Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

49. Mi raccomando Edward

Capitolo finale

Edward's POV

Quando mi rifugio in camera, giro la chiave nella toppa mentre mamma continua ad urlare, battere il suo pugno sopra al legno e smuove la maniglia nella disperata speranza che si apra.

"Mamma smettila."

"Edward non mi hai lasciato spiegare, ti prego, apri questa dannata porta."

"EDWARD! APRI IMMEDIATAMENTE LA PORTA A TUA MADRE O LA BUTTO GIÙ CAZZO!" Perfetto, è arrivato anche mio padre.

"Provateci e rendo tutta questa storia pubblica." I colpi e le urla si fermano e sento solo un sospiro.

"Ti lasciamo stare ma solo perché devi ragionarci su e sbollire la rabbia per poi parlare con noi, sono stato chiaro? Venus mi ha detto le parole che le hai riferito ma come cazzo ti viene in mente? È tua madre ragazzino del cazzo!"

"E tu non sei mio padre quindi chiusi quella fottuta bocca."

"No Venus adesso la butto giù." Un forte colpo alla porta mi fa sobbalzare sul posto non riuscendo ad immaginare quanto sia furioso mio padre dall'altra parte. Arthur, volevo dire Arthur.

"Sai Edward, ogni volta che si parla di te con tua madre che vorrebbe sbatterti in un fottuto carcere minorile, io ti difendo perché insomma, sei solo un ragazzo, hai bisogno di fare la tua strada e soprattutto lo faccio perché ti voglio bene Edward, io ti ho cresciuto, mi hai chiamato papà fino a questa mattina, cosa vuoi che sia cambiato? Credi che un pezzo di carta possa cambiare chi ti accompagnava alle partite di baseball? Credi che possa cambiare la prima chitarra che ti ho regalato? Edward, tutto ciò che sei lo devi a me e non a lui, sono io tuo padre, porti il mio nome."

"Lui non lo sapeva! Mamma non gliel'aveva detto!"

"Tu- ma che cazzo Edward! Hai sei anni? Aveva fatto un fottuto test di DNA, se la sua voglia di essere tuo padre era così forte ci avrebbe fatto causa, aveva le carte in regola per farlo. A proposito, come cazzo ha fatto a fare un test del DNA?"

"Una volta a Los Angeles, mi portò tipo in un ospedale per fare beneficienza e donammo per dare il buon esempio diciamo." Spiego dopo aver collegato anche io come ci sia riuscito.

"FANNO DONARE AD UN CAZZO DI RAGAZZINO DI 16 ANNI SENZA AVVERTIRE I SUOI GENITORI?" Urla mio padre.

"Arthur, Harry e Leen sono indicati come suoi tutori, forse per questo non ci hanno avvertiti." Gli risponde mia madre.

"Abbiamo nominato Harry come tutore per accompagnarlo nei tour e farlo stare zitto su tutta questa storia, adesso che fa? Muore e lascia tutto questo a noi? Hey, Edward, ascoltami un attimo e sappi che tuo 'padre'- e lo sento mormorare un Cristo mi disgusta anche dirlo per scherzo- non ha avuto neanche le palle di dirtelo in faccia, ha preferito suicidarsi che farlo. Andiamo Venus, lasciamolo solo."

Sento i loro passi che si allontanano e poi mi ricordo che nella tasca della mia giacca c'è ancora la lettera che Harry mi ha lasciato, è sigillata, nessun'altro l'ha letta e tremo mentre io invece strappo la busta ed estraggo dei fogli pieni della sua scrittura che per fortuna è facilmente decifrabile.

Caro Edward,

Sarai senz'altro molto confuso quando leggerai questa lettera e devo dire che anche io sono molto confuso mentre la scrivo. I miei pensieri continuano a rincorrersi nella testa e soprattutto il pensiero che non so se avrei dovuto o no fare tutto quello che ho fatto, arriva a non farmi dormire la notte.

Volevo che tu sapessi tutto questo prima o poi, forse per un puro egoismo personale e in realtà questa lettera non è per dirti "Ah insulta quelle merde dei tuoi genitori!", assolutamente no.

Edward, se dovessi affidare mio figlio come ho fatto, Venus e Arthur Sullivan sarebbero la mia prima e unica scelta, Arthur soprattutto ha avuto la forza di tenerti come fossi suo, per amore di tua madre è riuscito a caricare questo grosso fardello ed ha fatto davvero un lavoro fantastico con te.

Sarei ipocrita a dirti che la rabbia non mi ha consumato per anni dopo la scoperta che è avvenuta circa dieci anni fa, ma con il tempo sono riuscito a metabolizzare ciò che ha fatto Venus, non lo condivido, affatto, ma la giustifico.

Io e lei Edward ci amavamo così tanto che eravamo arrivati ad odiarci, e come possono due persone che si odiano crescere un figlio? Non ti avremmo dato quella serenità di cui un bambino ha bisogno, certo saresti stato molto più ricco e famoso di così, ma queste cose ad un neonato non interessano, ad un bimbo che cresce serve solo una famiglia ed io e Venus non lo eravamo.

Ti avrei portato via se tu fossi stato male comunque ma invece tu stavi bene con loro due, ti avevano dato una vera famiglia, ti hanno dato anche una sorella.

Comunque probabilmente a Venus avrei giustificato anche un omicidio, mi sarei buttato dal Burj Khalifa se solo lei me lo avesse chiesto.

Sai Edward, tu vedi tua madre come una donna composta, sempre sorridente ed elegante ma avresti dovuto conoscerla quando l'ho fatto io, era una romanaccia rozza che vagava per la cucina di mia madre cucinando pasta. Non era famosa, era solo la figlia di Katie Leroy e comunque i tuoi nonni erano divorziati e tuo nonno Mauro l'aveva tenuta fuori dalle telecamere.

Era una semplice ragazzina, ricca e bellissima, ma era una semplice ragazza che beveva birre con gli amici per le strade di Roma. Forse è di questo che mi sono innamorato, della sua semplicità, era una boccata d'aria fresca per me, me ne innamorai forse al primo sguardo.

Lei mi aveva spezzato il cuore già qualche giorno dopo, quando dopo una notte di passione (ormai sei grande, posso dirtelo) lei era scappata via e non rispondeva alle telefonate. Andai fino al college ma lei mi cacciò e si fidanzò con Arthur per poi lasciare anche lui e sparire nuovamente a Roma (comunque sono seriamente convinto che Arthur la ama tanto quanto l'ho amata io, Venus farebbe innamorare di sé chiunque con quei suoi occhioni azzurri).

Quando iniziai la stesura del mio terzo album andai a Civita e sinceramente lo feci per stare vicino a lei, perché so che la vicinanza in qualche modo mi avrebbe ispirato e in effetti quell'album è quello che ha venduto di più in tutta la mia carriera.

Insomma, tornai a Civita la incontrai e non ci lasciammo più, suo padre ci trovò casa e andammo a vivere insieme, prendemmo anche una gatta, Carla, la gatta che vedevi sempre andare in giro a casa mia e per cui sono stato tanto male alla sua morte, la presi con tua madre.

Il primo periodo fu idilliaco Edward, tua madre era stupenda e svegliarmi affianco a lei ogni mattina mi riempiva di gioia, poi non so perché la tradii. Più di una volta per essere sincero, e se ci ripenso non so neanche perché cazzo l'ho fatto.

Semplicemente era il mio modo di fare, avevo bisogno di evadere ogni tanto con quella testa di cazzo che ho, tu madre lo scoprì e non so perché mi perdonò, Dio mi cagai in mano, mi spaventai così tanto che le chiesi di sposarmi per non rischiare più che mi lasciasse.

Lei capì il mio intento, capì che era una scelta dettata dall'amore, certo, ma anche dalla paura di perderla, volevo ingabbiarla in qualche modo e dunque rifiutò la mia proposto di matrimonio, nella notte raccolse le sue cose e se ne andò.

Vedi Edward, il rumore più grande lo fa il silenzio, e quando ti lasci così che capisci che è finita davvero perché l'altra persona non ha niente da dirti, non vuole davvero avere a che fare con te.

Il giorno della sua laurea andai in università e le feci gli auguri restituendole l'anello della proposta che sarebbe sempre e solo appartenuto a lei, per fortuna non fece troppe storie e quella è stata l'ultima volta che l'ho vista prima che nascessi tu.

Edward se tu sapessi quanto ho amato tua madre, l'ho amata con tutto me stesso, è l'unica che sono riuscito ad amare e mi dispiace per Meredith che è una donna fantastica, a proposito stalle accanto, ti vuole davvero un mondo di bene.

In sostanza Edward questa lettera vuole essere un po' un modo per dirti che spesso le cose non vanno come vorremmo, non vanno come devono andare ma devi avere la forza di reagire o sarai infelice come me, non fare cazzate Edward, sii sempre bravo con le donne perché scoprì qual è quella della tua vita solo con il tempo e non puoi permetterti di fare stronzate nel frattempo altrimenti la perderai.

Ti auguro di trovare la tua donna come ho fatto io, ma ti auguro anche di avere una vita con lei come purtroppo io non sono riuscito a fare, forse anche perché il karma ha deciso così, è stato il pagamento per tutte quelle che prima di lei si erano innamorate ed io avevo trattato di merda, un po' per farmi provare a stare al loro posto.

Mi raccomando Edward, Rimen è una stronza e non tornare con lei ma chiedile scusa, sii un bravo ragazzo e perdona e comprendi i tuoi genitori, perché alla fine loro sono i tuoi genitori, non dargli problemi e continua a chiamarli mamma e papà, è ciò che sono ed è ciò che devono sapere anche tutti gli altri, tu guardami solo come un grande amico che ha voluto darti una spinta nel comprare una casa un giorno.

Non so se sono in Paradiso o nell'Inferno, ovunque io sia però, sarò sempre accanto a te.

Ti voglio bene Edward,

Harry.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro