, ero certa che non lo avrebbe abbandonato almeno fino al mio arrivo. Dopodiché, probabilmente, avrei passato dei grossi guai per avergli mancato di rispetto, ma ora non ce la facevo a preoccuparmi anche di questo.
Portammo Sarah in casa e decidemmo insieme che quel pomeriggio sarei rimasta con lei, mentre Chris avrebbe dovuto andarsene perché aveva una specie di appuntamento con Melanie.
Proprio adesso.
Ne fui entusiasta per lui, ma cosa sarebbe accaduto se Chris non avesse più avuto bisogno di me e Sarah sì? Ero legata a lui e sicuramente me ne sarei andata, ma adesso ero anche l'angelo di Sarah e non volevo lasciarla mentre lei aveva ancora bisogno di me. Dovevo assolutamente aiutarla il più in fretta possibile.
Rimasi con lei tutto il pomeriggio, distraendola come potevo. Se non altro, la mia protetta era esausta e crollò addormentata appena prima che Chris venisse a controllare come stavamo. La mettemmo a letto e tornammo a casa insieme; lì, dopo un'orribile notte di pensieri, mi finsi il più tranquilla possibile per lasciare Chris a scuola con la sua Melanie e tornare da Sarah. Stavolta la mia presenza non sembrò aiutarla più di tanto, ma almeno riuscii a convincerla a venire a prendere Chris a scuola con me. Lui ormai era così preso da Melanie che era chiaro che presto avrei dovuto andarmene, ma prima dovevo assolutamente riavvicinare Sarah alle sue amiche, affinché che si accorgessero del suo dolore e le stessero vicine quando io non avrei più potuto. Anche per Chris sarebbe stato tutto più facile, se Melanie fosse stata consapevole della situazione di Sarah.
Come speravo, le sue amiche si resero conto delle condizioni di lei e cercarono di aiutarla come potevano. Anche tra di loro era nato un bel rapporto di amicizia, e sia Melanie che l'altra loro amica, Diane, vollero restare con Sarah dopo le lezioni per farle compagnia.
Così, quando la sera andammo da lei ad assicurarci che stesse bene, le proposi di tornare a scuola il giorno seguente. Era decisamente presto, me ne rendevo conto, ma avendo i giorni contati ero costretta a forzare i tempi.
Sarah accettò la mia proposta, dimostrandomi la fiducia che avevo sempre desiderato di guadagnarmi nei suoi confronti, ma io non tornai mai più in quell'edificio. Anche se ancora non lo sapevo.
Quella sera, in effetti, Chris aveva la testa tra le nuvole più del solito. Lui e Melanie si stavano innamorando, era innegabile, e ora che riusciva ad aprirsi con gli altri, il mio protetto aveva creato tutt'intorno a sé dei bellissimi rapporti di amicizia e perfino un rapporto di fiducia con suo padre. Era chiaro che ormai non aveva più bisogno di me...
Senza che nemmeno glielo chiedessi, quella notte Chris accettò di lasciarmi dormire al suo fianco; ormai anche lui doveva aver capito il nostro tempo stava finendo. Restai sveglia per tutta la notte, aggrappata al suo braccio a fissare per sempre nella mia mente i tratti del suo viso, il suo sorriso, il suono del suo respiro... Per fortuna Chris non si svegliò fino a mattina, perché mi avrebbe trovata in lacrime.
Non ero stata con lui nemmeno per un anno.
Quando al mattino si svegliò, il mio stato emotivo gli fece capire tutto in un secondo. Decise di saltare le lezioni e mi portò al parco, nella parte in cui non veniva mai nessuno. Sentivo che il mio corpo iniziava già ad essere più leggero, ma riuscii a restare ancorata al mondo umano ancora per qualche ora, fino a che non ci raggiunse anche la mia seconda protetta.
Mi dimostrarono entrambi tantissimo affetto. Sarah si rivelò sempre più forte e fui orgogliosa di lei; Chris invece accettò di mostrare la sua debolezza, e anche questo mi rese orgogliosa. Quando lasciai che il mio corpo restasse sospeso tra le due dimensioni, dopo bellissime parole di addio, mi accorsi che il mio legame con Chris si stava sciogliendo naturalmente, divenendo il bellissimo ricordo di un tempo ormai passato. Sarah, invece... lasciare indietro Sarah sembrò strappare via una parte del mio cuore.
*
Non credevo che avrei mai potuto soffrire tanto alla vista del mio bel mondo. In un secondo mi trovai in lacrime, stretta tra le braccia di Abel che - chissà come - sembrava sapere già che stavo arrivando. Ma tra noi era lui quello nella situazione peggiore.
Non prestai attenzione all'erba rigogliosa che tanto mi era mancata, all'aria pulita e alle colline assolate; c'era solo lui... e l'assenza dei nostri protetti.
«Oh Abel, perdonami, avrei voluto restarle ancora accanto. Mi dispiace» lo pregai, cercando di calmarmi per sostenere lui. «Sarah dice che ti ama e che ti pensa sempre. E' diventata forte, sta reagendo con tutte le sue forze. E Chris si prenderà cura di lei, te lo assicuro». La mia voce tremava tanto che faticavo a parlare.
Abel rispose prendendo lentamente il mio viso tra le mani e asciugandomi le lacrime. Stava... sorridendo?
«Va tutto bene, Azalee. Non devi preoccuparti per lei, ci sono delle novità che devo raccontarti» provò a consolarmi, ottenendo solo di confondermi. «Adesso cerca solo di riprenderti e pensa che Chris è felice insieme a Melanie».
Non capivo... come poteva essere così sereno dopo ciò che era accaduto appena due giorni prima? Che fosse merito di Uriel? Lo cercai con lo sguardo e... con un balzo al cuore mi accorsi che il nostro arcangelo era proprio dietro di noi, a fissarci con aria assorta.
Aveva visto tutto. Mi aveva vista crollare come una ragazzina, e adesso avrebbe pensato che in quegli anni non fossi maturata per nulla. Se mai gli fosse importato qualcosa di me, mi sarei rivelata una delusione enorme.
Dovetti respirare a fondo per restare calma. Chissà come dovevo sembrargli insignificante, ormai, dall'alto del suo ruolo di arcangelo adulto e imponente. E poi, dopo il modo in cui mi ero comportata nel mondo umano... avrei solo voluto nascondermi alla sua vista.
«So che non basterà, ma ti prego di perdonami per... averti ostacolato» mi scusai.
Avevo paura. Le sue critiche sarebbero state come pugnalate e qualunque fosse stata la mia punizione... in un momento del genere non ero sicura di poterla sopportare.
I suoi bellissimi occhi mi scrutarono per un interminabile secondo. «Non eri lucida, non ci saranno conseguenze» mi rispose, invece, facendomi tirare un sospiro di sollievo.
Lo ringraziai tentando un accenno di sorriso. La sua voce era calma, molto più tranquilla del giorno in cui si era svelato e molto più calda e rassicurante di quella dei miei ricordi. Nonostante ciò, quando chiesi spiegazioni ad Abel per le sue buone condizioni, Uriel prese la parola girando intorno a qualche discorso in maniera tutt'altro che rassicurante.
Le brutte sorprese non erano ancora finite.
«Ho preso una decisione per cercare di sistemare le cose. Venite a sedervi e ti racconterò tutto io» mi spiegò, mandandomi nel panico. L'ultima volta che ci aveva chiesto di sederci per parlare era sparito per quattro anni.
Ci sedemmo insieme sull'erba e mi preparai ad ascoltare il nostro arcangelo, che ora mi sembrava più apatico che mai. Avevo il cuore a mille per l'incertezza, sentivo una forte nausea per il recente viaggio tra i mondi e soprattutto non capivo cosa potesse permettere ad Abel di sorridere di nuovo dopo così poco tempo. Possibile che Uriel avesse davvero trovato una soluzione?
«Ho vagliato tutte le possibilità che permettessero ad Abel di stare con Sarah» iniziò con gli occhi fissi nel vuoto. «Ne ho trovata solo una che non andasse contro le regole e l'ho proposta ad Abel. Tutti gli arcangeli hanno dato il loro consenso, tuttavia è probabile che all'inizio l'idea ti farà impressione».
Strinsi i pugni nell'erba per tentare di dissimulare il panico. Mi avrebbe fatto impressione? Così tanta che il gelido arcangelo dell'Ovest si era sentito in dovere di prepararmi con parole gentili?
«Di che si tratta?».
I suoi occhi si posarono sui miei, tradendo per la prima volta un accenno di preoccupazione. Sapeva già che ciò che stava per dirmi mi avrebbe sconvolta.
«Insegnerò ad Abel tutte le nozioni di cui un umano ha bisogno, lo riporterò indietro e... lo trasformerò in un essere umano. Per sempre».
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro